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The F1 countdown


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Un capolavoro di estetica :asd:

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Bruno Giacomelli - Toleman TG183B Hart - Candy Toleman Motorsport - GP Europa 1983 (Brands Hatch) - 11^ (con Warwick) e 12^ (con Giacomelli) in qualifica, rispettivamente a 1.7" e 1.8" dal poleman Elio De Angelis, nel giorno della prima pole per la Pirelli dopo il rientro in F1, a 25 anni di distanza dall'ultima; 5^ e 6^ in gara, con l'inglese davanti all'italiano, a 45" e 52" dal vincitore Piquet.

Non è certamente un capolavoro di bellezza, ma dopo che sono stati risolti i problemi di affidabilità  (in particolare al turbo) che hanno condizionato la prima metà  di campionato, la TG183B si è messa a viaggiare molto forte, conquistando la bellezza di 10 punti nelle ultime 4 gare del campionato, guadagnando la nona posizione nella classifica costruttori. E' la stessa macchina che, all'inizio dell'anno successivo, permetterà  ad Ayrton Senna di conquistare i suoi primi 2 punti mondiali, a Kyalami e a Zolder

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Vediamo di chiudere in bellezza il 2012 :)

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Teo Fabi - Toleman TG181C Hart - Candy Toleman Motorsport - GP Stati Uniti Ovest 1982 - Non qualificato, a 4.672" dal tempo di Andrea De Cesaris (105.351%) e a soli 163 millesimi da Eliseo Salazar, ultimo dei qualificati. E' il debutto per Fabi con la TG181C, dopo aver saltato la gara di Kyalami ed aver mancato la qualifica a Jacarepaguà  con la TG181B.

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Emilio De Villota - McLaren M23 Ford Cosworth - Iberia Airlines Team - GP Belgio 1977 - Primo dei non qualificati, 28°, a 5.48" da Andretti (106.474%) e a 66 centesimi da Boy Hayje, ultimo dei qualificati, o per meglio dire primo dei ripescati, visto che l'olandese ha beneficiato dell'incidente di Brett Lunger, che ha danneggiato irreparabilmente la sua vettura (presumo durante il warm up), non potendo così prendere il via

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Andrea De Adamich - Surtees TS9B Ford Cosworth - Ceramica Pagnossin Team Surtees - GP Belgio 1972 (Nivelles) - Qualificato in un'ottima decima posizione, a soli 1.11" da Fittipaldi (101.554%), ritirato in gara per la rottura di una biella dopo 55 giri su 85, mentre era in 15^ posizione (era scivolato a fondo gruppo a inizio gara)

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Riccardo Patrese, Arrows FA1-Ford, Kyalami 1978.

7° in qualifica, è autore di una gara entusiasmante.

Al suo 11° GP iridato (il secondo della Arrows), il padovano supera Jabouille al 3° giro, Lauda al 19°, Andretti al 21° e Scheckter al 27°, portandosi così per la prima volta al comando.

Il suo sogno svanisce al 63° passaggio (su 78 previsti) per la rottura del motore.

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Derek Warwick, Toleman TG181C, Zandvoort 1982

Dopo essersi schierato con il 13° tempo in griglia, il britannico rientra ai box dopo soli 8 giri per sostituire le gomme. Al 13° passaggio fa segnare il giro più veloce della gara (il primo per la Toleman, alla disperata ricerca di sponsor) e dopo altri 2 giri si ritira per una perdita d'olio.

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Hans Heyer, ATS Penske PC4-Ford, Hockenheim 1977

Non qualificato (27° su 30 iscritti e 24 ammessi al via), pensa bene di togliersi la soddisfazione di partecipare comunque al suo primo ed unico GP di F1 (davanti al proprio pubblico, tra l'altro) e riesce a partire ugualmente, approfittando della confusione sullo schieramento.

La sua gara termina dopo 9 giri per un guasto meccanico.

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Bruno Giacomelli - Alfa Romeo 177 . Zolder 1979.Si qualifica 14° a 2,02 sec.da Laffite.Si ritira al 21° giro a causa di un crash con DeAngelis(viene tamponato dal pilota Lotus alla staccata della Chicane prima della Terlamenbocht)

La stessa scena è stata utilizzata nella locandina del film "Pole Position"; notare anche il casco Simpson Bandit, all'epoca molto in voga in Formula 1.

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Eric Van de Poele, Lamborghini 291, Imola 1991.

21° al via, si ferma a 2 giri dalla fine, quando si trova in quinta posizione davanti a Mika Hakkinen, per un guasto alla pompa della benzina.

Si ferma sì a 2 giri dalla fine, ma con la storia che era stato doppiato si trovava in realtà  a poche centinaia di metri dal traguardo. Quando le telecamere hanno inquadrato la Lambo che procedeva a passo d'uomo all'uscita della Rivazza si sono sentiti dei pugni battere su una scrivania: era Forghieri, all'epoca uomo di punta del Modena Team, in cabina di commento al fianco di Poltronieri. Non so come sia riuscito a non tirar giù tutti i santi dal paradiso in diretta TV, visto che un quinto posto sarebbe stato oro per la squadra italiana.

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