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The F1 countdown


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Moises Solana, Cooper T81, Cooper Car Company, Messico 1966. In qualifica è 16°, ultima delle Cooper, mentre in gara è costretto al ritiro dopo otto giri. Il miglior risultato per il pilota messicano in F1 è un decimo posto ottenuto nel 1964. 

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Henri Toivonen al via del Rally di Portogallo 1986. Ritirato per protesta al primo giorno insieme alla maggior parte dei piloti dopo l'inidente di Santos con la Ford rs200, uscito di strada tra la folla incontrollabile e senza cervello, provocando morti e feriti.

 

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Damon Hill - Brabham BT60B Judd - GP Gran Bretagna 1992

 

Dopo 5 non qualificazioni consecutive, Damon riesce a fare il suo debutto in F1, proprio nel GP di casa a Silverstone, piazzandosi 26° e ultimo in qualifica e 16° al traguardo. Nel 92 Hill riuscirà  a correre anche il GP Ungheria, poi la Brabham tirerà  giù le serrande e buonanotte a tutti.

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11 settembre, Gran Premio di Monza 1932 (da non confondere col GP d'Italia che si corse a giugno sempre a Monza sullo stesso tracciato di 10 km). 3 batterie di 10 giri (100 km), un ripescaggio di 5 giri (50 km), e una finale da 20 giri (200 km)

 

Achille Varzi su Bugatti T54 al via della prima batteria, nella quale sarà  3° qualificandosi per la finale, dove arriverà  5° (vincitore della gara sarà  Rudi Caracciola su Alfa P3).

 

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Gran Premio dell'A.C. di Francia 1913, circuito di Amiens (31,62 km). In programma 29 giri per un totale di 916,98 km.

 

Il vincitore (in 7 ore, 53 minuti e 56,4 secondi) Georges Boillot su Peugeot EX3, motore 5.6 litri. Il regolamento prevedeva un limite al consumo di benzina. Il vincitore fece registrare 17 litri/100 km.

 

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Gran Premio di Germania 1938 sui consueti 22 giri del Nurburgring (22,8 km) per un totale di 501 km.

 

Hermann Paul Muller su Auto Union Type D al pit stop.

 

Cederà  la macchina a Nuvolari (la cui sagoma è dietro Muller), e si classificheranno 4°.

 

E' l'esordio stagionale di Tazio alla guida della  vettura tedesca (dopo l'apparizione isolata in Svizzera '37).

 

Quello in giacca elegante sulla destra è Ugo Ricordi, rappresentante dell'Auto Union in Italia, che faceva da traduttore e mediatore di Tazio in seno alla squadra tedesca.

 

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Gran Premio dell'A.C. di Francia 1914. Circuito di Lione (37,629 km) da ripetersi per 20 volte (752,58 km).

 

Felice Nazzaro (già  vincitore dell'edizione 1907 e futuro vincitore nel 1922), sulla vettura di sua costruzione, la Nazzaro, si ritira al 3° giro per rottura del motore.

 

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Gran Premio d'Italia 1936 a Monza sulla versione da 6,890 km, 72 giri per un totale di 496,1 km.

 

Ernst von Delius su Auto Union Type C coglie un buon 3° posto, nel giorno della vittoria del suo compagno e amico Rosemeyer (che diventa anche Campione Europeo 1936), con Nuvolari (Alfa) al secondo posto.

 

Von Delius troverà  la morte al GP di Germania 1937, in una collisione con la Mercedes di Dick Seaman.

 

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Muller è quello che sembrava disperso/prigioniero in guerra?

 

No, Muller è morto nel 1975 ed era quello che, secondo alcune interpretazioni dei punteggi, era il vero Campione Europeo 1939.

 

Forse ti riferisci a Rudi Hasse, morto (mi pare per malattia) nel '42 sul fronte russo.

 

Oppure a Robert Benoist, dominatore della stagione '27 e agente segreto giustiziato dai nazisti nel '44. Fine che probabilmente fece anche Williams Grover "Williams" (il vincitore del GP di Monaco '29), anche se ci sono degli indizi di un suo cambio d'identità  dopo la guerra (non confermati).

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1985.. dove praticamente correvano le Lancia, mentre alla Peugeot avendo già  vinto il titolo non erano interessati alla corsa e le Audi restarono a casa

Recepito, ma non sono comunque in accordo, permettimi di dire che  non è un "Nulla assoluto" , leggo anche di un 4 posto al Sanremo con Pond, e  di un 6 al Rac di quell'anno..considerato il livello di competitività  della categoria non mi sembra sicuramente una nullità .

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No, Muller è morto nel 1975 ed era quello che, secondo alcune interpretazioni dei punteggio, era il vero Campione Europeo 1939.

Forse ti riferisci a Rudi Hasse, morto (mi pare per malattia) nel '42 sul fronte russo.

Oppure a Robert Benoist, dominatore della stagione '27 e agente segreto giustiziato dai nazisti nel '44. Fine che probabilmente fece anche Williams Grover "Williams" (il vincitore del GP di Monaco '29), anche se ci sono degli indizi di un suo cambio d'identità  dopo la guerra (non confermati).

Boh, avevo letto di un Muller di cui non si sapeva più nulla nel 1950. Forse è un omonimo.

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Gran Premio d'Italia 1932 a Monza (10 km) sulla distanza delle 5 ore come prescritto quell'anno dai regolamenti della Formula Internazionale.

 

E' l'esordio della mitica Alfa Tipo B, detta comunemente P3, un'auto che in quattro stagioni vincerà  in tutto 46 corse, 4 titoli italiani (2 con Nuvolari, 1 con Fagioli e 1 con Varzi) e il Campionato Internazionale Automobilistico 1932 con lo stesso Nuvolari.

 

Questa gara è la prima delle tre che costituiscono il Campionato Internazionale (con Francia e Germania. Dovevano essere comprese anche Belgio e Spagna, ma poi non si disputarono).

 

Tre foto di Tazio quel giorno: verso la partenza, sullo schieramento, e dopo la vittoria festeggiato ai boxes (in 5 ore Nuvolari percorse 837,608 km) 

 

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21 Ottobre 1984, Lauda si laurea campione del mondo per la terza volta giungendo secondo all'Estoril, a 13 secondi dal compagno e rivale Prost. 11° in griglia, recupera come al solito con tanto di giro veloce.

E' anche il mondiale della prepotente rinascita della McLaren, dopo una serie di anni bui, e il primo mondiale per la Project Fout di Ron Dennis

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Gran Premio dell'A.C. di Francia 1935 a Montlhéry (12,5 km), 40 giri per un totale di 500 km.

 

Achille Varzi su Auto Union Type B riparte dai boxes seguito dal rombo del 16 cilindri di 5600 cc. Cederà  l'auto al giovanissimo esordiente Rosemeyer e saranno 5° al traguardo.

 

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