Malefix Inviata November 29, 2017 at 14:45 Share Inviata November 29, 2017 at 14:45 Oh beh cmq guardare in TV gente che gioca col PC ha la stessa attrattiva di una televendita con Mastrota 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata November 29, 2017 at 15:05 Share Inviata November 29, 2017 at 15:05 14 minuti fa, Malefix ha scritto: Oh beh cmq guardare in TV gente che gioca col PC ha la stessa attrattiva di una televendita con Mastrota Su questo sono d’accordo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nameless Hero Inviata November 29, 2017 at 15:14 Share Inviata November 29, 2017 at 15:14 28 minuti fa, Malefix ha scritto: Oh beh cmq guardare in TV gente che gioca col PC ha la stessa attrattiva di una televendita con Mastrota Beh però in fondo fanno milioni di ascoltatori in tutto il mondo.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata November 29, 2017 at 15:51 Autore Share Inviata November 29, 2017 at 15:51 1 ora fa, Gabriele Dri ha scritto: William Byron (20 anni oggi, auguri!) ha iniziando giocando proprio su iRacing da teenager. A 15 anni (dopo 100+ vittorie online) ha iniziato a correre sul serio partendo DA ZERO. In 5 anni ha sfiorato un titolo nei Truck (vincendo il titolo di Rookie dell'anno) nel 2016, ha vinto quest'anno la Xfinity Series (e ovviamente il titolo di ROTY) e nel 2018 debutterà in Cup Series al team Hendrick sulla storica #24. Tutto iniziando da iRacing. Però questi sono due discorsi diversi: in un caso abbiamo un videogiocatore che ad un certo punto si è messo a correre per davvero, si è fatto un culo così ed è diventato quel che è diventato. Qui stiamo parlando di gente senza arte né parte che per un tot di ore è diventata l'epicentro del mondo della Formula 1. A me personalmente una cosa del genere fa un pochino storcere il naso Comunque, indipendentemente dalle idee di ciascuno, penso che siamo tutti d'accordo con l'idea che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta con Ecclestone ancora sul ponte di comando della baracca L'evento di Abu Dhabi (e tutte le qualificazioni precedenti) sono state in puro stile Liberty Media 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bertoku Inviata November 29, 2017 at 16:19 Share Inviata November 29, 2017 at 16:19 1 ora fa, The Rabbit ha scritto: O 35 anni in fabbrica come Pino Scotto A scaricare camio 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata November 29, 2017 at 18:29 Share Inviata November 29, 2017 at 18:29 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata November 29, 2017 at 18:39 Share Inviata November 29, 2017 at 18:39 (modificato) 2 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto: Però questi sono due discorsi diversi: in un caso abbiamo un videogiocatore che ad un certo punto si è messo a correre per davvero, si è fatto un culo così ed è diventato quel che è diventato. Qui stiamo parlando di gente senza arte né parte che per un tot di ore è diventata l'epicentro del mondo della Formula 1. A me personalmente una cosa del genere fa un pochino storcere il naso Comunque, indipendentemente dalle idee di ciascuno, penso che siamo tutti d'accordo con l'idea che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta con Ecclestone ancora sul ponte di comando della baracca L'evento di Abu Dhabi (e tutte le qualificazioni precedenti) sono state in puro stile Liberty Media Perché senza arte né parte? Non so molto di questo evento e dubito che sia la più selettiva fra le competizioni mondiali di genere ma la semifinale di Londra e la finale di Abu Dhabi non erano roba alla portata degli ultimi dei pirla. Chi ci è arrivato deve avere necessariamente un background di un certo spessore. Fra l’altro il mondo dei simmer è sempre stato contraddistinto da una notevole dose di passione e competenza tecnica (nettamente superiore alla media dei piloti reali), fino a sconfinare spesso e volentieri nel fanatismo (nel bene e nel male). Negli ultimi 10 anni ci sono state diverse iniziative che hanno portato in pista dei simdriver, il più delle volte con riscontri interessanti, in alcuni casi hanno portato ad un avvio di carriera nel motorsport reale. Personalmente guardo ognuna di queste iniziative con grande favore e mi auguro che continuino a crescere. Su Bernie sono d’accordo con te, sul fatto che sia un bene o un male, ognuno avrà la sua opinione Modificato November 29, 2017 at 18:40 da MauroC 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Davide Hill Inviata November 29, 2017 at 18:45 Questo è un messaggio popolare Share Inviata November 29, 2017 at 18:45 Il fatto che ci siano svariati piloti che si cimentano col sim-racing è anche normale. E fin lì, nessun problema. Ovviamente. Le "note dolenti" ci sono al contrario, ovvero quando qualche sim-racer si sente praticamente un pilota vero. Certo, ci sono stati una manciata di casi in cui qualcuno proveniente dal virtuale si è cimentato, con più o meno successo, anche nel reale. Ma secondo me sono eccezioni, e comunque parliamo di tutta gente che è arrivata fino ad un certo tipo di categoria o una certa tipologia di macchine (i sim-driver più bravi penso che potrebbero cavicchiarsela coi formulini o con qualche GT "light" - a scanso di equivoci parliamo pur sempre di macchine da corsa decisamente impegnative - ma i guai si avrebbero man mano che si sale di livello, specialmente su vetture a ruote scoperte). Il problema è che c'è gente - e non sono pochi ad avere questa idea - davvero convinta che il solo fatto di stampare buoni tempi con qualche videogioco (più o meno complesso) li renda perfettamente in grado di pilotare una vettura reale in una pista reale. Inutile dire che è una cazzata colossale ed è inutile anche cercare di far capire a costoro che pilota non ci si improvvisa, che non basta fare temponi al simulatore per ambire a sostituire Lewis Hamilton e che è un mestiere che non ammette scorciatoie e che si costruisce mattoncino su mattoncino lungo una carriera che inizia - e nella realtà, non nel virtuale - attraverso anni e anni di categorie inferiori. Chiaramente nemmeno il virtuale è facile, lo dico per esperienza diretta. Occorre talento, concentrazione, determinazione e, come in tutte le cose, allenamento. Quel che manca è il coraggio e la "consapevolezza della realtà". Un conto è sfiorare un rail o un muretto su un simulatore. Un conto è sfiorarlo realmente. "Domare" il naturale spirito di conservazione di un essere umano è una capacità che non si acquisisce schioccando le dita. E' il naturale risultato di un approccio via via sempre più impegnativo, su mezzi sempre più potenti e veloci. E' un fattore che si allena lungo tutta una carriera, non ci si arriva per magia. E' per questo che, parlando con uno di questi Lewis Hamilton virtuali, gli ho spiegato che il fatto di aver battuto qualche pilota reale al videogioco non vuol dire assolutamente nulla. Perché lui, non avendo la minima esperienza con la controprova reale, magari riusciva ad essere più spregiudicato e a fare certe curve in modo "virtuale, assolutamente non realistico. Il pilota reale, invece, usa il simulatore con il medesimo approccio che ha nella realtà. Per questo, magari, il tempo del pilota reale al simulatore può essere più alto dei suo. Ma se poi invertiamo le parti, abbiamo un pilota reale che replica praticamente lo stesso tempo del virtuale. Il ragazzotto, invece, è già un miracolo se riesce a prendere distacchi misurati col calendario (ammesso e non concesso che riesca a finire il giro senza spappolarsi contro le barriere). E nonostante questo, continuava a non capire e ad insistere.... Non era pazzo lui, come detto sono davvero in tanti a pensare questa cosa visto che sono abbastanza in contatto con quel mondo (principalmente perché qualcuno di loro mi ha chiesto dei lavoretti grafici per pagine youtube e robe simili... E 3 di quei ragazzi hanno partecipato alla finale di Abu Dhabi) e mi capita di leggere cose assurde... Ok che sono sogni di ragazzini, però insomma. Quindi la questione follia nel voler avvicinare i due mondi è tutta qui. E io ho troppo rispetto per i piloti reali per pensare, anche lontanamente, che un ragazzotto con la panza o un secchetto scrocchiazeppi possano arrivare a sostituire chi questo mestiere lo fa per davvero. E purtroppo (impressione mia) ho il timore che, prima o poi, qualcuno possa spingere uno di questi ragazzini fino all'impensabile. Spero che non si arriverà mai a questo, ma credo (con terrore) che la strada intrapresa sia proprio questa... 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea Gardenal Inviata November 29, 2017 at 19:17 Autore Share Inviata November 29, 2017 at 19:17 30 minuti fa, Davide Hill ha scritto: Quindi la questione follia nel voler avvicinare i due mondi è tutta qui. E io ho troppo rispetto per i piloti reali per pensare, anche lontanamente, che un ragazzotto con la panza o un secchetto scrocchiazeppi possano arrivare a sostituire chi questo mestiere lo fa per davvero. E purtroppo (impressione mia) ho il timore che, prima o poi, qualcuno possa spingere uno di questi ragazzini fino all'impensabile. Spero che non si arriverà mai a questo, ma credo (con terrore) che la strada intrapresa sia proprio questa... È esattamente quel che temo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata November 29, 2017 at 19:22 Share Inviata November 29, 2017 at 19:22 Giusto per rimarcare il concetto.... Nella discussione col tizio, costui mi ha obiettato: <parli di esperienza di anni e anni, ma alla fine c'è l'esempio di Verstappen corre da una manciata di anni>. Inutile dirgli che non corre affatto da una "manciata di anni" ma che, praticamente, è stato messo su un kart appena uscito dalla sorca della madre, senza passare da culle e incubatrici.... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata November 29, 2017 at 23:21 Share Inviata November 29, 2017 at 23:21 @Davide Hill se sono italiani complimenti, hai beccato gli unici tre finalisti ns connazionali... direi che gli hai portato bene Vorrei fare alcune considerazioni ragionando sul concreto perché le fantasie utopistiche di qualche ragazzino francamente mi interessano poco e ancor meno mi spaventano. Più che altro ci tenevo a difendere la dignità di una disciplina (e)sportiva che è stata per anni un mio hobby e che ha alimentato il mio interesse per il motorsport in generale, oltre al gusto dell’approfondimento tecnico. Non vedo niente di sbagliato o disdicevole nel fatto che venga organizzato un evento mondiale con il marchio ufficiale F1. In qualche modo dovrebbe contribuire allo sdoganamento di un’attività che va oltre al videogaming... anche se certi luoghi comuni sono duri a morire. La commistione fra reale e virtuale in ogni caso non ha nulla a che vedere con l’evento in se e meriterebbe un discorso a parte che mi riserverei di riprendere domani 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata November 29, 2017 at 23:53 Share Inviata November 29, 2017 at 23:53 (modificato) 33 minuti fa, MauroC ha scritto: @Davide Hill se sono italiani complimenti, hai beccato gli unici tre finalisti ns connazionali... direi che gli hai portato bene Vorrei fare alcune considerazioni ragionando sul concreto perché le fantasie utopistiche di qualche ragazzino francamente mi interessano poco e ancor meno mi spaventano. Più che altro ci tenevo a difendere la dignità di una disciplina (e)sportiva che è stata per anni un mio hobby e che ha alimentato il mio interesse per il motorsport in generale, oltre al gusto dell’approfondimento tecnico. Non vedo niente di sbagliato o disdicevole nel fatto che venga organizzato un evento mondiale con il marchio ufficiale F1. In qualche modo dovrebbe contribuire allo sdoganamento di un’attività che va oltre al videogaming... anche se certi luoghi comuni sono duri a morire. La commistione fra reale e virtuale in ogni caso non ha nulla a che vedere con l’evento in se e meriterebbe un discorso a parte che mi riserverei di riprendere domani E' stato anche uno dei miei hobby (senza molto successo... d'altro canto io, sia nel virtuale che nel reale, penso di essere la persona, al mondo, con meno talento per la guida... per cui...) e so che essere veloce nel sim-racing non è affatto facile. Ma, ovviamente, ho sempre avuta ben chiara la differenza... Il problema delle fantasie utopistiche è che non provengono solo da ragazzini, ma anche molti responsabili di piattaforme e altra gente particolarmente "nota", in quel mondo, che certe fantasie le incoraggiano (sulla base di non si sa cosa.... ok che "Oste, com'è il vino? E' buono!", ma certi personaggi "influenti" dovrebbero tenere, e far tenere, i piedi ben saldi per terra). Quanto ai ragazzi della finale, più che altro molti di quelli che mi hanno chiesto alcuni lavori grafici fanno parte di una piattaforma specifica da dove provenivano gran parte degli italiani presenti in gara (o meglio, due italiani più un ragazzo di origini italiane. Più un altro che è stato clamorosamente "derubato" in semifinale e che, senza quell'errore incredibile dell'organizzazione, sarebbe andato anch'egli ad Abu Dhabi). Riguardo all'evento, nulla di disdicevole. Nessuno dice questo... Parliamo comunque di un movimento che ha un certo seguito e con partecipanti in gamba. Quindi ben vengano altri eventi come quello. Ovviamente dipende dai gusti. Io personalmente, nonostante il fatto di aver praticato quell'attività e nonostante collaborazioni con diverse piattaforme, da spettatore non sono mai stato preso dalla competizione. Non mi piace e non mi diverte guardare, con buona pace di chi "le gare online sono più divertenti e interessanti di quelle vere" (il più soporifero dei GP è 1000 volte meglio della più avvincente corsa online, proprio perché è comunque una cosa reale). Il problema è tenere le due cose ben distinte. E che a nessuno venga mai in mente di mescolare i due mondi (m sicuramente prima o poi qualcuno mescolerà)... Modificato November 29, 2017 at 23:54 da Davide Hill 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata November 30, 2017 at 08:31 Share Inviata November 30, 2017 at 08:31 8 ore fa, Davide Hill ha scritto: Il problema è tenere le due cose ben distinte. E che a nessuno venga mai in mente di mescolare i due mondi (m sicuramente prima o poi qualcuno mescolerà)... Guarda non vorrei allarmarti troppo ma i due mondi sono già mescolati e lo saranno sempre di più. Per me il problema non sta nel mescolare le cose ma come lo si fa. Al di là di certe paure astratte, concretamente per quello che ho potuto vedere finora, l’approcio del simmer è sempre stato di bassissimo profilo, dove dove l’intento era “godersela” o semplicemente “portarsela a casa”, esattamente come farebbe un appassionato qualsiasi che ha l’opportunità di vivere quel tipo di esperienza, altro che “Hamilton mi fa una pippa”. Provo a recuperare alcune esperienze concrete di cui ho memoria Il mitologico Greg Huttu alle prese con una Skip Barber a Road Atlanta, prima volta assoluta su una vettura da corsa https://www.topgear.com/car-news/gaming/geek-rebooted Anno 2009, la Kunos Simulazioni organizza a Vallelunga il trofeo 500 Abarth, una sfida a tempo che andava a sommare il miglior giro virtuale e quello reale dei partecipanti, lo scopo, oltre che promozionale era di verifica della corrispondenza fra reale e virtuale, queste le prime impressioni di Stefano Casillo che all’epoca stava gettando le basi per la realizzazione di Assetto Corsa http://www.drivingitalia.net/index.php?/forums/topic/46831-abarth-weekend-a-vallelunga/ Nel 2008 la GT Academy mette in palio la partecipazione a campionati veri per il vincitore del contest dedicato ai giocatori di GT5, ecco il risultato: “The debut GT Academy took place in 2008, attracting 25,000 PlayStation 3 gamers from across 12 participating countries in Europe who entered through the Gran Turismo 5 game. Lucas Ordoñezfrom Spain became the inaugural GT Academy Winner. His efforts at the Dubai 24 Hours in 2009, racing alongside Johnny Herbert, then prompted Nissan to sign Ordoñez to a full program in the 2009 GT4 European Cup, where he finished the season in second place with two wins and six podiums. Following the outcome of GT Academy, Nissan Europe and Sony Computer Entertainment Europe decided to continue the contest in 2010. A virtual-to-reality competition had not previously been attempted in the motoring industry, and GT Academy received a lot of scepticism in the beginning. After it was launched, Autoblog.com described GT Academy as "either the stupidest idea ever or the most brilliant co-promotion for two brands."[citation needed] GT Academy continued in 2010, expanding to 17 countries including New Zealand and Australia, where the demo required for qualification was downloaded more than 1.3 million times. In 2011 the competition went to the United States, where Bryan Heitkotter became the first GT Academy Winner outside of Europe. The European competition in 2011 began at the Le Mans 24 Hours in France, as inaugural GT Academy Winner Lucas Ordoñez made his Le Mans race debut. 2012 saw the beginning of Live Events, offering a way into GT Academy for those without a PlayStation 3 or Gran Turismo game. In 2013, GT Academy included competitions in Europe, the U.S., Germany, Russia, the Middle East and South Africa, each entering the competition for the first time on Gran Turismo 6. In 2014, a new International competition was introduced, broadening GT Academy again to Australia and the Middle East, and for the first time to India, Mexico and Thailand. In the Dubai 24 Hours 2015 race, four new GT Academy winners finished second in the GT3 Pro-Am class and fifth overall out of 95 cars, just months after winning their respective GT Academy competitions. The round in Malaysia is planned in 2015, together with new countries such as Japan and Indonesia as well.” http://www.news.com.au/technology/innovation/motoring/nissan-wins-the-bathurst-12-hour-with-gt-academy-drivers-behind-the-wheel/news-story/12d0586ef7cae44974de9e52db69e4e4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata November 30, 2017 at 08:41 Share Inviata November 30, 2017 at 08:41 (modificato) In buona sostanza fra i vari “eSports”, il Sim Racing ha una caratteristica per me straordinaria perché ritengo sia l’attività in assoluto con più punti di contatto con quella reale, se non l’unica veramente affine. Il fatto che sia praticato da numerosi piloti reali, dimostra quanto siano vicine queste attività. L’attrattiva per il pilota non è di tipo ludico o hobbistico ma utilitaristico e a me questa cosa piace da matti. Le commistioni fra reale e virtuale, se ben gestite possono portare a risultati interessanti, quindi benvega ogni iniziativa ben concepita di questo genere, io la vedo come un’opportunità di apertura verso un mondo molto chiuso in se stesso. Modificato November 30, 2017 at 08:42 da MauroC 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
matteo90 Inviata November 30, 2017 at 09:13 Share Inviata November 30, 2017 at 09:13 Il 28/11/2017 at 22:25 , mau65 ha scritto: il 1965 o il 1990 ? E' una bella lotta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mak Inviata November 30, 2017 at 13:49 Share Inviata November 30, 2017 at 13:49 (modificato) Il mondo del simracing e' diversificato. Ci sono i giovani poco appassionati che con le console si divertono con i sim/arcade, chi lo fa su pc, e poi c'e' un ristretto numero di appassionati che si diletta con simulatori hardcore e hardware all'altezza. C'e' poi anche un'altra macro differenza: chi guida di tutto, chi si diletta con le astronavi moderne (f1) e i puristi che preferiscono solo auto storiche con tutte le difficolta' del caso. Generalizzare in questo ambito non e' tanto diverso dal criticare i "ragazzetti che scrivono 2 puttanate sul web senza essere mai stati in un autodromo e si credono giornalisti competenti". P.s. Preciso che ignoro cosa abbia trasmesso sky in proposito Modificato November 30, 2017 at 13:51 da Mak 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Malefix Inviata November 30, 2017 at 21:24 Share Inviata November 30, 2017 at 21:24 Rimango sempre affascinato da chi riesce a resistere a lunghe sessioni al simulatore con le formula moderne sui tilkodromi 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sambo Inviata December 1, 2017 at 11:06 Share Inviata December 1, 2017 at 11:06 Anche Stoffel Vandoorne partecipò a qualche campionato di Simracing qualche anno fa. McLaren F1’s Vandoorne: “I grew up pretty much with sim racing” Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Scarlett Inviata December 1, 2017 at 11:34 Share Inviata December 1, 2017 at 11:34 Va bene tutto, ma cosa associa F1 2017 ad un sim racing? Da ignorante in materia sapevo che i team usavano e usano rfactor pro, che non ha niente a che fare anche con rfactor commerciale. Mi è sembrata solo una mossa commerciale per vendere di più il videogioco 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mau65 Inviata December 1, 2017 at 11:47 Share Inviata December 1, 2017 at 11:47 Il 29/11/2017 at 16:14 , Nameless Hero ha scritto: Beh però in fondo fanno milioni di ascoltatori in tutto il mondo.. Anche mastrota ha un esercito di vecchiette 40 minuti fa, Sambo ha scritto: Anche Stoffel Vandoorne partecipò a qualche campionato di Simracing qualche anno fa. McLaren F1’s Vandoorne: “I grew up pretty much with sim racing” Se lo dice lui.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ferrari F1 Inviata December 1, 2017 at 11:57 Share Inviata December 1, 2017 at 11:57 22 minuti fa, Scarlett ha scritto: Va bene tutto, ma cosa associa F1 2017 ad un sim racing? Da ignorante in materia sapevo che i team usavano e usano rfactor pro, che non ha niente a che fare anche con rfactor commerciale. Mi è sembrata solo una mossa commerciale per vendere di più il videogioco Assolutamente d'accordo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MauroC Inviata December 1, 2017 at 13:00 Share Inviata December 1, 2017 at 13:00 1 ora fa, Scarlett ha scritto: Va bene tutto, ma cosa associa F1 2017 ad un sim racing? Da ignorante in materia sapevo che i team usavano e usano rfactor pro, che non ha niente a che fare anche con rfactor commerciale. Mi è sembrata solo una mossa commerciale per vendere di più il videogioco Con un simulatore professionale non potresti mai fare delle gare, sono fatti per sviluppare le vetture, non per correrci. Ovvio che si tratta fondamentalmente di un’iniziativa commerciale, che altro motivo ci potrebbe essere? 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare Nameless Hero Inviata December 1, 2017 at 15:44 Questo è un messaggio popolare Share Inviata December 1, 2017 at 15:44 4 ore fa, Scarlett ha scritto: Va bene tutto, ma cosa associa F1 2017 ad un sim racing? Da ignorante in materia sapevo che i team usavano e usano rfactor pro, che non ha niente a che fare anche con rfactor commerciale. Mi è sembrata solo una mossa commerciale per vendere di più il videogioco Codemaster sta al sim racing come Barbara d'Urso al giornalismo. 3 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Davide Hill Inviata December 1, 2017 at 18:32 Share Inviata December 1, 2017 at 18:32 Anche perché, come scritto nel topic specifico, F1 2017 ha la stessa fisica di un carrello della spesa.... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
KingOfSpa Inviata December 6, 2017 at 18:50 Share Inviata December 6, 2017 at 18:50 (modificato) #FUCSIA Modificato December 6, 2017 at 18:53 da KingOfSpa 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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