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[Motomondiale] 2013.05 - GP Italia


Pep92

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1973: partenza della classe 250cc. Per la prima volta un GP del Motomondiale è trasmesso in diretta TV in Italia, e pochi secondi dopo i telespettatori assisteranno alla strage. Il numero 2, Pasolini, e il 3, Saarinen, rimarranno coinvolti in un incidente che costerà  loro la vita. Gli organizzatori cancelleranno la 500cc e il circus non tornerà  più a Monza fino al 1981.

 

 

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Partenza della 500cc del 1974: in testa Phil Read (3), poi Palomo (35), Gallina (20), Là¤nsivuori (2), Agostini (1) e Bonera (4). Sarà  proprio Bonera ad imporsi, al termine di una gara ad eliminazione, con solo nove piloti al traguardo. Quell'anno, Bonera si giocherà  il titolo con il compagno di squadra (alla MV Agusta) Phil Read, perdendolo per 13 punti.

 

 

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1980, classe 125cc: in prima fila ci sono Bianchi, Giampaolo Marchetti, un debuttante Loris Reggiani e Nieto. Per Bianchi sarà  il terzo successo nel GP d'Italia, ottenuto con oltre 30" di vantaggio su Guy Bertin.

 

 

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Nel 1985, la prima doppietta di Freddie Spencer arriva proprio al Mugello: in 250cc si impone su Lavado e Fausto Ricci, in 500cc stacca Lawson e Gardner. Saranno quattro le double in quell'anno per Fast Freddie, che conquisterà  entrambi i titoli.

 

 

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1993: Wayne Rainey comanda il GP di Misano davanti a Cadalora e Schwantz, ma un incidente chiuderà  nel peggiore dei modi la carriera del tre volte campione del Mondo, facendogli perdere l'uso degli arti inferiori. Cadalora otterrà  il primo successo nella classe regina, e il Motomondiale non tornerà  a Misano fino al 2007.

 

 

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Nel 1998 è Marcellino Lucchi a trionfare, nella classe 250cc. A 41 anni, Lucchi ottiene l'unica vittoria nel Motomondiale, davanti a Valentino Rossi.

 

 

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Dominio italiano nel 2000, nella 500cc, che non si conclude tuttavia con l'esito sperato. Rossi si stende a due giri dal termine, Biaggi lo imita nel corso dell'ultimo passaggio: rimane in piedi solo Capirossi, che ottiene la vittoria davanti a Checa e McWilliams sull'Aprilia.

 

 

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Nel 2001, sotto l'acqua, Noboru Ueda ottiene l'ultima vittoria in carriera, su una vecchia TSR-Honda, su Borsoi e Poggiali.

 

 

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Il 2005 vede il trionfo dell'Italia su due ruote: nella MotoGP, Rossi precede Biaggi, Capirossi e Melandri, al termine di un feroce duello a suon di sorpassi.

 

 

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Altro memorabile duello tra italiani è quello della classe 250cc del 2009, che vede Mattia Pasini (che ho maldestramente dimenticato di riportare nella tabella sopra) avere la meglio su Marco Simoncelli sotto la pioggia.

 

Se si parla di GP d'Italia, senza distinzione tra Mugello, Misano, Monza, mi permetto di ricordare la gara del '90, più che altro per il leggendario sorpasso di Schwantz al Tramonto su tre Campiondi del Mondo: Rainey (che vinse la gara) Doohan e Gardner.

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Mugello, Libere 1: Marquez svetta sull'umido, ma cade
Nel finale si passa alle slick e Marc precede Pirro e Bradl. Indietro le Yamaha, brutta caduta per Dovizioso

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, Marc Marquez ha dato un ennesimo saggio del suo talento nella prima sessione di prove libere del Gp d'Italia di MotoGp, al Mugello. Un turno iniziato con la pista bagnata, che è andata via via asciugando, consentendo il passaggio alle gomme slick nella fase conclusiva.

 

Ed è stato proprio quando si è passati su queste che il pilota della Honda ha fatto una grande differenza, girando costantemente circa 1" più veloce rispetto a tutti gli altri. Alla fine il suo 1'54"797 gli ha consentito di chiudere con un margine di poco meno di quattro decimi, ma solo perchè all'ultimo giro, mentre gli altri miglioravano ancora, si è reso protagonista di un dritto con annessa caduta da fermo sull'erba bagnata.

 

Alle sue spalle c'è sicuramente una delle note liete di questa mattinata, ovvero Michele Pirro, bravissimo a portare la Ducati "laboratorio" in seconda posizione, scavalcando proprio in extremis la Honda di Stefan Bradl, dopo essere stato anche al comando per qualche frangente. Va detto però che questa non è una classifica particolarmente significativa, come certificato dal quarto tempo della ART-Aprilia di Karel Abraham e dal quinto di quella di Yonny Hernandez, cui va il merito di essere stato il primo a rischiare le slick.

 

Il leader del Mondiale Dani Pedrosa, per esempio, non ha voluto rischiare troppo ed è solo ottavo con la sua Honda, alle spalle anche di Bradley Smith e Nicky Hayden. Ancora più prudenti lo sono stati i piloti della Yamaha: Jorge Lorenzo non ha neppure girato nei minuti finali del turno, mentre Valentino Rossi ha girato con le rain quasi fino alla bandiera a scacchi, quindi al momento sono 14esimo e 19esimo. Questo vuol dire che se dovesse piovere nelle libere di oggi pomeriggio e in quelle di domattina, finirebbero entrambi in Q1.

 

Stesso discorso che vale anche per Andrea Dovizioso, 15esimo ed autore anche di una brutta caduta alla San Donato con la sua Ducati: il romagnolo ha perso l'anteriore della Desmosedici in entrata ed è rotolato piuttosto rovinosamente nella via di fuga, fortunatamente senza particolari conclusioni. A terra ci è finito anche Danilo Petrucci, danneggiando parecchio la sua Suter-BMW, ma cavandosela senza un graffio.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27933/moto-gp-mugello-libere-1-marc-marquez-svetta-sull-umido-ma-cade

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prima della San Donato, ha sbagliato linea ed uscito sull'erba a sinistra adesso è al centro medico , è caduto pure Smith alla Savelli anche lui al centro medico

Modificato da Giuseppe92
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Mugello, Libere 2: Lorenzo primo, ma Valentino c'è!
La Yamaha fa tripletta con Crutchlow e il "Dottore" ha un gran passo. Staccato Pedrosa, che volo per Marquez!

La caduta di Marc Marquez, che fortunatamente si è rivelata meno grave di quanto poteva sembrare in un primo momento, ha catalizzato l'attenzione nella seconda sessione di prove libere del Gp d'Italia di MotoGp al Mugello, che però ha dato almeno un paio di indicazioni importanti.

 

La prima è che Valentino Rossi sembra essere tornato "Dottore" sul saliscendi toscano, che in passato gli ha già  regalato 9 successi. Il pilota pesarese si è migliorato costantemente per tutto il turno, stando quasi sempre davanti e mostrando un passo invidiabile.

 

Nel finale però ci ha pensato Jorge Lorenzo a negargli la gioia della prima posizione, stampando un 1'48"375 con cui gli è saltato davanti di soli 34 millesimi. La pole del 2012, dunque, rimane ancora lontana di circa 1", ma le Yamaha hanno dato un segnale importante, visto che solo Cal Crutchlow è vicino alle due M1 ufficiali, mentre tutti gli altri sono ad oltre 1" di distacco.

 

Per le Honda, infatti, è stata una sessione decisamente complicata: oltre alla caduta di Marquez, che ha chiuso 14esimo, Dani Pedrosa ha faticato a trovare il ritmo ed ha girato su tempi praticamente identici a quelle delle Ducati, con la Desmosedici di Nicky Hayden che si è inserita davanti a lui in quarta posizione.

 

Tutti molto vicini tra la quarta piazza occupata dall'americano e la 12esima di Aleix Espargaro, con ben nove moto racchiuse nello spazio di poco più di tre decimi. Di questo gruppetto fa parte anche uno stoico Andrea Dovizioso, bravissimo a staccare il settimo tempo nonostante la distorsione del rachide cervicale rimediata nella caduta di stamani. Davanti a lui si è inserito però anche Andrea Iannone, che ha sfruttato la scia di Rossi per piazzarsi sesto.

 

Merita di essere sottolineata anche la performance di Randy De Puniet, nono e primo delle CRT con la sua ART-Aprilia, alle spalle di Stefan Bradl e davanti alla Ducati "laboratorio" di Michele Pirro. Attimi di apprensione anche per Bradley Smith, vittima di un brutto high side: nonostante tutti fossero più preoccupati per Marquez, sembra che ad avere la peggio sia stato il britannico della Yamaha Tech 3, per il quale si sospetta una infortunio al braccio.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27947/moto-gp-mugello-libere-2-lorenzo-prima-ma-valentino-rossi-ha-un-gran-passo-botto-di-marquez

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Ben Spies pulls out of event as injury persists

 

Ma basta con queste scuse puerili. Il dolore a una spalla non può creare problemi al pilota in nessun caso.

Sono tutte scuse per giustificare che ormai è un bollito. Giusto?!

 

:asd:

 

Addirittura fingere di avere così male da rinunciare a correre pur di non farsi asfaltare..

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Mugello, Libere 3: Lorenzo vola, Marquez fuori dalla Q2
Risale Pedrosa, mentre Valentino pare più in difficoltà  rispetto a ieri. Dovizioso migliore dei ducatisti

Se ieri aveva atteso gli ultimi istanti della sessione per balzare davanti a tutti, questa mattina Jorge Lorenzo è stato l'assoluto mattatore del terzo turno di prove libere della MotoGp al Mugello. Il pilota della Yamaha si è immediatamente portato davanti a tutti e ci è rimasto per tutta la sessione risultando anche l'unico capace di infrangere il muro dell'1'48" in 1'47"972.

 

Ma a preoccupare la concorrenza deve essere la facilità  con cui il maiorchino è riuscito a girare con una certa costanza in 47" alto o 48" basso, tempi che praticamente sono riusciti solamente a lui stamane.

 

Rispetto a ieri ha fatto un passo avanti decisamente importante Dani Pedrosa, che ha tolto circa 1", chiudendo però con un gap di 250 millesimi nei confronti del campione del mondo in carica, che al momento sembra avere davvero una marcia in più sul saliscendi toscano.

 

Un passo indietro lo ha fatto invece Valentino Rossi, che si è dovuto accontentare del quarto tempo a 0"6 da Lorenzo, alle spalle anche di Stefan Bradl, senza riuscire neppure a migliorare la prestazione che ieri gli era valsa la piazza d'onore. Stessa situazione in cui è incappato anche Cal Crutchlow con la M1 della Tech 3, che si è accodato anche ad Alvaro Bautista (nella cumulativa però le due Yamaha sono davanti alle due Honda).

 

Nonostante il dolore al collo dovuto alla caduta di ieri, Andrea Dovizioso è riuscito ancora una volta a risultare il più veloce tra i piloti della Ducati, precedendo per pochi millesimi l'altra Desmosedici di Nicky Hayden e quella "Laboratorio" di Michele Pirro. Bravissimo poi Aleix Espargaro, che è riuscito nuovamente a portare la sua ART-Aprilia CRT direttamente in Q2 staccando il decimo tempo.

 

Come avrete sicuramente notato, non abbiamo ancora citato Marc Marquez e il motivo è che il pilota della Honda non è riuscito a qualificarsi nella Q2. Nonostante una microfrattura all'omero destro, "El Cabronsito" è voluto scendere regolamente in pista, ma si è reso protagonista di un'altra caduta senza conseguenze al Correntaio.

 

Un inconveniente che però lo ha relegato al 12esimo posto, alle spalle anche di Andrea Iannone, pure lui costretto a scendere in pista quindi in Q1. Oltre a loro ci sarà  anche l'acciaccato Bradley Smith, 13esimo. Non sarà  della partita invece Ben Spies, che ha rinunciato al resto del weekend dopo le difficoltà  incontrate ieri al ritorno sulla sua Ducati. Da segnalare infine, le cadute delle CRT di Hiroshi Aoyama e Bryan Staring, anche queste senza conseguenze.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/27977/moto-gp-mugello-libere-3-lorenzo-vola-marquez-fuori-dalla-q2-rossi-un-po-in-difficolta

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Pole di Pedrosa, che beffa di un niente Lorenzo.

Più staccati gli altri, con Dovizioso a completare la prima fila (a quasi mezzo secondo) che però dovrebbe aver sfruttato la scia di Daniel per fare il suo tempo, francamente non ho visto bene.

Poi Crutchclow, caduto alla Borgo San lorenzo, Bradl e Marquez racchiusi in un decimo. Poi Rossi che come al solito in qualifica è disastroso, manca nell'ultimo giro veloce. Però in configurazione gara è al passo di Pedrosa e Lorenzo.

Poi Hayden, Bautista, Pirro, 12° Espargaro e miglior CRT. Beffato Iannone in Q1.

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Ben Spies pulls out of event as injury persists

 

Ma basta con queste scuse puerili. Il dolore a una spalla non può creare problemi al pilota in nessun caso.

Sono tutte scuse per giustificare che ormai è un bollito. Giusto?!

 

:asd:

 

In realtà  il problema non è più la spalla, bensì di muscoli pettorali, sovraccarico di lavoro e mancanza di una preparazione fisica adeguata in inverno.

 

Ciò non toglie che il suo acquisto era, è  e rimane un grosso punto interrogativo, visto che si sapeva già  che avrebbe saltato i primi test con Ducati a fine 2012 (cosa che è effettivamente successa) unita alla sua incapacità  di dare un contributo anche minimo a livello di sviluppo e messa a punto.

 

Tralasciando il rendimento in pista.

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