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Superbike World Championship 2013


R18

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Sostanzialmente, "il pilota strafigo che si sarebbe chiavato(perdonate il francesismo....) mezza macao,SENZA PAGARE," fu accompagnato in un "salone di ricreazione" ..dal quale scappo' a gambe levate davanti all'intraprendenza delle signorine ;di fronte all'insistenza di chi l'accompagnava il bolognese si mise a piangere dichiarando,senza mezzi termini, che "non sapeva cosa fare...."(!!!!) :D

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Sostanzialmente, "il pilota strafigo che si sarebbe chiavato(perdonate il francesismo....) mezza macao,SENZA PAGARE," fu accompagnato in un "salone di ricreazione" ..dal quale scappo' a gambe levate davanti all'intraprendenza delle signorine ;di fronte all'insistenza di chi l'accompagnava il bolognese si mise a piangere dichiarando,senza mezzi termini, che "non sapeva cosa fare...."(!!!!) :D

 

ha la classica faccia di chi prende gli schiaffi a scuola...

 

lo sapete che era stato pure bocciato all'esame della patente ?

 

nel 1995 fece un test in Minardi assieme a Fisichella a Fiorano e Fisichella lo bastonò pesantemente...

Modificato da Muresan80
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GP Portogallo, Autà³dromo Internacional do Algarve (4658 m), 9 giugno 2013:

 

Portimocircuit.jpg

 

 

Record della pista:

Pole position: Tom Sykes, Kawasaki ZX-10R, 1'41"415, 22 settembre 2012

Giro veloce: Max Biaggi, Aprilia RSV4, 1'42"774, 28 marzo 2010

 

 

Albo d'oro GP Portogallo:

albodoropor.png

 

 

Record vincitori:

vincitoripor.png

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sbk_08_portimao_1_lge.jpg

 

Troy Bayliss lascia il mondo delle competizioni con la doppietta dell'edizione 2008, la prima corsa a Portimà£o.

 

 

ben_spies_portimao_superbike_gara_1.jpg

 

Nel 2009 è invece Ben Spies ad aggiudicarsi il titolo Mondiale, approfittando del clamoroso autogol di Noriyuki Haga che, arrivato all'appuntamento decisivo in testa al campionato, cade nel corso della prima manche.

 

 

max-biaggi-victoria-r2-portimao-2010.jpg

 

Nell'edizione 2010 Max Biaggi conquista la sua prima doppietta in Superbike e mette il primo tassello su un campionato trionfale. Solo la Suzuki di Haslam riesce a tenergli testa, uscendone però sconfitta in entrambe le gare.

 

 

carloschecaducativittoriagara1superbikep

 

Carlos Checa mette il sigillo sul Mondiale 2011 vincendo la prima manche portoghese. Sembra destinato a trasferirsi alla BMW per l'annata successiva, ma poi rimane fedele alla Ducati (sbagliando, col senno di poi...).

 

 

Laverty_Portimao_Superpole.jpg

 

Spettacolare vittoria per Eugene Laverty nella seconda manche del 2012. Per l'irlandese è il primo successo con la Casa di Noale, arrivato dopo un feroce duello all'ultima staccata con Jonathan Rea.

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Più che altro Laverty vinse in solitaria, Rea si avvicinò solo nel finale.

 

Molto bravo Checa nel 2011, con una sequenza di giri finali da fenomeno che piegarono la resistenza di un bravissimo Guintoli, in testa fin dall'inizio.

 

Molto bravo anche Sykes, anche se aiutato dalla bandiera rossa che gli permise di sistemare il set-up per l'umido.

 

Troy fece un altro sport nel 2008, tra l'altro portando in pista una Ducati già  con novità  in ottica 2009.

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Più che altro Laverty vinse in solitaria, Rea si avvicinò solo nel finale.

 

Molto bravo Checa nel 2011, con una sequenza di giri finali da fenomeno che piegarono la resistenza di un bravissimo Guintoli, in testa fin dall'inizio.

 

Molto bravo anche Sykes, anche se aiutato dalla bandiera rossa che gli permise di sistemare il set-up per l'umido.

 

Troy fece un altro sport nel 2008, tra l'altro portando in pista una Ducati già  con novità  in ottica 2009.

 

che non servirono... visto che la pochezza dei piloti vanificò tutto...

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Portimao, Q1: zampata a sorpresa di Jonathan Rea
Il pilota della Honda ha messo in fila per pochi millesimi Laverty e Sykes. Più staccati gli altri

Il best lap di Tom Sykes dello scorso anno rimane ancora piuttosto distante, ma nella prima sessione di prove ufficiali di Portimao si sono abbassati sensibilmente i tempi dei piloti del Mondiale Superbike, con una classifica finale che ha regalato sicuramente una sorpresa in vetta.

 

Ad ottenere la migliore prestazione è stata infatti la Honda CBR1000RR di Jonathan Rea, con il pilota britannico che ha scalzato proprio nel finale l'Aprilia RSV4 di uno specialista di questo tracciato come Eugene Laverty per appena 52 millesimi, realizzando un crono di 1'43"551.

 

Dopo essere stato il più veloce in mattinata, Sykes si è dovuto accontentare della terza posizione, anche se il pilota della Kawasaki ha chiuso distanziato di soli 97 millesimi dal battistrada. Più staccato invece il leader della classifica Sylvain Guintoli, quarto a poco meno di quattro decimi con la seconda Aprilia ufficiale.

 

La buona propensione delle quattro cilindri di Noale poi è confermata anche dal quinto tempo di Davide Giugliano, mentre dalle posizioni di vertice è sparita quella di Michel Fabrizio: il portacolori del Team Red Devils è rimasto senza tempi a causa di un problema tecnico patito nei primi minuti del turno.

 

Perdono un po' colpi rispetto a questa mattina le due BMW, con Marco Melandri e Chaz Davies scivolati in sesta e settima posizione. Per il pilota italiano comunque il distacco dai primi è di poco inferiore al mezzo secondo, quindi abbastanza contenuto.

 

Così come è contenuto rispetto al solito quello della Ducati di Carlos Checa, che questa volta si è arrampicato fino all'ottavo posto, pagando meno di sette decimi: chiaramente non c'è ancora molto da gioire, ma si tratta sicuramente di un segnale incoraggiante rispetto alle uscite precedenti.

 

Da segnalare, infine, le cadute di cui si sono resi protagonisti Jules Cluzel e Federico Sandi, fortunatamente senza particolari conseguenze per entrambi.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/28167/world-superbike-portimao-q1-zampata-a-sorpresa-di-jonathan-rea

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Ducati soddisfatta, c'è stato un passo avanti e qualche margine per migliorare ancora. potrebbe rappresentare una variabile per la Superpole, soprattutto per chi fatica solitamente sul giro secco (Melandri) visto il distacco sui 5 decimi di stima.

Aprilia che ha lavorato in maniera massiccia sul set-up da gara. In particolare Guintoli ha stravolto la moto in virtù del forte vento e domani terminerà  il lavoro per recuperare quei due decimi di passo che ancora gli mancano.

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Pole si Sykes, che con il suo 1.41.360, a precedere Laverty per appena un millesimo. Primi due settori dominati dal pilota della Kawasaki (soprattutto il T2, parlando esclusivamente del rapporto con il tempo di Laverty) mentre Eugene ha recuperato nella seconda parte del circuito.

 

Rea chiude la prima fila. 4° Melandri, davanti a Guintoli e Baz. Poi Checa, Cluzel e Fabrizio. Infine Badovini, Giugliano e Davies.

 

Tempo di Guintoli fatto con la gomma da gara (sarà  fondamentale il lavoro a gomme usurate, il passo dei primi 4-5 è simile).

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A Sykes la superpole di Portimà£o per 0"001 su Laverty!
La pioggia interrompe la sessione, poi la grande lotta tra Kawasaki ed Aprilia

Questa volta c'è mancato pochissimo, esattamente il minimo, ma non è bastato a Eugene Laverty per evitare l'ennesima Superpole di Tom Sykes.

 

Nella Q1 pochi colpi di scena, ad eccezione della lotta di Marco Melandri per rientrare tra i 15, cosa che ha permesso a Jules Cluzel ti succhiargli tutta la scia e chiudere in cima la prima fase.

 

Poi appena iniziata la seconda fase è arrivata la leggerissima pioggia a rovinare i piani di tutti, soprattutto quelli di Davide Giugliano, che era entrato subito con le gomme da tempo e che è stato costretto a gettare il giro ed il treno.

 

Cambio di programma e come da regolamento si passa ad una unica Q2 da 20 minuti con 12 piloti in pista e gomme da usare come si vuole. Grandi dubbi da parte di tutti sul da farsi, poi la maggioranza opta per entrare subito con la gomma supersoft per non rischiare un ritorno dell'acqua e a svettare è la Honda di

Johnny Rea, a conferma che i tempi della qualifica non erano stati un caso.

 

Ma a stupire è stato il tempo di Sykes, uno dei pochi entrato con la gomma da gara, capace di ottenere il quinto tempo in 1'42"3 a meno di sette decimi da Rea. E difatti quando mancavano 10' e il portacolori della Kawasaki ha deciso di montare pneumatici morbidi ha fatto segnare un tempo che pareva irraggiungibile.

 

Pareva perché nel finale Laverty ha fatto volare la sua Aprilia RSV4, chiudendo ad un solo millesimo da "Mr Superpole" (alla sua quinta consecutiva).

Terzo ha chiuso Rea, mentre Marco Melandri ha portato la BMW ad essere il quarto marchio presente in prima fila, costringendo al quinto posto il leader del campionato Sylvain Guintoli, che dovrà  faticare le proverbiali "sette camicie" nelle due gare di domani per contrastare i primi due, che lo inseguono in campionato.

 

Buono il sesto tempo di Loris Baz, che è stato il primo ad entrare in pista nella Superpole 2 contando su un ritorno della pioggia e giocandosi così subito l'ultimo treno da qualifica che aveva a disposizione, ma soprattutto la settima posizione di Carlos Checa.

 

Una volta una settima posizione per lo spagnolo e la Ducati sarebbe stato un risultato quasi disastroso, mentre oggi rappresenta un miglioramento della competitività  della 1198, staccato di 1 secondo da Sykes.

 

Alle sue spalle si piazza Cluzel e i tre italiani Michel Fabrizio, Ayrton Badovini e Giugliano, mentre Chaz Davies chiude la classifica della Superpole 2.

 

Alle sue spalle si schiereranno i tre esclusi, cioè Leon Camier, Leon haslam e Max Neukirchner.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/28205/World-SBK-2013-Portimao-Superpole-Tom-Sykes-Kawasaki-su-Eugene-Laverty-Aprilia

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Bella la competizione per il primo posto, peccato che Laverty sia stato fermato prematuramente dal motore dell'Aprilia.

Sykes alla fine aveva troppi problemi di trazione, vediamo se riuscirà  a metterci una pezza per Gara2.

 

Grande duello tra Guintoli e Melandri: solo 26 millesimi di differenza sul traguardo, sorpassi e controsorpassi da brivido negli ultimi due giri :ninja:

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