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The F1 countdown


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Derek Daly, March 811, Gp Canada 1981

Partito in 20° posizione, il pilota irlandese conclude la gara con un positivo 8° posto, il secondo miglior risultato stagionale.

Da sottolineare la presenza dello sponsor Moulin Rouge e delle gomme Avon (al ritorno nella massima serie dopo 22 anni, unico marchio di pneumatici mai vincente in F1). Poi chiedo agli esperti: quella

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Tributo a Ivan "Mister 16" Capelli


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GP Brasile 1987 - Ivan Capelli - March 87P Ford Cosworth - Leyton House March Racing Team. E' la gara del ritorno della March in Formula 1, con i colori della Leyton House: la 87P altro non è che una vettura di Formula 3000 adattata ai regolamenti della Formula 1, e si vede: 23° e ultimo in qualifica a 17.5" da Mansell (120.3%), Capelli non riesce nemmeno a partire, per problemi di motore. Dalla gara successiva arriverà  la prima vera March-Leyton House.

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GP Monaco 1987 - Ivan Capelli - March 871 Ford Cosworth - Leyton House March Racing Team. A Montecarlo Capelli è autore della sua migliore gara stagionale: si qualifica 19° a 6.1" da Mansell (107.4%) mentre in gara risale fino al sesto posto, grazie anche al ritiro in extremis di Prost, riuscendo a tenersi dietro la Benetton di Fabi, la Lotus di Nakajima e le due Ligier di Arnoux e Ghinzani. e ad arrivare a soli 2 giri dal vincitore Senna

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GP Portogallo 1988 - March 881 Judd - Leyton House March Racing Team. Il 1988 è tutta un'altra musica: la nuova March, progettata da Adrian Newey, è molto competitiva, tanto che permette a Ivan Capelli di conquistare due podi: uno a tavolino a Spa e uno in pista all'Estoril. Strepitoso 3° in qualifica a 1.4" da Prost (101.8%), in gara supera Senna al 22° giro, conquistando la seconda posizione, che non mollerà  più fino a fine gara. Capelli chiuderà  a 9.5" da Prost. Nel finale di campionato Capelli perderà  altri 2 podi per problemi di affidabilità , a Jerez e a Suzuka, che l'avrebbero proiettato al 5° posto a fine campionato

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GP Australia 1989 - Ivan Capelli - March CG891 Judd - Leyton House March Racing Team. Il 1989 è un anno amaro per Capelli: la macchina, che debutta a Montecarlo, non solo non è competitiva come quella dell'88, ma è anche decisamente inaffidabile. In Australia Capelli si qualificherà  16° a 2.6" da Senna (103.4%), mentre in gara sarà  costretto al ritiro per la rottura del radiatore dopo soli 13 giri. Nel 1989 Capelli chiuderà  una sola gara, quella di Spa, al 12° posto, e verrà  classificato anche a Montecarlo, sebbene non fosse riuscito a completare la gara. In mezzo ci sono 14 ritiri, 12 dei quali causati dai più disparati problemi tecnici, mentre in soli 2 casi il pilota italiano si ritirerà  per colpa sua, a Imola e a Montreal

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GP Francia 1990 - Ivan Capelli - Leyton House CG901 Judd - Leyton House Racing. Se il 1989 era andato male, il 1990 se possibile comincia anche peggio: la CG901 si qualifica per la gara in sole 6 occasioni su 12 nelle prime 6 gare. In Francia, tuttavia, avviene la riscossa: alcune modifiche alla vettura e l'asfalto particolarmente liscio del Paul Ricard fanno fare il salto di qualità  alle vetture azzurre: Capelli si qualifica 7° a meno di un secondo da Mansell (101.5%) Gugelmin 10°. La Goodyear consiglia caldamente alle squadre di effettuare un pit stop a metà  gara; alla Leyton House, tuttavia, durante le prove si accorgono che è possibile ridurre sensibilmente il consumo delle gomme, a scapito di una leggera perdita di tempo, alzando il piede alla curva di Signes; si decide così di applicare questa strategia e di non programmare alcun cambio gomme. La partenza della gara è negativa per i due piloti, che perdono rispettivamente 2 e 3 posizioni; la loro però è una gara d'attesa: approfittando dei pit stop e dei ritiri altrui, al 34° giro i due alfieri Leyton House si trovano saldamente in prima e seconda posizione, senza alcun problema di consumo gomme; dopo 20 giri Prost supera Gugelmin, che di lì a poco deve ritirarsi per problemi al motore Judd. Negli ultimi giri Prost si avvicina man mano a Capelli, che a sua volta sta accusando problemi di motore e non riesce quindi a resistere all'attacco del francese: a 3 giri dalla fine il Professore supera Capelli dopo la curva di Signes, conquistando la prima posizione; Capelli chiude 2° a 8.6" dal francese e davanti a Senna. Nonostante la vittoria sfumata, il piazzamento a podio è un risultato che vale oro per la Leyton House, considerando sia il pessimo inizio di stagione che la conseguente concreta possibilità  di dover effettuare le prequalifiche da Hockenheim in poi, eventualità  ora sventata

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GP Ungheria 1991 - Ivan Capelli - Leyton House CG911 Ilmor - Leyton House Racing. Il 1991 è l'anno dell'addio alla Leyton House di Adrian Newy e del passaggio dal motore Judd all'Ilmor. I risultati si vedono: nelle prime 9 gare l'unico risultato utile della squadra inglese è il 7° posto di Gugelmin al Paul Ricard; per il resto, una lunga scia di ritiri dovuti a cedimenti meccanici, in particolare del cambio e del motore. All'Hungaroring il (parziale) riscatto: Capelli si qualifica 9° a 3.6" da Senna (104.8%), Gugelmin 13°; al via Capelli guadagna due posizioni, portandosi al 7° posto, che diventa 6° dopo il sorpasso ad Alesi (25° giro) e 5° dopo il ritiro di Prost (28° giro); al 46° giro Alesi risupera Capelli, facendolo scendere nella 6^ posizione che occuperà  fino al traguardo, quando chiuderà  a un giro da Senna. E' l'ultimo punto conquistato da Capelli per la Leyton House: salterà  le ultime 2 gare, in Giappone ed in Australia, quando il suo posto sarà  preso da Karl Wendlinger, mentre per il 1992 salirà  al volante della Ferrari.

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GP Francia 1990 - Ivan Capelli - Leyton House CG901 Judd - Leyton House Racing. Se il 1989 era andato male, il 1990 se possibile comincia anche peggio: la CG901 si qualifica per la gara in sole 6 occasioni su 12 nelle prime 6 gare. In Francia, tuttavia, avviene la riscossa: alcune modifiche alla vettura e l'asfalto particolarmente liscio del Paul Ricard fanno fare il salto di qualità  alle vetture azzurre: Capelli si qualifica 7° a meno di un secondo da Mansell (101.5%) Gugelmin 10°. La Goodyear consiglia caldamente alle squadre di effettuare un pit stop a metà  gara; alla Leyton House, tuttavia, durante le prove si accorgono che è possibile ridurre sensibilmente il consumo delle gomme, a scapito di una leggera perdita di tempo, alzando il piede alla curva di Signes; si decide così di applicare questa strategia e di non programmare alcun cambio gomme. La partenza della gara è negativa per i due piloti, che perdono rispettivamente 2 e 3 posizioni; la loro però è una gara d'attesa: approfittando dei pit stop e dei ritiri altrui, al 34° giro i due alfieri Leyton House si trovano saldamente in prima e seconda posizione, senza alcun problema di consumo gomme; dopo 20 giri Prost supera Gugelmin, che di lì a poco deve ritirarsi per problemi al motore Judd. Negli ultimi giri Prost si avvicina man mano a Capelli, che a sua volta sta accusando problemi di motore e non riesce quindi a resistere all'attacco del francese: a 3 giri dalla fine il Professore supera Capelli dopo la curva di Signes, conquistando la prima posizione; Capelli chiude 2° a 8.6" dal francese e davanti a Senna. Nonostante la vittoria sfumata, il piazzamento a podio è un risultato che vale oro per la Leyton House, considerando sia il pessimo inizio di stagione che la conseguente concreta possibilità  di dover effettuare le prequalifiche da Hockenheim in poi, eventualità  ora sventata

Ivan aveva problemi di pescaggio dell'olio:negli ultimi giri prima del sorpasso di Prost,i problemi di pesacggio uniti ai G laterali,facevano si che ,durante la percorrenza di Signes sulla Leyton House si accendesse la spia(o qualcosa di simile) della pressione olio.Questo "consiglio'" Ivan di rallentare,in questo modo facendosi superare da Prost.....ma finendo la gara.

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12 settembre 1937.

Il Gran Premio d'Italia si disputa eccezionalmente a Livorno, sul circuito abituale della "Coppa Ciano".

Hans Stuck si avvia alla partenza sull'Auto Union Type C. In gara cederà  la macchina al compagno Rudi Hasse, che giungerà  9°.

Dopo la corsa, Stuck fu licenziato dall'Auto Union "per scarso rendimento" nelle ultime gare.

Secondo Stuck, invece, il licenziamento ci fu perchè lui aveva rivelato il suo compenso annuale (segreto per contratto) al compagno Rosemeyer che stava discutendo il rinnovo e che fino a quel momento prendeva meno soldi di Stuck nonostante fosse enormemente superiore. Questo avrebbe indotto Rosemeyer a chiedere un grosso aumento, disturbando la politica della squadra circa gli ingaggi dei piloti.

Stuck comunque l'anno dopo tornerà  nel team: troppo ammanicato ai piani alti del regime nazista per rimanere fuori gioco, e poi Rosemeyer morì nel gennaio '38.

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Ancora Chiron, ancora n. 16, ancora Monaco, ma ora siamo nel 1934 con l'Alfa P3 della Scuderia Ferrari.

Il campione monegasco sembrava finalmente poter fare il bis della sua vittoria del '31, ma nelle ultime battute del Gran Premio, mentre già  salutava il pubblico di casa, uscì di strada finendo contro i sacchetti di sabbia al tornantino della Stazione regalando così la vittoria al giovanissimo compagno Guy Moll.

Chiron arriverà  comunque 2°.

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