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World Rally Championship 2020


giovanesaggio

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Le considerazioni del noto fotografo dei rally mondiali, Manrico Martella, sul disastro di Monza: 

"[..]  Scusate vorrei capire il concetto di base. Leggo che non si può criticare Monza per il motivo che noi italiani dovremmo essere fieri di aver avuto 2 rally mondiali? O perché gli organizzatori di Monza poverini, hanno avuto solo 40 giorni per organizzarlo? E quindi va’ tutto bene, splende un sole meraviglioso e siamo tutti fratelli, felici e gaudenti? Io non la penso così! Potrò avere una mia idea a riguardo o no? È vero non sono un organizzatore, ma per caso lo sono tutti quelli che stanno rispondendo? Però penso che a differenza di molti, dal 1974 un po’ di mondiali rally li ho fatti, campionati intendo e non gare e questo mi ha permesso di stare a contatto con gente che ne sapeva più di tutti noi! L’ultimo in ordine di tempo che per passione continua a rispondere a tutti voi, educatamente e con competenza è Rolando Sergenti. La catastrofica giornata di ieri, è figlia di scelte scellerate a monte e purtroppo i risultati si sono visti ieri. Punto, non c’è da discutere. Non è che ieri le congiunzioni australi sono cambiate e poverini quelli della FIA e gli organizzatori si son svegliati e il 5 Dicembre invece di trovare una giornata da gita al lago con il cesto del picnic e farfalle che svolazzano, si sono ritrovati impantanati nella neve e hanno dovuto annullare speciali su speciali nell’unica giornata di rally vero! Sono giorni e giorni che la neve scende giù, poi smette e riprende. Sono giorni e giorni che le previsioni meteo danno neve per questo fine settimana! Eppure FIA e organizzatori si sono fatti trovare impreparati! In una gara che deve decidere i due titoli mondiali, non è ammissibile! Punto! Che poi tutti sti pseudo difensori di Monza dovrebbero restare muti! Son gli stessi che nell’ultimo decennio si lamentano, anzi danno addosso a Valentino Rossi per il Monza Rally Show! Dimenticando che è proprio grazie a lui se Monza è conosciuta nel WRC nell’ultimo decennio! E nel bene o nel male la FIA è stata attratta da questa formula del rally show e lo ha voluto testare. Molti dicono che il futuro dei rally sarà questo. Io spero che la formula vada rivista e corretta. Non si possono fermare i cambiamenti ma bisogna adattarcisi. Questa è la realtà! ps: Aggiungo, non paragonatelo ad un piccolo R.A.C. e nemmeno ad un Wales e ne tantomeno al Montecarlo!"

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2 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Ed ecco a cosa mi riferisco quando dico che nessuno sport come quello dei motori (a 360°, non salvo nessuno) si è auto-stuprato pur di venire incontro ai desideri dellaggente

E delle case automobilistiche, non solo "dellaggente". Case che poi quando prendono batoste abbandonano il gioco.

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27 minuti fa, sundance76 ha scritto:

Le considerazioni del noto fotografo dei rally mondiali, Manrico Martella, sul disastro di Monza: 

"[..]  Scusate vorrei capire il concetto di base. Leggo che non si può criticare Monza per il motivo che noi italiani dovremmo essere fieri di aver avuto 2 rally mondiali? O perché gli organizzatori di Monza poverini, hanno avuto solo 40 giorni per organizzarlo? E quindi va’ tutto bene, splende un sole meraviglioso e siamo tutti fratelli, felici e gaudenti? Io non la penso così! Potrò avere una mia idea a riguardo o no? È vero non sono un organizzatore, ma per caso lo sono tutti quelli che stanno rispondendo? Però penso che a differenza di molti, dal 1974 un po’ di mondiali rally li ho fatti, campionati intendo e non gare e questo mi ha permesso di stare a contatto con gente che ne sapeva più di tutti noi! L’ultimo in ordine di tempo che per passione continua a rispondere a tutti voi, educatamente e con competenza è Rolando Sergenti. La catastrofica giornata di ieri, è figlia di scelte scellerate a monte e purtroppo i risultati si sono visti ieri. Punto, non c’è da discutere. Non è che ieri le congiunzioni australi sono cambiate e poverini quelli della FIA e gli organizzatori si son svegliati e il 5 Dicembre invece di trovare una giornata da gita al lago con il cesto del picnic e farfalle che svolazzano, si sono ritrovati impantanati nella neve e hanno dovuto annullare speciali su speciali nell’unica giornata di rally vero! Sono giorni e giorni che la neve scende giù, poi smette e riprende. Sono giorni e giorni che le previsioni meteo danno neve per questo fine settimana! Eppure FIA e organizzatori si sono fatti trovare impreparati! In una gara che deve decidere i due titoli mondiali, non è ammissibile! Punto! Che poi tutti sti pseudo difensori di Monza dovrebbero restare muti! Son gli stessi che nell’ultimo decennio si lamentano, anzi danno addosso a Valentino Rossi per il Monza Rally Show! Dimenticando che è proprio grazie a lui se Monza è conosciuta nel WRC nell’ultimo decennio! E nel bene o nel male la FIA è stata attratta da questa formula del rally show e lo ha voluto testare. Molti dicono che il futuro dei rally sarà questo. Io spero che la formula vada rivista e corretta. Non si possono fermare i cambiamenti ma bisogna adattarcisi. Questa è la realtà! ps: Aggiungo, non paragonatelo ad un piccolo R.A.C. e nemmeno ad un Wales e ne tantomeno al Montecarlo!"

Posso capire le critiche da parte di chi ha vissuto i rally dei decenni precedenti e io stesso spero di non rivedere mai più un rally in circuito, però la parte in grassetto è falsa ed è stata volutamente esagerata per dare addosso. Solo una prova, la PS12, è stata annullata per troppa neve sul percorso, l'altra, la PS10, è stata annullata per gli incidenti di Greensmith e Veiby. Cosa dovevano fare? Far passare uno spazzaneve come apripista? Ripeto, capisco le critiche per come sono cambiati i rally, ma prendersela con gli organizzatori di un rally non ha senso.

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1 minuto fa, Paolo93 ha scritto:

Posso capire le critiche da parte di chi ha vissuto i rally dei decenni precedenti e io stesso spero di non rivedere mai più un rally in circuito, però la parte in grassetto è falsa ed è stata volutamente esagerata per dare addosso. Solo una prova, la PS12, è stata annullata per troppa neve sul percorso, l'altra, la PS10, è stata annullata per gli incidenti di Greensmith e Veiby. Cosa dovevano fare? Far passare uno spazzaneve come apripista? Ripeto, capisco le critiche per come sono cambiati i rally, ma prendersela con gli organizzatori di un rally non ha senso.

Anche perché le prove sono state disegnate verso luoghi difficilmente raggiungibili e con poche vie d'accesso appositamente per evitare i "furbi del lockdown" che comunque in minima parte c'erano, con conseguenti problemi di rimuovere auto schiantate qua e là. Probabilmente senza una seconda ondata di corona virus avremmo visto altri luoghi. La formula del circuito per me può anche starci, almeno qui a Monza, grazie al parco interno. Tuttavia spero che in futuro sia una formula del tipo: 3 giorni fuori e 1 in circuito, e non il contrario come in questa occasione, dovuta, ripeto, per la situazione mondiale di questo momento.

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30 minuti fa, sundance76 ha scritto:

E quando anche gli appassionati sono contenti dei rallini tascabili intorno all'isolato, è davvero tutto: a voi la linea (televisiva).

Il problema è che la gente è troppo esigente. Vorrebbero tutti 100 prove speciali a rally (anche io sia chiaro) e delle supercar avveniristiche (che non hanno nulla a che spartire con la natura della nascita dei rally), ma entrambe le cose non possono coesistere come abbiamo visto in passato.

Si è optato ovviamente per la soluzione più semplice. 

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4 minuti fa, Scarlett ha scritto:

Il problema è che la gente è troppo esigente. Vorrebbero tutti 100 prove speciali a rally (anche io sia chiaro) e delle supercar avveniristiche (che non hanno nulla a che spartire con la natura della nascita dei rally), ma entrambe le cose non possono coesistere come abbiamo visto in passato.

Si è optato ovviamente per la soluzione più semplice. 

No, l'assurdo sta nel mettere prototipi da pista sulle strade di rally, rendendo la specialità iper-costosa, eliminando la base dei praticanti, distruggendo il format dei rally a favore delle ronde (poche prove ripetute) risparmiando su assistenza e chilometraggi, per creare una vetrina con poche difficoltà e miglior ritorno di immagine. 

Una porcata totale.

Ma poi chi vuole 100 prove? Ne bastano una trentina, 35, con un chilometraggio di 500-600 km di prove speciali, giusto per poterlo chiamare "mondiale".

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Mads Ostberg campione WRC 2!

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"It's unbelievable. I am really happy - such a difficult weekend with so many ups and downs all through the year. We have won the championship as the underdogs and we have developed the car through the year - just an amazing job by the team to get to where we are now."

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37 minuti fa, sundance76 ha scritto:

No, l'assurdo sta nel mettere prototipi da pista sulle strade di rally, rendendo la specialità iper-costosa, eliminando la base dei praticanti, distruggendo il format dei rally a favore delle ronde (poche prove ripetute) risparmiando su assistenza e chilometraggi, per creare una vetrina con poche difficoltà e miglior ritorno di immagine. 

Una porcata totale.

Ma poi chi vuole 100 prove? Ne bastano una trentina, 35, con un chilometraggio di 500-600 km di prove speciali, giusto per poterlo chiamare "mondiale".

100 era solo per dire più lunghi :asd:

La tragedia è iniziata già da prima del famoso gruppo B che tutti ricordano con nostalgia (la peggior roba mai vista probabilmente nel motorsport), ma che di fatto ha firmato la morte dei rally come tali.

È una vetrina iper-costosa come dici tu, per le case automobilistiche come ormai lo è praticamente tutto il motorsport.

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Boh. A me questo Rally di Monza è piaciuto. Difficile e insidioso al punto giusto. Condizioni differenti anche all'interno di una stessa prova, tutti i piloti si sono trovati in difficoltà nell'interpretare al meglio il percorso. Ci vorrebbe qualche prova speciale in più fuori dall'autodromo e per me potrebbe stare benissimo in questo calendario. Quest'anno con il Covid non si poteva fare molto diversamente, è oggettivo. 

Più seguo il WRC e più mi rendo conto di quanto siano inappropriati i paragoni col passato. Il WRC di 30-40 anni fa e questo sono praticamente due sport diversi e non vedo come si possa tornare indietro. Si verrà anche incontro alla gente, ma mi pare che i rally non teletrasmessi come quelli iridati non siano più lunghi di questi, è anzi vero il contrario. Semplicemente è cambiato lo sport, fine. Piacerebbe molto anche a me se i rally mondiali fossero lunghi il doppio di adesso, emergerebbe di più anche il fattore resistenza che ora si è praticamente azzerato. Ma in questo weekend abbiamo visto piloti guidare macchine da 380 cavalli (che evidentemente non sono progettate per rally da 600 chilometri, ma su questo credo non ci siano mai stati dubbi) a 150 all'ora su strade ai limiti della praticabilità, non mi sembra una cosa da poco, con le dovute proporzioni abbiamo visto un rally d'altri tempi e non mi pare il caso di sminuire i rallisti di oggi. Io ho seguito con molto piacere questa corsa.

Si può e si deve puntare il dito contro la FIA, d'altro canto, che non si è organizzata a dovere per quanto riguarda la questione gomme. Michelin e Pirelli hanno portato gomme invernali ma in alcuni tratti sarebbero servite pure le chiodate, la penultima prova di sabato si sarebbe quantomeno disputata. L'altra è stata cancellata perché la macchina di Veiby era in mezzo alla strada e aveva portato detriti su una strada già malmessa, non c'erano grosse alternative.

Detto questo, congratulazioni a Ogier che per me è una leggenda totale. Nelle condizioni più difficili è ancora il numero 1, sul ghiaccio come quello incontrato sabato può tenergli testa giusto Neuville, gli altri se spingono sbagliano quasi sempre. Onore anche ad Evans che ha corso un campionato eccezionale. Sembrava dovesse finire macellato dai due fenomeni che si ritrova sotto la tenda, invece si è giocato il mondiale e penso che anche l'anno prossimo sarà lì. Non ho mai mancato di evidenziare la sua competitività fin dal 2017, ai tempi si parlava sempre delle gomme DMACK, di condizioni favorevoli, tre anni dopo siamo ancora qua e avevo ragione io. Un pilota che va forte in ogni condizione, dall'asfalto alla neve.

Ho una mezza idea che in Hyundai siano un po' stanchi dei botti di Neuville. Se Adamo è andato a prendersi Tänak dopo neanche un anno di gestione della squadra rally, un progetto nato a immagine e somiglianza di Thierry sin dal giorno 1, ci sarà un motivo. E se ho un po' capito il personaggio.... Ott ha fatto un'annata strana, l'incidente del Monte lo ha influenzato ma l'anno prossimo sarà al top, con la i20 è stato veloce da subito e sappiamo quanti piloti abbia "tritato" questa macchina negli ultimi anni.

Fourmaux da tenere d'occhio, già dal debutto in zona punti del Monte 2019 lo avevo notato e sta iniziando ad andare forte un po' ovunque. Le WRC Plus sono un'altra cosa, ma se avrà un'occasione troverà il modo di sfruttarla bene. Speriamo che il vecchio Malcolm riesca a tenere botta ancora.

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2 ore fa, R18 ha scritto:

Boh. A me questo Rally di Monza è piaciuto. Difficile e insidioso al punto giusto. Condizioni differenti anche all'interno di una stessa prova, tutti i piloti si sono trovati in difficoltà nell'interpretare al meglio il percorso. Ci vorrebbe qualche prova speciale in più fuori dall'autodromo e per me potrebbe stare benissimo in questo calendario. Quest'anno con il Covid non si poteva fare molto diversamente, è oggettivo. 

Più seguo il WRC e più mi rendo conto di quanto siano inappropriati i paragoni col passato. Il WRC di 30-40 anni fa e questo sono praticamente due sport diversi e non vedo come si possa tornare indietro. Si verrà anche incontro alla gente, ma mi pare che i rally non teletrasmessi come quelli iridati non siano più lunghi di questi, è anzi vero il contrario. Semplicemente è cambiato lo sport, fine. Piacerebbe molto anche a me se i rally mondiali fossero lunghi il doppio di adesso, emergerebbe di più anche il fattore resistenza che ora si è praticamente azzerato. Ma in questo weekend abbiamo visto piloti guidare macchine da 380 cavalli (che evidentemente non sono progettate per rally da 600 chilometri, ma su questo credo non ci siano mai stati dubbi) a 150 all'ora su strade ai limiti della praticabilità, non mi sembra una cosa da poco, con le dovute proporzioni abbiamo visto un rally d'altri tempi e non mi pare il caso di sminuire i rallisti di oggi. Io ho seguito con molto piacere questa corsa.

Si può e si deve puntare il dito contro la FIA, d'altro canto, che non si è organizzata a dovere per quanto riguarda la questione gomme. Michelin e Pirelli hanno portato gomme invernali ma in alcuni tratti sarebbero servite pure le chiodate, la penultima prova di sabato si sarebbe quantomeno disputata. L'altra è stata cancellata perché la macchina di Veiby era in mezzo alla strada e aveva portato detriti su una strada già malmessa, non c'erano grosse alternative.

Detto questo, congratulazioni a Ogier che per me è una leggenda totale. Nelle condizioni più difficili è ancora il numero 1, sul ghiaccio come quello incontrato sabato può tenergli testa giusto Neuville, gli altri se spingono sbagliano quasi sempre. Onore anche ad Evans che ha corso un campionato eccezionale. Sembrava dovesse finire macellato dai due fenomeni che si ritrova sotto la tenda, invece si è giocato il mondiale e penso che anche l'anno prossimo sarà lì. Non ho mai mancato di evidenziare la sua competitività fin dal 2017, ai tempi si parlava sempre delle gomme DMACK, di condizioni favorevoli, tre anni dopo siamo ancora qua e avevo ragione io. Un pilota che va forte in ogni condizione, dall'asfalto alla neve.

Ho una mezza idea che in Hyundai siano un po' stanchi dei botti di Neuville. Se Adamo è andato a prendersi Tänak dopo neanche un anno di gestione della squadra rally, un progetto nato a immagine e somiglianza di Thierry sin dal giorno 1, ci sarà un motivo. E se ho un po' capito il personaggio.... Ott ha fatto un'annata strana, l'incidente del Monte lo ha influenzato ma l'anno prossimo sarà al top, con la i20 è stato veloce da subito e sappiamo quanti piloti abbia "tritato" questa macchina negli ultimi anni.

Fourmaux da tenere d'occhio, già dal debutto in zona punti del Monte 2019 lo avevo notato e sta iniziando ad andare forte un po' ovunque. Le WRC Plus sono un'altra cosa, ma se avrà un'occasione troverà il modo di sfruttarla bene. Speriamo che il vecchio Malcolm riesca a tenere botta ancora.

Che i rally ormai siano così è fuori dubbio e non si tornerà indietro purtroppo.

La formula circuito ci sta in questo caso di pandemia, in futuro se mai si opterà per questa formula spero si faccia come si faceva il RAC partendo da Donington ma poi si andava a fare il vero rally fuori.

Da cambiare invece sono sicuramente le auto perché tra un paio d'anni rischia di restare solo la Toyota, eppure le r5 sono sotto gli occhi di tutti come soluzione :zizi: ma si intestardiscono in FIA con sta storia dell'ibrido, che darà il colpo di grazia per l'aumento ulteriore dei costi alla categoria plus (o wrc1 come verrà chiamata).

Neuville è forse il più veloce, ma mi sembra sia sempre troppo al limite e sbaglia davvero troppo. Poi c'è quella volta che gli va bene, si gioca i jolly e vince come a Monte Carlo, ma resta davvero un incompleto.

Fourmaux sembra forte ma il problema è che m-sport salta già parecchi test pre gara nella massima categoria, non la vedo bene.

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Il 8/12/2020 at 22:00 , Scarlett ha scritto:

Che i rally ormai siano così è fuori dubbio e non si tornerà indietro purtroppo.

La formula circuito ci sta in questo caso di pandemia, in futuro se mai si opterà per questa formula spero si faccia come si faceva il RAC partendo da Donington ma poi si andava a fare il vero rally fuori.

Da cambiare invece sono sicuramente le auto perché tra un paio d'anni rischia di restare solo la Toyota, eppure le r5 sono sotto gli occhi di tutti come soluzione :zizi: ma si intestardiscono in FIA con sta storia dell'ibrido, che darà il colpo di grazia per l'aumento ulteriore dei costi alla categoria plus (o wrc1 come verrà chiamata).

Neuville è forse il più veloce, ma mi sembra sia sempre troppo al limite e sbaglia davvero troppo. Poi c'è quella volta che gli va bene, si gioca i jolly e vince come a Monte Carlo, ma resta davvero un incompleto.

Fourmaux sembra forte ma il problema è che m-sport salta già parecchi test pre gara nella massima categoria, non la vedo bene.

Le R5 non sono molto appetibili come categoria principale, anche se era circolata pure l'idea delle R5 Plus che comunque a loro volta non entusiasmavano le Case. Sarebbe una categoria molto più accessibile, su questo non ci sono dubbi, penso soprattutto ad un marchio come Škoda che in questa classe ha vinto tutto e sarebbe ora che tornasse all'attacco anche nella categoria principale.

L'idea delle Rally1 comunque è piuttosto semplice, per l'ibrido ci sarà un monofornitore e i costi non dovrebbero diventare così terrificanti. Certo è che già ora gestire una WRC Plus non è facile, dal punto di vista economico, con l'ibrido la situazione peggiorerà per forza. Ed è una cosa che è stata detta da subito: al massimo si può lavorare per mantenere intatti i costi, ma di certo non possono diminuire.

Il discorso che facevo su Neuville è proprio quello: ha sempre sbagliato tanto e tutte le volte che ha corso in maniera più prudente ha avuto una marcia in meno. Il problema è che fino al 2018 a capo del progetto Hyundai c'era Nandan, che lo portava in palmo di mano, ora c'è Adamo che non mi sembra esattamente la persona più caritatevole del mondo. Per il 2021 è confermato, ma a mio parere rischia molto in questo momento.

La Francia in generale ha una selva di piloti molto competitivi, è una scuola molto florida. Peccato che stiano tutti nei posti sbagliati, tra Fourmaux in Ford e tutti quelli che corrono con Citroën, che non ha più un impegno ufficiale nella top class. L'unico piuttosto ben messo è Loubet.

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Il 8/12/2020 at 18:55 , R18 ha scritto:

Boh. A me questo Rally di Monza è piaciuto. Difficile e insidioso al punto giusto. Condizioni differenti anche all'interno di una stessa prova, tutti i piloti si sono trovati in difficoltà nell'interpretare al meglio il percorso. Ci vorrebbe qualche prova speciale in più fuori dall'autodromo e per me potrebbe stare benissimo in questo calendario. Quest'anno con il Covid non si poteva fare molto diversamente, è oggettivo. 

Più seguo il WRC e più mi rendo conto di quanto siano inappropriati i paragoni col passato. Il WRC di 30-40 anni fa e questo sono praticamente due sport diversi e non vedo come si possa tornare indietro. Si verrà anche incontro alla gente, ma mi pare che i rally non teletrasmessi come quelli iridati non siano più lunghi di questi, è anzi vero il contrario. Semplicemente è cambiato lo sport, fine. Piacerebbe molto anche a me se i rally mondiali fossero lunghi il doppio di adesso, emergerebbe di più anche il fattore resistenza che ora si è praticamente azzerato. Ma in questo weekend abbiamo visto piloti guidare macchine da 380 cavalli (che evidentemente non sono progettate per rally da 600 chilometri, ma su questo credo non ci siano mai stati dubbi) a 150 all'ora su strade ai limiti della praticabilità, non mi sembra una cosa da poco, con le dovute proporzioni abbiamo visto un rally d'altri tempi e non mi pare il caso di sminuire i rallisti di oggi. Io ho seguito con molto piacere questa corsa.

Si può e si deve puntare il dito contro la FIA, d'altro canto, che non si è organizzata a dovere per quanto riguarda la questione gomme. Michelin e Pirelli hanno portato gomme invernali ma in alcuni tratti sarebbero servite pure le chiodate, la penultima prova di sabato si sarebbe quantomeno disputata. L'altra è stata cancellata perché la macchina di Veiby era in mezzo alla strada e aveva portato detriti su una strada già malmessa, non c'erano grosse alternative.

 

Dici che quest'anno con il covid non si poteva fare diversamente. Ok, io rilancio e ti dico che prenderanno la palla al balzo e in futuro faranno rally da 200 km o anche meno.

"Mi pare che i rally non teletrasmessi come quelli iridati non siano più lunghi di questi, è anzi vero il contrario.": non capisco cosa intendi. E' ovvio che un rally del Salento non è teletrasmesso ed è più corto dei  rallini del mondiale. Mi sembra normale: sono rally locali, non "mondiali". Mi stupirebbe il contrario.

E' cambiato lo sport, certo, anche il calcio è cambiato ma non è diventato rugby o pallacanestro né ha decurtato di tre o quattro volte la durata della competizione. 

Non è solo un fatto di resistenza, ma proprio di formato generale. Un pilota poteva pure staccare una ruota e una sospensione, ripararla, sprofondare al 150° posto, rimontare e lottare per la vittoria e magari vincere, perché su 40-50 prove era tutto un altro discorso. Era così che il rally si costruiva la sua notorietà.

Oggi fai un errore, o ti si buca una gomma, e sei quasi sempre fottuto. Sono diventate gare di velocità-sprint.

E torniamo al calcio: beccare un gol al quinto minuto non è mica una tragedia in 90°, beccarlo al quinto minuto di una partita di quindici minuti, è una mezza condanna.

Anche io quando giocavo a "Colin McRae rallly" ero soddisfatto di partite che duravano 10-15 speciali. Ecco, lo sport reale si è rimpicciolito in modo allucinante fino a raggiungere le dimensioni della fruibilità da divano e da videogioco. Come farebbero a dare in diretta tutte le prove di un Sanremo o un Acropolis di 54 p.s. tutte in tv per 5 giorni? Meglio un rallino di Monza con 7 prove (uao) concentrate al sabato da seguire sullo smartphone (e un paio le annullano anche).

Appunto, come dici tu, è cambiato lo sport.  Ma  allora non chiamiamolo più rally. Almeno questo. E non lo dico solo io.

 

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