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Franco Gozzi


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Gio66 era tifosissimo di Gilles, penso che su questa cosa verissima tra l'altro che hai scritto ne abbia un po' da dire...

 

Io e Gio siamo coetanei e la fievre ce la ricordiamo benissimo.:ho quegli anni stampati nella memoria.

Non ho mai amato una coppia di piloti  cosi' come Gilles e Didier.

Modificato da Albi66
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Io e Gio siamo coetanei e la fievre ce la ricordiamo benissimo.:ho quegli anni stampati nella memoria.

Non ho mai amato una coppia di piloti  cosi' come Gilles e Didier.

 

è proprio questo il punto a qualcuno non andava bene l'amore sviscerato che i tifosi avevano per Gilles che andava a sovrastare la Ferrari...

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F1 | Alla destra del Drake

 

[ La scomparsa di Franco Gozzi ]  23 aprile 2013 – Franco se n’è andato. Peccato. Franco Gozzi, 81 anni, ultimamente appesantito e sofferente, ma mente lucida alla quale ricorrevamo a piene mani quando dovevamo ricostruire qualche pezzo di storia Ferrari.

 

Lui che era stato il consulente principe, il direttore sportivo, il consigliere unico del grande Enzo Ferrari, segretario di Stato del principato di Maranello. Lo ricordo nel suo ruolo di capo ufficio stampa (nulla a che fare con gli addetti attuali) quando a fine anno nella conferenza dedicata ai giornalisti del settore porgeva al Commendatore i vari articoli sui quali righe rosse e blu sottolineavano gli svarioni, le imprecisioni o le false previsioni sull’andamento della Ferrari nell’annata appena trascorsa. Chiaro che quei giudizi erano stati fatti dal Vecchio, ma con il contributo di Gozzi che lo consigliava anche nelle pepate risposte da dare a questi sapientoni giornalisti.

 

Chissà  perché, ma mi è parso di rivivere quell’atmosfera nell’ultimo discorso del Presidente della Repubblica Napolitano a Montecitorio quando, bacchettando i politici di tutti i partiti – nessuno escluso – si è sentito investire da applausi scroscianti.

 

Anche noi, dopo la correzione dei nostri compiti in classe, sorridevamo contenti di quei rimbrotti fatti da un personaggio dotato di cotanto carisma. Ovviamente chi non fosse stato bacchettato non era contento: voleva dire che, nel bene o nel male, non era stato preso in considerazione, dall’accoppiata Ferrari-Gozzi. Nell’85 Enzo Ferrari non era rimasto contento di un mio pezzo nel quale avevo criticato la Scuderia per aver cambiato, a campionato in corso,il il fornitore delle turbine: dalle KKK tedesche che equipaggiavano il motore Porsche montato sulla Mc Laren, passando alle americane Garrett. Fu l‘anno in cui Alboreto vide sfumare il titolo mondiale. Un’ecatombe di turbine sulla Rossa n° 27 consentirono a Prost di soffiare il titolo all’indimenticato Michele. Enzo Ferrari mi attaccò dicendomi che le turbine non erano la vera causa della debà cle, ma ben altre erano le ragioni, non ultima quella di Alboreto di dedicarsi al “cinema“, della quale mi dovevo ritenere responsabile.

 

Ancora una volta Gozzi mi tradusse il significato: â€Vedi Ezio, il Commendatore non è contento che Michele partecipi alla tua trasmissione televisiva ‘Rosso 27′. Pensa che qualsiasi altro impegno al di fuori della guida lo distragga. Fagli vedere la registrazione della trasmissione, vedrai che cambierà  parere.†E così fu. Tengo con grande amore un biglietto autografo scritto con l’inconfondibile inchiostro viola: â€Ho visto la trasmissione. Molto bella. Complimenti.†Ed alla fine la firma con quello svolazzo da mettere i brividi, “Enzo Ferrariâ€.

 

Dopo un po’ di mesi lo stesso Gozzi mi confidò che “il Commendatoreâ€, come lo chiamava lui, gli aveva confessato, in un sospiro, riferendosi a Michele: †…a quel ragazzo noi dobbiamo un mondialeâ€. Ho sempre saputo che Gozzi me lo disse perché Enzo Ferrari voleva che io sapessi. Ma il Commendatore non l’avrebbe mai ammesso. E il commento del grande Franco fu: †l’è fat acse‘ !â€. E’ fatto così!

 

Franco se n’è andato. Ho perso un amico che mi ha insegnato a muovermi in sentieri difficili, dove anche per lui non era tutto facile. Mi disse un giorno: â€Trent’anni ho passato con il Commendatore. Mi ha licenziato un’infinità  di volte, ma ci fu un’occasione in cui battè ogni record. Mi licenziò e riassunse nello stesso giorno tre volte di seguito. Era fatto così…â€

 

 

F1P | Ezio Zermiani

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Beh, ormai non è che ci sia molto da aggiungere su come Gilles fosse stato "agevolato" ad andarsene. E' noto.

Qualche anno fa mi sono trovato a fianco Piccinini ma non ho avuto il coraggio di tornare sull'argomento.

Ma cazzo,eri a fianco al Monsignore e non ti sei nemmeno confessato? :D

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no no di' pure chi era !!!

Tranquillamente!!Be il carissimo Piccinini che con la sua faccia da culo nelle sue interviste dall'82 a oggi su Gilles ha sempre fatto lo splendido e poi il Drake stesso.Me ne frego se lui disse che gli voleva bene, troppo facile quando metti uno sull'orlo di un precipizio e passi il tempo a puntargli il fucile addosso.

Tutti diventano tuoi migliori amici una volta che ci lasci le penne e chi ti era nemico diventa misteriosamente il primo dei tuoi amici.E questo non l'ho tollerato allora e non lo tollero oggi sia su questi ambiti sportivi che nella vita quotidiana.Chi veramente voleva bene a Gilles erano i suoi meccanici,tutti dal primo all'ultimo e anche Mauro Forghieri stesso.

Chi, alle parole non ha mai fatto seguire i fatti e un mezz'uomo e il mondo della Formula 1, sopratutto nella stanza dei bottoni ne è pieno fino al soffitto.

Da quel maggio 82 io non ho più tifato Ferrari, che per un italiano può sembrare la bestemmia più grande del mondo ma io ragiono così che ci posso fare.

L'unica eccezione l'ho fatta per Alesi che mi creava profonda simpatia per il suo spirito da guerriero, ma tifavo per il solo pilota non per la squadra, che anche con lui si è dimostrata per quello che è ossia lo zero assoluto.Sembra che la loro storia sia iniziata nel 1996 e che la gente che prima ha tifato per Clay Regazzoni,Niki Lauda,Carlos Reutmann,Gilles,Jody non capisca nulla di quelle vetture monoposto a 4 ruote.

Scusate per lo sfogo ma chi come me ha vissuto "la Fievre Villeneuve" e ciò che ne è arrivato dopo non può che avere reazioni così incazzate..

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Tranquillamente!!Be il carissimo Piccinini che con la sua faccia da culo nelle sue interviste dall'82 a oggi su Gilles ha sempre fatto lo splendido e poi il Drake stesso.Me ne frego se lui disse che gli voleva bene, troppo facile quando metti uno sull'orlo di un precipizio e passi il tempo a puntargli il fucile addosso.

Tutti diventano tuoi migliori amici una volta che ci lasci le penne e chi ti era nemico diventa misteriosamente il primo dei tuoi amici.E questo non l'ho tollerato allora e non lo tollero oggi sia su questi ambiti sportivi che nella vita quotidiana.Chi veramente voleva bene a Gilles erano i suoi meccanici,tutti dal primo all'ultimo e anche Mauro Forghieri stesso.

Chi, alle parole non ha mai fatto seguire i fatti e un mezz'uomo e il mondo della Formula 1, sopratutto nella stanza dei bottoni ne è pieno fino al soffitto.

Da quel maggio 82 io non ho più tifato Ferrari, che per un italiano può sembrare la bestemmia più grande del mondo ma io ragiono così che ci posso fare.

L'unica eccezione l'ho fatta per Alesi che mi creava profonda simpatia per il suo spirito da guerriero, ma tifavo per il solo pilota non per la squadra, che anche con lui si è dimostrata per quello che è ossia lo zero assoluto.Sembra che la loro storia sia iniziata nel 1996 e che la gente che prima ha tifato per Clay Regazzoni,Niki Lauda,Carlos Reutmann,Gilles,Jody non capisca nulla di quelle vetture monoposto a 4 ruote.

Scusate per lo sfogo ma chi come me ha vissuto "la Fievre Villeneuve" e ciò che ne è arrivato dopo non può che avere reazioni così incazzate..

 

Parte la standing ovation.  :up:

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