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Radio Paddock 2018


sundance76

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11 minuti fa, mau65 ha scritto:

Il filmato fa vedere solo l'uòltimo giro e Comunque la cazzata l'ha fatta ....

Quindi RESPECT per le opinioni altrui

Il filmato parte dall' uscita di pista di Sutil...subito dopo mettono le bandiere gialle... Bianchi passa in quel tratto solo una volta...

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12 minuti fa, mau65 ha scritto:

Il filmato fa vedere solo l'uòltimo giro e Comunque la cazzata l'ha fatta ....

Quindi RESPECT per le opinioni altrui

Ma come opinioni? Prima non erano numeri? :asd: 

A proposito di numeri, basta leggere quelli in alto a destra della lettera L: Sutil esce di pista al giro (riferito al leader) 42/53, Bianchi al giro 43/53

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3 minuti fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Ma come? Prima non erano numeri? :asd: 

A proposito di numeri, basta leggere quelli in alto a destra della lettera L: Sutil esce di pista al giro (riferito al leader) 42/53, Bianchi al giro 43/53

Ma questo non riduce la cazzata di fare la curva ai 210 sul bagnato con le doppie bandiere gialle... 

Basta chiudiamola qui. Tanto  non pretendo di intaccare le tue granitiche convinzioni per le quali è normale tirare così in quelle situazioni.-....

Modificato da mau65
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Riporto qui un articolo contorto e cervellotico su regole astruse e inapplicabili riguardo quel dì e le bandiere gialle.

http://www.f1web.it/2014/10/09/bandiere-gialle-singole-e-doppie-le-regole-imperfette-che-scagionano-bianchi/

Si arriva all'assurdo di dire "con doppie bandiere devi perdere cinque decimi..." col pilota col pallottoliere che parzializza seguendo indicazioni cronometriche anziché dettate dal buon senso. Follia. 

Quel che credo io è che sia inutile OGGI far polemiche. Dall'alba dei tempi si corre con vetture lente, commissari, auto guaste, gru in pista, segnalate da bandiere gialle o bianche. Dal 2014 la pista dev'essere sgombra o ci si ferma. È certificato che il pilota non è in grado di rispettare le segnalazioni, e/o che queste siano insufficienti e/o che le regole generino "mostri". Giusta l'osservazione che potevano esserci commissari in pista, protetti da bandiere gialle, come accade da un secolo (esagero) ad questa parte.

Quello di Bianchi non è caso unico nella storia; ci sono filmati in giro di formule minori da far accapponare la pelle, con piloti che se ne fregano delle bandiere, arrivando a bomba su luoghi d'incidente, o infilandosi sotto ambulanze..qualche volta falciando personale di pista. A volte la competizione fa astrarre, dimenticare i possibili pericoli e le indicazioni di prudenza.

 

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3 minuti fa, 330tr ha scritto:

Si arriva all'assurdo di dire "con doppie bandiere devi perdere cinque decimi..." col pilota col pallottoliere che parzializza seguendo indicazioni cronometriche anziché dettate dal buon senso. Follia. 

Quel che credo io è che sia inutile OGGI far polemiche. Dall'alba dei tempi si corre con vetture lente, commissari, auto guaste, gru in pista, segnalate da bandiere gialle o bianche. Dal 2014 la pista dev'essere sgombra o ci si ferma. È certificato che il pilota non è in grado di rispettare le segnalazioni, e/o che queste siano insufficienti e/o che le regole generino "mostri". Giusta l'osservazione che potevano esserci commissari in pista, protetti da bandiere gialle, come accade da un secolo (esagero) ad questa parte.

Quello di Bianchi non è caso unico nella storia; ci sono filmati in giro di formule minori da far accapponare la pelle, con piloti che se ne fregano delle bandiere, arrivando a bomba su luoghi d'incidente, o infilandosi sotto ambulanze..qualche volta falciando personale di pista. A volte la competizione fa astrarre, dimenticare i possibili pericoli e le indicazioni di prudenza.

Il nocciolo della questione è tutto qui

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Infatti nessuno ha scritto che il direttore di gara ha il diritto di sbagliare...

Io ho solamente scritto che essendo umani, tutti incappiamo in errori...purtroppo, in casi come questo, si è anche recidivi visto che abbiamo visto mezzi pesanti in vie di fuga mentre le monoposto giravano in pista anche dopo l' incidente di Bianchi....addirittura ricordo di un pick-up che ha tagliato la strada ad una monoposto in categorie minori...

Detto questo ed assodato che le sue responsabilità sono chiare e nette, ho anche detto che pure il pilota ci ha messo del suo non rallentando come avrebbe dovuto (e come avrebbero dovuto far anche tutti gli altri n.d.r.), specie in quella situazione di pericolo, con quella situazione ambientale...per sicurezza propria e di chi sta lavorando in pista...

 

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2 ore fa, Kitt ha scritto:

Detto questo ed assodato che le sue responsabilità sono chiare e nette, ho anche detto che pure il pilota ci ha messo del suo non rallentando come avrebbe dovuto (e come avrebbero dovuto far anche tutti gli altri n.d.r.), specie in quella situazione di pericolo, con quella situazione ambientale...per sicurezza propria e di chi sta lavorando in pista...

Sai quale credo sia il problema? Da 25 anni a questa parte, quando l'utilizzo della safety car è stato esportato al di fuori degli Stati Uniti, la mentalità del pilota è diventata "Se c'è una reale situazione di pericolo chiamano la safety car, nel frattempo io continuo a spingere".  In passato, viceversa, la bandiera gialla per il pilota aveva un significato molto più ampio: poteva indicare una macchina ferma in fondo alla via di fuga a 50 metri dalla pista come anche la presenza di un mezzo di soccorso sulla sede stradale.

Di più: negli ultimi anni con le bandiere gialle i piloti non rallentano perché "ne va della sicurezza mia e degli altri", ma perché "se non rallento abbastanza mi penalizzano". La normativa legata all'incidente di Bianchi è lampante: con le doppie  bandiere gialle è necessario perdere mezzo secondo su ciascun microsettore che compone la pista. Solo un depensante può aver scritto una norma del genere, uno che verosimilmente non ha mai appoggiato il culo su una macchina da corsa; come se i piloti fossero in grado di sapere "ad occhio" se stessero rallentando a sufficienza o meno.

La situazione è stata parzialmente risolta con la VSC, che però a mio avviso permette ancora ai piloti di andare troppo velocemente: dando loro una certa libertà sul modo in cui possono perdere tempo all'interno di ciascun settore, si rischia che passino nella zona di effettivo pericolo a velocità relativamente sostenuta

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Può essere...io per esempio non userei nemmeno la vsc piuttosto obbligherei tutti i piloti ad andare a velocità limitata per tutta la pista dalla prima esposizione della bandiera gialla (singola, non necessariamente doppia) sino a che non viene tolta...si sta in sicurezza e non ne approfitta nessuno...

 

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26 minuti fa, Kitt ha scritto:

Può essere...io per esempio non userei nemmeno la vsc piuttosto obbligherei tutti i piloti ad andare a velocità limitata per tutta la pista dalla prima esposizione della bandiera gialla (singola, non necessariamente doppia) sino a che non viene tolta...si sta in sicurezza e non ne approfitta nessuno...

 

Questo non è esattamente vero (citofonare Markelov per conferma): in sostanza chi si trova ad andare a limitatore per più tempo in rettilineo perde molto più tempo rispetto a chi va a limitatore per più tempo in un settore guidato

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1 ora fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Questo non è esattamente vero (citofonare Markelov per conferma): in sostanza chi si trova ad andare a limitatore per più tempo in rettilineo perde molto più tempo rispetto a chi va a limitatore per più tempo in un settore guidato

Ecco, il problema della VSC è che non è stato ben chiarito questo punto :up: Così come non è stato ben chiarito il fatto che i distacchi NON vengono mantenuti durante la VSC, ma vengono ripristinati in tempo per la ripartenza.

E il problema più grosso è che i primi a non aver capito il funzionamento della VSC sono proprio i giornalisti/telecronisti (e non mi riferisco solo a Sky, sia chiaro).

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2 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Questo non è esattamente vero (citofonare Markelov per conferma): in sostanza chi si trova ad andare a limitatore per più tempo in rettilineo perde molto più tempo rispetto a chi va a limitatore per più tempo in un settore guidato

Allora l' ideale sarebbe andare a limitatore esclusivamente nel settore con bandiere gialle

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2 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

E il problema più grosso è che i primi a non aver capito il funzionamento della VSC sono proprio i giornalisti/telecronisti (e non mi riferisco solo a Sky, sia chiaro).

Oppure c'è un pizzico di malafede, dato che il dubbio sulla validità della VSC alimenta le discussioni in merito alla F1

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34 minuti fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Oppure c'è un pizzico di malafede, dato che il dubbio sulla validità della VSC alimenta le discussioni in merito alla F1

Beh, ma a che pro alimentare discussioni proprio su questo? Perchè non su altro? In fondo queste polemiche non fanno bene al prodotto F1:nonso:

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Il 6/3/2018 at 09:07 , Andrea Gardenal ha scritto:

Sai quale credo sia il problema? Da 25 anni a questa parte, quando l'utilizzo della safety car è stato esportato al di fuori degli Stati Uniti, la mentalità del pilota è diventata "Se c'è una reale situazione di pericolo chiamano la safety car, nel frattempo io continuo a spingere".  In passato, viceversa, la bandiera gialla per il pilota aveva un significato molto più ampio: poteva indicare una macchina ferma in fondo alla via di fuga a 50 metri dalla pista come anche la presenza di un mezzo di soccorso sulla sede stradale.

Di più: negli ultimi anni con le bandiere gialle i piloti non rallentano perché "ne va della sicurezza mia e degli altri", ma perché "se non rallento abbastanza mi penalizzano". La normativa legata all'incidente di Bianchi è lampante: con le doppie  bandiere gialle è necessario perdere mezzo secondo su ciascun microsettore che compone la pista. Solo un depensante può aver scritto una norma del genere, uno che verosimilmente non ha mai appoggiato il culo su una macchina da corsa; come se i piloti fossero in grado di sapere "ad occhio" se stessero rallentando a sufficienza o meno.

La situazione è stata parzialmente risolta con la VSC, che però a mio avviso permette ancora ai piloti di andare troppo velocemente: dando loro una certa libertà sul modo in cui possono perdere tempo all'interno di ciascun settore, si rischia che passino nella zona di effettivo pericolo a velocità relativamente sostenuta

Nell’uscita di pista di Bianchi c’è un fattore di imprevedibilità a cui forse ci stiamo abituando ma non è normale.

Nel 2003 con il parco chiuso è stata introdotta una delle norme più folli e pericolose per questo sport. Le evidenze di questa follia sono emerse durante quell’anno stesso eil Brasile è stato forse l’apice, con vetture che si accatastavano una dopo l’altra nello stesso punto con le stesse dinamiche dell’incidente di Jules, con tanto di trattore.

Negli anni successivi ci si è preoccupati (di tanto in tanto) di far fronte ad un allagamento cercando lo strofinaccio che assorbe più acqua, ignorando colpevolmente che basterebbe chiudere il rubinetto.

Modificato da MauroC
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