Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata July 13, 2015 at 12:47 Questo è un messaggio popolare Share Inviata July 13, 2015 at 12:47 Per chi la storia la vuol conoscere, propongo la piacevolissima lettura dell'incredibile e avvincente cronaca di corsa del rally della Costa d'Avorio 1982 (quasi cinquemila km di corsa), gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale tra Walter Rohrl (Opel Ascona, 2 ruote motrici) e Michéle Mouton (la prima donna a vincere gare del mondiale rally, su Audi Quattro a trazione integrale). Poi si confronti il tutto con le recenti lamentele dei piloti per il rally di Sardegna di un mese fa, che criticavano una tappa di 200 (dico duecento) km, che, si badi bene, era il totale tra trasferimenti e delle prove speciali. A tali lamentele, la stessa Mouton (quella che nell'82 lottava per il Mondiale e che oggi fa parte della FIA nella commissione rally) ha risposto che ci sono anche altri mestieri e che nessuno gli ha ordinato di fare i piloti da rally... 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R18 Inviata November 25, 2015 at 10:32 Share Inviata November 25, 2015 at 10:32 10 anni fa ci lasciava Richard Burns... 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
R18 Inviata January 21, 2016 at 10:25 Share Inviata January 21, 2016 at 10:25 Esattamente come quest'anno, anche nel 1984 il WRC iniziò il 21 gennaio. Trionfo Audi a Montecarlo, con Rohrl davanti a Blomqvist e Mikkola. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata February 7, 2016 at 13:01 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata February 7, 2016 at 13:01 Da "Quattroruote" dell'agosto 1986, spettacoloso servizio sulle "regine della strada", le vetture che hanno segnato la storia dei rallyes. 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata August 2, 2016 at 20:22 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata August 2, 2016 at 20:22 Rolling stones. Così all’epoca titolò una famosa rivista specializzata per commentare quella incredibile corsa, perchè furono proprio alcune “pietre rotolanti” a decidere in gran parte una delle più combattute ed entusiasmanti edizioni del rally-che-vale-una-stagione, parliamo ovviamente del Montecarlo, edizione 1979. Alla vigilia alcuni sono convinti che dopo diciotto anni di affermazioni di auto “tutto dietro” o “tutto avanti”, la vittoria sarebbe finalmente andata a una vettura “tradizionale” (motore avanti e trazione posteriore), come quelle di cui sono dotati gli squadroni ufficiali della Ford, i cui piloti Waldegard e Mikkola guidano le potentissime Escort, o della Fiat, con le sue 131 Abarth campioni del mondo in carica affidate a Rohrl , Alen e Andruet. Ma in gara c’è anche il team di Chardonnet con la sua azzurra Lancia Stratos affidata a Darniche: è un team formalmente privato, d’accordo, ma la Stratos è la vettura temibilissima di sempre, quasi imbattibile sull’asfalto, nonostante sia stata accantonata dal Gruppo Fiat per far vincere e pubblicizzare le 131, inoltre Chardonnet è un vero appassionato dedito totalmente alla sua scuderia, che qualitativamente poco ha da invidiare agli ufficiali (a parte la dovizia di mezzi economici). E infine il suo pilota, Darniche, è un francese fortissimo, benché non molto amato per quella sua guida poco appariscente e molto ragionata, parte come favorito non solo per la macchina ma anche per la conoscenza del percorso, e vuole vendicare la sconfitta di sette anni prima, quando il cambio della sua Alpine gli negò la vittoria al Monte. Tuttavia i pronostici a favore dei team ufficiali sembrano rispettati, almeno dopo che la gara si è già messa alle spalle gli oltre duemila chilometri dell’estenuante marcia di avvicinamento, i seicento della Tappa di Classificazione, e i ben milletrecento chilometri della Tappa Comune. Infatti, dopo venti prove speciali ( trenta in totale) su percorsi innevati o bagnati, comunque freddissimi (l’ideale per le Dunlop montate dalla Ford), in testa c’è la Escort di Waldegard con un rassicurante vantaggio di ben 4’07” su Alen, che a sua volta precede le altre due Fiat di Rohrl e Andruet, mentre la Ford di Mikkola dopo un grande inizio è stata scaraventata in quinta posizione da una foratura e da una penalità. Solo sesta la Stratos di Darniche, distaccato addirittura di ben 6’27” da Waldegard e penalizzato dalla tanta neve caduta sul percorso. Manca solo la tappa finale, coincidente con l’ultima notte di gara, che prevede la bellezza di ben dieci prove speciali, pari a un totale di 170 chilometri cronometrati. Ma la sera di giovedì 25 gennaio sembra proprio che di neve sulle strade non ce ne sarà più. E non fa nemmeno freddo. Insomma, sarebbe stata un’ultima notte in condizioni totalmente diverse: e questo preoccupa il leader Waldegard, due volte vincitore in passato al Montecarlo, ma proprio la lunga esperienza porta a pensare che in una frazione tanto lunga, e per gran parte secca la partita può riaprirsi. Per tutti, e non solo per le Fiat inseguitrici. Infatti, da poco è arrivato Dupasquier, responsabile della Michelin, a dare i suoi suggerimenti a Darniche, che con la sua Stratos è pronto a tentare (forse per la prima volta in carriera) il tutto o niente, visto il pesante svantaggio. La tattica è chiara: attaccare al massimo sull’asfalto asciutto, e prudenza sui pochi tratti bagnati o innevati. Sarà un’ultima notte infuocata. Si comincia con la speciale del Col de Banquette, dove Darniche rifila ben 22” a Waldegard. Sui 22 km del Moulinet (la prova dove c’è il mitico Col de Turini) la Stratos del francese infligge altri 42” allo svedese, ma questo è niente in confronto ai 52” guadagnati a Saint Sauver e ai mostruosi 51 secondi sugli appena 13 chilometri a Villars su Var. Non contento, Darniche artiglia altri 25” a Loda. A mezzanotte il vantaggio di Bjorn Waldegard si è assottigliato pesantemente: lo svedese della Ford ha perso praticamente più della metà del vantaggio che aveva su Darniche (degli iniziali 6’27”, ben 3’12” si sono sciolti nella prima metà di tappa), e mancano ancora 5 prove. Al riordino di Monaco, Andruet è sempre pungente nel commentare la rimonta di Darniche: “No, Darniche non sta rischiando, non lo fa mai, e poi ha una Stratos in mano, come dire che corre con una moto in mezzo alle biciclette..”. Nicolas, vincitore l’anno prima al Monte, dice: “Darniche sta montando sempre i racing in ogni prova, ma Waldegard dovrebbe farcela a vincere”. Per uno dei protagonisti, Mahè, navigatore di Darniche, la situazione è semplice: “Siamo all’attacco, del resto se vogliamo provare a vincere il Monte non abbiamo molta scelta..”. Si riprende al Col de Banquettes, dove lo scatenato Darniche è ancora il più veloce guadagnando in un sol colpo ben 43” su Waldegard e diventa 3° in classifica a 3’03” dallo svedese, che perde altri 25” al secondo passaggio sul Turini; altri 36” vanno in fumo a Saint Sauver. Al traguardo mancano due prove speciali, Villars e La Bollene, è quasi l’alba e il vantaggio di Waldegard si è ridotto a 1’30”: sono ancora abbastanza per pensare di arrivare davanti al velocissimo francese e alla sua Stratos. Ma alla penultima prova, dopo una curva a sinistra, lo svedese trova una pietra proprio all’interno e riesce a schivarla per poco, ma alla successiva svolta a destra ce n’è un’altra, e questa volta Waldegard non può evitare di centrarla: la Ford vi sale sopra, danneggiando in parte la geometria delle sospensioni anteriori e costringendo l’equipaggio a fermarsi, a scendere e liberare la strada, perdendo un buon mezzo minuto, che va drammaticamente a sommarsi ai soliti 30” che Darniche gli mangia anche stavolta. Restano solo 15”: pochissimi, con tutta probabilità troppo pochi. All’ultima prova, La Bollene, che prevede il passaggio inverso sul Turini, Bjorn Waldegard dà fondo a tutte le sue residue risorse e a quelle della Escort, taglia il traguardo della prova e deve attendere l’arrivo di Darniche e il verdetto del cronometro. Ma il rombo della Stratos blu arriva troppo presto: nonostante l’eroico sforzo di Waldegard, per appena sei secondi il Monte ’79 è vinto da Darniche, che con una rimonta da tutti ritenuta impossibile prima dell’ultima notte cancella così la beffa del ’72. Ma per lo svedese la beffa c’è, bruciante, viste anche quelle pietre molto“sospette” arrivate chissà come sul percorso soltanto al suo passaggio… Waldegard si rifarà comunque a fine anno, diventando il primo campione del mondo della storia dei rallyes. (Nella foto Bernard Darniche col fido Alan Mahé festeggiano sul lungomare di MonteCarlo) 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata August 3, 2016 at 04:40 Share Inviata August 3, 2016 at 04:40 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata August 11, 2016 at 20:40 Autore Share Inviata August 11, 2016 at 20:40 Si parla di un ritorno del Safari nel Mondiale. Ovviamente non sarà più lo stesso di una volta, però sempre meglio che niente. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata October 10, 2016 at 20:14 Autore Share Inviata October 10, 2016 at 20:14 Rally del Portogallo 1977. Markku Alen (Fiat 131) e Bjorn Waldegard (Ford Escort) mettono a dura prova i nervi dei loro navigatori Ilkka Kiwimaki e Hans Thorszelius. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata November 20, 2016 at 11:14 Autore Share Inviata November 20, 2016 at 11:14 Il Campionato Mondiale Rally 1980 vinto dalla FIAT con la 131 Abarth che diede a Walter Rohrl il primo titolo piloti della sua carriera. Per la Casa italiana si tratta del terzo e ultimo titolo mondiale rally (dopo quelli del '77 e '78, sempre con la 131 Abarth). Rohrl vinse a Montecarlo, in Portogallo, in Argentina e a Sanremo. Markku Alen vinse invece soltanto "in casa", al rally dei Mille Laghi in Finlandia, quell'anno valido solo per il titolo piloti e non quello costruttori (quest'ultimo nei rallyes era tradizionalmente più importante). 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata December 1, 2016 at 20:10 Autore Share Inviata December 1, 2016 at 20:10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare sundance76 Inviata January 21, 2017 at 22:46 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata January 21, 2017 at 22:46 Rally Svezia 1975 - Una GT a motore posteriore e trazione posteriore (Lancia Stratos) - Una Coupé a motore anteriore e trazione anteriore (Lancia Beta Coupé) - Una Spider a motore anteriore e trazione posteriore (Fiat 124 Spider Abarth) Giusto per esemplificare l'estrema varietà, sia tecnica sia di di vetture, al via dei rally mondiali fino all'avvento dei regolamenti più moderni. Senza dimenticare berlinone come l'Opel Ascona, medie come la Fiat 131 o la Ford Escort, e centinaia di altre.... 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata January 21, 2017 at 22:53 Share Inviata January 21, 2017 at 22:53 Nostalgia pura!Sent from my Samsung Galaxy A5 2016 using Tapatalk 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata January 22, 2017 at 13:02 Autore Share Inviata January 22, 2017 at 13:02 Il 2/8/2016 at 22:22 , sundance76 ha scritto: Rolling stones. Così all’epoca titolò una famosa rivista specializzata per commentare quella incredibile corsa, perchè furono proprio alcune “pietre rotolanti” a decidere in gran parte una delle più combattute ed entusiasmanti edizioni del rally-che-vale-una-stagione, parliamo ovviamente del Montecarlo, edizione 1979. 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata January 23, 2017 at 20:02 Autore Share Inviata January 23, 2017 at 20:02 Un piccolo confronto tra le p.s., i chilometraggi, le ore di gara totali di qualche anno fa, e le grandiose imprese a cui sono costretti i vari Loeb o Ogier (da molti considerati "i più grandi di sempre"). 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata January 24, 2017 at 06:05 Share Inviata January 24, 2017 at 06:05 Kilometragi assurdi! Ma mica siamo maratoneti?! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sundance76 Inviata February 5, 2017 at 20:21 Autore Share Inviata February 5, 2017 at 20:21 Quando dicevo che i rallyes forse sono stati "snaturati" sin dall'apparizione delle Alpine e delle Stratos, forse non ero lontano dal vero, a giudicare da queste colonne apparse nel 1980 su "Quattroruote Speciale Sport". 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 10, 2017 at 10:32 Share Inviata February 10, 2017 at 10:32 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 10, 2017 at 11:37 Share Inviata February 10, 2017 at 11:37 #PurePorn 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata February 13, 2017 at 20:52 Share Inviata February 13, 2017 at 20:52 1960 Montecarlo... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata February 16, 2017 at 10:40 Share Inviata February 16, 2017 at 10:40 Alfa Romeo Giulia Ti Super... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata February 16, 2017 at 10:41 Share Inviata February 16, 2017 at 10:41 cos'è un Rally? 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata February 16, 2017 at 10:45 Share Inviata February 16, 2017 at 10:45 ho trovato la foto, come molte, senza didascalia ma anche questa ha il suo lato "poetico"... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 16, 2017 at 12:33 Share Inviata February 16, 2017 at 12:33 E' una foto recente mi sa, ma comunque bellissima... 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 17, 2017 at 11:09 Share Inviata February 17, 2017 at 11:09 Mikkola a Monte Carlo nel 1986... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
leopnd Inviata February 17, 2017 at 11:44 Share Inviata February 17, 2017 at 11:44 Costarella al Rally d'Elba nel 1970... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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