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Superbike World Championship 2013


R18

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Già  dall'anno scorso comunque non volevano tornare qui...

Per colpa delle lamentele di alcuni dei cosiddetti big tra l'altro...

Ci sono i guard-rail attorno alla pista,c'è la ghiaia,c'è la sabbia...quante lagne..

Forse non lo sanno ma prima monza non aveva nemmeno un briciolo di via di fuga e anzi ti ritrovavi gli alberi a bordo pista a un palmo di naso.

Forse non sanno che prima si correva su piste come Spa, Salisburgo e via dicendo dove se sbagliavi erano cavoli tuoi e in confronto Monza di oggi è una passeggiata di salute.

Ma che la finissero con questa storia della sicurezza che hanno rotto le palle rovinando uno dopo l'altro sport bellissimi delle categorie motori.

 

Per quanto concerne la Dorna maledetto sia il giorno che i Flammini hanno ceduto tutta la baracca a quei mascalzoni della Dorna che già  avevano distrutto il motomondiale eliminando le categorie per eccellenza propedeutiche della serie come la 125 e 250 che hanno fatto grandi i colori azzurri sostituendole con dei Motom e dei tosaerba obrobriosi che sono un insulto per chi come me negli anni ha visto moto come la Garelli,Minarelli la Morbidelli e via discorrendo.Hanno distrutto tutto non c'è più spazio per l'artigianalità  in questi sport e si è arrivati a distruggere anche la Superbike.

Fanculo alla Dorna,Fia,Fim e chiunque ha contribuito negli anni a rovinare tutti gli sport motoristici

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Tom Sykes conquista la Superpole di Monza
Laverty secondo a 0"078, solamente quinto Melandri, che ha avuto problemi elettrici

Nessuno pare in grado di fermare "Mister Superpole" Tom Sykes quando conta il giro secco, ed ecco che anche a Monza è la Kawasaki ZX-10R a svettare ed a conquistare la prima piazzola in griglia in vista delle gare di domani.

 

Il britannico ha volato sui lunghi rettifili monzesi, andando a passare di soli 78 millesimi l'Aprilia di Eugene Laverty, con la moto di Noale che si conferma la più veloce alla speed trap (l'irlandese ha fatto segnare 337,1 km/h senza scia!), ed anche a battere il vecchio record della pista che apparteneva a Max Biaggi.


Terza posizione per l'altra RSV4 factory di Sylvain Guintoli, che costringe in seconda fila attesi protagonisti come Jonathan Rea (4° su Honda Ten Kate) ed i nostri Marco Melandri e Davide Giugliano, con il ravennate che ha richiato tantissimo in SP1 da un problema elettrico che l'ha tenuto al box fino a 5 minuti dalla fine.

 

Le Suzuki della Crescent di Jules Cluzel e Leon Camier aprono la terza fila, dove troveranno assieme a loro la seconda BMW di Chaz Davies, che ha getttato il suo ultimo treno di gomme da tempo della Pirelli con un “dritto” alla Variante della Roggia.


I primi esclusi dalla terza fase della Superpole sono Michel Fabrizio (che si è visto chiudere la porta della SP3 per soli 66 millesimi), Loris Baz ed Ayrton Badovini con la Ducati Alstare rimasta dopo il forfait di Carlos Checa.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27351/World-SBK-2013-Monza-superpole-Tom-Sykes-Kawasaki-vola-in-pole-position

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Gara 1 a Monza:

 

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1. Marco Melandri ITA BMW GoldBet S1000RR HP4 30m 54.925s
2. Tom Sykes GBR Kawasaki Racing ZX-10R +0.085s
3. Eugene Laverty IRL Aprilia Racing RSV4 +0.107s
4. Sylvain Guintoli FRA Aprilia Racing RSV4 +1.844s
5. Chaz Davies GBR BMW GoldBet S1000RR HP4 +7.629s
6. Michel Fabrizio ITA Red Devils Roma RSV4 +8.407s
7. Loris Baz FRA Kawasaki Racing ZX-10R +15.555s
8. Jonathan Rea GBR Pata Honda CBR1000RR +16.465s
9. Leon Camier GBR Fixi Crescent Suzuki GSX-R1000 +16.668s
10. Davide Giugliano ITA Althea Racing RSV4 +26.820s
11. Ayrton Badovini ITA Alstare Ducati 1199 R +38.908s
12. Max Neukirchner GER MR Ducati 1199 R +38.951s
13. Fabrizio Lai ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R +52.788s
14. Kosuke Akiyoshi JPN Pata Honda CBR1000RR +55.889s
15. Federico Sandi ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R +56.006s

Modificato da leopnd
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Monza, Gara 1: Melandri batte Sykes e Laverty in volata
La gara si decide alla Parabolica, con il pilota della BMW e quello della Kawasaki che beffano Eugene

Il Mondiale Superbike ritrova un suo grande protagonista nella prima gara di Monza: Marco Melandri! Il pilota della BMW è riuscito finalmente a mettersi alle spalle il difficilissimo avvio di stagione, conquistando una bellissima vittoria in volata ai danni di Tom Sykes e di Eugene Laverty.

 

Questi tre hanno regalato grandi emozioni per tutti i 18 giri della gara, trascinando con loro anche il leader della classifica iridata Sylvain Guintoli fino a circa tre tornate dal termine. Ad essere decisivo però è stato l'ultimo giro, nel quale Melandri è stato davvero grintosissimo.


Ad iniziarlo davanti a tutti è stato Eugene Laverty, ma il pilota dell'Aprilia non ha potuto nulla contro l'attacco del ravennate alla Variante della Roggia: Marco ha piazzato veramente una staccatona, riuscendo a girare davanti al pilota dell'Aprilia, che però gli ha replicato prontamente alla staccata della Variante Ascari.

 

Ma non è finita qui, perchè Melandri non ha mollato e alla Parabolica è tornato all'attacco, trovando il sorpasso all'interno e costringendo anche il rivale britannico ad andare un po' largo. Un piccolo errore che ha consentito a Sykes di infilare anche la sua ZX-10R all'interno della quattro cilindri della Casa di Noale, precedendolo in una volata che ha visto il terzetto di testa racchiuso in appena 107 millesimi.


In battaglia fino a pochi giri dalla fine, Guintoli invece ad un certo punto ha dovuto alzare bandiera bianca ed accontentarsi di un quarto posto che comunque gli consente di mantenere un vantaggio di 21 lunghezze su Sykes. La top five poi si completa con Chaz Davies, autore di una buona rimonta dalla terza fila dello schieramento con la sua BMW.

 

Seguono Michel Fabrizio, Loris Baz ed un Jonathan Rea che è stato costretto a cedere un paio di posizioni nel finale a causa di qualche taglio di chicane di troppo. Stessa sorte capitata anche a Davide Giugliano, alla fine solo decimo al traguardo, alle spalle anche della Suzuki di Leon Camier.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27380/world-superbike-monza-gara-1-melandri-batte-sykes-e-laverty-in-volata

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Monza, Gara 2: Laverty risponde a Melandri
Polemiche dopo l'arrivo tra Sykes e Guintoli per il sorpasso che è valso il terzo posto al britannico

La seconda gara del weekend di Monza del Mondiale Superbike è stata in un certo senso la fotocopia di quella di questa mattina, con il quartetto composto dalle due Aprilia ufficiali di Eugene Laverty e Sylvain Guintoli, dalla Kawasaki di Tom Sykes e dalla BMW di Marco Melandri in fuga fin dalle primissime fasi.

 

Ad essere stata decisamente differente è stato però il risultato finale, con Eugene Laverty che è riuscito a rifarsi dopo l'errore commesso alla Parabolica in gara 1, riuscendo questa volta ad avere la meglio su Melandri e su Sykes, con Guintoli che invece si è dovuto accontentare nuovamente della "medaglia di legno", cedendo ancora qualche punticino in classifica agli inseguitori.


Per buona parte della gara è stato proprio il leader della classifica iridata a comandare questo gruppetto, ma ha sempre dato la sensazione di essere decisamente più "impiccato" rispetto agli inseguitori. E infatti, ad un paio di giri dal termine Laverty lo ha scavalcato, tirandosi nella sua scia anche Melandri.

 

Questa volta Eugene però non ha lasciato il minimo spiraglio aperto per il ravennate e si è involato convinto verso una meritata vittoria, che gli ha consentito di riportarsi al secondo posto nel Mondiale, distanziato di 13 lunghezze dal compagno di squadra.


Se davanti questa volta il finale è stato piuttosto lineare, dietro ci sono state scintille tra Sykes e Guintoli. Il pilota della Kawasaki si è preso la terza posizione con una staccatona alla Roggia, ma poi è andato lungo alla variante, rientrando davanti al francese e decidendo di non cedergli la posizione.

 

Una volta tornati ai box, il pilota dell'Aprilia ha protestato e per qualche istante c'è stato qualche dubbio su chi sarebbe salito sul podio, anche se alla fine la direzione gara ha dato ragione a "The Grinner", considerando che il britannico avesse già  completato il sorpasso prima di andare lungo. C'è da scommettere però che le polemiche continueranno, anche perchè così pure lui ha recuperato punti, riportandosi a -18.


Più indietro in quinta e sesta posizione si sono piazzate le due Aprilia di Michel Fabrizio e Davide Giugliano, che hanno battagliato piuttosto a lungo per la quinta posizione. Di questo gruppetto facevano parte anche Chaz Davies e Jonathan Rea, ma entrambi poi sono stati costretti al ritiro: il primo per una caduta, il secondo per un guasto alla frizione della sua Honda.

 

Seguono poi Leon Camier e Loriz Baz, mentre per trovare la prima delle Ducati bisogna scorrere la classifica fino al nono posto, dove troviamo la 1199 Panigale R di Ayrton Badovini, che ha preceduto la moto satellite del tedesco Max Neukirchner.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27386/world-superbike-monza-gara-2-laverty-risponde-a-melandri

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Classifica piloti:

1. Sylvain Guintoli 137

2. Eugene Laverty 124

3. Tom Sykes 119

4. Marco Melandri 96

5. Chaz Davies 94

6. Loris Baz 75

7. Michel Fabrizio 74

8. Jonathan Rea 71

9. Davide Giugliano 49

10. Leon Camier 46

 

Classifica costruttori:

1. Aprilia 172

2. BMW 144

3. Kawasaki 130

4. Honda 78

5. Suzuki 68

6. Ducati 52

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Il Liberty Racing si ritira dal Mondiale Superbike
La squadra non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di marketing prefissati, quindi non vuole continuare

Non si può di certo dire che le ultime avventure nel Mondiale Superbike di Mark Aitchison siano state particolarmente fortunate: lo scorso anno interruppe la sua partnership con il Team Grillini dopo poche gare e anche quest'anno si è ritrovato senza una moto dopo appena quattro round (in Australia non aveva neppure corso).

 

A causa di importanti problemi di natura finanziaria, già  emersi nel weekend di Monza, il Liberty Racing è stato infatti costretto a rinunciare al suo programma nella serie iridata. Programma che tra le altre cose non era nato neppure sotto ai migliori auspici, visto che l'australiano era costretto a correre ancora con una vecchia Ducati 1098 R, una moto decisamente poco in grado di reggere il confronto con le altre presenti in griglia.


Di seguito vi riportiamo il comunicato apparso oggi sul sito ufficiale della squadra di Mario Bertuccio, che spiega i motivi di questa scelta:

Il Team Eeffenbert Liberty Racing ringrazia la Dorna WSBK Organization Srl per avergli consentito di ripresentarsi al via per la stagione 2013, tentando così di recuperare il cospicuo valore dell'investimento in marketing e promozionale effettuato nel Campionato Mondiale Superbike a partire dal 2008 fino ad oggi, prima in sponsorizzazioni e poi in partecipazione diretta.


Considerando che, come noto, l'obiettivo principale del nostro team è l'utilizzo del racing secondo i parametri necessari per la promozione del marchio del nostro sponsor principale e degli altri nostri partner, abbiamo riscontrato, a nostro avviso, durante queste gare alcune difficoltà  oggettive nel perseguire tale obiettivo di marketing.

 

Tutto ciò premesso, riteniamo che il proseguimento della avventura del Team all'interno del WSBK 2013 non sia di nostro ulteriore interesse, in quanto gli sponsor ed i partner hanno deciso di indirizzare l'investimento promozionale in altri canali che in questo momento garantiscano un rapporto sforzo economico / visibilità  più appropriato al volume degli investimenti.


Nei prossimi giorni verranno dettagliatamente comunicati i programmi operativi. Il Team coglie l'occasione per ringraziare pubblicamente, tutti coloro che hanno condiviso questa avventura e tutti coloro che hanno scritto e parlato di noi, sia nel bene che nel male.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27662/il-liberty-racing-si-ritira-dal-mondiale-superbike-2013-per-problemi-di-marketing

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GP Europa, Donington Park (4020 m), 26 maggio 2013:

 

DoningtonPark.jpg

 

 

Record della pista:

Pole position: Tom Sykes, Kawasaki ZX-10R, 1'27"716, 12 maggio 2012

Giro veloce: Carlos Checa, Ducati 1098, 1'28"988, 27 marzo 2011

 

 

Albo d'oro GP Europa:

albodoroeuropa.png

 

 

Record vincitori:

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Dovrei mettere foto riguardanti i GP elencati sopra, ma preferisco postarne alcune inerenti a gare corse a Donington, più coerentemente.

 

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Pensando a Donington, non si può non tornare al 1988. Qui si svolse il primo GP nella storia del Mondiale Superbike, e l'immagine ritrae il vincitore, Marco Lucchinelli su Ducati 851. La gara si svolse su due manches, ma l'ordine d'arrivo finale venne stilato con la somma dei tempi delle due gare: Lucchinelli rifilò 40" a Fred Merkel, che poi vinse il campionato.

 

 

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A Donington, nel 1994, nasce anche il mito della Ducati 916: a portarla alla vittoria è Carl Fogarty, che in gara-1 ha la meglio su Aaron Slight e che a fine anno porterà  al titolo la nuova moto, che resterà  vincente fino alla fine del 1998.

 

 

1996-troy-corser-ducati-power-horse-supe

 

Nel 1996 è Troy Corser a dominare entrambe le gare. Anche l'australiano, a fine anno, sarà  campione del Mondo.

 

 

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Protagonisti assoluti dell'edizione 2000 sono sicuramente Chris Walker (49) e Neil Hodgson (48). I due si giocheranno gara-2 e sarà  il pilota Ducati a spuntarla.

 

 

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Dopo il 2001, la Superbike lascia Donington e sbarca a Silverstone. In occasione della ventesima edizione del campionato, si ritorna sul circuito del Leicestershire, e in gara-2 si ha un appassionante duello tra Biaggi, Haga e Corser. A vincere sarà  il giapponese, favorito da un errore dello stesso Biaggi all'ingresso dell'ultima curva.

 

 

Troy+Bayliss+Tom+Sykes+SuperBike+World+C

 

Nel 2008 è Troy Bayliss a vincere in gara-1, ma alle spalle dell'australiano fa la sua comparsa, alla seconda presenza nel Mondiale, Tom Sykes, che gli contende la vittoria fino alla bandiera a scacchi.

 

 

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Nel 2011 a vincere gara-1 è Marco Melandri. Per il ravennate è il primo centro in Superbike, dopo che al sabato aveva sfiorato una rissa con Max Biaggi.

 

 

leon-haslam-marco-melandri-donington-rac

 

Anche nel 2012 Melandri è protagonista, e anche stavolta sia in positivo che in negativo. In gara-1 porta la BMW al primo successo tra le derivate di serie, mentre nella seconda frazione viene malamente centrato all'ultima curva dallo stesso team-mate Haslam, che a sua volta era stato steso da Jonathan Rea, che finisce per aggiudicarsi la gara.

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Donington, Q1: Sykes cade, ma stacca tutti quanti
Il pilota della Kawasaki rifila oltre 1" agli inseguitori Rea e Melandri. La pista migliora, ma i tempi sono ancora alti

Dopo la pioggia di questa mattina, la pista è andata via via asciugando nel corso delle prima sessione di prove ufficiali del round di Donington del Mondiale Superbike, anche se le condizioni sono rimaste piuttosto difficili da affrontare per tutti, visto che la temperatura è rimasta ancora molto bassa, rendendo l'asfalto piuttosto scivoloso.

 

Il più rapido ad adattarsi è stato quello "squalo" di Tom Sykes, che ha aggredito con grinta il saliscendi britannico, stampando un tempo di 1'30"278 e staccando di ben 1"2 il diretto inseguitore Jonathan Rea, sempre veloce quando si tratta di affrontare un fondo viscido.

 

Per il portacolori della Kawasaki però la sessione non è filata via liscia come avrebbe sperato, visto che ad otto minuti dal termine è scivolato a terra, fortunatamente senza conseguenze. La sensazione comunque è che, se le condizioni non miglioreranno in maniera repentina, "The Grinner" sia ancora una volta il grande favorito almeno in ottica Superpole.

 

11 millesimi più indietro rispetto a Rea troviamo Marco Melandri, che ha ribadito ancora una volta di avere un ottimo feeling con il tracciato britannico, precedendo con la sua BMW l'Aprilia del leader della classifica iridata Sylvain Guintoli, che si è visto rifilare 1"5 da Sykes, con il quale ha ancora in sospeso la contesa di gara 2 a Monza.

 

La seconda fila virtuale si completa con l'altra RSV4 di Davide Giugliano e con la Suzuki di un Leon Camier voglioso di portare in alto la sua GSX-R1000 nella gara di casa. Solo ottavo e nono invece gli altri due britannici Chaz Davies, autore del miglior tempo stamattina, ed Eugene Laverty, che si sono dovuti accodare anche a Michel Fabrizio.

 

Anche con queste condizioni continuano a faticare parecchio le Ducati e la sorpresa è che la prima delle 1199 Panigale è quella della wild card Niccolò Canepa, che con il 12esimo crono si è inserito davanti a Max Neukirchner. Si contendono l'ultimo posto buono per la Superpole invece le due moto ufficiali di Carlos Checa ed Ayrton Badovini, che sono rispettivamente 15esima e 16esima.

 

Da segnalare anche il rientro tutto sommato positivo di Leon Haslam: il pilota della Honda, reduce dalla frattura di tibia e perone rimediate ad Assen, ha messo insieme 8 giri, chiudendo con il 14esimo tempo, quindi al momento sarebbe qualificato per la Superpole.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27746/world-superbike-donington-q1-sykes-cade-ma-stacca-tutti-quanti

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Haga torna ad Imola in sella ad una BMW?
Il giapponese effettuerà  un test al Mugello e se andrà  bene potrebbe correre il round italiano

Max Biaggi non è l'unico grande della Superbike ad essere allettato dalla possibilità  di tornare a disputare qualche gara nel Mondiale riservato alle derivate di serie. Stando a quanto riferisce oggi la Gazzetta dello Sport, Noriyuki Haga ci starebbe facendo più di un pensierino.

 

Il veterano giapponese, ex pilota di Yamaha e Ducati, nei prossimi giorni avrà  modo di provare una BMW S1000RR al Mugello e, se il test dovesse avere gli esiti sperati, potrebbe chiedere una wild card per correre nel round di Imola del 30 giugno.

 

Non bisogna dimenticare, infatti, che "Nitronori" è sempre stato un pilota molto amato dai tifosi italiani, che sicuramente lo riabbracceranno a braccia aperte dopo oltre un anno di assenza dalla scena iridata (l'ultima apparizione risale al 2011 con l'Aprilia del Team Pata).

 

Al momento però l'unica certezza per il 38enne è la partecipazione nel mese di luglio alla 8 Ore di Suzuka, uno degli appuntamenti più prestigiosi del Mondiale Endurance FIM, che spesso attrae anche i piloti del mondo dei Gp e della SBK.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27732/world-superbike-noriyuki-haga-potrebbe-tornare-ad-imola-in-sella-ad-una-bmw

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