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Superbike World Championship 2013


R18

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GP Australia, Phillip Island Circuit (4448 m), 24 febbraio 2013:

 

phillip-island_circuit.jpg

 

Record della pista:

Pole Position: Carlos Checa, Ducati 1098, 1'30"882, 26 febbraio 2011

Giro veloce: Max Biaggi, Aprilia RSV4, 1'31"785, 26 febbraio 2012

 

 

Albo d'oro GP d'Australia:

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Record vincitori:

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Il dominatore dell'edizione 1988, Mick Doohan.

 

 

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Peter Goddard, nel 1989, vince gara-1 con 56"255 su Rob Phillis: è tuttora la vittoria con il margine più ampio nella storia della Superbike.

 

 

1995-Philip-Island-anthony-gobert-fogart

 

Anthony Gobert festeggia la vittoria nella seconda manche dell'edizione 1995.

 

 

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Troy Bayliss debutta a Phillip Island nel 1997, ottenendo due quinti posti.

 

 

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Ancora Gobert, con la Bimota con cui centrò la vittoria nella prima manche dell'edizione 2000, sotto una pioggia torrenziale.

 

 

20000423_7.jpg

 

Carl Fogarty terminò quella gara alle spalle di Gobert. In gara-2 terminò la propria gloriosa carriera scontrandosi con Robert Ulm.

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Anche nel 2001 piove, addirittura più forte di dodici mesi prima, tanto che la seconda manche viene cancellata. Qui il vincitore, il campione in carica, Colin Edwards.

 

 

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Neil Hodgson festeggia nel 2003, dopo due gare al cardiopalma contro il compagno di squadra, Rubén Xaus.

 

 

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Nel 2006, Troy Corser ottiene l'ultima vittoria in carriera, la settima a Phillip Island.

 

 

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Nel 2008, Bayliss ottiene la vittoria in entrambe le gare, con la nuovissima Ducati 1098.

 

 

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2009: Ben Spies si presenta al grande pubblico dominando la seconda manche.

 

 

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Max Biaggi inizia da Phillip Island, vincendo gara-1, la sua cavalcata verso il secondo titolo Mondiale, nel 2012.

Modificato da Fede
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Phillip Island, Day 3: Camier si conferma al top
La Suzuki si mostra ancora in grande forma, seguono Haslam e Fabrizio. In pista si rivedono Checa e Sykes

Se il miglior tempo di venerdì poteva anche essere sembrato un caso, il fatto che Leon Camier sia riuscito a ripetersi anche oggi, nella prima giornata dei test collettivi del Mondiale Superbike a Phillip Island, comincia ad essere un indizio importante della competitivà  raggiunta dalla Suzuki GSX-R1000 del Team Crescent.

 

Il pilota britannico ha fermato il cronometro su un tempo di 1'31"243, aprendo una schiera di ben sette piloti che sono stati capaci di scendere sotto al muro dell'1'32". Alle sue spalle, un po' a sorpresa, si è issata al secondo posto la Honda CBR1000RR di Leon Haslam, accreditata di un crono di 1'31"396.

 

Seguono poi due Aprilia RSV4 e la sorpresa è che il primo dei piloti della Casa di Noale è stato Michel Fabrizio, bravissimo a sfoderare un tempo di 1'31"401, precedendo di appena 51 millesimi la moto ufficiale di Eugene Laverty.

 

La top five poi si chiude con la BMW S1000RR di Marco Melandri, che nei giorni scorsi ha annunciato la possibilità  di operarsi alla spalla dolorante una volta rientrato dalla trasferta australiana. Anche perchè dopo Phillip Island, con lo spostamento della gara indiana, c'è una lunga pausa che potrà  essere sfruttata dal pilota ravennate.


Positivo anche il ritorno in sella alla Ducati 1199 Panigale di Carlos Checa: una volta risolto il suo blocco intestinale, lo spagnolo ha guadagnato la sesta posizione, riducendo a meno di tre decimi il distacco dalla vetta. Un segnale incoraggianti per gli uomini di Borgo Panigale e del Team Alstare, che però hanno dovuto fare a meno di impiegare Ayrton Badovini anche oggi, preferendo tenerlo a riposo dopo il brutto incidente di venerdì.

 

In settima ed ottava posizione ci sono le altre due Aprilia RSV4 di Davide Giugliano e Sylvain Guintoli, mentre alle loro spalle la top ten si completa con la Honda di Jonathan Rea e con la Kawasaki di Tom Sykes. Il vice-campione del mondo non ha voluto aspettare prima di tornare sulla sua ZX-10R, ma ho dovuto fare i conti con il dolore provocato dalla frattura del radio.


Da segnalare, infine, la caduta di cui si è reso protagonista Max Neukirchner: il ducatista è apparso un po' scombussolato dopo l'incindente e quindi è stato portato in ospedale a Melbourne per essere sottoposto a tutti gli accertamenti del caso.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/24990/world-superbike-test-phillip-island-day-3-camier-si-conferma-al-top

Modificato da Fede
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Melandri: "Ho deciso: mi faccio operare alla spalla!"
Marco dopo il debutto 2013 con la BMW a Phillip Island vuole risolvere i guai che lo affliggono

Marco Melandri è preoccupato: il Mondiale SBK riparte in Australia nel prossimo fine settimana a Phillip Island e uno dei grandi favoriti del campionato sta male, anche se non è rimasto coinvolto nelle cadute che hanno caratterizzato i test australiani.

 

Il pilota della BMW è ancora dolorante alla spalla e sta meditando di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico…
“La spalla destra continua a farmi dannare – ha detto Marco alla Gazzetta dello Sport - dopo 3 giri vado in crisi. Si tratta di quella operata nel 2011: l’anno scorso non mi ha dato fastidi: meccanicamente sembra a posto, ma continuo a star male. Soffro da novembre e nessuno sa dirmi il perché”.


Non è bello debuttare nel campionato 2013 dovendo sottoporsi a infiltrazioni anestetiche?
“E’ un palliativo. Finire le due manche, significherà  massacrarmi di più. In carriera ho subìto quattro operazioni alle spalle, conosco bene il mio fisico. Credo sia necessario intervenire alla radice. Dopo il Gp prenderò il primo aereo per farmi vedere subito dal dottore Giuseppe Porcellini. Prima di Natale sembrava che bastasse la fisioterapia e tanta palestra. Sospetto che non si sia così. Dopo l’Australia ci sarà  un mese e mezzo di sosta prima di Aragon. Se mi operassi subito potrei rientrare già  in Spagna. Meglio correre un Gp al 50% che portarsi dietro il fardello tutta la stagione”.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/24986/sbk-marco-melandri-ho-deciso-mi-faccio-operare-alla-spalla

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Speriamo che sia una cosa veloce, mi dispiacerebbe se dovresse lasciare il mondiale agli altri, io lo vedo tra i favoriti insieme a Sykes e  Checa

Modificato da Giuseppe92
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Phillip Island, Day 4: Checa porta in vetta la Ducati
Prima zampata della 1199 Panigale, che precede i doloranti Melandri e Sykes. Bene anche Fabrizio e Rea
             
E' caduta anche qualche goccia di pioggia nella mattinata dell'ultima giornata dei test del Mondiale Superbike a Phillip Island, ma questo non ha impedito ai primi della classe di migliorare ulteriormente i riferimenti cronometrici ottenuti ieri. E in particolare sono stati Carlos Checa e la Ducati a fare un bel salto in avanti.

 

Lo spagnolo ha portato la 1199 Panigale davanti a tutti con un crono di 1'31"059, record ufficioso del tracciato australiano. Dopo un inverno passato ad inseguire, dunque, la Rossa di Borgo Panigale ha trovato la sua prima zampata ad appena pochi giorni dalla gara di apertura della stagione. L'ex campione del mondo si è migliorato di quasi mezzo secondo rispetto a 24 ore fa, ma soprattutto ha mostrato un passo molto interessante.


In crescita anche le quotazioni di Marco Melandri e della BMW, con il ravennate che ha portato la sua S1000RR in seconda posizione, distanziata di 178 millesimi da Checa, nonostante una spalla ancora piuttosto dolorante. Così come dolorante era il polso sinistro di Tom Sykes, bravo anche lui però a scalare la classifica fino alla terza posizione con la sua Kawasaki, appena 24 millesimi più indietro rispetto a Melandri.

 

Quarto tempo poi per Michel Fabrizio, nuovamente il migliore tra i piloti in sella alle Aprilia RSV4 (Davide Giugliano è settimo, gli ufficiali Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty addirrittura ottavo e nono), dimostrandosi particolarmente a suo agio sul tracciato australiano. Dietro di lui ci sono invece le due Honda di Jonathan Rea e Leon Haslam: il dato interessante quindi è che ci sono cinque moto differenti nelle prime cinque posizioni.


Va detto però che sono ben dieci i piloti che sono stati capaci di scendere sotto al muro dell'1'32" e questo gruppetto si chiude con Leon Camier, oggi apparso meno brillante in sella alla sua Suzuki GSX-R1000 e fermo solo ad in 1'31"814, più veloce di appena un paio di diecimi rispetto al compagno di squadra Jules Cluzel, finito nuovamente ruote all'aria.

 

Sulla Ducati si è rivito anche Ayrton Badovini, che chiude il gruppo: dopo il brutto incidente di venerdì, l'italiano è risalito sulla sua 1199 Panigale soprattutto per valutare le sue condizioni fisiche più che per andare a caccia della prestazione.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25005/world-superbike-test-phillip-island-day-4-checa-porta-in-vetta-la-ducati

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Phillip Island, Q1: Fabrizio dominatore del venerdì
Il romano dell'Aprilia svetta sia nelle libere che in Q1, precedendo Laverty e Melandri

Michel Fabrizio è stato il grande protagonista della prima giornata di prove del weekend di Phillip Island, prima prova del Mondiale Superbike 2013. Dopo aver brillato nei quattro giorni di test che si sono disputati sul tracciato australiano, il portacolori del Team Red Devils ha messo la sua Aprilia RSV4 davanti a tutti sia nella prima sessione di prove libere che in quella di prove ufficiali.

 

A pochi minuti dal termine della Q1 il pilota romano ha sfoderato un crono di 1'31"317, avvicinando la Superpole realizzata nel 2012 da Carlos Checa, ma soprattutto staccando di 75 millesimi la quattro cilindri di Noale ufficiale affidata ad Eugene Laverty. Va detto però che quella di oggi è una classifica davvero cortissima, con la bellezza di 13 moto racchiuse nello spazio di appena 1".


In terza posizione, staccato di 222 millesimi, troviamo poi Marco Melandri, che con la sua BMW S1000RR è stato a lungo in vetta alla classifica della Q1, mostrando un ottimo passo gara. Per il ravennate, dunque, l'unica incognita sembra essere quella legata alla sua spalla dolorate, che difficilmente domenica non gli darà  problemi per due gare intere.

 

Dopo aver fatto molto bene nei test dei giorni scorsi, anche Leon Camier ha confermato gli evidenti progressi della Suzuki GSX-R1000 andando ad occupare la quarta posizione davanti ad un sorprendente Chaz Davies, che invece per ora non si era mai affacciato tanto avanti in classifica da quando è passato a vestire i colori della BMW.


Sesto tempo poi per la prima delle Honda, che è quella di Leon Haslam, che ha preceduto Tom Sykes: vedere solo in settima posizione il vice-campione del mondo rende fin troppo evidenti i problemi fisici al polso che tormentano il portacolori della Kawasaki, che comunque è riuscito a mettersi dietro piloti del calibro del tandem Aprilia composto da Davide Giugliano e Sylvain Guintoli e di Jonathan Rea.

 

Non particolarmente felice la giornata dei ducatisti: nelle libere sono finiti ruote all'aria sia Carlos Checa che Ayrton Badovini, dunque lo spagnolo è riuscito a mettere insieme appena 7 giri in sella alla sua 1199 Panigale nella Q1, chiudendo 12esimo, alle spalle anche della wild card Jamie Stauffer. 16esimo invece il pilota di Biella, ancora non al top della forma dopo la caduta della settimana scorsa, che ha fatto peggio anche di Max Neukirchner, 13esimo.


In coda gli altri piloti di casa nostra: Ivan Clementi è 17esimo con la BMW della HTM Racing, mentre due posizioni più indietro troviamo Federico Sandi e Vittorio Iannuzzo. Tra di loro si è inserito pure Jules Cluzel, che sta faticando più del previsto anche a causa di un leggero infortunio ad un gomito.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25110/world-superbike-phillip-island-q1-fabrizio-dominatore-del-venerd%C3%AC

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Phillip Island, Q2: Fabrizio scende sotto al record
Il pilota dell'Aprilia si migliora ancora e precede Camier e Sykes. Quinto Melandri e risale anche Checa

Se una serie di indizi possono cominciare a fare una prova, Michel Fabrizio si candida sempre di più ad un ruolo da protagonista nel weekend di Phillip Island del Mondiale Superbike. Dopo essere stato il più rapido in entrambe le sessioni del venerdì, il pilota romano ha messo la sua Aprilia RSV4 davanti a tutti anche nella seconda sessione di prove ufficiali.

 

Il portacolori del Team Red Devils ha abbassato il riferimento ottenuto ieri, arrivando a 1'30"387 e polverizzando quindi il precedente primato stabilito nel 2011 da Carlos Checa, che era di 1'30"882. In questo modo l'italiano ha messo ben tre decimi tra sé ed il diretto inseguitore Leon Camier, che ha confermato ancora una volta la grande crescita della Suzuki GSX-R1000.


Nonostante l'infortunio al polso sinistro, si è tornato a rivedere nelle posizioni di vertice il vice-campione del mondo in carica Tom Sykes, autore del terzo tempo con la sua Kawasaki. Il britannico è rimasto alle spalle di Leon Camier per appena 13 millesimi e a sua volta ha preceduto l'Aprilia di Eugene Laverty di soli 86 millesimi.

 

La top five si completa poi con la BMW S1000RR di Marco Melandri, che quindi è stretto a sandwich tra le due RSV4 ufficiali, visto che in sesta posizione troviamo Sylvain Guintoli. Il ravennate si è anche reso protagonista di un dritto, ma è comunque rimasto uno dei più veloci in una sessione che ha visto ancora la bellezza di 10 piloti racchiusi nello spazio di un secondo.


Di questo gruppetto fanno parte anche le due Honda CBR1000RR ufficiali di Leon Haslam e Jonathan Rea, che occupano rispettivamente la settima e la nona posizione. Tra di loro si è inserita la Ducati 1199 Panigale di Carlos Checa, che sembra essersi ripreso bene dopo l'incidente di ieri. Bene poi anche Davide Giugliano, decimo con la sua Aprilia, davanti alla BMW di Chaz Davies.

 

Da segnalare anche la buona prova di Ivan Clementi, che con il quindicesimo tempo si è guadagnato un posto nella Superpole per la sua BMW della HTM Racing. Non è andata altrettanto bene agli altri italiani: Ayrton Badovini, Federico Sandi e Vittorio Iannuzzo sono stati tutti eliminati, con il ducatista che non è neppure sceso in pista a causa di una frattura all'astragalo.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25145/phillip_island,_q2__fabrizio_scende_sotto_al_record

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Checa piazza la Panigale in Superpole all'esordio!
Grande exploit del ducatista, che a Phillip Island dividerà  la prima fila con Laverty e Fabrizio

La lunga trasferta di Phillip Island era iniziata malissimo per Carlos Checa, ma lo spagnolo non ci ha messo troppo per passare dalle stalle alle stelle. All'inizio della settimana scorsa, in occasione dei test privati, era finito in ospedale per un blocco intestinale, poi ieri si è reso protagonista di una brutta caduta, ma oggi si è rifatto con gli interessi.

 

Alzi la mano chi avrebbe scommesso anche solo un euro sulla possibilità  che la Ducati 1199 Panigale potesse centrare la Superpole all'esordio nel Mondiale Superbike: probabilmente ieri non lo avrebbe fatto neanche l'ex campione del mondo, ma oggi è stato bravissimo a riuscire a risparmiare ben due gomme da Superpole per il terzo segmento e all'ultimo giro ha sfoderato un crono di 1'30"234, mettendo tutti alle spalle della sua bicilindrica di Borgo Panigale.


Dietro di lui, proprio sotto alla bandiera a scacchi, si è portato Eugene Laverty con l'Aprilia RSV4 ufficiale. La cosa curiosa è che il pilota britannico ha ottenuto il suo tempo montando una gomma da gara. Una situazione che però conferma una certa difficoltà  mostrata da quasi tutti i piloti nel trovare il feeling con le gomme da Superpole, che al rientro ai box presentavano delle bolle quasi per tutti.

 

La prima fila si chiude con Michel Fabrizio (da quest'anno si passa alle file da tre moto come in MotoGp): il pilota romano non è riuscito a completare l'opera iniziata ieri, quando era stato il più veloce per tutta la giornata, ma è anche vero che probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di vederlo tanto competitivo al debutto sull'Aprilia RSV4.


Solo in seconda fila due dei piloti più attesi, ovvero Tom Sykes e Marco Melandri. Al pilota della Kawasaki e a quello della BMW è mancato un po' l'acuto per piazzare la loro moto nella prima linea dello schieramento, ma va detto che entrambi sono alle prese con alcuni problemini di natura fisica: una microfrattura al polso sinistro per il britannico ed una spalla dolorante per il ravennate.

 

A dividere la seconda fila con loro ci sarà  il nuovo pilota Aprilia Sylvain Guintoli, che ha perso diverse posizioni proprio sotto alla bandiera a scacchi, precedendo comunque la Suzuki GSX-R1000 di Leon Camier, che esce un po' ridimensionata da questa Superpole dopo le grandi performance nei test della scorsa settimana. Il britannico dividerà  la terza fila con le due Honda di Leon Haslam e Jonathan Rea, con quest'ultimo che è stato l'unico a non riuscire a scendere sotto all'1'31" nell'ultimo segmento.


Sfortunato Davide Giugliano, eliminato da Haslam proprio sotto alla bandiera a scacchi nella Superpole 2: il portacolori del Team Althea è stato uno di quelli che hanno risentito maggiormente del problema della formazione delle bolle sulle gomme da Superpole e all'ultima curva si è anche reso protagonista di un'imbarcata pericolosa, senza la quale avrebbe avuto più fortuna. In quarta fila con lui si schiereranno i due "ragazzini terribili" delle squadre ufficiali, Loriz Baz e Chaz Davies.

I primi a salutare la concorrenza, al termine della Superpole 1 sono stati invece Max Neukirchner, Jamie Stauffer ed Ivan Clementi, con la wild card locale che è stato l'unico a finire a terra nell'arco dell'intera sessione.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25148/world-superbike-phillip-island-checa-piazza-la-1199-panigale-in-superpole-all-esordio_

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Astragalo ko per Ayrton Badovini: weekend finito
L'infortunio è stato evidenziato dagli accertamenti a cui è stato sottoposto ieri. Rimandato il debutto in Ducati

Il 2013 non è assolutamente iniziato nel migliore dei modi per Ayrton Badovini. Piuttosto dolorante dopo la caduta che lo ha visto protagonista anche ieri, ad una settimana dallo spaventoso botto avvenuto nei test collettivi, il pilota della Ducati è stato sottoposto a degli accertamenti che hanno evidenziato la frattura dell'astragalo del piede destro.

 

Un infortunio che ha invitato il biellese a non correre ulteriori rischi e ad evitare di scendere in pista nella sessione di prove ufficiali di questa mattina, ma anche per il resto del weekend, visto che doveva già  convivere con l'ematoma sul fegato rimasto come conseguenza dell'incidente di venerdì scorso.


Questo vuol dire che per fare il suo debutto in gara sulla 1199 Panigale dovrà  attendere il secondo appuntamento a Motorland Aragon. Nel frattempo avrà  molto tempo per recuperare, visto che in Spagna si correrà  solo il 14 aprile.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25146/world-superbike-phillip-island-astragalo-ko-per-ayrton-badovini-e-weekend-finito

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Posto comunque le notizie delle gare, anche se non le ho viste (guarderò le repliche oggi), perché sono troppo curioso :asd:

 

Phillip Island, Gara 1: Guintoli guida la tripletta Aprilia
Laverty beffa Fabrizio in volata per il secondo posto. Paura per l'incidente tra Checa e Melandri

L'Aprilia ha perso Max Biaggi, ma non sembra averne risentito troppo: è questa la sensazione che si ha guardando il risultato della gara di apertura del Mondiale Superbike 2013, a Phillip Island, perchè davanti a tutti ci sono la bellezza di tre RSV4. Una gara che però ha regalato anche il brivido del brutto incidente che ha avuto per protagonisti Carlos Checa e Marco Melandri, apparentemente però senza gravi conseguenze.

 

A conquistare la vittoria di gara 1 è stato Sylvain Guintoli, che quindi non poteva sperare in un debutto migliore nella squadra ufficiale della Casa di Noale. Autore di una partenza senza infamia e senza lode, il pilota francese ha piano piano recuperato posizioni, coronando la sua rimonta al 15esimo giro, quando è riuscito a scavalcare il suo compagno di squadra Eugene Laverty, che aveva comandato dal via fino a quel momento.


Una volta preso il comando delle operazioni, il francese ha immediatamente costruito un margine di sicurezza sulla RSV4 gemella, anche perchè Laverty poi ha dovuto badare soprattutto ad arginare il ritorno di Michel Fabrizio, velocissimo nella seconda parte di gara dopo una partenza scellerata che lo aveva visto scivolare addirittura all'11esimo posto.

 

Nel corso della 20esima tornata il pilota romano del Team Red Devils era riuscito anche a trovare il sorpasso ai danni di Laverty, ma poi il britannico ha reagito con grinta proprio nel passaggio conclusivo: la battaglia per la piazza d'onore si è infatti risolta in volata, con Eugene che è riuscito ad avere la meglio su Fabrizio per appena 7 millesimi.


Detto del dominio Aprilia, ora è il momento di parlare del brutto incidente di Melandri e Checa: i due erano in lotta per la terza posizione, quando al 13esimo giro lo spagnolo della Ducati è arrivato lungo alla curva 4 ed ha centrato in pieno il rivale della BMW. L'impatto è stato molto violento e Checa ha preso davvero una brutta botta con il casco sull'asfalto.

 

Le prime immagini sono state agghiaccianti, con lo spagnolo a terra immobile ed il ravennate che correva verso di lui. Apparentemente però si è trattato solo di uno svenimento, anche se i medici hanno già  fatto sapere che verrà  portato in ospedale per accertamenti e precauzionalmente non prenderà  parte a gara 2. Da capire anche la situazione di Melandri, che è caduto nuovamente sulla spalla dolorante, ma nel complesso sembrava ok.


Tornando alla corsa, diventa positivo quindi il debutto in BMW di Chaz Davies, che porta a casa il quarto posto spuntandola al termine di un bel duello con le due Kawasaki di Tom Sykes e Loris Baz. Vedere il francese così vicino al britannico lascia ipotizzare comunque che il vice-campione del mondo abbia patito più del previsto per il suo problema al polso infortunato.

 

Da sottolineare anche la bella prova di Leon Haslam, che con la sua Honda ha regalato davvero spettacolo nelle prime tornate, arrivando anche ad occupare la seconda posizione, prima di pagare il calo delle gomme e chiudere in settima posizione, davanti a Jonathan Rea, Leon Camier e Max Neukirchner che completano la top ten. Sfortunato, infine, Davide Giugliano, la cui Aprilia si è ammutolita dopo appena tre giri.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25160/world-superbike-phillip-island-gara-1-guintoli-guida-la-tripletta-aprilia-paura-per-checa

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Phillip Island, Gara 2: Laverty risponde a Guintoli
L'Aprilia stavolta fa doppietta ed uno stoico Melandri completa il podio. Seguono Fabrizio e Sykes


Cambia l'ordine dei fattori, ma il risultato finale è sempre lo stesso: anche in gara 2 del Mondiale Superbike a Phillip Island ci sono le due Aprilia ufficiali davanti a tutti. Questa volta però Eugene Laverty e Sylvain Guintoli si sono scambiati le parti, con il francese a fare da "lepre" fin dall'inizio ed il britannico che gli è balzato davanti nel finale di corsa, andando a pareggiare il conto anche in campionato, a quota 45 punti.

 

Memore di quanto successo in gara 1, questa volta Laverty ha evitato di chiedere troppo alle sue gomme nella prima parte della gara ed è venuto fuori alla distanza: al 20esimo giro ha trovato in un colpo solo il sorpasso sulla BMW di Marco Melandri ed il giro veloce della gara, presentandosi sul rettilineo di partenza nella scia della RSV4 gemella e sfilandola alla prima staccata.


Una volta preso il comando delle operazioni, Eugene ha poi messo subito qualche metro tra sé e Guintoli, precedendo il compagno di squadra sotto alla bandiera a scacchi. La Casa di Noale, dunque, dimostra di aver reagito alla grande alla decisione di Max Biaggi di dire basta alla corse, affidando una RSV4 davvero super ai propri piloti, che sono stati i grandi protagonisti di questa prima tappa iridata.

 

Si potrebbe definire quasi eroico invece Marco Melandri, salito sul podio dopo essere rimasto in dubbio per gara 2 fino a pochi minuti dal via. Il pilota della BMW ha corso convivendo con il dolore alla spalla destra dovuto all'incidente di gara 1 con Carlos Checa, ma ha lottato alla pari con le due Aprilia praticamente per tutta la gara e nel finale ha resistito colpo su colpo ai tentativi di attacco di Michel Fabrizio.


Questa volta il romano del Team Red Devils è riuscito a sfoderare una buona partenza dalla prima fila, ma gli è sempre mancato qualcosa per entrare nel terzetto di testa e quindi si è dovuto accontentare della "medaglia di legno" davanti alla Kawasaki di Tom Sykes, che ha portato a casa un altro quinto posto, rimanendo ancora un po' al di sotto delle aspettative anche a causa di un infortunio al polso sinistro rimediato nei test della scorsa settimana.

 

Dietro al vice-campione del mondo troviamo Davide Giugliano, che è riescito quindi a riscattare almeno in parte il ritiro di gara 1 con la sua Aprilia del Team Althea, precedendo il rookie Jules Cluzel ed il veterano Jonathan Rea, che non è riuscito ad ottenere un risultato degno di nota per festeggiare la sua 100esima partenza nel Mondiale Superbike.


La top ten poi si completa con Leon Camier e Leon Haslam, la cui corsa è stata rovinata nel corso del primo giro, quando sono rimasti coinvolti nell'incidente di Chaz Davies e Loriz Baz. Ad avere le peggio in questa carambola è stato il francese della Kawasaki, portato via in barella e parso dolorante ad una gamba. Una foratura ha invece costretto il pilota della BMW ad un pit stop, che poi gli è costato anche un ride through, visto che i suoi meccanici hanno lavorato in quattro sulla moto, quando il limite consentito dal regolamento è solamente di tre.

 

Bisogna ricordare, infine, l'assenza sullo schieramento di partenza delle due Ducati ufficiali: Carlos Checa è stato trasportato all'ospedale di Melbourne per accertamenti dopo il brutto incidente di gara 1, ma fortunatamente le sue condizioni sembrano essere buone. Ayrton Badovini invece era out già  da ieri a causa della frattura dell'astragalo del piede destro. Un inizio decisamente in salita per gli uomini diretti da Francis Batta, che però proveranno a riscattarsi tra un mese e mezzo a Motorland Aragon, forti anche di una 1199 Panigale che ha già  mostrato un potenziale superiore alle aspettative.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/25169/phillip_island,_gara_2__laverty_risponde_a_guintoli

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Classifica:

1. Eugene Laverty 45

2. Sylvain Guintoli 45

3. Michel Fabrizio 29

4. Tom Sykes 22

5. Marco Melandri 16

6. Jonathan Rea 16

7. Leon Haslam 15

8. Jules Cluzel 14

9. Leon Camier 14

10. Chaz Davies 13

 

1. Aprilia 50

2. BMW 29

3. Kawasaki 22

4. Honda 17

5. Ducati 11

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