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Radio Paddock 2017


Ferrari F1

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3 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

Nemmeno a me :) Se posso essere onesto al 100% però, preferivo gli alettoni alti stile 2009 piuttosto che quelli bassi stile 2008.

Posteriori o anteriori?

A me le macchine del 2009 non piacevano affatto. Un alettone anteriore ultra-larghissimo (esteticamente disgustoso e funzionalmente fatto apposta per rompersi appena sfiori un ostacolo), e quello posteriore alto e stretto, mah....

In confronte alle vetture 2009, la T4 era da concorso di bellezza.....

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1 minuto fa, sundance76 ha scritto:

Posteriori o anteriori?

A me le macchine del 2009 non piacevano affatto. Un alettone anteriore ultra-larghissimo (esteticamente disgustoso e funzionalmente fatto apposta per rompersi appena sfiori un ostacolo), e quello posteriore alto e stretto, mah....

In confronte alle vetture 2009, la T4 era da concorso di bellezza.....

Parlavo di quelli posteriori, che poi son rimasti praticamente invariati fino a fine 2016 (a parte qualche modifica a partire dal 2015). Andrò controcorrente, ma anche le ali larghe davanti non le trovo così brutte. Per dire, la Mercedes 2015 non mi dispiace affatto :) Così come non cambierei i cerchi da 13'' che usano adesso. Però va beh, idee mie, ci mancherebbe: il mondo è bello perchè è vario.

I problemi per me son tutte le "forzature" per aggirare il regolamento. Quindi scalini sul muso, musi alti con punte che scendono, doppie punte (:asd:) e tutte le altre appendici del caso. Quelle per me son veramente il male, nel 2014 si è veramente sfiorato il punto più basso.

 

Poi se invece di mettere mano al regolamento tecnico avessero lavorato su quello sportivo... Ma va beh, questo è un altro paio di maniche (e comunque il cambio di gestione potrebbe andare anche in quella direzione)

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6 ore fa, sundance76 ha scritto:

Posteriori o anteriori?

A me le macchine del 2009 non piacevano affatto. Un alettone anteriore ultra-larghissimo (esteticamente disgustoso e funzionalmente fatto apposta per rompersi appena sfiori un ostacolo), e quello posteriore alto e stretto, mah....

In confronte alle vetture 2009, la T4 era da concorso di bellezza.....

A me, oltre che concordare su tutto, continua ad irritare che le forme siano dettate dai regolamenti, compresa la curvatura delle paratie...follia assoluta, ma non devo mai dimenticare che questa roba non è più un laboratorio di innovazioni, ma una costosissima rifinitura di un prodotto già preconfezionato, ad un passettino dal monomarca.

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Non voglio polemizzare con nessuno, sia chiaro, ma sto trovando estremamente interessanti le "interviste ritrovate" degli ultimi numeri di Autosprint. In cui si nota in maniera lampante quanto certi refrain vadano avanti ininterrotti da che esiste questo sport, e riguardino anche ere che oggi osanniamo e glorifichiamo come la vera età dell'oro dell'automobilismo. E allora puoi leggere, ad esempio, del Regazzoni di metà anni '70 che si lamentava di quanto le vetture fossero ormai "troppo piene di tecnologia" , o di come "il pilota ormai contasse relativamente". Oppure di qualche altro protagonista dei mitici '80 che ti spiega come "le macchine ormai siano tutte uguali, se le dipingi di nero è quasi impossibile distinguerle". Vi ricordano qualcosa certe frasi? :asd: Una conferma di quel che un po' ho sempre pensato, e senza con questo voler dire che stiamo vivendo un'epoca straordinaria, naturalmente. Ma son cose che inevitabilmente portano a una riflessione (o almeno dovrebbero).

Modificato da Schumy81
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2 ore fa, Schumy81 ha scritto:

Non voglio polemizzare con nessuno, sia chiaro, ma sto trovando estremamente interessanti le "interviste ritrovate" degli ultimi numeri di Autosprint. In cui si nota in maniera lampante quanto certi refrain vadano avanti ininterrotti da che esiste questo sport, e riguardino anche ere che oggi osanniamo e glorifichiamo come la vera età dell'oro dell'automobilismo. E allora puoi leggere, ad esempio, del Regazzoni di metà anni '70 che si lamentava di quanto le vetture fossero ormai "troppo piene di tecnologia" , o di come "il pilota ormai contasse relativamente". Oppure di qualche altro protagonista dei mitici '80 che ti spiega come "le macchine ormai siano tutte uguali, se le dipingi di nero è quasi impossibile distinguerle". Vi ricordano qualcosa certe frasi? :asd: Una conferma di quel che un po' ho sempre pensato, e senza con questo voler dire che stiamo vivendo un'epoca straordinaria, naturalmente. Ma son cose che inevitabilmente portano a una riflessione (o almeno dovrebbero).

Infatti sono dieci anni che lo dico: ogni epoca tecnologicamente è sempre più avanzata della precedente (e oggi inoltre vi si aggiunge la volontà espressa di fare spettacolo televisivo a totale, completo scapito della varietà tecnica), e quindi è come una scala o uno scivolo: più si va avanti nella discesa, più il punto attuale fa rimpiangere il precedente.

Nei primi anni '60 gli inglesi, di fronte alle piccole F1 da 1500 cc, che sul giro surclassavano le GP da 6000 cc di 25 anni prima (visti i progressi di materiali, telaistica, freni e gomme), rimpiangevano queste ultime perché visivamente erano più spettacolari e brutali nella guida, nel rumore e anche nell'aspetto (vedi la frase nella mia firma, che risale proprio ai primi decenni del dopoguerra).

Quindi è ovvio: nel 1976 con grossi alettoni, gomme larghe slick ecc., Clay Regazzoni disse:  "una volta in staccata si faceva la differenza, ma oggi tutti staccano a 80 metri e allora che te ne fai del coraggio? Anche se ritardi la frenata cosa rubi all'avversario? ottanta centimetri!" 

E sempre nel 1976 Amon diceva: "Oggi con due o tre tacche in più nell'alettone si può trasformare un mediocre in un campione. Nel '67 Clark diede 15 secondi a tutti sul vecchio autentico Nurburgring. Con le macchine di oggi non gli sarebbe affatto possibile dimostrare tale superiorità".

In una disciplina dominata dal mezzo meccanico, è quindi veritiero affermare che in passato la percentuale (sempre favorevole al mezzo) di "merito" del pilota vada gradatamente scendendo.

Quindi è vero che non ci sono "epoche d'oro" in assoluto (e lo confermo anche io che gli anni '80 e '90 li ho vissuti in diretta), ma è anche vero che i confronti che in ogni epoca si fanno e che sembrano falsi rimpianti dell'epoca precedente, in gran parte corrispondono a dati di fatto reali.

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10 minuti fa, sundance76 ha scritto:

Infatti sono dieci anni che lo dico: ogni epoca tecnologicamente è sempre più avanzata della precedente (e oggi inoltre vi si aggiunge la volontà espressa di fare spettacolo televisivo a totale, completo scapito della varietà tecnica), e quindi è come una scala o uno scivolo: più si va avanti nella discesa, più il punto attuale fa rimpiangere il precedente.

Nei primi anni '60 gli inglesi, di fronte alle piccole F1 da 1500 cc, che sul giro surclassavano le GP da 6000 cc di 25 anni prima (visti i progressi di materiali, telaistica, freni e gomme), rimpiangevano queste ultime perché visivamente erano più spettacolari e brutali nella guida, nel rumore e anche nell'aspetto (vedi la frase nella mia firma, che risale proprio ai primi decenni del dopoguerra).

Quindi è ovvio: nel 1976 con grossi alettoni, gomme larghe slick ecc., Clay Regazzoni disse:  "una volta in staccata si faceva la differenza, ma oggi tutti staccano a 80 metri e allora che te ne fai del coraggio? Anche se ritardi la frenata cosa rubi all'avversario? ottanta centimetri!" 

E sempre nel 1976 Amon diceva: "Oggi con due o tre tacche in più nell'alettone si può trasformare un mediocre in un campione. Nel '67 Clark diede 15 secondi a tutti sul vecchio autentico Nurburgring. Con le macchine di oggi non gli sarebbe affatto possibile dimostrare tale superiorità".

In una disciplina dominata dal mezzo meccanico, è quindi veritiero affermare che in passato la percentuale (sempre favorevole al mezzo) di "merito" del pilota vada gradatamente scendendo.

Quindi è vero che non ci sono "epoche d'oro" in assoluto (e lo confermo anche io che gli anni '80 e '90 li ho vissuti in diretta), ma è anche vero che i confronti che in ogni epoca si fanno e che sembrano falsi rimpianti dell'epoca precedente, in gran parte corrispondono a dati di fatto reali.

si ma a un'evoluzione tecnica e tecnologica naturale si aggiunge il grassetto che fa una differenza abominevole pazzesca.

Tale ideona è venuta a Bernie Ecclestone che per qualcuno dovrei rimpiangere "perchè ha passione"....

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1 minuto fa, Ayrton4ever ha scritto:

si ma a un'evoluzione tecnica e tecnologica naturale si aggiunge il grassetto che fa una differenza abominevole pazzesca.

Tale ideona è venuta a Bernie Ecclestone che per qualcuno dovrei rimpiangere "perchè ha passione"....

Vero, però è come l'esempio della discesa lungo la scala o lo scivolo: se chi verrà dopo Bernie inserirà i bonus votati dai telespettatori, le griglie invertite, le garette di 100 km per farne tre in un weekend (concetto tipicamente nordamericano, che in Europa era lecito solo nei raduni dilettantistici delle gare club inglesi), beh, sarà fondato rimpiangere l'era-Bernie.

Nella telecronaca Rai per il GP d'Inghilterra 1979, Poltronieri diceva: "Beh, direi che in questo campionato combattuto è positivo il fatto che ogni due gare spunta un nuovo protagonista inatteso, e siccome Bernie è il padrino di questa formula-spettacolo, verrebbe da dire che ha ragione lui".

Ovviamente è un esempio approssimativo, parliamo di un'epoca diversa e con problematiche precise: varietà tecnica (minigonne, macchine a sei ruote, ecc. ecc.) e l'arrivo del turbo (ATTENZIONE, ERA UN TURBO VERO, NON QUELLI ADDOMESTICATI E PROGETTATI DAL REGOLAMENTO DI OGGI) stava per sparigliare l'equilibrio tra la moltitudine dei team inglesi col Cosworth e i pochi costruttori di motori (Ferrari, Alfa, Matra), ma è appunto un esempio.

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3 minuti fa, sundance76 ha scritto:

Vero, però è come l'esempio della discesa lungo la scala o lo scivolo: se chi verrà dopo Bernie inserirà i bonus votati dai telespettatori, le griglie invertite, le garette di 100 km per farne tre in un weekend (concetto tipicamente nordamericano, che in Europa era lecito solo nei raduni dilettantistici delle gare club inglesi), beh, sarà fondato rimpiangere l'era-Bernie.

Nella telecronaca Rai per il GP d'Inghilterra 1979, Poltronieri diceva: "Beh, direi che in questo campionato combattuto è positivo il fatto che ogni due gare spunta un nuovo protagonista inatteso, e siccome Bernie è il padrino di questa formula-spettacolo, verrebbe da dire che ha ragione lui".

Ovviamente è un esempio approssimativo, parliamo di un'epoca diversa e con problematiche precise: varietà tecnica (minigonne, macchine a sei ruote, ecc. ecc.) e l'arrivo del turbo (ATTENZIONE, ERA UN TURBO VERO, NON QUELLI ADDOMESTICATI E PROGETTATI DAL REGOLAMENTO DI OGGI) stava per sparigliare l'equilibrio tra la moltitudine dei team inglesi col Cosworth e i pochi costruttori di motori (Ferrari, Alfa, Matra), ma è appunto un esempio.

no io Bernie non lo rimpiango perchè la trasformazione da uno sport a un circo è merito suo.

Poi che gli americani facciano peggio, ne sono sicuro anch'io ma solo perchè hanno trovato una strada già tracciata

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2 ore fa, The Rabbit ha scritto:

Semplicemente Regazzoni & co. non avevano la minima idea di dove si sarebbe potuti arrivare 30 e passa anni dopo emoji23.png

 

Esatto, ma il punto è proprio questo: è sempre così. Negli anni '60 si dicevano probabilmente già le stesse cose, rimpiangendo le vetture dei '50. E' una cosa proprio insita in questo sport, nei suoi protagonisti, nei suoi appassionati (con varie sfumature ovviamente). Per questo, almeno a livello personale, tendo sempre ad essere prudente di fronte alle lamentele del presente, o al rimpiangere "i bei tempi andati" (quelli in cui si dicevano le stesse cose che si dicono oggi). Poi molte critiche sono lecite, per carità, e molte cose non piacciono neanche a me. Ma è meglio tenere bene a mente che questa categoria è un po' "vittima" della sua stessa essenza, in un certo senso, e su questo ci si può fare ben poco.

Modificato da Schumy81
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5 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

 

Esatto, ma il punto è proprio questo: è sempre così. Negli anni '60 si dicevano probabilmente già le stesse cose, rimpiangendo le vetture dei '50. E' una cosa proprio insita in questo sport, nei suoi protagonisti, nei suoi appassionati (con varie sfumature ovviamente). Per questo, almeno a livello personale, tendo sempre ad essere prudente di fronte alle lamentele del presente, o al rimpiangere "i bei tempi andati" (quelli in cui si dicevano le stesse cose che si dicono oggi). Poi molte critiche sono lecite, per carità, e molte cose non piacciono neanche a me. Ma è meglio tenere bene a mente che questa categoria è un po' "vittima" della sua stessa essenza, in un certo senso, e su questo ci si può fare ben poco.

non sono d'accordo, non è insita nello sport e nell'essenza stessa dello sport, è insita solo nella mente avida di chi gestisce questo "sport", l'evoluzione tecnica è del tutto naturale e garantirebbe da sola, se assicurata, la componente di spettacolo e di interesse

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E allora perchè in ogni epoca si dicono le stesse robe? Perchè la Formula 1 degli anni '70, 80, 90 che tanto rimpiangiamo veniva vissuta "male" dai protagonisti dell'epoca, più o meno come accade oggi? Gare noiose, sorpassi problematici, vetture tutte uguali, pilota che conta sempre meno...piglia un'intervista di qualsiasi epoca e leggerai una o tutte queste frasi assieme, sicuro come la morte (e le tasse).

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O, in alternativa, prendetemi l'intervista di un qualsiasi personaggio di qualsiasi epoca che dica: ebbene sì, stiamo vivendo un'epoca straordinaria, le gare sono bellissime, le vetture spettacolari, i piloti dei veri eroi amati dalle folle e tutto va come meglio non potrebbe. Allora alzo le mani. :asd:

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1 minuto fa, Schumy81 ha scritto:

E allora perchè in ogni epoca si dicono le stesse robe? Perchè la Formula 1 degli anni '70, 80, 90 che tanto rimpiangiamo veniva vissuta "male" dai protagonisti dell'epoca, più o meno come accade oggi? Gare noiose, sorpassi problematici, vetture tutte uguali, pilota che conta sempre meno...piglia un'intervista di qualsiasi epoca e leggerai una o tutte queste frasi assieme, sicuro come la morte (e le tasse).

Beh, ma l'ho appena spiegato!

Nel '78 l'aerodinamica e lo strapotere delle gomme era a quota cento, rispetto alla quota dieci di qualche anno prima, quindi ovviamente ci si lamentava! Oggi siamo a quota mille, e quindi ci si lamenta perché prima eravamo a quota cento. E il pilota, REALMENTE, conta sempre un po' meno.

Se su un determinato circuito, con le macchine del '67 tra Tizio e Caio c'è una differenza di 3 secondi, mentre con le macchine del 2017 c'è una differenza di un decimo e mezzo, significa che l'apporto del pilota è calato.

 

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3 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

O, in alternativa, prendetemi l'intervista di un qualsiasi personaggio di qualsiasi epoca che dica: ebbene sì, stiamo vivendo un'epoca straordinaria, le gare sono bellissime, le vetture spettacolari, i piloti dei veri eroi amati dalle folle e tutto va come meglio non potrebbe. Allora alzo le mani. :asd:

Altrettanto ovvio: una cosa puoi valutarla solo quando puoi confrontarla con altro, e l'altro è ovviamente il passato, non certo il futuro.

Ecco perché coloro che sono convinti di vivere la miglior epoca possibile sono quelli che non hanno mai conosciuto altri momenti. In tal modo non fanno confronti, e si convincono che l'unica epoca che conoscono è la migliore.

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6 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

O, in alternativa, prendetemi l'intervista di un qualsiasi personaggio di qualsiasi epoca che dica: ebbene sì, stiamo vivendo un'epoca straordinaria, le gare sono bellissime, le vetture spettacolari, i piloti dei veri eroi amati dalle folle e tutto va come meglio non potrebbe. Allora alzo le mani. :asd:

qualsiasi intervista dei piloti moderni che parlano bene di tutto

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10 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

E allora perchè in ogni epoca si dicono le stesse robe? Perchè la Formula 1 degli anni '70, 80, 90 che tanto rimpiangiamo veniva vissuta "male" dai protagonisti dell'epoca, più o meno come accade oggi? Gare noiose, sorpassi problematici, vetture tutte uguali, pilota che conta sempre meno...piglia un'intervista di qualsiasi epoca e leggerai una o tutte queste frasi assieme, sicuro come la morte (e le tasse).

perchè era già iniziato l'inquinamento affaristico a spese di quello tecnico, per me

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Ho l'impressione che qualunque direzione prenda la Formula 1 nei prossimi anni finirà per far scontento qualcuno, proprio perché è impossibile mettere in pratica contemporaneamente tutte le etichette affibbiate alla categoria.

Si può aumentare il livello tecnologico della categoria in modo da renderla la massima espressione della tecnologia applicata al motorsport, ma così facendo si ridurrebbe il margine di manovra che il pilota può apportare per poter fare la differenza

Si può aumentare la libertà tecnica, ma così facendo si rischia l'esplosione dei costi con conseguente drastica diminuzione del numero dei concorrenti

Si può rendere la categoria più a misura di pilota, introducendo monoposto concettualmente più semplici (es. via l'ibrido e una bella fetta di elettronica), ma così facendo rendi scontenti quelli che pensano che la Formula 1 debba essere la massima espressione della tecnologia

E questi non sono che alcuni esempi: il nodo fondamentale è che, qualunque decisione venga presa, ci sarà sempre qualcuno di insoddisfatto perché non tutti abbiamo la stessa percezione di questa categoria. 

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E questo non è, per l'appunto, insito nel progresso tecnologico? Che peraltro, faccio notare, è anche limitato (anche se magari non sembra) rispetto a quanto potrebbe essere. Pensate ad esempio se vi fosse elettronica del tutto libera, con sospensioni attive, controlli di trazione e stabilità mille volte più evoluti che sulle vetture di serie, cambi automatici o a variazione continua...cosa si direbbe? Uno sport basato su mezzi tecnologici che evolvono in maniera tanto radicale sarà per sempre "condannato" ai confronti col passato, alla sensazione che tale progresso sia troppo invasivo, che limiti il valore ed il lavoro dei piloti eccetera eccetera. Secondo me ci si può fare ben poco. Dopodichè è ovvio che non tutte le scelte che si compiono sono uguali, che bisogna sperare in decisioni future che rispettino determinati valori storici e che si evitino le buffonate, qui siamo tutti d'accordo. Ma l'utopia che si viva un'epoca d'oro e ci se ne renda anche conto "in diretta", io personalmente l'ho abbandonata da tempo.

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10 minuti fa, Andrea Gardenal ha scritto:

Ho l'impressione che qualunque direzione prenda la Formula 1 nei prossimi anni finirà per far scontento qualcuno, proprio perché è impossibile mettere in pratica contemporaneamente tutte le etichette affibbiate alla categoria.

Si può aumentare il livello tecnologico della categoria in modo da renderla la massima espressione della tecnologia applicata al motorsport, ma così facendo si ridurrebbe il margine di manovra che il pilota può apportare per poter fare la differenza

Si può aumentare la libertà tecnica, ma così facendo si rischia l'esplosione dei costi con conseguente drastica diminuzione del numero dei concorrenti

Si può rendere la categoria più a misura di pilota, introducendo monoposto concettualmente più semplici (es. via l'ibrido e una bella fetta di elettronica), ma così facendo rendi scontenti quelli che pensano che la Formula 1 debba essere la massima espressione della tecnologia

E questi non sono che alcuni esempi: il nodo fondamentale è che, qualunque decisione venga presa, ci sarà sempre qualcuno di insoddisfatto perché non tutti abbiamo la stessa percezione di questa categoria. 

molto probabilmente è vero ma se intanto togliessero le idiozie manifeste (abolizione dei test, abolizione del parco chiuso -> trenini dietro SC se uno rovescia un bicchiere d'acqua in tribuna, DRS...) sarebbe un passo avanti anche perchè le 3 cose da me citate non rientrano nè nella tecnologia, nè nella tecnica nè da nessuna parte....

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  • alessandrosecchi changed the title to Radio Paddock 2017
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