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[Motomondiale] 2013.02 - GP of Americas


Pep92

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Mah, i contatti duri ci possono stare, fanno parte delle gare.

 

L'attacco di Rossi a Gibernau a Jerez 2005 fu duro ma non scorretto, dato che Gibernau non vide Valentino arrivargli all'interno e gli chiuse la porta, finendo fuori pista. Sarebbe da valutare solo se Rossi sia arrivato un po' largo perché impiccato dalla frenata o perché effettivamente voleva buttare giù Gibernau: in quel caso sono punti di vista, anche a seconda del tifo/odio. La scorrettezza la fece tre anni prima, in 250 sempre a Jerez, Battaini su Melandri, dato che il primo non aveva spazio (più che altro era troppo indietro) ma volle attaccare comunque il secondo, che finì per terra.

 

Su Elà­as non ho capito a quale episodio vi riferiate: a Jerez 2006 la manovra fu "abbastanza" irregolare, si dimenticò letteralmente di frenare, a Istanbul 2007 fece qualche entrata un po'avventurosa ma nulla di particolarmente scorretto.

 

Turchia 2007 Elias fu massacrato per quello, Jerez 2006 fu un normale incidente di gara come Jerez 2011...

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L'asfalto è freddo  comunque ( dal sito motogp.com Condizioni della pista: Dry|   Aria: 13º| Umidità : 32%|   Terreno: 18º )

 

Moto3: in testa c'è Fenati, seguono M. Vinales e Folger, 23^ Ana Carrasso

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1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 337.7 2'08.756
2 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 334.1 2'09.009 0.253 / 0.253
3 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 337.9 2'10.356 1.600 / 1.347
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 333.7 2'10.665 1.909 / 0.309
5 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 330.7 2'10.801 2.045 / 0.136
6 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 334.1 2'10.828 2.072 / 0.027
7 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 333.7 2'10.910 2.154 / 0.082
8 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 330.4 2'11.232 2.476 / 0.322
9 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 335.8 2'11.929 3.173 / 0.697
10 11 Ben SPIES USA Ignite Pramac Racing Ducati 331.8 2'12.813 4.057 / 0.884
11 68 Yonny HERNANDEZ COL Paul Bird Motorsport ART 311.4 2'13.058 4.302 / 0.245
12 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 314.8 2'13.321 4.565 / 0.263
13 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 332.9 2'13.339 4.583 / 0.018
14 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 314.1 2'13.694 4.938 / 0.355
15 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 312.1 2'13.970 5.214 / 0.276
16 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 316.4 2'14.530 5.774 / 0.560
17 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing ART 312.8 2'14.828 6.072 / 0.298
18 29 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing Ducati 331.8 2'14.859 6.103 / 0.031
19 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 316.1 2'16.465 7.709 / 1.606
20 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 307.9 2'16.481 7.725 / 0.016
21 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 310.4 2'17.441 8.685 / 0.960
22 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 309.8 2'17.685 8.929 / 0.244
70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 312.0 2'18.338 9.582 / 0.653
52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 309.5 2'18.684 9.928 / 0.346
79 Blake YOUNG USA Attack Performance Racing APR 304.4 2'19.440 10.684 / 0.756
44 Mike BARNES USA GP Tech BCL 286.0 2'21.530 12.774 / 2.090

 

 

Rossi molto indietro, ma aspetto le qualifiche e, soprattutto, la gara. I distacchi di alcune CRT nelle piste lunghe fanno impressione comunque...

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Austin, Libere 2: Marquez sembra incontenibile!
Lo spagnolo stacca tutti, ma è impressionante la facilità  con cui gira in 2'05", tempo che fanno solo lui e Pedrosa

I tempi restano ancora lontani da quelli realizzati nei test di due settimane fa, ma chi ha avuto modo di vedere la seconda sessione di prove libere del Gp di Austin di MotoGp ha potuto godere di una vera e propria poesia: è questo l'unico termine che si può usare per il modo in cui Marc Marquez pennella le curve del tracciato texano.

 

Lo spagnolo della Honda ha girato in 2'05"031 (comunque circa 4" più veloce rispetto al crono di stamani), ma non è tanto il tempo in sé a fare impressione, quanto la regolarità  con cui riesce a ripetere delle prestazioni di questo genere. Anche perchè l'unico che è riuscito ad avvicinarsi è il compagno di squadra Dani Pedrosa, che pur lamentando qualche problemi sull'anteriore della sua RC213V ha chiuso a mezzo secondo.


Dal terzo in giù i distacchi sono davvero abissali, ma arriva la conferma che il tracciato statunitense è particolarmente adatto alla Honda, visto che dietro alle due moto della HRC c'è quella del Team LCR affidata a Stefan Bradl. Il tedesco ha scalato la classifica proprio sotto alla bandiera a scacchi, ma anche lui paga 1"1.

 

E' addirittura a 1"6 la prima delle Yamaha, che è quella di Jorge Lorenzo in quarta posizione. Non è troppo lontana la M1 di Valentino Rossi, che chiude con 1"8 di gap, pochi millesimi davanti a Cal Crutchlow. La sensazione, dunque, è che il vantaggio tecnico delle terzetto di testa sia davvero difficile da colmare per la truppa della Casa di Iwata, anche se siamo pronti ad essere smentiti domani. Basta pensare che il "Dottore" aveva anche provato a fare un paio di giri con "El Cabronsito", che però non ha esitato a rendergli la "sverniciata" che gli aveva dato in Qatar.


Tutto sommato positiva la prestazione di Andrea Dovizioso: il romagnolo ha perso anche diversi minuti parcheggiando la sua Ducati Desmosedici GP13 lungo il tracciato a causa di un problema di natura elettronica. Tuttavia, una volta tornato in pista è risalito fino al settimo posto, chiudendo a soli quattro decimi dal tandem di Yamaha che lo precede. Non male se si pensa che la Casa di Borgo Panigale aveva disertato i test del mese scorso

 

La top ten poi si completa con la Honda di Alvaro Bautista e con le due Ducati di Nicky Hayden e di Ben Spies. L'ultima Desmosedici di Andrea Iannone invece rimane piuttosto attardata in 15esima posizione: il pilota di Vasto al momento viaggia a quasi 2" dal compagno di box, quindi non sembra riuscire ad adattarsi a questa pista.


Per quanto riguarda le CRT, davanti a tutti è tornato il "solito" Aleix Espargaro, 11esimo assoluto con la ART-Aprilia del Team Aspar, che ha messo ben nove decimi tra sé ed il diretto inseguitore Yonny Hernandez. Da segnalare, infine, la caduta spettacolare, ma fortunatamente senza conseguenze di Randy De Puniet.

 

 

I tempi della seconda sessione

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26692/moto-gp-austin-libere-2-marc-marquez-sembra-davvero-incontenibile

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Austin, Libere 3: Marquez cade, Pedrosa ne approfitta
Nel finale Dani riesce a saltare davanti al compagno di squadra. Lorenzo è terzo a 0"8, Rossi settimo a 1"7

Dani Pedrosa è riuscito a completare la sua rincorsa nei confronti di Marc Marquez: dopo aver iniziato il weekend di Austin con 1"6 di distacco nei confronti del compagno di squadra, il pilota della Honda ha ridotto a mezzo secondo nelle Libere 2 e questa mattina è riuscito a trovare addirittura al sorpasso nelle Libere 3.

Quando mancavano una ventina di secondi al calare della bandiera a scacchi, il vice-campione del mondo ha sfoderato un gran giro in 2'04"408, saltando davanti a Marquez di 387 millesimi. Va detto però che "El Cabronsito" è incappato anche nella prima caduta ufficiale del 2013, rimanendo vittima di un violento highside all'ultima curva nei primi minuti.


La sua RC213V è uscita piuttosto malconcia dall'incidente, ma i tecnici della HRC sembrano abbastanza convinti di essere in grado di rimetterla in sesto per le prove ufficiali di oggi. In ogni caso, una volta salito sulla sua seconda moto, il campione del mondo della Moto2 non si è tirato indietro ed ha migliorato il suo crono di ieri, scendendo a 2'04"795.

 

Proprio sotto alla bandiera a scacchi ha trovato la sua zampata anche Jorge Lorenzo, che ha fermato il cronometro sul 2'05"295 realizzando però un giro davvero tirato alla morte con la sua Yamaha. Il distacco di 887 millesimi da Pedrosa non deve essere particolarmente incoraggiante per lui, che aveva preso anche una bella "imbarcata" in precedenza nel tentativo di migliorarsi.


Buona anche la prova di Cal Crutchlow, che si è portato in quarta posizione e fino a pochi istanti dalla fine era la migliore delle M1 in pista. In ogni caso il britannico del team Tech 3 è riuscito a fare meglio di Valentino Rossi, che si è dovuto accontentare del settimo tempo a 1"7, lamentando un'importante instabilità  in frenata.

Davanti a lui ci sono anche l'altra Honda di Stefan Bradl e la Ducati di Andrea Dovizioso, bravo nel finale a scendere sotto al 2'06", distanziando di ben sette decimi la GP13 gemella di Nicky Hayden, che occupa la nona posizione alle spalle di Alvaro Bautista. Il quadro dei piloti che accedono direttamente alla Q2 si completa poi con Ben Spies, che quindi comincia a dare segnali di ripresa, girando non troppo lontano da Hayden.


I due esclusi "di lusso" sono quindi i due rookie Bradley Smith ed Andrea Iannone, che però in Q1 si dovranno sicuramente giocare il passaggio del turno con Aleix Espargaro, che è stato più veloce di entrambi con la sua ART-Aprilia CRT, chiudendo a soli tre decimi dal decimo tempo che valeva l'accesso diretto al secondo segmento della qualifica.

 

Da segnalare, infine, la bandiera nera con bollo arancio esposta a Karel Abraham, che per diversi giri ha probabilmente sporcato d'olio la pista con la sua ART-Aprilia CRT che fumava in maniera piuttosto vistosa.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26726/moto-gp-austin-libere-3-marquez-cade-pedrosa-ne-approfitta-ancora-lontane-le-yamaha

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Mi sa che quest'anno dovremo abituarci a diverse rimonte di Rossi in gara, ma che ha combinato ieri che non ho visto?

 

Mà¡rquez è impressionante, è un mostro nella guida, penso che stasera vincerà  abbastanza facile, sempre che Pedrosa non tiri fuori il garone. 

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