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znarfdellago

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Salve a tutti,

1970 – INTERSERIE

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L'INTERSERIE nasce come serie ufficiale nel 1970, dopo quel primo tentativo nella stagione 1969, rivelatosi un mezzo fallimento per la ritrosia di alcuni degli organizzatori al metter mano al portafoglio. Cosi la stagione 1970 viene affrontata con efficace pragmatismo coinvolgendo l'ADAC ed le Federazioni Inglesi e Finlandesi. La volontà di lasciar fuori da questa prima stagione la FISA, per garantirsi un più ampio spazio di manovra, regolamentare ed economico fa si che il previsto nome ''EUROCUP'' venga cambiato in ''INTERSERIE'' che se non cita esplicitamente il respiro Europeo della serie, lascia intendere il suo carattere internazionale.

Gerhardt Härle poi è sicuramente uomo che impara dai suoi errori e non intende commettere gli che l'hanno messo in difficoltà nell'estate del 1969. I contratti con i proprietari dei circuiti che aderiscono sono vincolanti e prevedono penali d'uscita garantite ed il suo impegno ha la stessa valenza. Così per il vero debutto dell'Inerserie saranno interessati tre paesi, Germania, con corse a Hockenheim (2 volte) e Norisring, Finlandia con la gara di Keimola ed Inghilterra con gare a Croft e Thruxton. Per sgombrare il campo da ogni dubbio residuo, bisogna considerare che Härle si muove nell'orbita Porsche per quello che concerne le sue attività nel Motorsport e che la creazione di una serie come questa non è solo voglia di scimmiottare gli Americani e la loro Can-Am, ma molta parte sta nelle decisioni della FISA di modificare i regolamenti del Mondiale Marche, riservandolo alle tre litri. In queste ultime due stagioni sono in molti, Team e piloti ad aver messo a bilancio l'acquisto di una Porsche, di una Lola o di una Ferrari ed il promoter tedesco intende rivolgersi a questi per attirarli con un montepremi interessante e con una serie di gare importante; poi chiaramente se qualche Americano dovesse decidere di attraversare l'Atlantico sarebbe sicuramente il benvenuto.


Questo il calendario, con i vincitori dei singoli eventi, della stagione 1970:

Norisring 28.06: Jürgen Neuhaus / Porsche 917K châssis n°007, Gesipa Racing Team
Hockenheim 05.07: Vic Elford /McLaren M6B-M12 Chevy châssis n°50-16, Paul Watson Org
Croft 11.07: Helmut Kelleners /March 707 Chevy châssis n°01, Deutsche Auto Zeitung
Keimola 23.08: Gijs van Lennep / Porsche 917K châssis n°012-021, AAW Racing Team
Thruxton 20.09: Jürgen Neuhaus / Porsche 917K châssis n°007, Gesipa Racing Team
Hockenheim 11.10: Helmut Kelleners /March 707 Chevy châssis n°01, Deutsche Auto Zeitung

e questa la Classifica finale di questa prima stagione:

1. Jürgen Neuhaus / Porsche 917: 59 pts
2. Gijs van Lennep / Porsche 917: 45 pts
3. Helmut Kelleners / March 707: 29 pts
4. Jo Bonnier / Lola T70 Mk.3B : 21 pts
5. Ronnie Peterson /Lola T70 Mk.3B et T210 : 15 pts

 

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Il Campione 1970 – Jurgen Neuhaus Porsche 917K Team Gesipa

Alla prossima

Franz

 

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Salve a tutti

Norisring – 200 Miglia

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E' giugno, domenica 28, quando scatta la prima gara della neonata Interserie. E' la 200 Miglia del Norisring che si disputa su due manche di identica lunghezza. C'è un buon parterre al via con due Porsche 917K, la March 707 (chassis #1 – pronto per la CanAm ma senza uno sponsor a copertura del programma e quindi dirottata sulla Serie Europea), alcune Lola T70 di cui un paio con alle spalle due Team efficenti come quello di Bonnier e del Conte van der Straeten (VDS), un paio di McLaren M12 con quella guidata da Vic Elford da tenere d'occhio ed un gruppo di tre litri capitanate dalle onnipresenti Porsche 908/2. Sin dalle prove l'avvio è scoppiettante con una bella lotta per la Pole che alla fine premia la messa a punto della Lola T70 Chevy (6,2 litri) Vds di Teddy Pilette ...

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autodiva.fr

... che regola la concorrenza di Van Lennep con la Porsche 917K del Tean AAW spinta dal flat12 4,5 litri 2 valvole e Vic Elford con la McLaren M12 (M6B 50-16 Chevy 7,0).

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Norisring Historie.de

Seguono Kelleners con la sola novità in pista, la March 707 Chevy (Chaparral 7 litri), Gianpiero Moretti con la 512S della Picchio Rosso, Jurgen Neuhaus con un'altra 917K Gesipa RT, Bonnier con la sua Lola T70 (Chevy 7,0), Attwood con la T70 di David Piper (Chevy 5,7). A chiudere i primi dieci due tre litri con Pedro Rodriguez con una Porsche 908/2 e Herbert Schultz con la 33/3 dell'Alfa Romeo Deutschland.  I motivi di interesse non mancano, così come i colpi di scena; nel giro di schieramento Pilette vede salire la temperatura dell'acqua ed un controllo veloce evidenzia una trafilatura tra testa e blocco. Prenderà ugualmente il via guidando il gruppo per sei giri prima di femarsi con l'acqua alle stelle. C'è una bella lotta tra Van Lennep e Kelleners che poi rallenta per un affaticamento legato alle temperature, questa volta quelle nell'abitacolo che lo hanno debilitato. Finisce con una doppietta Porsche con Van Lennep che precede Neuhaus risalito dalla terza fila che precedono Moretti, veloce e consistente con la sua Ferrari 512S ...

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AutoZeitung-Magazine

ed Helmut Kelleners, che ha dimostrato il potenziale della nuova March 707, che spinta dai suoi 720 cavalli su 660 kg di peso, si è rivelata agile e veloce.

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fansoflemans.free

La seconda manche vive sulla lotta tra le due Porsche 917K con Neuhaus che completa la sua rimonta mettendo tra se e Van Lennep un distacco sufficente a laurearlo vincitore storico della prima gara Interserie.

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Auto Motor uns Sport Magazine

Gijs van Lennep chiude comunque buon secondo con l'altra Porsche 917K iscritta dal Team AAW.

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forum-auto

Alle loro spalle due 3000, affidabili e ben guidate (che già erano le prime 3 litri sullo schieramento di partenza) che hanno approfittato di queste doti per mettersi alle spalle vetture ben più potenti ma a corto di messa a punto; sul terzo gradino del podio sale quindi Pedro Rodriguez su Porsche 908/2 (nella foto si vede bene quanto ''lavora'' il telaio della vettura tedesca) ...

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Norisring Historie.de

che precede Herbert Schultze con l'altra italiana al via, l'Alfa Romeo 33/3 dell'Alfa Romeo Deutschland.

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autodiva.fr

Completano i primi dieci Bonnier con la Lola T70 del suo Team, Helmut Leuze con la Porsche 908/2 ndel Tean Asahi Pentax, Karl von Wendt, con la 908/2 del BG Racing (anche se ancora nei colori Martini – nella foto vediamo anche Helmut Marko, lui si con la 908/2 del Martini Racing) …

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Auto Motor und Sport Magazine

che è seguito da un giovane austriaco che tanto farà parlare di se, Niki Lauda, al volante di un'altra Porsche 908/2, quella del Bosch Racing.

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autoriva.fr

Chiudono la Top-ten Barrie Smith con una Lola T70 e Dominique Martin con una Porsche 907, primo tra le due litri. Non c'erano certezze sul successo dell'Interserie, ma questo debutto sembra aver fugato molti dei dubbi ed aumentato l'interesse … chi vivrà ...

alla prossima

Franz

 

 

 

 

 

 

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Salve a tutti,

andando con ordine ...

Paolo93 ... Fino al 1975 tenendo presente quel periodo come quello dei "Big Bangers" ... Dopo in effetti è stato un poco un susseguirsi di tentativi alla ricerca di quella quadra che poi è arrivata dedicandola a privati e gentleman ...

V6Dino ... Proseguirò in parallelo anche con il mio "sogno americano" anche perché ci ho lavorato tanto e mi piace sempre più la forma che prende ...

squibb ... Grazie a te ...

alla prossima

Franz

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Salve a tutti

1970 Paddock – Porsche

 

Abbiano parlato di Gerhardt Härle come ''uomo'' Porsche; non facendo riferimento ad un incarico ufficiale, ma piuttoso al fatto che Härle fosse ben ''introdotto'' e che l'Interserie non sia stata solo una geniale intuizione, ma l'idea sia frutto di una serie di contingenze, alcune delle quali coincidevano con gli inreressi di Porsche AG (ma non solo, penso anche ai 25 telai 512S, alle molte Lola T70 adatte ad ogni tipo di motorizzazione) e che quindi di riflesso confidasse in un concreto contributo della casa di Stoccarda al successo della Serie. Inutili dire che da parte Porsche, pur se con un certo ''distacco'' l'aiuto è arrivato. Sono quattro gli esemplari di 917K che prendono patrte all'Interserie; lo chassis 917#007, iscritto dal Team Gesipa, corre tutte e sei le corse con Jurgen Neuhaus, che alla fine vincerà il titolo.

1970sp23.jpgautodiva.fr

 

Norisring200 Miglia – #12 prova 6° in 1'18''5 – gara 1°    HockenheimSud West Pokal – #16 prova 5° in 2'09''6 – gara 6°

CroftJock Leith Trophy – #22 prova 3° in 1'07''2 – gara 2°   KeimolaGrand Prix – #2 prova Pole in 1'15''910 – gara 2°

ThruxtonYellows Pages Trophy – #1 prova Pole in 1'16''2 – gara 1° HockenheimBadem Wurttenberg – #62 prova 2° in 2'04''4 – gata 2°

 

Una seconda Porsche 917K (917#012-021)è quella iscritta dal Team AAW, e portata in gara dall'olandese Gijs van Lennep, pilota ''Porsche'' prestato all'Interserie, che pur prendendo parte a sole quttro gare contende il titolo a Neuhaus fino alla fine.

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forum-auto.com

Norisring – 200 Miglia – #8 prova 2° in 1'17''3 – gara 2°  Hockenheim–Sud West Pokal – #12 4° in 2'08''8 – gara 2°

Keimola–Grand Prix – #3 prova 2° in 1'16''07 – gara 1°  Hockenheim–Baden Wurttenberg – #63 prova 3° 2'06''6 – gara 3°

 

Anche David Piper schiera una Porsche 917k (917#010)in un paio di occasioni, con prestazioni non all'altezza delle consorelle.

1970sp25.jpgforum-auto.com

Hockenheim – Sud Wsta Pokal – #11 prova 6° in 2'10''4 – gara 4°  Keimola – Grand Prix – #4 prova 7° in 1'19''05 – gara 7°

La quarta Porsche 917k, chassis #025, iscritta dallo Zitro Racing Tam per Dominique Martin , che la utilizza nelle due corse di Hockenheim, mentre al debutto della serie al Noriring ha corso con una Porsche 907 (#024)

1970sp26.jpgPorsche AG

 

Norisring – 200 Miglia – #53 (907) prova 18° in 1'27''9  Hockenheim – Sud West Pokal – #30 (917K) prova 13° in 2'15''4 – gara 11°

Hockenheim – Baden Wurttenberg – #64 (917K) prova 10° in 2'13''2 – gara DNS

C'è poi un gran numero di Porsche 908/2, nelle varie versoni, Sebring e Flunder, di cui parecchie iscritte da Team ben strutturati e molto ben preparate, oltre che ben guidate; una per tutte quella del Bosch Racing Team affidata a Niki Lauda.

1970sp27.jpgPorsche AG

Norisring – 200 Miglia – #39 11° in 1'21''5 – gara 8°  Hockenheim – Sud West Pokal – #21 prova NT – gara 12°

Keimola – Grand Prix – #10 prova 6° 1'18''21 – gara DNF cuscinetto  Thruxton – Yellows Pages Trophy – #8 prova 5° 1'18''2 – gara 5°

Alla prossima

Franz

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Salve a tutti,

Hockenheim – Sud West Pokal

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Inizio accelerato per la Serie al debutto; già il week-end successivo ci si ritrova ad Hockenheim per il Sudwest Pokal Trophy. Conb l’eccezione del VdS i principali Team sono presenti, con qualche avvicendamento nei volanti; Reine Wisell è al posto Pedro Rodriguez sulla Porsche 908/2 di Brostrom e Willy Kauhsen sostituisce von Wendt sulla 908/2 del B.G.Racing, mentre in casa Martini Racing c’è Gerard Larrousse invece di Helmut Marko. David Piper raddoppia, ed alla sua Porsche 917K affianca una Lola T70 per Richard Attwood. Le prove sono intense e in parte ostacolate dal maltempo, ma tutti i big riescono a sfruttare al meglio il loro giro buono. A svettare questa volta è Helmut Kelleners che piazza la sua rossa March 707 davanti a tutti …

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… precedendo la Lola T70 di Jo Bonnier , la McLaren M12 di Vic Elford (che dopo il Norisring ha dato i compiti a casa ai meccanici del Team che gli hanno riconsegnato la M12 rivoltata come un calzino e decisamente più veloce) e la Porsche 917K di van Lennep. In terza fila altre due 917K, quelle di Jurgen Neuhaus, vincitore al Norisring e quella di David Piper. Quarta fila per Helmut Leuze che mette la sua Porsche 908/2 davanti alla Lola T70 di Piper affidata ad Attwood. Chiudono i primi dieci Dieter Basche con l’ennesima Porsche 908/2 (questa schierata dal Team Gesipa) e quella del Martini Racing guidata da Gerard Larrousse.La domenica il tempo è decisamente più bello, il che fa preannunciare una gara interessante; al via i primi tre mantengono le posizioni con Kelleners che sembra poter controllare un Bonnier in palla che a sua volta non fatica a tenersi dietro la M12 di Elford.

1970sp30.jpgautodiva.fr

 

Neuhaus e Piper sono in lotta tra loro e questo compatta il gruppo alle loro spalle con Attwood impegnato a smarcarsi da un nugolo di Porsche 908/2. Il primo colpo di scena avviene prima all’undicesimo giro, quando Kelleners per la terza volta salta la chicane e viene squalificato. A quel punto Elford forza i tempi e si libera di Bonnier che però non si fa staccare; Piper e Neuhaus sono più staccati ed ancora in lotta mentre Richard Attwood, liberatosi delle tre litri lancia la sua Lola T70 al loro inseguimento.

1970sp31.jpgforum-auto.com

Nella foto vediamo Attwood dietro la 917K di van Lennep ed in compagnia di altre due Lola T70, quelle di Egmont Dursch #27 e Terry Croker #7

La gara non perde di mordente nelle prime posizioni con Bonnier che vede crescere il distacco da Elford, pur avendo fatto il giro più veloce della gara, ed ora si trova a doversi difendere da van Lennep che preme alle sue spalle. Nelle posizioni di rincalzo si fa notare uno che farà molto parlare di se nel futuro dell’Interserie, Willy Kauhsen che porta la sua Porsche 908/2 tra i primi dieci.

1970sp32.jpgPorsche AG

 

Gli ultimi fuochi riguardano proprio Bonnier costretto a cedere la seconda piazza a van Lennep, molto veloce nel finale di gara. Vic Elford porta così alla vittoria la McLaren M12 del Paul Watson Race Organisation

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Con lui a completare il podio Gjis van Lennep, che porta la Porsche 917K del Team AAW nuovamente alla piazza d’onore …

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… e Jo Bonnier che pur in calando conserva la terza piazza con la sua Lola T70

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Alle spalle dei primi tre il Team Piper la fa da padrone con il “patron” David Piper al quarto posto con la Porsche 917K e Richard Attwood al quinto con la Lola T70.

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Sesta piazza per il vincitore del Norisring, Jurgen Neuhaus, la cui Porsche 917K non è mai parsa a punto nell’arco del week-end, afflitta da tanti piccoli problemi che non hanno trovato soluzione.

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Settima piazza per la prima delle tante tre litri al via, che hanno dato vita ad una bella gara tra loro coinvolgendo anche alcune vetture più potenti ma non cosi ben preparate, si tratta della Porsche 908/2 del Team Martini che è stata guidata da Gerard Larrousse. Che è anche il primo dei doppiati.

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Ottava piazza per Gianpiero Moretti con la Ferrari 512s della Picchio Rosso, che scattato dall’undicesima piazza sullo schieramento ha perso parecchie posizioni per evitare un contatto ed ha poi corso con intelligenza per un bel recupero che lo ripaga almeno in parte della sfortuna patita nella gara d’esordio. Chiudono i primi dieci al traguardo Willy Kauhsen, che finisce nono con la Porsche 908/2 del B.G.Racing e Dieter Basche con quella del Gesipa Racing Team, decisamente più a punto della sorella maggiore guidata da Neuhaus.

Alla prossima

Franz

PS

siamo un po' in anticipo rispetto al 1974 ...

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Salve a tutti

1970 PADDOCK – McLaren

Sono tre le McLaren che frequentano questa prima stagione di Interserie. Partiamo da quella di maggior successo che è quella schierata dal Paul Watson Race Organisation per Vic Elford. Si tratta di una M6B riconvertita in M12 e motorizzata con un 7 litri Chevrolet. Al debutto per la 200 Miglia del Norisring, Elford fatica non poco a tirarne fuori qualcosa di buono; sul giro singolo tutto sommato la vettura non è male ma sulla distanza l’assetto è lontano da una messa a punto adeguata. Per la trasferta successiva, ad Hockenheim, non c’è tempo per effettuare un test adeguato ma Elford fornisce una serie di suggerimenti che i meccanici del Team mettono in pratica ed i risultati si vedono subito con una bellissima vittoria. Purtroppo poi Elford sposta i suoi impegni oltre Atlantico per la Can-Am e quindi la vettura appare ancora a Croft nelle mani di Alistair Cowin (titolare del Team)che si qualifica ottavo per ritirarsi già al quarto giro. A questo punto la M12 ed il Team lasciano la serie.

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Norisring 200 Miglia – Prova 3° in 1’17’’4 – Gara DNF frizione – #14 Vic Elford Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 3°in 2’08’’1 – Gara 1° - #2 Vic Elford Croft Jock Leith Trophy – Prova 8° in 1’09’’2 – Gara DNF incidente – #3 Alistair Cowin

Un’altra McLaren si affaccia alla Serie in una sola occasione, a Croft; si tratta della McLaren M8C del Team Evergreen, affidata a Chris Craft. La caratteristica è che il Team frequenta abitualmente il Mondiale Marche (nella foto la vediamo impegnata nella 1000 Km di Buenos Aires) e la vettura è motorizzata con un 3 litri Ford Cosworth. Nella sua sola apparizione la M8C Craft fa la Pole ma in gara è costretto al ritiro a causa di un testacoda che danneggia irreparabilmente la carrozzeria.

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Croft Jock Leith Trophy – Prova Pole in 1’04’’0 – Gara DNF testa coda – #6 Chris Craft

C’è poi una seconda McLaren M12, motorizzata con un 5 litri Chevrolet, schierata dal Bill Bradley Racing ed affidata a David Prophet; Team e pilota non sono all’altezza e i risultati non sono di rilievo se escludiamo la quarta piazza a Croft in una trasferta dove mancavano molte delle vetture di cilindrata maggiore mentre abbondavano le due litri. Il Team schiera la M12 in tutte le gare affidandola sempre a Propohet con l’eccezione della trasferta a Keimola dove la vettura viene affidata a Leo Kinnunen, altro futuro protagonista dell’Interserie.

 

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Norisring 200 Miglia – Prova 12° in 1’22’’6 – Gara DNF classificato 14° - #15 David Prophet Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 16° in 2’15’’8 – Gara 16° - # David Prophet Croft Jock Leith Trophy – Prova 5° in 1’08’’6 – Gara 4° - #4 David Prophet Keimola Grand Prix – Prova 8° in 1’19’’12 – Gara 8° - #15 Leo Kinnunen Thruxton Yellow Pages Trophy – Prova 9° in 1’21’’9 – Gara 8° - # David Prophet Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova 5° in 2’07’’4 – Gara DNF frizione - #74 David Prophet

Alla prossima

Franz

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Salve a tutti

Croft – Jock Leith Trophy

croft110.png

L'Interserie sbarca in Inghilterra, sul piccolo tracciato di Croft e la truppa e decimata; certo tre corse una in fila all'altra non hanno aiutato. Tra i protagonisti di spicco manca van Lnnep con la Porsche 917K dell'AAW, manca Jo Bonnier con la Lola T70 del suo Team come pure mancano le T70 private di Sklenar e Croker. David Piper è costretto a saltare la trasferta di casa con la sua 917 e la T70 che bene aveva fatto ad Hockenheim nelle mani di Attwood e non c'è neanche tutt il gruppo di Porsche 908/2 ben guidate da Lauda (Bosch), quelle del Martini Racing, di Brostrom e del BG Racing. Tra le altre cose sulla McLaren M12 del Paul Watson c'è Alistair Cowin a sostituire Vic Elford impegnato altrove. Lo schieramento è rimpolpato però da un folto gruppo di Sport 2 litri molto veloci e altrettanto ben guidate, che si adattano alla perfezione alle caratteristiche del tracciato. Sin dalle prime prove la Pole non è mai in discussione; Chris Craft, new entry col suo Team Evergrin ed al volante di una McLaren M8C spinta da un Ford Cosworth 3 litri (con la quale corre speso nel Mondiale Marche) stampa in 1'04''00 e poi si mette comodo a guardare i mostri da 5 litri e più remare per cercare un tempo decente. Alla fine la spunta Helmut Kelleners che mette la sua March 707 in prima fila in 1'05''80 precedendo abbondantemente Jurgen Nuhaus con la Porsche 917K del Team Gesipa che fa segnare un 1'07''20 che la dice lunga su come la sua vettura non abbia ancora ritrovato quel set-up ottimale che aveva fatto vedere al Norisring nella prima gara della Serie

1970sp42.jpgforum-auto

 

A seguire in seconda fila la prima delle due litri, la Spectre GP6 Ford di John Lepp che tanto ha impressionato i prova facendo una serie impressionante di giri fotocopia in 1'07'' alto per poi nfissare la sua quarta piazza in griglia in 1'07''60. Al suo fianco David Prophet con la McLaren M12 di Bill Bradley ed in terza fila John Burton con una Chevron B16 Ford precede la Lola T70 di Teddy Pilette (VdS Racing) e la McLaren M12 di Alistair Cowin. In quarta fila a chiudere la Top-ten un'altra 2 litri artigianale ma velocissima, la Daren Mk2B Ford di Jeremy Richardson ...


1970sp43.jpgDaren Collection

 

.. che precede John Bridges con un'altra Chevron B16 Ford.

La gara, come spesso succede quando non ci sono grandi aspettative è interessante.

1970sp44.jpgautodiva.fr

Chris Craft approfitta dell'agilità della sua McLaren Cosworth e scatta via molto bene, imitato da Neuhaus con la 917K Gesipa. Kelleners invece sembra avere problemi tanto che è quasi risucchiato dalle agili due litri che nell'avvio sono velocissime. Ma il rettilineo di partenza è abbastanza lungo perchè la March 707 di Kelleners riesca a recuoerare la partenza non perfetta e presentarsi in testa alla prima curva. Craft subito dietro precede Lepp, Burton e Pilette con Richardson in bagarre con Neuhaus che ha sbagliato una cambiata. La March sembra a sua agio nonostante tutto anche se, quando Craft al terzo giro fa un lungo arando una buoa parte della via di fuga lasciando strada a John Lepp, presto ci si accorge di quanto siano pericolose le Sport due litri. Il tedesco fatica non poco a contenere la scattante Spectre nel misto e se non ci fosse un allungo importante a dare un po' di margine, la prima staccata per la March sarebbe veramente molto problematica. Dietro intanto sta rinvenebdo David Prophet la cui McLaren sembra sufficentemente reattiva per difendersi bene ed attaccare le due litri he lo precedono. Chi fatica di più è Teddy Pilette che lamenta un calo di potenza tanto che speso in rettilineo non riesce a prendere um margine di sicurezza. Purtroppo, prima di metà gara viene a mancare uno dei motivi di interesse con il ritiro di Craft che nel testa-coda iniziale, con conseguente uscita, ha danneggiato la carrozzeria ostruendo parzialmente il radiatore, tanto che la fermata anticipata è proprio dovuta alle temperature salite alle stelle. In precedenza si era già fermato Cowin, anche lui in seguito ai danni riportati in una uscita di pista con la sua McLaren M12.

Va meglio a Jurgen Neuhaus che porta la Porsche 917K a ridosso della Spectre di John Lepp che nel frattempo ha mollato il colpo sulla March di testa. L'ultimo brivido lo da proprio il tedesco del Team Gesipa he si prende la seconda piazza ad una manciata di iri dal termine. Fisco quindi con Helmut Kelleners meritato vincitore con la March 707 del Team Deutsche Auto Zeitung ...

1970sp45.jpgforum-auto.com

... che precede Jurgen Neuhaus, Porsche 917K e la piccola e formidabile Spectre GP6 ford di John Lepp. In quarta posizione, dopo una gara più che discreta la McLaren M12 del Team Bradley guidata da David Prophet ...


1970sp46.jpgNorisring Historie.de

 

... in volata sulla Chevron B16 di John Burton con più staccata ed in difficoltà la Lola T70 (VdS) di Teddy Pilette, ultimo dei piloti a pieni giri.


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Settima piazza per la Daren Ford di Jeremy Richardson, ottava per la Chevron B16 di Brian Robinson, al nono posto Brian Martin con l'autocostruita Martin BM7 Bmw ed a chiudere i primi dieci George Siverwood con una Chevron B8 Bmw.

Alla prossima

Franz

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Salve a tutti

1970 Paddock – March 707

 

Nata nel 1969 la casa di Bicester è stata da subito votata al businnes ed in quegli anni il businnes era costruire, e vendere, vetture ad una clientela sportiva in pieno fermento. Con la crescita del Gruppo 7, soprattutto in America ma anche più che discreto in Europa, era chiaro che sarebbe arrivata anche una vettura destinata a questo mercato. Nasce con questi presupposti, pur con una malcelata ambizione ad entrare nella CanAm e quindi nel mercato a stelle e strisce, la 707. Gli sviluppi non ci saranno, così come le vendite ma sicuramente l'ultima nata di casa March si dimostrerà una più che buona Gruppo 7 in America e decisamente competitiva dalla nostra sponda dell'Alantico.

(Per tutto quanto concerne la parte tecnica rimando al post nel 3D della CanAm Stagione 1970)

La CanAm comincia a giugno ma, pur con le insistenze di Chris Amon, non si è ancora chiuso 9il budget per la stagione in America e quindi per il momento si ripiega sulla Serie Europea, affidando il telaio #1 ad Helmut Kelleners che con l'aiuto economico del Deutsche Auto Zeitung mette in piedi un Team che gli consente di iniziare la stagione, perchè ancora non c'è in previsione la partecipazione a tutte le gare; in effetti il Team parteciperà a cinque corse saltando solamente la corsa di Thruxton

1970sp48.jpgAutosprint Magazine)

 

Poi, pur con qualche problema di gioventù e di inesperienza con vetture di questo tipo vengono anche i risultati e Kelleners sarà l'unico, insieme a Jurgen Neuhaus vincitore dell'Interserie 1970, a vincere due volte; purtroppo quando la vettura non vince è perchè non vede la bandiera a scacchi.

Norisring 200 Miglia – Prova 4° in 1'17''50 – Gara DNF frizione classificato 14° - #1

Hockenheim Sudwest Pokal – Prova Pole in 2'06''2 – Gara SQ - #1

Croft The Jock Leith Trophy – Prova 2° in 1'05''8 – Gara 1° - #1

Keimola Finnish Grand Prix – Prova 3° in 1'16''1 – Gara DNF frizione - #1

Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova Pole in 2'03''6 – Gara 1° - #73

Alla prossima

Franz

 

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Salve a tutti

Keimola – Finnish Grand Prix

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Dopo la volata iniziale, con tre gare in tre settimane, la Serie si è presa una lunga pausa, anche perché diversi suoi protagonisti hanno impegni prioritari in altri Campionati ed il calendario ha cercato di coprire il più possibile date libere per attirare nomi importanti. Fino ad oggi, nel suo insieme l’Interserie ha già raggiunto molti dei suoi obiettivi e Gerhardt Härle può tirare il classico sospiro di sollievo. Chiaramente Keimola, vuoi per il fatto di essere la trasferta più lontana e kilometricamente impegnativa, vuoi per il fatto di cadere sul finire di agosto, non offre al suo pubblico il parterre delle prove che l’hanno preceduta ma ci sono pur sempre tre Porsche 917K, la novità March 707 e la migliore delle McLaren M12, quella del Paul Watson Racing insieme alle Lola T70 di Pilette (VdS) e di Ronnie Peterson (Bonnier). La Pole è appannaggio della Porsche 917K Gesipa di Neuhaus di un soffio sulla sorella dell’AAW guidata al solito da Gijs van Lennep. Terzo tempo per la March di Kelleners che precede in seconda fila Ronnie Peterson, debuttante nell’Interserie con la T70 lasciata libera da Jo Bonnier.

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Pilette con un'altra Lola T70 è quinto davanti a Niki Lauda, primo tra le tre litri, con la Porsche 908/2 del Bosch Racing. Dietro di loro David Piper con la terza Porsche 917K presente qui in Finlandia, Leo Kinnunen, pilota di casa, con la McLaren M12 ex Vic Elford, Gerard Larrousse che precede Helmut Marko in una quinta fila tutta Porsche 908/2 Martini Racing.


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Il via vede Neuhaus approfittare della posizione al palo per prendere la testa davanti a van Lennep, nonostante l’olandese l’avesse quasi affiancato alla prima staccata, seguiti da Peterson che precede Kelleners Pilette e Lauda, scattato benissimo, Larrousse, Piper, Marko e Kinnunen. A proposito del finnico, vale ricordare che si era iscritto sia a questa corsa che al 1000 Laghi (quanto erano poliedrici i piloti in quegli anni), ma per regolamento ha dovuto scegliere in quanto il rally sarebbe finito solo alla domenica e non sarebbero passate le dodici ore necessarie a permettergli la partecipazione alla corsa in circuito. Sfortunatamente (o fortunatamente, dipende da come la si vuol guardare) Leo Kinnunen nel Rally 1000 Laghi si ritira il giovedì e quindi può anche prendere parte alle prove, anche se una carenza di assetto nella McLaren M12 gli impedisce di ben figurare.

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A dispetto dello sparuto gruppetto di iscritti, la gara è abbastanza interessate con le due 917K di testa impegnate in un duello a suon di giri veloci che vede Neuhaus avvantaggiarsi per poi perdere terreno e ritrovarsi van Lennep attaccato agli scarichi. Con la gara ancora agli inizi, c’è già da segnalare il ritiro, l’ennesimo, di Helmut Kelleners con la frizione della sua March 707 andata.

1970sp13.jpgDeutscheAutoZeitungMagazine

E se Peterson è tranquillo terzo, staccato dai primi ma abbastanza lontano dagli inseguitori, tra di loro è guerra aperta con Pilette che deve rintuzzare i continui attacchi di Piper e Larrousse. Marko è leggermente più staccato ed in lotta con Kinnunen. Al decimo giro il breack che deciderà la corsa con van Lennep che riesce a portare la sua Porsche 917K davanti a quella di Jurgen Neuhaus complice un doppiaggio.

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Peterson continua in solitaria la sua corsa per il podio mentre dietro il gruppetto comincia a dare segni di nervosismo con Teddy Pilette che, con la Lola T70 del Team Vds, fa sempre più fatica a contenere David Piper e Gerard Larrousse.

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Tanto tuonò che piovve, recita un vecchio proverbio e così succede dopo la metà gara con la 917K di David Piper e la Porsche 908/2 di Gerard Larrousse che hanno finalmente ragione della T70 di Teddy Pilette.


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Tra i primi due c’è ancora una sorta di elastico con van Lennep che ora ricopre il ruolo di lepre guadagnando qualche decimo su Neuhaus per poi perderlo; Peterson tranquillo terzo con la T70 di Bonnier è quello che si è annoiato di più, mentre dietro gli ultimi fuochi sono di David Piper, sulla cui Porsche 917K una foratura lenta lo mette alla mercé di Larrousse che riesce a passarlo.


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Finisce così con la vittoria della Porsche 917K del Team AAW guidata magistralmente da Gijs van Lennep

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che precede sul traguardo la Porsche 917K di Jurgen Neuhaus per meno di due secondi. Terzo Ronnie Peterson con la Lola T70 del Team Bonnier.

1970sp19.jpgscuderia-naftalin.com

Larrousse porta la sua 908/2 Martini al quarto posto, quinto Pilette con la T70 VdS, sesta piazza per Helmut Marko con la seconda Porsche 908/2 Martini che approfitta della foratura lenta di David Piper che finisce settimo con la sua 917K. Leo Kinnunen, deluso per la sua settimana di gare, porta la McLaren M12 all’ottavo posto precedendo Blatzheim e Krause al volante di due Porsche 907. Appuntamento a Thruxton per il quinto atto dell’Interserie 1970 tra quattro settimane.

Alla prossima

Franz

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Salve a tutti,

mi si è frizzato un disco, e vabbé tanto ridondavo tutto su altri 2, ma mentre mi sono messo a postare questo mi sono accorto che il programmino di pulizia delle foto dalle scritte è finito all'altro mondo anche lui ... per il momento accontentatevi ...

alla prossima

Franz

 

 

 

 

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Salve a tutti

1970 PITLANE – Lola

Anche la Lola, cosi come Porsche, non tradiscono Gerhardt Härle, e troviamo diverse T70 iscritte ai singoli eventi o che partecipano a tutta la Serie, tra l’altro alcune di esse decisamente ben guidate e seguite da Team di tutto rispetto, anche se vedremo che alle volte può non bastare.

Bonnier Racing Team

Il pilota svedese, che ha avuto i suoi trascorsi anche in CanAm, e li avrà comunque anche quest’anno, iscrive una vettura in quattro occasioni, tre con lui alla guida ed una per Ronnie Peterson, guest star a Keimola. Nel complesso il Team lavora bene ed i risultati non mancano, con entrambi i piloti che vanno a podio e con Ronnie Peterson che anche con la piccola T210, una due litri, fa sua la quarta piazza su una pista veloce come Hockenheim.

1970sp20.jpgNorisring-Historie.de

Norisring 200 Miglia – Prova 7° in 1’19’’9 – Gara 5° - #5 Jo Bonnier Bonnier   Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 2° in 2’07’5 – Gara 3° - #4 Jo Bonnier Bonnier    Keimola Finnish Grand Prix – Prova 4° in 1’17’’430 – Gara 3° - #14 Ronnie Peterson Peterson   Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova 4° in 2’07’’2 – Gara 8° - #66 Jo Bonnier Bonnier   Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova 8° in 2’14 2 – Gara 4° - #? Ronnie Peterson Lola T210

 

VDS Racing

Anche il Team del Conte van der Straeten vorrebbe lasciare il suo segno sulla neonata Interserie ed iscrive una T70 per Teddy Pilette, pilota belga spesso sottovalutato ma decisamente veloce. Purtroppo la vettura paga una preparazione imperfetta e non brilla per le sue performance.

Norisring 200 Miglia – Prova Pole in 1’17’’0 – Gara DNF motore - #16 Teddy Pilette Pilette    Croft Jock Leith Trophy – Prova 7° in 1’09’’0 – Gara 6° - #8 Teddy Pilette Pilette   Keimola Finnish Grand Prix – Prova 5° in 1’17’’58 – Gara 5° - #6 Teddy Pilette Pilette  Thruxton Yellow Pages Trophy – 7° in 1’19’’0 – Gara 7° - #20 Teddy Pilette Pilette   Hockenheim Baden Wurttenberg – 12° in 2’14’’3 – Gara DNF frizione - #70 Teddy Pilette

 

Avalon Racing

Il Team inglese, senza un programma ben definito ma che in stagione ha iscritto la sua Lola T70 nel Campionato Inglese e con qualche partecipazione al Mondiale ed alle classiche di fine stagione, non disdegna qualche presenza anche in Interserie con risultati decisamente poco importanti.

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Norisring 200 Miglia – Prova 14° in 1’23’’2 – Gara 9° - #18 Barrie Smith Smith      Hockenheim Sudwest Pokal – Prova NoTime – Gara 14° - #? Barrie Smith

 

David Piper Racing Team

Il forte e carismatico pilota inglese, onnipresente nelle gare riservate alle Sport, si ritaglia lo spazio per qualche partecipazione, affidando la sua Lola T70 a Richard Attwood, in altre occasioni suo coequipier nelle Endurance Mondiali.

Norisring 200 Miglia – Prova 8° in 1’20’’9 – Gara DNF Ammort. class. 21° - #11 R. Attwood   Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 8° in 2’12’’6Gara 5° - #5 Richard Attwood

 

A & J Motors Ltd

Altro Team Inglese con presenze saltuarie nell’Interserie, e risultati non rilevanti con la T70 affidata a Terry Croker; nella gara di Thruxton, con l’utilizzo della piccola T210, arriva un bel 4° posto, sempre con Croker al volante.

Norisring 200 Miglia – Prova DNP pompa olio – Gara DNS - #? Terry Croker    Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 14° in 2’15’’5 – Gara DNF meccanica - #Terry Croker     Thruxton Yellow Pages Trophy – Prova 4° in 1’17’’6 – Gara 4° - #? Lola T210 Terry Croker

 

Sklenar Racing Team

Il pilota austriaco partecipa alle prime due gare della Serie non vedendo mai il traguardo con la sua Lola T70 decisamente a corto di preparazione.


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Norisring 200 Miglia – Prova 20° in 1’29’’8 – Gara DNF meccanica - #19 Stefan Sklenar    Hockenheim Sudwest Pokal – Prova NT – Gara DNF meccanica class. 17° - #? Stefan Sklenar

 

Egmont Dursch Racing Team

Il pilota tedesco partecipa alle due gare di casa ma sono due ritiri senza storia.

Hockenheim Sudwest Pokal – Prova NT – Gara DNF - #27 Egmont Dursch      Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova NT – Gara DNF - #72 Egmont Dursch

 

Bernd Seidler Racing Team

Il pilota svizzero corre le due gare iniziali e, pur se lontano dai primi, vede sempre il traguardo.

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Norisring 200 Miglia – Prova 24° in 1’32’’8 – Gara 15° - #21 Bernd Seidler    Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova NT – Gara 14° - #71 Bernd Seidler

 

alla prossima

Franz

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Salve a tutti

Thruxton – Yellow Pages Trophy

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Seconda trasferta tra i sudditi della Regina, a Thruxton, ed anche stavolta ci sono assenze tra le grosse Sport e ci sono molte due litri, veloci e ben guidate. L'elenco dei protagonisti è presto fatto, con la Porsche 917K del Team Gesipa, affidata come al solito a Jurgen Neuhaus, la Lola T70 del VdS Racing Team guidata da Teddy Pilette e David Prophet con la McLaren M12 di Bill Bradley. Per il resto la fanno da padrone le agili Porsche 908/2 tre litri del Martini per Marko e Lins, del Bosch Racing affidata a Lauda e quella schierata dal Team Gesipa per Michael Weber. Ma le vere sorprese, che non lo sono poi tanto per chi conosce bene il mondo delle Sport nella terra di Albione, sono le due piccole due litri Lola T210 di Craft, 2° tempo e Terry Croker, 4° in griglia che si sono inframmezzate tra Neuhaus, in Pole per un soffio, Marko e lauda rispettivamente terzo e quinto tempo. Per quelli fiduciosi in una passeggiata della Porsche 917K, la corsa è stata una sorpresa; piacevole perche alla fine Neuhaus ha approfittato dell'assenza dei suoi avversari diretti per fare bottino pieno, vincendo ...

1970sp25.jpgforum-auto.com

... ma fiato sospeso fino alla bandiera a scacchi perchè Cris Craft, abbandonata per l'occasione la sua McLaren Cpsworth, ha guidato in maniera divina la Lola T210 del suo Team Evergreen stando per 25 giri negli scarichi della 917K e ricucendo il divario ogni volta che il tedesco riusciva a prendere un minimo margine, mai salito comunque oltra i due secondi.

1970sp26.jpgforum-auto.com

Nella foto sopra vediamo i primi quattro che hanno viaggiato con questi distacchi per tutta la gara

Sul gradino più basso del podio, Helmut Marko con la Porsche 908/2 Martini, più fortunato del suo compagno di colori, Rudi Lins, fermato anzitempo da una perdità d'olio;

1970sp27.jpgforum-auto.com

... quarta piazza per un altro funambolo che non ha mai smesso di provarci a salire sul podio, Terry Croker con un'altra Lola T210 molto a punto. (Nella foto sopra vediamo i primi quattro che hanno viaggiato con questi distacchi per tutta la gara) Quinta piazza per Niki lauda con la 908/2 del Bosch Racing ...

1970sp28.jpgautodiva.fr

... che precede sul traguardo Weber con un'altra Porsche 908/2, Pilette con la T70 del VdS, David Prophet con la McLaren M12, e due Chevron B8 Coupè, quella motorizzata Ford di Mike Gribben e quella spinta da un Bmw 1,8 guidata da Allen Gibson. Tra le curiosità, che non mancano mai in questi anni, anche la Brabham Bt8 Climax di Keith Grant, fermata dalla rottura di un cuscinetto mentra navigava tra gli ultimi.

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Ora manca solo la gara di Hockenheim, per la seconda volta in stagione, e Neuhaus ha messo una seria ipoteca sulla vittoria finale; ma sono anni in cui le vetture sono tutto meno che affidabili ed un problema meccanico è ipotesi tutt'altro che rara, sono queste le neanche troppo segrete speranze dell'unico contendente rimasto, Gijs van Lennep. Del resto basterà attendere tre settimane per mettere la parola fine ed il primo sigillo sulla CanAm Europea.

Alla prossima

Franz

 


 

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Salve a tutti

1970 PITLANE – Alfa Romeo & Ferrari

Non era partita male l'avventura Alfa Romeo nell'Interserie 1970, ma del resto non c'era nessun imprimatur della casa di Arese ed il tutto era da ricondurre ad una iniziativa privata delle filiale tedesca. Così la bella prva di Herbert Schultze con la 33/3 è rimasta un esercizio di stile e quel quarto posto non ha avuto seguito.

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Norisring 200 Miglia – Prova 10° in 1'21''3 – Gara 4° - #35 Herbert Schultze

Per quanto concerne la Casa di Maranello, anche qui nessuna intenzione di correre l'Interserie e solo l'interessamento della Scuderia Picchio Rosso che schiera la sua 512S in tre occasioni, due volte con Gianpiero Moretti ed una con Corrado Mafredini, con alterne fortune.

1970sp31.jpgitkc.it-Momo site

 

Norisring 200 Miglia – Prova 5° in 1'18''1 – Gara DNF foratura - #6 Gianpiero Moretti Hockenheim Sudwest Pokal – Prova 11° in 2'14''6 – Gara 8° - #? Gianpiero Moretti Hockenheim Baden Wurttenberg – Prova 7° in 2'09''8 – Gara 16° - # Corrado Manfredini

Alla prossima

Franz

 

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Salve a tutti

Hockenheim – Baden Wurttenberg

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La prima stagione volge al termine e per l'ultimo appuntamento ritroviamo il parterre ricco di inizio stagione. Assente giustificato David Piper che durante le riprese del film Le Mans ha avuto un brutto incidente guito al quale gli hanno amputato la gamba sotto il ginocchio. Per il resto Il rientrante Kellener, saltata la trasferta di Thruxton, porta la sua March 707 in Pole con il tempo di 2'03''6 rifilando 8/10 a Neuhaus, sulla Porsche 917K Gesipa e la bellezza di 3'' a Gijs van Lennep sulla 917K dell'AAW.  Jo Bonnier conferma le buone qualità della sua Lola T70, la migliore in questa stagione, con il quarto tempo

1970sp33.jpgautodiva.fr

seguito da David Prophet sulla McLaren M12 e dalla prima delle tre litri, la Porsche 908/2 Gesipa guidata da Michael Weber. Ad aprire la quarta fila la Ferrari 512S della Scuderia Picchio Rosso con al volante questa volta Corrado Manfredini;

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al suo fianco la prima delle due litri, la Lola T210 del Team Bonnier affidata a Ronnie Peterson. Chiudono i primi dieci un'altra Lola T210, quella di Terry Croker, che ha abbandonato la più muscolosa T70 e la terza Porsche 917K, quella dello Zitro Racing guidata da Dominique Martin. La gara sulla distanza delle 300 Miglia comincia in salita per Kelleners, che scattato benissimo a guidare il gruppo finisce in testa coda; fortunatamente riesce a non far spegnere lo Chevrolet e viene miracolosamente evitato da van Lennep che aveva appena sopravanzato Neuhaus. La March riprende la pista in quindicesima posizione e comincia il suo recupero. Neuhaus si riprende la prima posizione con l'olandese che però non lo molla, rimanendogli negli scarichi. Intorno al ventesimo giro, un terzo di gara Helmut Kelleners è in scia alle due 917K e nel breve volgere di pochi giri va in testa approfittando dell'abbondante cavalleria dello Chevy-Chaparral della March 707.

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Corrado Manfredini, nel frattempo ha portato la sua 512S al quarto posto ma presto si trova in balia di noie elettriche che fanno spegnere la sua vettura nei momenti più impensati, costringendolo a vere acrobazie ed a una serie di soste ai box che lo allontanano dalle posizioni nobili. L'ultima parte di gara è ravvivata solo dai lampi di Ronnie Peterson che sfruttando l'agilità della sua piccola Lola T210 si arrampica fino alla quarta piazza. Vince Kelleners che prcede glia ltri due a giri pieni, Jurgen Neuhaus, sulla Porsche 917K Gesipa ...

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e Gijs van Lennep con la Porsche 917K AAW.


1970sp37.jpgRallyRacing

Quarto con pieno merito Ronnie Peterson, Lola T210, primo delle due litri e primo dei doppiati seguito da una tre litri, la Porsche 908/2 di Michael Weber. Sesta piazza per Helmut Leuze, con la Porsche 908/2 dell'Asahi Pentax, settimo Hans-Dieter Blatzheim Porsche 907; ottavo Jo Bonnier, vittima di problemi di alimentazione alla T70 sul finire di gara. A chiudere i primi dieci Hans-Dieter Weigel su un'altra Porsche 907 e Hans Schulze-Schwering su una 910. All soglia della top-ten Helmut Krause, che diventerà un habitué della serie, con l'ennesima Porsche 907.

1970sp38.jpgautodiva.fr

Neuhaus è campione, piegando la resistenza del coriaceo olandese van Lennep, e sul podio dell'Interserie finisce anche Helmut Kelleners, forte di due vittorie con la neonata March 707.

Alla prossima

Franz

 

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Salve a tutti

"Ogni maledetta domenica" - Le altre corse

L’Interserie 1970 ha messo 6 gare in calendario, ma non è che i protagonisti della serie si siano limitati a quelle; spesso sono stati impegnati in corse senza validità ma su circuiti di una certa importanza, altre su circuiti minori con la pura finalità di una messa a punto migliore, altre ancora perché sono ancora gli anni in cui un pilota deve trovare qualcosa da fare “ogni maledetta domenica” … E’ così che ad inizio stagione Neuhaus, collauda la sua nuova Porsche 917K a Zolder, vincendo …
1970sp39.jpgTNF

cosa che qualche settimana dopo fa Kelleners, sempre a Zolder al volante della Ferrari 512S di Loos. A Monthlery e Dijon è Attwood a regalare due vittorie al suo patron David Piper, al volante della Lola T70 del Team, battendo Teddy Pilette, già con la Lola T70 del VdS, nella prima occasione e proprio Piper con la 917K, nella seconda. Ancora a Montlhery, qualche tempo dopo è Teddy Pilette a prendersi la rivincita sul Team Piper precedendo la 917K di David e la T70 di Attwood; e Jurgen Neruhaus avrà tratto sicuramente buoni auspici a Mainz Fintn, nel week-end precedente la 200 Miglia del Norisring, quando ha visto Kelleners fermarsi per un guasto meccanico alla sua March 707 permettendogli di andare a vincere indisturbato.

1970sp40.jpgStephen Bamber

A Vila Real, in Portogallo per la 500 Km avrà pensato la stessa cosa anche Teddy Pilette, vincitore con Gosselin, sulla Lola T70 VdS, mentre sentimenti opposti avrà provato Craft fermato dalla meccanica della sua McLaren M8C motorizzata Cosworth.

1970sp41.jpgFoto Marius

 

A Magny Cours è Beltoise a far felice Piper, portando la sua Lola alla vittoria davanti a Prophet con la McLaren M12 di Bill Bradley ed allo stesso Piper con la Porsche 917K.

1970sp42.jpgUdo Klinkel

A Diepholz è la non ancora promessa austriaca a vincere con la Porsche 908/2 del Bosch Racing precedendo sul traguardo ancora la M12 di Prophet . Poi in agosto a Karlskoga per il Gran Premio di Svezia è Craft a gioire portando la sua originale McLaren tre litri sul gradino più alto del podio. E se a Wunstorf è Kelleners a mettere la sua March davanti a Neuhaus e Pilette a Imola sembra di respirare l’aria del Mondiale

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con Porsche 917K, Ferrari 512S e Lola T70 snza dimenticare le Alfa Romeo 3 litri; vince Brian Redman, nella corsa in cui il Team Wyer lo prova in vista della stagione ’71.

1970sp44.jpgPorschemania.it

A Zandvoort, concomitante con la l’Interserie di Thruxton, è van Lennep a mettere la Porsche 917K dell’AAW davanti alla March 707 di Kelleners (dando così a Neuhaus, vincitore in Inghilterra il vantaggio definitivo per la vittoria finale).

1970sp45.jpgDidier Alain

Poi, per finire in bellezza la sua stagione di gare, così come aveva colto il successo nell’ultima gara a Hockenheim in occasione del Baden Wurttenberg, Kelleners si regala altri due successi, al Nurburgring ed a Neubiberg.

1970sp46.jpgLewis Adams

Ma così come aveva messo la parola fine nella serie ufficiale, l’ultimo lampo è di Neuhaus che porta la Porsche 917K Gesipa ad una bella vittoria a Montlhery nelle Coupe du Salon.

Alla prossima

Franz

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Salve a tutti

L'Interserie non sarà mai decollata, in termini di successo mediatico, come la CanAm, questo è certo, la sua rivalutazione è "postuma" ma ci ha comunque regalato 5/6 anni di spunti interesanti e di personaggi di un certo spessore. Ed in tutti i casi la vittoria delle singole gare e del Campionato è sempre stata sfruttata dalla Porsche ...

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Due dei protagonisti della stagione, Gijs van Lennep e Jurgen Neuhaus, qui ad Hockenheim in occasione del Baden Wurttenberg, corsa conclusiva della stagione. La Porsche 917 è una vettura competitiva ma sicuramente sia il Gesipa Racing Team che curava quella del tedesco, che l'AAW Racing, che seguiva l'olandese erano strutture di ottimo livello.                                                                                                                                                                                                                                                                  1970sp48.jpgautodiva.fr

Dopo la vittoria a Keimola, l'essere costretto a correre a Zandvoort, pur vincendo il Trofeo delle Dune, saltando la trasferta a Thruxton per ragioni di sponsor è costato caro a van Lennep in ottica campionato.

1970sp49.jpgAutosprint Magazine

Bel gruppo al Norisring, 5 litri del mondiale contro maxi cilindrate Gruppo 7 ... qui van Lennep (Porsche 917K) precede Teddy Pilette (Lola T70), Vic Elford (McLaren M12) e Helmut Kelleners (March 707)

1970sp50.jpgNorisring Historie.de

Ancora al Norisring, Kelleners-707 davanti a Teddy Pilette-T70, van Lennep-917k, Elford-M12, Neuhaus-917k, Attwood-T70 e Bonnier-T70 ...

1970sp51.jpgNorisring Historie.de

Quella di Bonnier è stata in assoluto la miglior Lola T70 presente in questa prima stagione Interserie; indubbiamente non più in grado di puntare alla vittoria, se non in condizioni particolari, ma sempre buona protagonista in assoluto. Qui è ad Hockenheim, ancora in occasione della seconda trasferta sulla veloce pista tedesca.

1970sp52.jpgautodiva.fr

Ha fatto una gran corsa Pedro Rodriguez, con la Porsche 908/2 del Sports Cars Brostrom, finendo con un meritatissimo podio; purtroppo un anno dopo sarà nuovamente invitato per la 200 Miglia, ancora valida per l'Interserie ...

1970sp53.jpgautodiva.fr

Bene, per il momento stop ...

alla prossima

Franz

 

 

 

 

 

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Salve a tutti

ancora alcune pillole ... sul 1970 ...

a Imola, per la 500 Km che a dispetto della giovane età è gia assurta ad evento clou di fine stagione, si fanno le prove generali in vista di un '71 dentro la Serie Europea ed il parterre '70 non è niente male ... c'è anche il Preside Volante che divide la Porsche 917K dello Zitro Racing con Dominique Martin; un incidente li metterà fuori corsa.

1970sp54.jpgforum-auto.com

A proposito della 500 Miglia, corsa in una domenica di fine estate con una cornice di flla (vedere le tribune) degna delle grandi occasioni. Allo start Merzario scatta bene ed alla staccata della Tosa è davanti alle due 917 Wyer ... resisterà quattro intensissimi giri poi dovrà cedere, prima a Pedro e poi a Redman ...

1970sp55.jpgAutosprint Magazine

Pedro imprime alla corsa un ritmo da Gran Premio ma al 36° giro un doppiato si gira proprio davanti a lui che per evitarlo mette la sua 917 in testa coda ... non c'è contatto tra i due ma con le barriere si! Redman se ne va cosi a vincere ... ricordate la storiella di Napoleone che soleva dire di preferire i Generali fortunati a quelli bravi? Brian era ad Imola perchè JW aveva cominciato le selezioni per le coppie '71 e miglior risultato non ci poteva essere per l'inglese ...

1970sp56.jpgAutosprint Magazine

Tra le piste non frequentate in questa prima stagione anche il Nurburgring organizza un evento a fine stagione, candidandosi ad una data nell'anno che verrà ... si corre sul corto per una questione di pubblico e se i primi due, Kelleners che vince con la 707 e Craft che gli fa da scudiero con la McLaren M8C, sono fuori portata, il pubblico si diverte per buona parte della corsa per il duello che coinvolge la Lola T70 del Team Bonnier occasionalmente affidata ad Herbert "peldicarota" Muller, Niki Lauda con la Porsche 908/2 del Bosch Racing, JoBo che usa la sua Lola T210 e Michael Weber con la 908/2 Gesipa ...

1970sp57.jpgforum-auto.com

Per chiudere ancora uno scatto al Campione ed alla sua cavalcatura, a Montlhery tra le due chicane che "porzionano" la sopraelevata ...

1970sp58.jpgfansoflemans.free.fr

... ed il terzo classificato nella Generale, Helmut Kelleners e la sua March 707 qui a Zandvoort per il Trofeo delle Dune, veloce ma poco affidabile ...

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alla prossima

Franz

 

 

 

 

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  • 2 weeks later...

salve a tutti,

ripartiamo con la seconda Stagione Interserie, il 1971 ...

1971 – La Stagione

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Messa in archivio la stagione del debutto dei mostri sul vecchio continnte, con un bilancio discretamete positivo (il pubblico ha gradito le maxi-sport dal vivo e qualche corsa è stata anche interessante) l'Interserie mette a calendario sette corse per il 1971, anche se solo cinque sarranno mi circuiti che ospiteranno le gare. Infatti dopo aver provato ad attirare il pubblico nel '70 con una gara senza validità, Imola ospiterà il Campionato in primavera con la Coppa Shell ed a fine estate con la classica 500 Km, così come Hockenheim che avrà il Sudwest Pokal in Luglio ed il Presis von Baden Wurttemberg in ottobre ed infine, altra debuttante al Gran Ballo delle oltre 5 litri Zolder con la sua Kent 300 Texaco Trophy. Poche le novità regolamentari, come nello spirito del Regolamento del Gruppo 7, per cui la tanto temuta riduzione della cilindrata massima ammessa (minacciata dalla Federazione che non vede proprio di buon occhio una Serie per vetture Sport che non sia sotto il suo ombrello, ora che il Mondiale sarà definitivamente destinato alle 3 litri) non ci sarà e continueremo a vedere gli 8,1 litri Chevy spingere questa vetture per la gioia del pubblico, che si spera essere più numeroso. Unica vera novità, con l'eccezione di Hockenheim ( che non ha ceduto alla sua tradizione di classiche in corsa unica) tutte le gare saranno disputate su deu manche con somma di tempi, per dar modo al pubblico ed ai protagonisti di poter correre in una delle due anche in caso di noie meccaniche. Ultima annotazione, dopo la doppia trasferta della scorsa stagione, non ci saranno gare in Gran Bretagna mentre rimane il classico Finnish Grand Prix a Keimola.

Queste le sfide della stagione con i relativi vincitori

02/05/71 : Coppa Shell Imola , 1° Arturo Merzario / Ferrari 512M châssis n°1010 /SEFAC Ferrari
06/06/71 :
Kent 300 Zolder : 1° Peter Gethin /McLaren M8E Chevrolet châssis 80-02/ Sid Taylor Racing
04/07/71 :
Sudwest Pokal Hockenheim, 1° Derek Bell /McLaren M8E Chevrolet châssis 80-02 /Sid Taylor Racing
11/07/71:
200 miglia Norisring, 1° Chris Craft /McLaren M8E Chevrolet châssis 80-01/Ecurie Evergreen
22/08/71:
Finnish GP Keimola, 1°Leo Kinnunen / Porsche 917 Spyder châssis 015/021 /AAW Racing Team
12/09/71:
500 km Imola, 1° Brian Redman / BRM P167 Chevrolet châssis 01 /Sid Taylor Racing
03/10/71:
Preis von Baden Wurttenberg Hockenheim, 1° Brian Redman /BRM P167 Chevrolet châssis 01 /Sid Taylor Racing

Sono quattro le marche a vincere almeno una gara e ben sei i piloti a passare per primi sotto la bandiera a scacchi con il Team diretto da Sid Taylor che vince ben quattro corse con due macchine diverse. Non c'è stato da annoiarsi, e pur se in qualche occasione le gare noiose lo sono sembrate, c'è sempre stato qualche spunto che le ha di fatto rese godibili. Alla fine la Porsche ha portato a casa un altro alloro, con Leo Kinnunen, che pur vincendo solo in casa, ha fatto della sua regolarità, e dell'affidabilità della sua 917 spyder, l'arma vincente; ma se il cavallino di Stoccarda può mettere nel Palmares un altro, meritato, titolo non si può dire che la concorrenza sia stata passivamente a guardare. Il fututo sembra più roseo in autunno che non in primavera ed il '72 che bussa alle porte incuriosisce non poco i suoi protagonisti e noi che lo attendiamo con ansia.

Giusto per la cronaca, la Classifica Generale finale recita:

1° Leo Kinnunen – Porsche 917 Spyder – AAW Racing

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2° Peter Gethin – McLaren M8E – Sid Taylor Racing

3° Michael Weber – Porsche 917 Spyder – Gesipa Racing Team

4° Brian Redman – BRM P167 – Sid Taylor Racing

5° Chris Craft – McLaren M8E – Team Evergreen

6° Jurgen Neuhaus – Porsche 917 Spyder – Shell Heckersbruch Racing

Alla prossima

Franz

 

 

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Salve a tutti,

Imola – Coppa Shell

"C'è un legame molto stretto tra Imola e la Ferrari, o meglio c'è un qualcosa che non è neanche lontanamente quantificabile che lega Enzo Ferrari ed il circuito che porta il nome del suo amato figlio Dino. Perchè questo inizio, quando ci sarebbe molto di cui parlare riguardo ad una corsa che è stata bella ed interessante per come si è svolta e per come è finita? Perché in un momento come questo in cui il Mondiale F1 entra nel vivo, nel Mondiale Marche si insegue ancora una vera soddisfazione, ed entrambi tra sabato e domenica prossima costringeranno chi è impegnato in entrambi ai salti mortali per la coincidenza di date tra Silverstone, Gran Premio di Inghilterra al sabato e 1000 Km di Spa alla domenica, c'è chi si dibatte tra le sue difficolta tecniche, amplificate dal problema scioperi che attanaglia la nostra Italia e che pure trova tempo e risorse per portare in pista, regalando gioia e spettacolo ai 60.000 del Santerno, una Ferrari 512M dotata del 7 litri destinato alla Can-Am affidandola all'Arturo nazionale. E magari riesce pure a vincere ..."

Quello sopra è volutamente un virgolettato, perchè se è vero che l'ho scritto io, è anche vero che sono andato a rileggermi le cronache dell'epoca di Marcellino Sabbatini e Franco Lini (quando Autosprint era IL giornale e non quella patetica rivistina odierna) e mi sono acorto che anche provandoci non riuscivo a fare altro che "copiare" ... male ... ma copiare. Comunque la scelta di chiedere una data all'Interserie, anzi due perchè a Imola si tornerà anche in settembre per la 500 Km è stata una cosa importante per tutti, circuito, protagonisti e pubblico. Ha vinto, forse si può persino parlare di trionfo, Merzario con la Ferrari 512M,

1971sp12.jpgautodiva.fr

iscritta in forma ufficiale e seguita sul circuito da Forghieri e con Gozzi per i collegamenti con la stampa; che sono stati al solito in stile Ferrari, ovvero seminare certezze che seminano dubbi o il contrario se preferite, con quel cartellino Ferrari 7000 visto da Lini ma mai confermato da Forghieri e del quale lo stesso Merzario "... io faccio quello che mi chiedono, guidare veloce - dice - ma che volete che ne sappia di cosa ha in pancia la mia 512 ..." Ed ha ragione il comasco quando parla del guidare veloce, perchè dopo la Pole al sabato con uno strepitoso 1'33''42, le due manche vinte, con largo margine la prima e in volata la seconda, gli è mancato il giro più veloce anche se, quando è servito, nella prima parte della seconda manche soprattutto, Arturo ha fatto il vuoto dietro di se con una serie di giri velocissima. Alla fine Craft, con la McLaren M8E fara segnare il nuovo record in 1'32''8, Kinnunen con la sua nuova Porsche 917 Spyder farà nello steso giro 1'32''9 ed Arturo nei suoi giri sprint era arrivato fino ad 1'33''0.             Quindi è Chris Craft con la sua McLaren M8E, non più alimentata, come la sua M8C, da un Cosworth 3 litri ma da un corposo Chevrolet da 7,6 litri, che pur preceduto da Kinnunen sul traguardo della seconda manche per la miseria di 3/10, lo ha preceduto nella somma dei tempi per averlo battuto di 8/10 nella prima.

1971sp13.jpgRallye Racing

 

A completare il podio, abbiamo detto, terzo Leo Kinnunen con una delle tre Porsche 917 Spyder, che vediamo sotto in compagnia di Jurgen Neuhaus, davanti e Michael Weber dietro. Il finlandese ha sicuramente pagato cara la partenza in quinta fila dopo una qualifica problematica, ma la sua barchetta, così come quelle dei tedeschi Neuhaus e Weber sono apparse delle ottime vetture, sia spinte dal 5 litri che dal più recente 5,4 (la differenza non sta tanto nei cavalli in più, che comunque ci sono ma nellìerogazione che aiuta molto la guidabilità della vettura stando a sentire tutti quelli che hanno avuto l'occasione di poterlo utilizzare)

1971sp14.jpgAutosprint

Un altro che ha fatto impazzire il pubblico per la tenacia con cui ha corso, difendendosi ed attaccando come un gladiatore, premiato alla fine dalla quarta piazza, è stato Teodoro Zeccoli, che ha fatto volare la sua Alfa Romeo 33/3, finendo a pieni giri e primo delle tre litri.

1971sp15.jpgAutosprint

Quinta piazza per José Juncadella, con la Ferrari 512M dell'Ecuderia Montjuich, che ha pagato una prima manche difficoltosa per l'assetto un po' scivoloso della sua vettura ma che si è rifatto con una seconda frazione veloce e senza sbavature.

1971sp16.jpgRallye Racing

 

A seguire Michael Weber, sesto con la Porsche 917 Spyder, Georg Loos con la Ferrari 512M Gelo, settimo; ottavo Jo Bonnier con la sua Lola T212 primo delle due litri, nono Dominique Martin con la Porsche 917K e decimo, Zuccoli con una Lola T210. Buon protagonista anche Helmut Kelleners, ancora accasato in March, ora nel Team Felder che fa correre il nuovo modello 717, rivisto nell'aerodinamica. Dopo un quarto nella prima manche, un testacoda e noie alla frizione nella seconda lo costringeranno ad uno stop anticipato.

1971sp17.jpgAutosprint

E' stata un po' la giornata della Ferrari 512M, al di là della vittoria; tre nei primi dieci ed un'altra possibile piazzata, quella della Brescia Corse di "Pam", ultimo a pieni giri della prima frazione fermato poi dalla trasmissione nella seconda parte.

1971sp18.jpgRallye Racing

 

Alla prossima

Franz

 

 

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Salve a tutti

1971 PADDOCK – Ferrari

Poca cosa nel 1970, le partecipazioni Ferrari alla serie Europea sono cresciute di numero e di importanza in questa stagione. Complice la tentzione Can-Am forse o più semplicemente il fatto che Imola sia entrata a far parte dei circuiti coinvolti, sta di fatto che le partecipazione in forma ufficiale non sono state mascherate ma, anzi, rese esplicite dal personale al seguito, dai tecnici, Mauro Forghieri, alle Pubbliche Relazioni (ho usato volutamente la maiuscola), Gozzi. Nella prima gara della stagione, a Imola per la Coppa Shell, Arturo Merzario ha corso con la 512M "laboratorio" dotata del V12 da 7 litri. Si è molto parlato di un 5000 modificato, del 6,2 litri del '69 rivisto e corretto ed ancora di un 7,2 litri ma forse alla fine la realtà sta tutta in quel cartellino che Franco Lini ha visto e fotografato (pur se risulta poco chiaro). In settembre poi la Ferrari e tornata nuovamente a Imola ed ancora in forma ufficiale con Clay Regazzoni e l'ormai svezzata Ferrari 312P pronta alla trionfale cavalcata nel Mondiale 1972. Dopo un buon secondo tempo in prova (preceduto solo dalla McLaren M8E di Peter Gethin spinta da un 8,1 litri e precedendo il futuro vincitore Vic Elford con la Bem P167 motorizzata da uno Chevrolet 8100, la gara ha preso una piega decisamente diversa. Clay chiude la sua batteria in testa (con un tempo più lento di 6''3 rispetto a Redman vincente nell'altra ma nella Finale sotto il diluvio universale che costringerà la direzione gara ad uno stop anticipato, Clay al comando con una serie di tempi che lo hanno messo subito al riparo da eventuali attacchi è stato fermato dalla rottura della cinghia dentata che alimenta la pompa di alimentazione.

1971sp19.jpgforum-motorlegend.com

Imola Coppa Shell – prova Pole in 1'33''42 – gara 1° - #22 Arturo Merzario Ferrari 512M

Imola 500 Km – prova 2° in 1'29''47 – gara 11° - #60 Clay Regazzoni Ferrari 312P

 

Scuderia Brescia Corse

La Scuderia italiana ha partecipato anche a questa seconda stagione con una Ferrari 512M, affidandola a ''PAM'' in cinque occasioni; il driver italiano si comporta egrgiamente stando spesso nella top-ten con il fiore all'occhiello del 5° posto sulla veloce pista del Norisring.

1971sp20.jpgFred Lewis

 

Imola Coppa Shell – prova 7° in 1'36''47 – gara 16° (7°-DNF trasmissione) - #25

Zolder Kent 300 – prova 12° in 1'29''4 – gara 8° (9°-8°) - #25

Norisring 200 Meilen – prova 8° in 1'17''9 – gara 5° (6°-6°) - #25

Imola 500 Km – prova 10° in 1'35''02 – gara 7° (5° in batteria) - #25

Hockenheim Preis Baden Wurttenberg – prova 13° 2'09''2 – gara 8° - #25

 

Gelo Racing Team

Anche il team di Georg Loos schiera una Ferrari 512M; ad usarla è prima il titolare che poi, assato ad una McLaren M8C, l'affida a Franz Pesch.

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Imola Coppa Shell – prova 13° in 1'44'73 – gara 7° (9°-6°) - #20 Georg Loos

Norisring 200 Meilen – prova 10° in 1'18''2 – gara 6° (7°-7°) - #21 Franz Pesch

Hockenheim Preis Baden Wurttenberg – prova 11° 2'07''5 – gara 6° - #21 Franz Pesch

 

Herbert Muller Racing

Alla Ferrari è purtroppo legata anche una pagina triste di questa stagione di corse, al Norisring per la 200 Miglia il Team del pilota svizzero schiera due Ferrari 512M, una per il titolare ed una per Pedro Rodriguez (ingaggiato nell'attesa degli aggiornamenti sulla nuova Brm P167). All'11° giro della prima manche, Pedro è in testa quando una incomprensione in un doppiaggio provoca un incidente che uccide il pilota messicano. Si è scritto molto riguardo la vettura utilizzata da Rodriguez, definita da certa stampa "un rottame" reduce da alcune scene del girato del film Le Mans, ma nella realtà la vettura era stata a Maranello per un controllo totale e il secondo tempo in prova (1'15''3 a soli 2/10 dalla Pole della McLaren M8E pilotata da Chris Craft) chiarisce forse meglio di ogni smentita la validità della sua vettura.

1971sp22.jpgFred Lewis

 

Norisring 200 Meilen – prova 2° in 1'15''3 – gara DNF fatal accident - #26 Pedro Rodriguez

Norisring 200 Meilen – prova 7° in 1'17''0 – gara DNF - #70 Herbert Muller

Hockenheim Preis Baden Wurttenberg – prova 8° in 2'05''5 – gara DNS motore - #? Herbert Muller

Nell'arco dell'anno si sono viste anche altre Ferrari, tra tutte la 512M della Scuderia Montjuich affidata a José Juncadella che a Imola ha portato a casa un bel 5° posto finale nella Coppa Shell di primavera e quella della Scuderia Filipinetti che con Corrado Manfredini è stata meno brillante, sempre a Imola ma per la 500 Km di fine estate.

Alla prossima

Franz

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