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The F1 countdown


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GP Italia 1984 - Stefan Johansson - Toleman TG184 Hart - Toleman Group Motorsport. Lo svedese sostituisce Senna a Monza, appiedato momentaneamente dalla Toleman dopo che il brasiliano aveva abbandonato la squadra inglese per passare alla Lotus. Johansson si qualifica 17° a 4.619" da Piquet (105.3%), mentre in gara riesce a chiudere addirittura al quarto posto, a 2 giri da Lauda

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GP Canada 1979 - Alex Ribeiro - Copersucar F6A Ford Cosworth - Fittipaldi Automotive. Nelle due gare nordamericane di fine anno Fittipaldi ingaggia Ribeiro per correre accanto a sè; i risultati sono però deludenti: due mancate qualifiche su due gare. In Canada, in particolare, si prende 7 secondi da Jones (107.8%), chiudendo le qualifiche al 28° posto su 29 partecipanti

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Reims, Gran Premio di Francia 1932, 3 luglio. Corsa disputata, come vuole la Formula Internazionale di quell'anno, sulla distanza delle 5 ore.

Ai boxes Toto Roche (sulla destra), mitico personaggio, direttore di gara, organizzatore di Gran Premi e corse di ogni genere sul circuito di Reims, osserva il pit stop per il rifornimento e il cambio-gomme posteriori dell'Alfa P3 di Rudi Caracciola, che al traguardo sarà  3° per un podio monopolizzato dalla Casa milanese, vincitrice con Nuvolari e seconda con Borzacchini.

Qualche polemica interna al team ci sarà  per via di un segnale indirizzato a Nuvolari che invitava a lasciar passare uno dei compagni per dimostrare che la P3 era vincente anche con altri piloti oltre al "solito" mantovano (che nelle settimane precedenti aveva già  vinto il GP di Monaco e il GP d'Italia oltre alla Targa Florio), segnale allegramente ignorato da Nuvolari.

In basso un titolo del "Guerin Sportivo"

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GP Italia 1950 - Juan Manuel Fangio - Alfa Romeo 158 - SA Alfa Romeo. Fangio si piazza in pole a Monza, con un solo decimo di vantaggio su Ascari e 1.8" di vantaggio sul rivale per il campionato Farina. La gara, tuttavia, per lui non è affatto fortunata: è costretto a ritirarsi una prima volta dopo 23 giri per la rottura del cambio mentre era terzo; due giri dopo viene chiamato ai box il suo compagno di squadra Taruffi, perchè gli ceda la macchina, ma dopo soli 9 giri è costretto ad un ulteriore e definitivo ritiro, per la rottura di una valvola, mentre era 2°

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Boutsen, Jacarepagua 84, sulla vecchia A6 - Ford V8 n/a. 20° in griglia a quasi 8s (109%) giunge 7° a due giri da Prost. (poi 6° per la squalifica delle Tyrrell). A Imola addirittura 5° nell'ultima gara col motore aspirato.

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Tornerà  a punti con la A7 - BMW turbo a zeltweg, 5° a un giro da Lauda, dopo esser partito 17° a 5 secondi (105.8%) da Piquet

Modificato da 126C2
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Monza, Gran Premio d'Italia 1936. Nuvolari su Alfa 12C inseguito dal futuro vincitore Bernd Rosemeyer su Auto Union Type C (che con questa vittoria si consacra Campione d'Europa Grand Prix 1936, equivalente all'attuale titolo mondiale di F1) alla chicane del Vialone.

In basso, Michael Turner dà  la sua interpretazione artistica.

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Un bello scatto di un passaggio di Nuvolari al raccordo Florio (sempre Monza 1936, tratto ora in disuso):

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GP San Remo 1951 (Ospedaletti) - Alberto Ascari - Ferrari 375 - Scuderia Ferrari. Ascari ottiene la pole position in 1'52", alla media di 107.2 km/h, davanti a Villoresi e de Graffenried. In gara non c'è storia: domina dall'inizio alla fine, complice anche il ritiro di Villoresi, suo unico possibile rivale. Alla fine dei 90 giri Ascari vince in 2h57' di gara, a 101.7 km/h di media, con un minuto e mezzo di vantaggio su Dorino Serafini e 2 giri di vantaggio su Rudi Fischer, terzo.

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Carlo Franchi (Gimax), Surtees Ts20, Gp italia 1978

Per il pilota di Lainate il primo Gp di F1 (sostituisce Keegan) non è fortunato: è l'ultimo dei non qualificati, con un tempo pari al 104.263% rispetto alla pole di Andretti.

La gara è tristemente nota per l'incidente alla partenza, che costerà  la vita al talentuoso Ronnie Peterson.

è l'unica gara valida per il mondiale a cui Gimax partecipa (nella gara successiva sarà  sostituito da Arnoux)

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21 giugno 1936, 1° Gran Premio d'Ungheria, Budapest, parco Nepliget (5 km, 50 giri).

Nel giorno in cui Nuvolari sgomina ancora una volta le squadre tedesche (gli altri due gradini del podio saranno occupati dalle Auto Union di Bernd Rosemeyer e Achille Varzi), la Mercedes va incontro a una delle sue tante gare negative di questo 1936: Rudolf Caracciola, qui raffigurato sulla W25K, riesce anche ad andare in testa al decimo giro, ma si ritira al 26° per rottura del motore.

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GP Gran Bretagna 1948 - Luigi Villoresi - Maserati 4CLT/48 - Officine Alfieri Maserati. Partito dalla 24^ posizione, davanti al solo Ascari, per aver mancato di disputare le qualifiche, Villoresi già  al terzo giro si porta al comando della gara, mostrando a tutti l'evidente superiorità  della sua vettura. Chiuderà  la gara al primo posto, con 14 secondi di vantaggio su Ascari

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