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The F1 countdown


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Gran Premio d'Italia 1923, quello che come abbiamo già  visto fu vinto dalla FIAT di Carlo Salamano.

 

La Voisin di Henri Rougier, ritiratasi al 28° degli 80 giri.

 

Henri Rougier, come tutti voi ricorderete, è più noto per essere stato il primo vincitore del Rally di Montecarlo, nel 1911....

 

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1° Gran Premio d'Inghilterra (altro che Silvestone '50..) 1926 a Brooklands, sul tracciato da 4,21 km da ripetersi per 110 giri, con un totale di 463,10 km.

 

Sir Henry Segrave su Talbot 700 precede Benoist su Delage.

 

Segrave si ritirerà  per rottura del compressore. Solo 3 macchine completano la corsa.

 

In basso Segrave ai boxes.

 

Vincendo il Grand Prix di Francia 1923 su una Sunbeam, Segrave fu il primo pilota britannico su auto britannica a vincere un Gran Premio nell'Europa Continentale, ed unico fino alla vittoria di Tony Brooks con la Connaught al GP di Siracusa 1955.

 

 

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GP Francia 1912 - Circuito di Dieppe di 77 km da percorrere 20 volte, per un totale di 1540 km - Rene Champoiseau - TH Schneider. Champoiseau si ritira dopo 4 dei 20 giri previsti (corrispondenti comunque a circa 300 km, la distanza attuale di un GP). La gara era divisa in 2 giorni, in ciascuno dei quali bisognava percorrere 10 giri; il vincitore sarebbe stato proclamato sulla base della somma dei tempi. La gara viene vinta da Georges Boillot su Peugeot in 13h58' di gara (!!!), alla media di 110.3 km/h. Io mi chiedo 100 anni fa, con quelle macchine e su quelle strade, cosa significasse correre per 7 ore al giorno, per due giorni, alla media di oltre 110 km/h

 

A me basta e avanza per immedesimarmi, entusiasmarmi e appassionarmi spingendomi a scavare per rendere degna ammirazione a questi piloti.

 

Eppure il 99,9999 % degli "appassionati" resta freddissimo come il marmo di fronte a queste foto in bianco e nero, come se fossero poveri idioti su carriole ridicole mentre la vera F1 è quella del grande Seb Vettel & co., tutti laccati, puliti, sponsorizzati, colorati, profumati, depilati, che corrono addirittura un'ora e mezzo ogni due settimane, a rischio di uscire di pista e smarrirsi su un'altra pista (detta via di fuga) in un deserto piatto....

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Io mi chiedo 100 anni fa, con quelle macchine e su quelle strade, cosa significasse correre per 7 ore al giorno, per due giorni, alla media di oltre 110 km/h

 

Non oso a pensare al numero di break pubblicitari che interruppero la diretta TV...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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A me basta e avanza per immedesimarmi, entusiasmarmi e appassionarmi spingendomi a scavare per rendere degna ammirazione a questi piloti.

 

Eppure il 99,9999 % degli "appassionati" resta freddissimo come il marmo di fronte a queste foto in bianco e nero, come se fossero poveri idioti su

carriole ridicole mentre la vera F1 è quella del grande Seb Vettel & co., tutti laccati, puliti, sponsorizzati, colorati, profumati, depilati, che corrono    addirittura un'ora e mezzo ogni due settimane, a rischio di uscire di pista e smarrirsi su un'altra pista (detta via di fuga) in un deserto piatto....

I rischi del mestiere :asd:

 

Non oso a pensare al numero di break pubblicitari che interruppero la diretta TV...

 

:asd:

 

Considerato che De Adamich dava per una ventina di volte "5 secondi linea a Milano" ogni ora e mezza di gara, ci saranno stati un buon centinaio di interruzioni :zizi:

 

 

 

 

 

 

 

 

:asd:

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GP Francia 1924 - Circuito di Lione - Robert Benoist - Delage 2LCV. 3° classificato a 12 minuti da Campari

 

Gran Premio d'Italia 1924 a Monza (circuito completo da 10 km), 80 giri per 800 km totali.

 

Giuseppe Campari su Alfa P2. 

 

In prova, parte 9° in conformità  al proprio numero di gara.

 

Al traguardo è 3° dietro alle altre due Alfa di Antonio Ascari, vincitore in 5 ore e 2 minuti, e di Louis Wagner. Quarto è Minoia: poker Alfa Romeo.

 

E' la corsa in cui a Lesmo muore Zborowsky (Mercedes), il pilota-miliardario che costruì la Citty Citty Bang Bang, vettura il cui nome è poi rimasto nell'immaginario (anche grazie a un film).

 

Tra i ritirati anche le altre due Mercedes, una è quella del grande Werner, l'altra è quella di un certo Alfred Neubauer.... Ai box Mercedes, come conduttore di riserva c'è un giovanotto sconosciuto che corre ancora nelle piccole cilindrate in Germania, Rudolf Caracciola.

 

Ho il vago sospetto che quello sia un 5, visto che col 9 ha corso Wagner :unsure: Purtroppo non ho trovato foto del francese

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Jo Siffert sfreccia davanti ai box nella 12 ore di Reims del 1967, a bordo della Ferrari 365 P2 di David Piper col quale condivideva la macchina.

A pochissimi minuti al termine verranno fermati dalla rottura del motore, proprio quando stavano acciuffando la Ford Mk IIB di Jo Schlesser - Guy Ligier a loro volta rallentati da problemi ai freni, ma che vinceranno la corsa.

Sarà  anche l'ultima 12 ore disputata sul circuito dello Champagne

 

 

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