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Motomondiale 2013


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Honda e Yamaha rinunciano ai test IRTA di lunedì Entrambe si sposteranno direttamente ad Aragon, dove gireranno martedì e mercoledì

Gli uomini della Suzuki erano impazienti di partecipare ai test IRTA di lunedì a Barcellona per avere un raffronto tra la loro nuova MotoGp, con la quale dovrebbero fare il loro ritorno nella classe regina nella prossima stagione, e le moto della concorrenza, ma a quanto pare dovranno aspettare martedì, quando si sposteranno a Motorland Aragon.

Le squadre ufficiali di Honda e Yamaha hanno infatti deciso di rinunciare alla sessione di test fissata per lunedì per spostarsi direttamente verso Alcaniz, dove gireranno appunto martedì e mercoledì. Insieme a loro dovrebbero fare lo stesso percorso anche le due squadre satellite legate ad Honda, ovvero il Team Gresini ed il Team LCR. Non è chiaro invece cosa farà  il team Tech 3.

Dunque, lunedì in pista vedremo sicuramente solo le Ducati, che porteranno avanti il lavoro di comparazione tra la GP13 standard e la versione "laboratorio", ma anche i protagonisti del gruppo delle CRT.

Per quanto riguarda i test di Aragon, va detto che la Yamaha ha già  annunciato che anche in questa due giorni di test di non si vedrà  ancora il tanto atteso cambio seamless, ma che Jorge Lorenzo e Valentino Rossi proveranno solamente delle nuove specifiche di telaio.

 

Omnicorse

 

 

 

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Ufficiale: la Suzuki torna in MotoGp, ma nel 2015!
L'annucio è arrivato stamattina, prima dell'inizio dei test IRTA di Barcellona

Il percorso di rientro in MotoGp per la Suzuki sembra molto più lungo del previsto. La Casa di Hamamatsu, impegnata in questi giorni nei primi test a porte aperte con la MotoGp sulla cui evoluzione vi scriviamo da tempo, ha appena dichiarato apertamente che il rientro in MotoGp avverrà  nel 2015! Sì, questa suonerebbe proprio come una bella doccia fredda per gli appassionati del marchio e per l’ambiente della classe regina, bisognosa mai come oggi di Case impegnate direttamente nella massima serie.

 

Lo stringato comunicato stampa diffuso da Suzuki riporta testualmente: "Dopo due anni dalla sospensione delle attività  iniziata nel 2012, La Suzuki Motor Corporation ha deciso di partecipare con il proprio test team ai test collettivi che si terranno sul Circuito di Catalunya in Spagna. Sulla scorta di ulteriori test di sviluppo che si terranno su circuiti in Giappone e non, la Suzuki tornerà  a partecipare al Campionato MotoGP nel 2015".

 

Viene da domandarsi quali siano i motivi che spingono la Suzuki ad aspettare un altro anno intero prima di far debuttare la moto in gara. Possibile che lo sviluppo della moto, che in realtà  non si è mai arrestato, poiché già  nella primavera del 2012, a pochi mesi dal ritiro dalle gare, la Suzuki MotoGp era già  in pista, sia così indietro da imporre ancora un anno di test?

 

Se così fosse, però, la Suzuki non avrebbe nessun interesse a scoprire le sue carte così in anticipo portando la moto a Montmelò dopo i test a porte chiuse a Motegi, perché il ritorno di immagine potrebbe essere indubbiamente negativo. Ma allora, perché dichiarare ancor prima di far girare la moto insieme alle altre MotoGp, che si tornerà  alle gare solo nel 2015?

 

Le ipotesi plausibili sono due: o la Suzuki vuol mettere le mani avanti, preannunciando che la moto è ancora da sviluppare in modo da limitare i danni nel caso in cui le prestazioni in pista non siano all’altezza delle concorrenti, oppure la Casa di Hamamatsu vuole politicamente far leva sulla Dorna che, come sappiamo, non ha previsto un posto in griglia nel 2014 per la Suzuki, a meno che non decida di partecipare attraverso un’altra squadra già  iscritta al campionato.

In tutti e due i casi, ovviamente, se i test di questa settimana dovessero rivelare che la Suzuki 1000 MotoGp è già  competitiva nei confronti delle avversarie, ci sarebbe tutto il tempo per un ripensamento, sia da parte della Casa che da parte della Dorna, per trovare un posto in griglia alla quattro cilindri in linea giapponese.

 

Beh, già  questa però è una notizia interessante, poiché significherebbe che la casa di Hamamatsu ha abbandonato il progetto del quattro cilindri a V che spingeva la GSV 800 fino al 2011, in favore di un motore più vicino alle esigenze dei prodotti stradali. Ma allora, visto quello che stanno facendo anche Honda e Yamaha, non ce ne sarebbe abbastanza per attendersi presto una nuova revisione del regolamento tecnico di MotoGp e CRT? Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/28436/ufficiale-la-suzuki-torna-in-motogp-ma-solo-dal-2015

 

 

28436_ufficiale__la_suzuki_torna_in_moto

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Intervista nolto interessante a Nakamoto, in cui parla di Marquez, Spencer, Stoner e, di passaggio, Rossi:

 

http://www.gpone.com/2013061710545/Nakamoto-Stoner-genio-Marquez-no.html

 

parla con venerazione di Stoner tutti quelli che ci hanno lavorato parlano con venerazione di Stoner, d'altronde quello che ha fatto lui in MotoGP non l'ha fatto nessuno...

 

fenomeno.

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Lorenzo al top nei test IRTA, bene anche la Suzuki
De Puniet chiude ottavo a solo 0"7 dalla vetta. Hayden ok con la Ducati, Valentino cade nel pomeriggio
          
Alla fine solo le due Honda ufficiali di Dani Pedrosa e Marc Marquez, e quella del Team Gresini di Alvaro Bautista, già  in viaggio verso Aragon, dove gireranno da domani, hanno disertato la giornata di test IRTA organizzata a Barcellona all'indomani del Gp di Catalunya di MotoGp.

 

Gli occhi ovviamente erano puntati tutti sul debutto della nuova Suzuki, con la Casa di Hamamatsu che ha portato per la prima volta il suo prototipo in mezzo al resto del gruppo proprio nel giorno in cui ha annunciato ufficialmente il suo rientro nella classe regina a partire dal 2015.

 

In sella c'era Randy De Puniet e nell'arco della giornata i progressi del francese sono stati piuttosto evidenti: la migliore delle 73 tornate completate è stata in 1'42"676, tempo già  praticamente identico a quello della ART-Aprilia CRT di Aleix Espargaro, ma soprattutto distante di appena 0"7 dal miglior riferimento di giornata, che comunque è stato più alto di circa 1" rispetto alla pole ottenuta sabato da Dani Pedrosa.

 

Come vi avevamo già  detto nel primo resoconto di giornata, viste le previsioni di pioggia per i prossimi giorni, la Yamaha ha deciso di fermarsi a girare a Barcellona oggi e nel pomeriggio si è visto in pista anche Jorge Lorenzo. Il vincitore della gara di ieri ha lavorato sulla posizione di guida della sua M1, provando anche un nuovo serbatoio e alla fine è risultato il più veloce in 1'41"904. Ancora non si è visto invece il nuovo cambio Seamless, che non verrà  provato neppure ad Aragon.

 

Alle spalle del maiorchino l'unico capace di scendere sotto all'1'42" è stato Nicky Hayden che ha chiuso a pochi millesimi di distacco, portando avanti il lavoro di comparazione tra la GP13 standard e la sua versione "laboratorio", pare trovando qualche piccolo miglioramento, visto che anche Andrea Dovizioso alla fine è riuscito a risalire fino al quarto posto, anche se a mezzo secondo. Nel pomeriggio poi si è rivisto sulla Desmosedici "laboratorio" anche Andrea Iannone, che però non è riuscito a fare meglio del nono tempo.

 

Tra le due Desmosedici si è inserita l'unica Honda presente oggi, ovvero quella di Stefan Bradl: il tedesco è ancora accreditato comunque del tempo della mattinata, perchè subito dopo pranzo il Team LCR ha chiuso armi e bagagli ed è partito alla volta di Aragon per unirsi alla squadra ufficiale della Casa giapponese.

 

La top five si completa poi con Cal Crutchlow, che oggi ha avuto modo per la prima volta di provare il telaio 2013 della Yamaha, che lo ha voluto premiare per gli ottimi risultati mostrati nelle ultime uscite. Il britannico del Team Tech 3 ha preceduto di poco Valentino Rossi, autore anche di una scivolata piuttosto innocua e concentrato sulla messa a punto della sua M1 soprattutto con tanto carburante a bordo, perchè questa sembra essere la condizione che patisce di più.

 

Veniamo ora alle CRT: ad ottenere la miglior prestazione è stato il "solito" Espargaro, che come detto ha chiuso settimo, giusto davanti alla Suzuki. Lo spagnolo ha lavorato sulle sospensioni e sul telaio della sua ART-Aprilia, trovando apparentemente degli ulteriori miglioramenti rispetto a quelli mostrati nel weekend.

 

Tante novità  per anche per le altre squadre, a partire dall'Avintia Racing che ha portato un nuovo forcellone per la FTR-Kawasaki di Hector Barbera, con lo spagnolo che ha avuto modo di provare anche dei nuovi setting elettronici. In casa PBM si è visto un nuovo scarico sulla moto di Michael Laverty, mentre si sono dati al lavoro elettronico anche i due piloti del Forward Racing, ovvero Claudio Corti e Colin Edwards.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/28457/moto-gp-lorenzo-al-top-nei-test-irta-di-barcellona-bene-anche-la-prima-della-suzuki

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Aragon, Day 2: Lorenzo polverizza il record

Bene anche Marquez, che però ha lasciato il debutto della Honda 2014 a Pedrosa. Valentino è quarto a 1"

 

Non avrà  avuto grandi novità  da provare sulla sua Yamaha M1, se non qualche nuova regolazione di assetto, ma non si può di certo dire che Jorge Lorenzo abbia preso sotto gamba la giornata di test che la Yamaha gli ha messo a disposizione sul tracciato di Motorland Aragon.

 

Gli occhi erano tutti puntati sul debutto dei due piloti ufficiali Honda in sella alla RC213V in versione 2014, ma a strappargli i riflettori ci ha pensato proprio il campione del mondo in carica, fresco di due vittorie consecutive al Mugello e a Barcellona, che ha letteralmente polverizzato il record del saliscendi spagnolo.

 

Il maiorchino ha infatti fermato il cronometro su un tempo di 1'48"076, abbassando di poco meno di quattro decimi la best pole realizzata da Casey Stoner con la Honda nel 2011. Un prestazione davvero interessante, che è stata avvicinata solamente da Marc Marquez, anche lui a sua volta sceso sotto il precedente primato dell'australiano, anche se per appena pochi millesimi (1'48"434).

 

Il rookie di casa Honda ha preferito rimandare il suo debutto in sella alla moto 2014 e si è concentrato sulla messa a punto della sua attuale RC213V, lasciando al leader della classifica iridata Dani Pedrosa il compito di "svezzare" la nuova creatura della Casa giapponese. "Camomillo" è stato l'ultimo a scendere sotto al muro dell'1'49", ma lo ha fatto con la moto 2013, mentre con quella nuova ha avuto riscontri leggermente più lenti (si attende quindi di sentire i suoi commenti a riguardo).

 

La schiera di coloro rimasti al di sopra dell'1'49" si apre con Valentino Rossi, che quindi si è visto rifilare circa 1" dal compagno di box, anche se va detto che il pesarese ha continuato a lavorare sostanzialmente con la sua M1 con il serbatoio pieno, per cercare di eliminare i problemi che tendono a penalizzarlo sempre nelle prime fasi di gara.

 

Dietro di lui anche Stefan Bradl ha avuto modo di continuare il lavoro di apprendimento in sella alla RC213V in versione 2014, chiudendo quinto a circa 1"5 da Lorenzo e rifilando a sua volta mezzo secondo all'ultima delle Honda, ovvero quella di Alvaro Bautista, che oggi ha portato avanti il lavoro di sviluppo insieme ai tecnici della sospensioni Showa.

 

Il gruppo si chiude con la Suzuki del collaudatore Randy De Puniet: il pilota francese ha visto aumentare il suo distacco rispetto a due giorni fa a Barcellona, ma comunque si è migliorato costantemente nell'arco della giornata fino ad arrivare ad un crono di 1'50"860 che proverà  a limare ulteriormente domani, quando la Casa di Hamamatsu proseguirà  i suoi collaudi in vista del ritorno in MotoGp nel 2015.

 

MOTOGP, Motorland Aragon, 19/06/2013

Seconda giornata di test privati

1. Jorge Lorenzo - Yamaha - 1'48"076

2. Marc Marquez - Honda - 1'48"434

3. Dani Pedrosa - Honda - 1'48"928

4. Valentino Rossi - Yamaha - 1'49"007

5. Stefan Bradl - Honda - 1'49"553

6. Alvaro Bautista - Honda - 1'50"080

7. Randy De Puniet - Suzuki - 1'50"860

 

http://www.omnicorse.it/magazine/28502/moto-gp-test-aragon-day-2-lorenzo-polverizza-il-record-honda-in-pista-con-la-moto-2014

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Temponi, ma la pista si è velocizzata rispetto agli anni passati.

 

Comunque, Rossi e Lorenzo soddisfatti, soprattutto il primo, grazie a due forcelle nuove (una è quella usata da Lorenzo). Contento anche Bautista, l'unico che esce con un umore un po' "triste", è Pedrosa, che ha "bocciato" la moto del prossimo anno.

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Se proprio si devono postare immagini di sorpassi leggendari opterei per Hockenheim 1991 schwantz su rainey...

 

O,per rimanere in tema Rossi su Lorenzo a Barcellona.,anche se magari un po' meno leggendario di quello proposto da te...

 

Io opterei invece x Bayliss in prima variante a Monza 2001.

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Di Schwantz ho sempre avuto un debole per Donington '91, ancora di più di Hock e Suzuka (la staccata all'ultima variante dell'ultimo giro) di quell'anno o Misano '90.

 

Soprattutto per la perseveranza nel cercare di passare Rainey ad ogni giro:

 

 

E pure quello fatto a Doohan 3 anni dopo (sempre nello stesso punto, era il suo tornantino, piegò anche Cadalora e Chandler in quel GP) nonostante l'high side delle prove, il suo canto del cigno, meriterebbe un ricordo maggiore.

 

Tra Rossi e Stoner ricordo con piacere il duello del 'Ring 2010, anche se Mediaset si perse tre/quarti del loro duello...

Modificato da Peraltada
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Di Lorenzo ricordo soprattutto i sorpassi di quand'era in 125cc, por fuera di nome e di fatto, dato che rappresentava il suo marchio di fabbrica in quegli anni. Mi piacerebbe rivedere le gare del 2003, rimembro vagamente anche un sorpasso fatto direttamente sull'erba, visto che all'esterno non c'era più spazio. :asd: Credo fosse Donington.

 

Comunque, anche quad'era in 250cc non si tirava di certo indietro:

 

 

E pue Melandri fece qualcosa di super in quella gara:

 

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O,per rimanere in tema Rossi su Lorenzo a Barcellona.,anche se magari un po' meno leggendario di quello proposto da te...

 

Personalmente ritengo IL sorpasso di quel GP, quello che fece Valentino al penultimo giro, quando passò Jorge alla prima staccata, all'esterno..

 

Di Bayliss, oltre alla sempreverde Monza 2000, ci sono tutte le sfide con Haga, il duello per eccellenza in termini di spettacolarità :

 

 

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O,per rimanere in tema Rossi su Lorenzo a Barcellona.,anche se magari un po' meno leggendario di quello proposto da te...

 

Io opterei invece x Bayliss in prima variante a Monza 2001.

Anche quello di Rossi se la gioca effettivamente...idem Troy...e dire che era agli esordi se non all'esordio con la squadra ufficiale..però quello di Schwantz è un qualcosa di inconcepibile ai giorni nostri non tanto per la qualità  dei piloti visto che ce ne sono tanto tosti anche oggi ma quanto per quelle bestie di moto che avevano..sopratutto la suzuki era scorbutica quanto la prima ducati di 10 anni fa se ricordate...era una moto selvaggia con un pilota selvaggio!

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