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NASCAR


marcop

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Speravo in un risultato migliore sia per Papis che per Montoya ma vabbè, entrambi hanno fatto delle belle rimonte. JPM forse sarebbe arrivato più in alto senza tutte quelle gialle perchè era il più veloce in pista, li prendeva e li passava e non credo avesse i problemi di consumo di Busch. Per Papis peccato quel testacoda che lo ha fatto ripartire dal fondo. ne stava passando due all'esterno all'inner loop, penso si sia toccato con Biffle. Comunque è risalito bene.

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PapisFamily.jpg

 

La quindicesima posizione finale non quantifica assolutamente quanto sia stata consistente e quasi avventurosa la gara di Max Papis nell’ultimo appuntamento della Sprint Cup Nascar, quello a Watkins Glen (22° di 36 totali). àˆ stata sicuramente un’occasione che tanti piloti impegnati nelle gare Usa sognano, quella di partecipare alla serie statunitense top per le auto a ruote coperte (e non solo, considerando il seguito televisivo) con una vettura fra le più competitive: la Chevrolet SS n.14 del team Haas-Stewart lasciata libera proprio dal coproprietario e pilota Tony “Smoke†Stewart, dopo l’incidente con le Midget che gli ha procurato la frattura della gamba destra.

Lo spessore della prestazione di Massimiliano lo si misura per come, dalla 29esima posizione di partenza in un parco di 43 concorrenti al via, fosse riuscito a risalire fino a ventesimo al momento della bandiera rossa di quasi metà  gara. Purtroppo al successivo restart, quando le macchine erano ancora compatte in gruppo al 44° giro (su 90 di gara), un contatto accidentale da parte di Greg Biffle lo ha mandato in testacoda, precipitando di conseguenza 33°. A fine gara Biffle è andato a scusarsi da Papis, ammettendo il suo errore: un comportamento che dà  la cifra sull’atteggiamento sportivo e sul rispetto reciproco fra i piloti in questa serie.

Fortunatamente la macchina non ha avuto danni significativi, e dalla 33esima posizione Papis è stato poi capace di risalire fino alla 15esima finale. «Peccato, però, perché sentivo che ormai ero avviato a finire fra i primi dieci», ha poi commentato Max nell’immediato dopogara. Va sottolineato che anche il recupero è stato piuttosto avventuroso, con Papis riuscito a sfilare indenne in due incidenti multipli alle esse che hanno condizionato gli ultimi 10 giri di gara. Notevole peraltro come Max sia stato glaciale nel “tenere giù†mentre attorno a lui c’era fumo di gomme, pezzi che volavano e spruzzi d’acqua che gli toglievano la visibilità  sul parabrezza. «Mi è sembrato di essere come nel film “Days of Thunderâ€, e per due volte – ha infatti raccontato al riguardo Papis – ma tutta la gara è stata incredibile. Ho guidato al massimo in ogni singolo giro, a ogni ripartenza ero nel mucchio con 2-3 macchine sulla stessa linea. E tutti sono davvero forti, non ho potuto guidare per nemmeno un secondo al 90 per cento».

«Non mi sono mai arreso – prosegue Max – e questo è lo spirito con cui Tony voleva che corressi. La battaglia è stata davvero dura e ho guidato al meglio che potevo. Sono contento di aver tenuto il sedile di “Smoke†più caldo possibile… àˆ stato un piacere far parte di questa organizzazione, tutto è stato davvero bello. Tony ha costruito una grande squadra, è mancato a tutti, e lo voglio ringraziare per l’opportunità  che mi ha dato». Opportunità  che comunque Papis si è guadagnato dimostrandosi veloce nei test che ogni tanto conduceva per la squadra, va detto. Mentre la prossima gara di Max sarà  il prossimo fine settimana nella serie Nationwide a Mid Ohio.

Concludiamo con un’ultima curiosità : Tony Stewart aveva comprato metà  del team Haas proprio per avere la libertà  di andare a correre tutte le volte che voleva anche nelle gare infrasettimanali con le Sprint Car, come quella in cui si è fratturato la gamba per aver centrato un concorrente in testacoda. Incidente che ha dato la possibilità  a Papis di correre al Glen e che ha interrotto una serie di ben 521 corse consecutive nella sua carriera di 15 anni nella Nascar, per Stewart. Giusto per capire di che genere di pilota stiamo parlando.

 

http://autosprint.corrieredellosport.it

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Jimmie Johnson lanciato verso il sesto titolo

 

Jimmie+Johnson+55th+Daytona+500+Day+2+SB

 

Delle trentasei gare che compongono il calendario del campionato Nascar solo due si corrono su tracciati stradali. Le altre trentaquattro danno vita ad un'orgia ovale che parte a febbraio con la 500 Miglia di Daytona, fa tappa in piena estate ad Indianapolis per la 400 Miglia Brickyard, vinta alla fine di luglio da Ryan Newman su Chevrolet, per chiudere finalmente il cerchio (è proprio il caso di dirlo) a metà  novembre dal punto di partenza: la Florida, Homestead-Miami in questo caso. Dove l'attuale leader della classifica generale Jimmie Johnson (Chevrolet Hendrick Motorsports) conta di festeggiare il suo sesto titolo dopo i cinque consecutivi messi in fila dal 2006 al 2010 e così - almeno nelle intenzioni - sigillare nel migliore dei modi una stagione iniziata con il successo a Daytona, doppietta gia' riuscita al campione californiano nel 2006.

 

Johnson è uscito indenne dai due appuntamenti stradali di cui si diceva all'inizio, i soli durante i quali i piloti devono girare il volante anche a destra ... Un problema in più, non fosse altro che per la scarsa abitudine ... Le variabili impazziscono se all'eterogeneità  delle curve si aggiunge la varietà  del profilo altimetrico come è successo alla fine di giugno sui saliscendi del tracciato californiano di Sonoma e domenica 11 agosto a Watkins Glen, stato di New York, un tempo sede del Gran Premio degli Stati Uniti di Formula Uno. A cavarsela meglio di tutti - centrando la vittoria - è stato a Sonoma Martin Truex Jr. (Toyota) che ha confermato la sua buona attitudine sui tracciati misti salendo ancora sul podio - questa volta al terzo posto - nella gara vinta da Kyle Busch (lui pure su Toyota) in mezzo ai caratteristici guard-rail azzurri del Glen, "baciati" malvolentieri da campioni di chiarissima fama come il quattro volte campione Nascar Jeff Gordon (tra l'altro in passato specialista degli stradali) oppure piloti in rapida crescita come Marcos Ambrose che era scattato dalla pole position con la sua Ford ed è finito ko in un incidente nel quale è rimasto coinvolto anche Max Papis. Chiamato a guidare la Chevrolet numero 14 dell'infortunato Tony Stewart (un altro big della specialità ) in virtù delle caratteristiche del tracciato e della sua formazione europea, il pilota italiano che fa tempo vive e corre negli USA se l'è cavata piuttosto bene, risalendo dalla 29esima piazza sullo schieramento di partenza alla quindicesima davanti alla bandiera a scacchi. Non male, se si pensa che le stock cars al via erano quarantatre. Peccato solamente che ora il campionato torni ai circuiti ovali e che per sostituire ancora Stewart lo Stewart-Haas Racing abbia già  preferito a Papis Austin Dillon, attualmente leader della Nationwide Series, la serie B della Nascar, o meglio il campionato nel quale maturano le future stars della serie maggiore.

 

sportmediaset.com

Modificato da leopnd
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Pure Michigan 400 Results

1. (1) Joey Logano, Ford, 200, $252,393.
2. (15) Kevin Harvick, Chevrolet, 200, $180,731.
3. (2) Kurt Busch, Chevrolet, 200, $136,315.
4. (20) Paul Menard, Chevrolet, 200, $143,486.
5. (11) Clint Bowyer, Toyota, 200, $140,293.
6. (26) Marcos Ambrose, Ford, 200, $123,399.
7. (31) Kasey Kahne, Chevrolet, 200, $108,135.
8. (5) Jeff Burton, Chevrolet, 200, $106,135.
9. (16) Greg Biffle, Ford, 200, $105,435.
10. (19) Carl Edwards, Ford, 200, $127,110.
11. (6) Juan Pablo Montoya, Chevrolet, 200, $119,549.
12. (9) Brad Keselowski, Ford, 200, $139,151.
13. (21) Ryan Newman, Chevrolet, 200, $123,568.
14. (27) Austin Dillon, Chevrolet, 200, $131,510.
15. (12) Matt Kenseth, Toyota, 200, $124,676.
16. (17) Martin Truex Jr., Toyota, 200, $119,535.
17. (13) Jeff Gordon, Chevrolet, 200, $130,346.
18. (14) Aric Almirola, Ford, 200, $123,621.
19. (22) Ricky Stenhouse Jr., Ford, 200, $132,621.
20. (8) Denny Hamlin, Toyota, 200, $103,460.
21. (18) Trevor Bayne Ford, 200, $85,660.
22. (29) Jamie McMurray, Chevrolet, 200, $111,680.
23. (28) Danica Patrick, Chevrolet, 200, $85,010.
24. (24) David Ragan, Ford, 200, $110,868.
25. (33) Casey Mears, Ford, 200, $109,043.
26. (36) David Stremme, Toyota, 200, $98,093.
27. (4) Mark Martin, Toyota, 199, $96,835.
28. (38) Travis Kvapil, Toyota, 198, $102,718.
29. (34) Timmy Hill, Ford, 198, $89,932.
30. (42) Dave Blaney, Chevrolet, 197, $81,785.
31. (10) Kyle Busch, Toyota, 197, $125,568.
32. (43) Landon Cassill, Chevrolet, 197, $80,060.
33. (39) Brendan Gaughan, Chevrolet, 196, $87,985.
34. (37) Joe Nemechek, Toyota, 192, $79,885.
35. (30) Bobby Labonte, Toyota, 186, $87,735.
36. (7) Dale Earnhardt Jr., Chevrolet, 171, $97,685.
37. (23) David Gilliland, Ford, Engine, 165, $79,616.
38. (25) David Reutimann, Toyota, 153, $74,825.
39. (40) Josh Wise, Ford, Vibration, 56, $70,825.
40. (3) Jimmie Johnson, Chevrolet, Engine, 54, $115,936.
41. (32) Scott Speed, Ford, Vibration, 35, $62,825.
42. (41) Johnny Sauter, Ford, Vibration, 34, $58,825.
43. (35) JJ Yeley, Chevrolet, Accident, 12, $55,325.

 

http://www.youtube.com/watch?v=32cGvXhQPhs

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