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leopnd

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9 minuti fa, Osrevinu ha scritto:

Con le gomme attuali rimettere i rifornimenti è l'unica cosa possibile per aumentare lo spettacolo e far andare i piloti al limite. A meno che non si decidano a fare una volta per tutte una gomma con cui si può spingere alla morte dall'inizio alla fine dello stint.

A quel punto però non ha senso il oit stop obbligato per il cambio gomme. È un cane che si morde la coda

 

Comunque per me non è nemmeno una questione di spettacolo ma di agonismo e di fattore umano. Accetterei la visione di @sundance76 se non ci fosse telemetria, teleguida dai box e gestione elettronica delle mappature motore, acceleratore, flusso benzina, ecc. A quel punto il pilota parte col pieno e con le gomme e deve gestire tutto da solo. Così potrebbe starmi bene. Ma con la gestione elettronica di oggi l'unica cosa che esalta il fattore umano è fare andare i piloti ai limiti del mezzo. Ecco perché preferirei gare come quelle pre 2010 in cui i piloti tiravano tutta la gara. Perché poteva venire fuori la loro bravura, mentre oggi la gestione del mezzo mi sembra solo un fatto di manettini e ordini dai box 

Modificato da Nemo981
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11 minuti fa, Nemo981 ha scritto:

Boh, a me risulta che slai tempi dei rifornimenti la lotta in pista ci fosse. .. Comunque ogni soluzione ha i suoi pro e i suoi contro, a me la formula consumi non piace, ma è un mio parere personale.

 

In ogni caso siamo tutti d'accordo che questa soluzione mista che vieta i rifornimenti e obbliga al cambio gomme sia il peggio possibile, perché combina i difetti delle diverse filosofie

- Mah, io ricordo piuttosto nettamente che la lotta in pista non c'era, e i cambiamenti di posizione avvenivano soltanto durante le girandole dei pit stop. Credo sia un fatto evidente dall'andamento delle gare di quelle stagioni.

- Ovviamente vietare i rifornimenti e imporre l'obbligatorio cambio gomme è la solita cazzata televisiva.

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1 minuto fa, sundance76 ha scritto:

- Mah, io ricordo piuttosto nettamente che la lotta in pista non c'era, e i cambiamenti di posizione avvenivano soltanto durante le girandole dei pit stop. Credo sia un fatto evidente dall'andamento delle gare di quelle stagioni.

- Ovviamente vietare i rifornimenti e imporre l'obbligatorio cambio gomme è la solita cazzata televisiva.

Concordo sul secondo punto, sul primo meno, ma il nocciolo della questione secondo il mio parere l'ho espresso in un post precedente. Ovviamente non credo di avere la verità in tasca;)

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2 minuti fa, Nemo981 ha scritto:

Concordo sul secondo punto, sul primo meno, ma il nocciolo della questione secondo il mio parere l'ho espresso in un post precedente. Ovviamente non credo di avere la verità in tasca;)

Ma non discuto sulle opinioni, ci mancherebbe.

Parlavo del fatto che la normalità era Schumacher superava Hakkinen ai pit stop tipo Ungheria 98, Imola 2000,  Suzuka 2000, oppure lo stesso Schumacher in Brasile 2002, mentre una cosa come Spa 2000 era la classicissima eccezione più unica che rara.

Intendo dire che è un fatto riconosciuto e acclarato che coi rifornimenti nessuno azzardava più il sorpasso in pista perché poi ci si doveva fermare ai box. Si giocava tutto lì.

Non sto cercando di imporre un punto di vista, ma solo di ricordare agli utenti una realtà di fatto. 

Per questo motivo si parlava male dei rifornimenti.

Mi sembra strano che non ci si ricordi o che si sia dimenticato l'andamento di quegli anni.

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3 minuti fa, Osrevinu ha scritto:

Ma le gare erano tutte tirate alla morte, tutte. Qua si corre al risparmio e se corri al risparmio il rischio (che è l'essenza del motorsport) dove sta?

Sì, sì, ma io parlavo della lotta corpo a corpo, quasi completamente scomparsa durante i 16 anni di rifornimenti.

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5 minuti fa, sundance76 ha scritto:

Ma non discuto sulle opinioni, ci mancherebbe.

Parlavo del fatto che la normalità era Schumacher superava Hakkinen ai pit stop tipo Ungheria 98, Imola 2000,  Suzuka 2000, oppure lo stesso Schumacher in Brasile 2002, mentre una cosa come Spa 2000 era la classicissima eccezione più unica che rara.

Intendo dire che è un fatto riconosciuto e acclarato che coi rifornimenti nessuno azzardava più il sorpasso in pista perché poi ci si doveva fermare ai box. Si giocava tutto lì.

Non sto cercando di imporre un punto di vista, ma solo di ricordare agli utenti una realtà di fatto. 

Per questo motivo si parlava male dei rifornimenti.

Mi sembra strano che non ci si ricordi o che si sia dimenticato l'andamento di quegli anni.

Si, me le ricordo le gare e non nego che i corpo a corpo in pista fossero di meno. Come ho detto ogni soluzione ha i suoi pro e i suoi contro. Un paio di post fa ho spiegato perché secondo me oggi ha poco appeal la gestione del carburante e delle gomme affidata quasi interamente ai software e perché a quel punto preferirei gare tirate ai limiti del mezzo, anche se questo significasse meno corpo a corpo. Il punto fondamentale e che non sono i piloti s gestire le macchine, ma gli ingegneri dai box e l'elettronica di bordo. A quel punto il pilota va praticamente a spasso. È una roba frustrante anche per loro, tanto che Ricciardo e Vettel, per dirne due, pure si sono espressi a favore del ritorno dei rifornimenti. Ogni soluzione ha i suoi difetti, si tratta di capire cosa nel contesto attuale consenta di mettere più alla prova le capacità umane di chi guida. 

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Penso comunque che l'alternativa tra le soluzioni non sia così netta e chiara, perché ciascuna viene influenzata da una miriade di altri elementi, che finiscono per vanificare la soluzione adottata (vedi appunto l'abolizione dei rifornimenti, vanificata dall'introduzione del cambio-gomme obbligatorio, poi delle gomme-frolle e infine delle gomme colorate)

Siamo d'accordo che oggi le gomme e la loro gestione siano una solenne puttanata, ma davvero grandissima. Lo dico da tempo, ma mi pare che molti reputino carino trastullarsi coi colori delle gomme  (che io tuttora non riconosco e non so cosa significhino).

 

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Partiamo da un fatto: in questi anni di gare combattute ce ne sono state e neanche poche. Il che è anche strano, considerando che in tutta l'era Hybrid c'è stato un dominio, e con grosso margine, di un singolo team. Un dominio che c'è stato ma ha, di fatto, solamente  ucciso i campionati, ma non le singole gare che, anzi, più volte sono state combattute oltre le più rosee previsioni (e non necessariamente nelle posizioni di vertice... perché andrebbero guardate anche le lotte nelle retrovie). Tra l'altro mi pare che, specialmente nell'ultimo anno, ci sia una grossa livellazione di prestazione tra tutte le vetture, specialmente in qualifica. Qualifiche dove non ci sono più certi distacchi misurati col calendario (5, o anche 7 secondi. A volte anche di più.. come ricordiamo) che, onestamente, erano anche vergognosi.

Sono tante le cose che andrebbero riviste (la regola del parco chiuso in primis, che è la madre di tutte le anomalie. E, probabilmente, ci sarebbe bisogno di un minor utilizzo di queste stronzate di riduzione costi/diminuzione emissioni che hanno portato solo a delle merdate senza senso). Ora, questa è la Formula 1 e non l'endurance, quindi ci si aspetterebbe di avere gare tirate al 100% dei giri. Ma l'aspetto gestione, per certi versi, potrebbe anche avere una sua valenza e comunque a questa cosa non rinunceranno mai, quindi meglio togliersela dalla testa. Però, dovendo accettare certi compromessi, si potrebbero trovare delle soluzioni intermedie. Magari adattandole al tipo di circuito.  L'anomalia di oggi (al pari di quella in qualifica a Monza... qualifica, o meglio Q3, che è stato pietosa e ok... Ma quella non è stata certo la regola, ma l'eccezione. E' accaduto solo in quella specifica situazione) è che il GP a Singapore è troppo lungo. La passeggiatina del primo stint è quasi "obbligata", considerando che si arriva sempre al limite delle due ore. Questo è un GP importante e io non ci rinuncerei mai perché, a prescindere dalla "bellezza" - più o meno opinabile - della pista, è un tracciato altamente impegnativo e si corre in condizioni climatiche piuttosto complesse, e quindi da un punto di vista del pilotaggio è una sfida che in un campionato mondiale di F1 può e deve starci (in nessuna pista del mondiale i piloti scendono dalla macchina, a fine gara, stremati come a Singapore. Quindi, visto che sono atleti, una gara così ha il suo bel perché). Però effettivamente la corsa è troppo lunga. Ridurne di qualche giro la lunghezza potrebbe avere dei vantaggi sotto molteplici aspetti. 

Poi non so. Qui si parla di modificare l'unico aspetto positivo prodotto negli ultimi anni (il format di qualifica... tra l'altro meglio di Q1-Q2-Q3 non c'è, questo è il migliore di sempre. La cosa che lo penalizza - ma che penalizzerebbe qualsiasi altro format - è il parco chiuso) mentre di interventi necessari sotto altri aspetti non se ne parla. Ma alla fine sono anni che ripetiamo sempre le stesse cose. 

Per chiudere ogni tentativo di discorso, basterebbe ricordare che la F1 questa è e fondamentalmente è sempre stata. Nel senso che qui sorpassi su sorpassi ad ogni curva e lotte serrate all'ultimo sangue fin sotto alla bandiera a scacchi non ce ne sono mai state. E chi le cerca, è bene che inizi a guardare altri sport. Ci sono le moto - che, in quanto mezzi differenti, in pista hanno ben altro "comportamento" -  o ci sono gli esport che vanno tanto di moda, dove puoi vedere tutti i sorpassi che vuoi. 

 

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Non so quanto i rifornimenti possano aver senso nella F1 di oggi. I motori odierni consumano forse 2/3 di quelli di 15 anni fa, forse anche meno. 110kg per gara mi pare sia il limite, anche togliendo il limite difficilmente si andrebbe a consumare più di 120 (son anni che i motori di fan così, difficile pensare che di possa stravolgere tutto). 15kg/s durante il rifornimento della prevedibile unica sosta, 50-60L in 3/4 secondi per coprire la seconda metà di gara. Da un lato gli addetti alle gomme avrebbero meno pressione, perché probabilmente i pit durerebbero 3s abbondanti, ma a fronte di ciò si reintrodurrebbero tutti i rischi del caso. Non so se vale la pena reintrodurre la cosa, anche per via dei costi che ciò avrebbe (compresa la riprogettazione delle vetture visto il serbatoio molto più piccolo).

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In realtà tutta la pantomima della prima parte è colpa di Pirelli. L'anno scorso ha portato le tre mescole più morbide a disposizione, ed Hamilton ha fatto il trenino. Quest'anno ha fatto la stessa cosa, e indovinate un po'?

Portando c2c3c4 la gara sarebbe andata via abbastanza normale. Poi c'è pure la regola idiota del cambio mescola obbligatorio... perché se uno parte con una specifica, durante la gara deve per forza cambiarla? Vorrei proprio sapere chi si è inventato questa regola del piffero, e perché.

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La Bridgestone se ne andò e sappiamo tutti il perché: si era rifiutata di sottostare ai diktat della FIA che voleva le gomme come elemento per fare spettacolo. Goodyear ha mollato vent'anni fa e non si è mai parlato di possibile ritorno. La Michelin ha sempre detto che il monogomma non le interessa e tornerebbe solo in caso ci fosse un altro fornitore con cui gareggiare.

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In realtà, anche avere gomme granitiche che permettono ai piloti di spingere dall'inizio alla fine, con queste macchine, è un'idea fallace perché il forte disturbo aerodinamico non permette comunque i sorpassi. Le regole 2021 dovrebbero risolvere questo problema, ma è tutto da dimostrare. Fosse così, risolta questa stortura, si potrebbe davvero pensare a fare in modo che i piloti tornino in grado di spingere dall'inizio alla fine. E poi si dovrebbero concedere un paio di motori in più a stagione, togliere il DRS, eliminare il parco chiuso ecc...

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12 ore fa, keru32 ha scritto:

Non ne sono affatto convinto visti i tempi nei giri di rientro (un secondo e passa più lento di Vettel). 

Considera che Vettel ha avuto pista libera nel giro di rientro, cosa che non sarebbe accaduta se i 2 pluri titolati fossero entrati insieme... 

Ovvio che cmq stiamo facendo supposizioni 

 

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