marcop Posted November 27, 2012 Share Posted November 27, 2012 Mi ricordo quando avevo circa 3 anni che ogni 2 domeniche,mentre giocavo con le macchinine, vedevo sfrecciare alla tv questi bolidi colorati e pian piano ho iniziato a nutrire una certa simpatia per un certo Schumacher Michael, sfociata poi in un tifo sfrenato. Finite le gare, andavo spesso in cameretta a disegnare il tracciato visto dall'alto, copiandolo da riviste o dal computer di papà e disponevo le auto in ordine d'arrivo e ancora oggi mi chiedo come facevo a ricordarlo a memoria! Poi, crescendo, questo divertimento nel vedere piloti che fanno "bagarre" (per usare un termine Mazzoniano) e si scontrano a folli velocità , si è trasformato in una vera e propria passione: così come alcuni animali faticano a superare l'inverno per il freddo, io faticavo, e fatico tutt'ora, a passarlo causa astinenza da F1. Purtroppo i miei genitori sono si fan della F1, ma non è di conforto vedere tuo papà addormentato dopo 20 minuti di gara. E' brutto seguire le gare da solo perchè non hai nessuno con cui condividere gioie e dolori. Ok, forse l'ho messa un pò troppo sul piano emotivo, ma la mia storia è questa... arriviamo così fino al giorno d'oggi dove, dopo aver sentito per anni nominare certi Senna o Villeneuve, grazie ad Internet, ho finalmente scoperto cos'era davvero la F1, quando ogni domenica si lottava per la vita e un pò di gloria; ma l'importante era sopravvivere. Quando non c'erano ancora mille dispositivi di sicurezza e, al minimo schianto, potevi dire addio a tutto e a tutti. Questa cosa mi ha colpito molto e, facendo delle riflessioni, ho capito chi è colui che può essere definito il vero campione, ovvero colui che non corre solo per vincere (come faceva credere Ayrton), ma che si impegna anche in campo sociale, possendo quindi una grande personalità (come, dopotutto, faceva Ayrton). Essendo poi appassionato di auto da una vita intera, ed essendo appassionato di Muscle Car, ho "conosciuto", attraverso la TV e successivamente Internet, il grande Carroll Shelby, mia fonte di ispirazione. Lo metto in questo discorso poichè è stato anche lui pilota di F1. Senza risultati rilevanti, ma lo è comunque stato, e lo considero un campione pure lui: non ha vinto nulla (non in questa competizione), ma per arrivare a 89 anni dopo aver subito un trapianto di cuore e uno di reni, bisogna avere una forte personalità . E non dimentichiamo che ha smesso di correre solo per problemi di salute, altrimenti chissà cosa avrebbe combinato... Questa è un pò la mia storia, è quello che mi anima, che mi ispira, dalla F1 al "normale" mondo automobilistico, spero non vi dispiaccia 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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