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NASCAR 2016


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Prima vittoria dell’anno per Kyle Busch a Martinsville. Sul corto ovale della Virginia, il pilota di Las Vegas è riuscito a mettere in cascina una prestazione perfetta che l’ha visto sempre come favorito per il successo nel sesto appuntamento della NASCAR Sprint Cup Series.

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Alla fine, sui 500 giri in programma, ne ha condotti 352: anche nei re-start conclusivi, ha semplicemente salutato la truppa, andandosene a vincere. Secondo ha terminato un aggressivo AJ Allmendinger, che nel finale è riuscito con diversi sorpassi a regalare al team JTG un piazzamento interessante.

Top-5 anche per Kyle Larson ed Austin Dillon, giovani virgulti rispettivamente dei team Ganassi e Childress, e per Brad Keselowski, mentre Brian Vickers è stato il miglior rappresentante del team Stewart-Haas al sesto posto. Poco brillante la marcia del team Penske, col poleman Joey Logano undicesimo, e anche in casa Hendrick si è avuta la sola vettura di Jimmie Johnson in top-10. Dale Earnhardt Jr, che di solito sa ben figurare in Virginia, è finito in testacoda per una toccata ricevuta da Regan Smith, mentre Denny Hamlin è finito forte a muro a metà corsa.

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Kyle Busch imperiale anche se fortunato in Texas per il settimo round della NASCAR Sprint Cup 2016. Il pilota di Las Vegas ha comandato le fasi finali della corsa, dominando gli avversari dopo aver ricevuto un assist decisivo dal team Furniture Row, che nell’ultimo re-start ha tenuto Martin Truex fuori con gomme vecchie. Il campione Busch Series (che guida una vettura preparata dal team Gibbs e simile a quella di Busch) ha perso via via terreno senza riuscire a difendersi.

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Secondo ha chiuso invece Dale Earnhardt Jr, che ha beffato nel finale Joey Logano. Terzo posto comunque soddisfacente per l’alfiere di Roger Penske, mentre oltre a “Junior”, anche Jimmie Johnson e Chase Elliott hanno tenuto alto il nome dell’Hendrick Motorsport. Il pluricampione della categoria ha pagato una lunga serie di difficoltà ai box, rimanendo anche disturbato da un contatto multiplo che, coinvolgendo ben 13 vetture, ha portato all’ultimo stint dominato da Busch.

Alla fine sesto ha terminato Truex, davanti a Carl Edwards: velocissimo e finalmente sembrato nella sua forma migliore l’ex portacolori Ford “convertito” alla Toyota è stato messo sotto di un giro da un pessimo pit-stop.

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Credo che nessuno manco apra questo topic, ma tant'e'... :asd: Almeno mi resta un bel archivio della stagione, hehe...
Gara bella, un po troppe caution, ma tutte per incidente, quindi, niente da fare... Edwards magnifico nel ultimo restart, sembrava avesse 100 cavalli in piu'...

Bristol non delude mai. Lo short track da mezzo miglio del Tennessee ci ha regalato, come sempre, una gara piena d’azione e colpi scena. Sono state ben 15 le bandiere gialle che hanno caratterizzato la Food City 500 vinta da Carl Edwards, partito dalla pole, che ha dominato alla grande e con determinazione resistendo agli attacchi degli avversari che, certamente, hanno impiegato tutte le loro forze per strappare le vittoria al pilota della Toyota Camry #19 del Joe Gibbs Racing.

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Carl Edwards è rimasto in testa praticamente per più di metà gara finendo al traguardo davanti un arrembante Dale Earnhardt Jr., partito male, sotto due giri a inizio gara, ma poi autore di una rimonta straordinaria che gli ha consentito di concludere la corsa in seconda piazza precedendo alla bandiera a scacchi Kurt Busch, anche lui protagonista di una rimonta coi fiocchi dopo essere partito dalle retrovie.

Standing ovation, invece, per il rookie Chase Elliott, quarto al traguardo, dopo essere stato secondo sino a poche tornate dalla fine e capace perfino di lottare per la vittoria negli ultimi cento giri. Il pilota dell’Hendrick Motorsports ha preceduto un ottimo Trevor Bayne e uno straordinario Matt DiBenedetto che ha portato a casa una stupefacente quanto insperata sesta piazza, vitale per le finanze e il morale del BK Racing. Settimo Kevin Harvick, autore di alcuni giri in testa, seguito da un ritrovato Clint Bowyer, Ryan Newman e Joey Logano.

Giornata nera invece per Kyle Busch che veniva da due vittorie consecutive, protagonista di una foratura, di uno spin e di toccata a muro che ha spento definitivamente le speranze del pilota del JGR di vincere la terza corsa consecutiva. “Rowdy” era partito dalla top-5 ma è stato colui che ha fatto uscire per ben tre volte la bandiera gialla, uscendo di scena, definitivamente, alla tornata 260 di 500.

Matt Kenseth, compagno di squadra di Edwards e Busch, e autore di una gara da dominatore nella prima parte, è stato anche lui vittima di una foratura che lo ha messo fuori gioco a 180 giri dal termine, facendo si che la giornata del JGR non sia stata pienamente di sole gioie per la vittoria di Edwards ma anche di un relativo disastro, complice anche la toccata a muro di Hamlin nelle fasi centrali della gara.

Problemi anche per il sei volte campione della Sprint Cup Series, Jimmie Johnson, 23esimo al traguardo e doppiato, vittima di una gomma non fissata bene che lo ha costretto a fermarsi sotto bandiera verde perdendo così tantissimo tempo e relegandolo così nelle retrovie e nell’inferno del traffico del catino da mezzo miglio del Tennessee.

La Sprint Cup Series ora va a Richmond per la Toyota Owners 400 di domenica prossima.

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  • 2 weeks later...

Che gara ragazzi! Che gara! Dopo una cinquantina di giri hanno comonciato a dire ai piloti via radio che la pioggia era imminente e che non ci sarebbe stata red flag ma la corsa sarebbe finita con la classifica al momento del interuzione... E cosi', c'e' stato un continuo last lap fino alla fine! Una gara pazzesca, come hanno detto Jeff Gordon e Darell Waltripp al commento, e come ha ribadito a 5 giri dalla fine in collegamento dalla macchina (si, avete letto bene!) il fratello Michael: "mai vista una gara cosi' pazza"... Speriamo l'abbia vista pure Vanzini... :asd:

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Brad Keselowski è riuscito a centrare la vittoria a Talladega, in una gara di NASCAR Sprint Cup che sarà ricordata non certo per il risultato finale quanto per gli incidenti che l'hanno animata. Dietro al pilota del team Penske, al volante della sua Ford, ha tagliato il traguardo Kyle Busch (Joe Gibbs Racing) e Austin Dillon (Richard Childress Racing).

Il primo incidente della gara è avvenuto al ventesimo giro, quando Jimmie Johnson è stato centrato da Kurt Bush e, a sua volta, ha toccato Paul Menard, innescando un incidente che ha coinvolto più di un terzo dello schieramento.

Il secondo incidente di grande portata è avvenuto a pochi giri dal termine, quando Matt Kenseth è stato urtato da Danica Patrick, finendo per decollare contro le barriere esterne dell'impianto di Talladega. A muro sono finiti anche Joey Logano e Kevin Harvick, entrambi coinvolti nel medesimo incidente.

Keselowski ha invece preferito attendere nelle prime fasi di gara, correndo nella parte centrale del gruppo, per poi aumentare l'aggressività nella seconda parte e portare i sorpassi decisivi che gli hanno consentito di andare a cogliere un bel successo. Fuori causa anche Dale Earnhardt Jr dopo un contatto con Carl Edwards, che lo ha fatto finire contro le barriere. 

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Kyle Busch ha finalmente conquistato la vittoria al Kansas Speedway dopo ben diciassette tentativi e precedendo sul traguardo Kevin Harvick di poco più di un secondo.

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Grazie a questo successo, Busch può adesso vantare 21 trionfi su 23 circuiti della Cup, in attesa di conquistare la vittoria anche sui restanti Charlotte Motor Speedway e Pocono Raceway.

Kyle Busch ha preso il comando della corsa al giro 231, ma gran parte del merito di questo successo va dato al suo team che ha deciso di fare restare in pista la vettura numero 18 e non effettuare il pit al giro 239 insieme agli altri rivali.

Grazie a questa mossa, Busch ha così mantenuto il comando ed ha ottenuto la vittoria numero quattro della stagione e la trentasettesima della sua carriera nella Sprint Cup, precedendo sul traguardo Harvick, autore di una ottima rimonta dopo essere partito dalla ventiseiesima posizione, Kurt Busch, Matt Kenseth ed il rookie Ryan Blaney.

In sesta e settima posizione hanno concluso Austin Dillon e Ryan Newman, mentre AJ Allmendinger, Chase Elliott e Brad Keselowski hanno completato la Top Ten.

L'autore della pole, Martin Truex Jr., ha condotto le operazioni per 172 giri. Richiamato al pit al giro 212, il pilota del Furniture Row Racing, una volta tornato in pista, ha perso una ruota per un errore di fissaggio ed ha così dovuto dire addio ai sogni di vittoria. Richiamato ai box è tornato sul tracciato in ventiduesima posizione. 

Harvick ha mantenuto la leadership della classifica seguito da Busch, mentre Edwards rimane in terza posizione. Proprio Carl Edwards ha sperato di cogliere la vittoria in casa, ma dopo aver colpito il muro al giro 74, ha iniziato ad accusare problemi alla posteriore destra. Nel tentativo di rientrare ai box, Edwards è arrivato eccessivamente veloce ed ha mancato l'ingresso in corsia, venendo così costretto ad effettuare un ulteriore giro e retrocedere sino alla trentatreesima posizione.

Grazie alle sei caution che si sono susseguite, Edwards è riuscito a risalire sino alla decima posizione, ma è poi giunto undicesimo precedendo Tony Stewart, Ricky Stenhouse Jr., Truex e Dale Earnhardt Jr. che hanno così completato la Top 15.

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Il Monster Mile non delude mai! Ieri una delle piu' belle gare degli ultimi anni, 4 ore di spettacolo puro...

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Prosegue il momento magico della Joe Gibbs Racing nella NASCAR Sprint Cup: la squadra legata alla Toyota ha centrato a Dover la sua sesta affermazione nelle ultime sette gare e questa volta a portarla al successo è stato Matt Kenseth, che invece ormai mancava l'appuntamento con il gradino più alto del podio da diversi mesi.

La gara si è decisa dopo una bandiera rossa, dovuta ad una maxicarambola innescata dal pluricampione Jimmie Johnson, che ha coinvolto la bellezza di 18 vetture. Il portacolori della Hendrick Motorsport è rimasto con il cambio bloccato in seconda in occasione di una ripartenza ed è stato centrato da tutto il gruppone che lo seguiva. Un vero inferno che ha coinvolto anche tanti big come Kevin Harvick, Kyle Busch, Dale Earnhardt Jr e Joey Logano.

Con tutti questi protagonisti fuori dai giochi, a contendere la vittoria a Kenseth fino alla fine è stato Kyle Larson, ma il pilota della Joe Gibbs Racing è stato bravissimo a chiudere ogni possibile varco al rivale della Ganassi Racing. In terza posizione si è piazzato invece un ottimo Chase Elliott, che a sorpresa è stato il migliore tra i piloti della Hendrick Motorsport.

A completare la top five ci sono poi Kasey Kahne e Kurt Busch, mentre ne sono rimasti subito fuori Brad Keselowski e Denny Hamlin. Buono anche il risultato finale di Danica Patrick, che sfruttando le difficoltà altrui si è arrampicata fino alla 13esima posizione.

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Segmento 1:

Il primo segmento è stato Trevor Bayne ad aggiudicarselo dopo un finale thriller che ha visto protagonista anche Chase Elliott. La gara è entrata nel vivo 16°giro quando Michael Mcdowell va in testacoda facendo scattare la bandiera gialla. Alla ripartenza Bayne e Elliott si rendono protagonisti di un gran duello che si protrae fino al traguardo, quando la spunta Bayne per soli 5 millesimi di secondo avanzando così nella All-Star Race.

Segmento 2:

A spuntarla è ancora un pilota del Roush Fenway Racing, Greg Biffle, che passa come Bayne all’All-Star Race. Il 46enne di Washington ha preso la testa della corsa al 6°giro, quando ha passato Austin Dillon.

Segmento 3:

Il terzultimo pilota a passare nella All-Star Race è Kyle Larson, nel segmento finale di 10 giri, dopo un finale pazzesco al photofinish con ancora Chase Elliott coinvolto.

Chase Elliott e Danica Patrick sono stati i più votati nello Sprint Fan Vote e passano quindi di diritto nella All-Star Race che prenderà il via poco dopo le 3 ora italiana.

 

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Truex Jr. da record!

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Martin Truex Jr voleva con tutte le sue forze almeno una vittoria in questa stagione e a Charlotte e andato a prendersela con grande autorità: il portacolori della Furniture Row Racing ha letteralmente comandato dall'inizio alla fine, cedendo la leadership solamente in occasione dei pit stop, nonostante si parli di una gara lunga ben 600 miglia.

Solo nel finale Kevin Harvick ha provato ad infastidirlo, facendosi sotto grazie ai doppiaggi. Poi però a sua volta è stato il portacolori della Stewart/Haas a ritrovarsi nel traffico, quindi il poleman ha potuto riprendersi un margine di sicurezza ed involarsi verso un meritatissimo successo.

In terza posizione c'è un altro veterano, ovvero il pluricampione Jimmie Johnson, che ha preceduto nell'ordine Denny Hamlin e Brad Keselowski. Continua a stupire l'esordiente Chase Elliott, bravissimo a piazzarsi ottavo alle spalle di Kurt Busch e di Matt Kenseth.

Reduce dalla bella vittoria nell'All Star Race della scorsa settimana, Joey Logano invece si è dovuto arrendere a chiudere solamente in nona posizione, pagando a caro prezzo una penalità rimediata per l'eccessiva fretta dei meccanici della Penske ad entrare in azione. La top ten poi si conclude con Ryan Newman.

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Kurt Busch ha preceduto Dale Earnhardt Jr di appena 1"1 sul traguardo del Pocono Raceway. La corsa era stata posticipata a causa delle difficili condizioni meteo. Terzo posto per Brad Keselowsky, che ha vinto il duello con Chase Elliott.

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Dopo il doveroso rinvio della corsa a causa di una pioggia battente e della nebbia che ha reso precaria la visibilità nell'impianto di Pocono, la NASCAR Sprint Cup è scesa in pista nel corso della nottata italiana tra lunedì e martedì per recuperare la gara posticipata domenica.

Al termine delle ostilità è stato Kurt Busch a festeggiare grazie a un fantastico trionfo, colto per appena 1"1 di vantaggio nei confronti di un competitivo Dale Earnhardt Jr.

Grazie a questo successo, in cui ha condotto la corsa per 32 passaggi sul traguardo, il pilota del team Stewart-Haas Racing è salito in seconda posizione nella classifica generale del campionato.

Il terzo posto è stato colto invece dal poleman Brad Keselowski, seguito dal rookie Chase Elliott, capace di condurre la corsa per ben 51 giri. Joey Logano si è dovuto accontentare di chiudere al quinto posto, mantenendo alle proprie spalle Kasey Kahne, Matt Kenseth, Carl Edwards, Kevin Harvick e Ryan Blaney, il quale ha completato la Top Ten.

"Abbiamo una vettura veloce e un team altrettanto competitivo. Non sapevo se potessimo disporre del carburante necessario per finire la corsa, dunque è stata una meravigliosa vittoria per noi. Ci siamo andati vicini ogni anno", ha dichiarato al termine della corsa un estasiato Kurt Busch.

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