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[Motomondiale] 2014.04 - GP Spagna


R18

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Da abbastanza pena un campionato troppo spagnolo, quando il motociclismo è stato sempre una categoria sportiva molto italiana come protagonismo, assieme ai piloti USA nella massima categoria

 

In prospettiva futura, oltre all'Italia anche gli USA sono messi male (Edwards si ritirerà  alla fine di questa stagione, Hayden sarà  ormai in parabola discendente inevitabile ed Herrin in Moto2 mi sembra una meteora) mentre vedo in ascesa la Germania (in Moto2 ci sono Folger, Schrotter e Cortese) e qualche discreto pilota inglese e francese.

Certo di fenomeni non sembra essercene nessuno del livello di Marc Marquez nelle due classi minori, ad oggi, quale che sia la nazionalità  presa in esame.

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Secondo me quest'anno è proprio in moto3 che assisteremo a una de-spagnolizzazione del campionato: 4 gare 4 vittorie di stranieri (2 fenny - 2 miller), tolti A. Marquez, Rins e Vazquez gli altri spagnoli non combinano granchè (oggi eccezione per isaac vià±ales), mentre c'è un gruppetto di una dozzina di piloti (tutti stranieri) che anche senza arrivi a podio o vittorie si piazzano sempre e con costanza ai punti.

In questo gruppo c'è molta più possibilità  di crescita, ad esempio uno di loro che sta migliorando a vista d'occhio è Pecco bagnaia!

Il nostro antonelli è un altro molto in gamba ma sin qui sfortunatissimo. Quest'anno la Honda è a livello KTM quindi non c'è un gruppo fisso di piloti che arrivano sempre primi, c'è più competizione. 

Tra tutte le 3 classi è sicuramente quella più "progressista" nel senso di non essere un CEV a senso unico.

 

Per rispondere a Qongo il curriculum di Fenati è sicuramente interessante: classe 96, campione europeo in 125 nell'11 (in gara unica) e sempre nello stesso anno vice-campione italiano alle spalle di antonelli.

Debutta nel 12 in moto3 (correggo Ale, non era 125 ma la moto3 nasceva proprio quell'anno :) )

Arriva secondo nella prima gara, vince la seconda e arriva a podio al mugello e misano, chiudendo la stagione 6 (secondo miglior debuttante dietro a Rins)

La stagione 13 è stata totalmente incolore causa moto non competitiva ma anche lui non è mai stato in palla.

Quest'anno ha collezionato un 12° in Qatar (per problemi tecnici) un secondo posto e le due vittorie

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Evidentemente da voi hanno creduto molto nei giovani da far crescere, mentre qui da noi lasciamo stare :asd:

 

Tipico delle "organizzazioni" sportive italiane:invece di costruire un seguito basandosi sul traino del campione(arrivato miracolosamente da chissa' dove...) si preferisce sfruttare fino all'osso il campione stesso.

 

I casi di Rossi e Tomba sono emblematici in tal senso.

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Ma di che lungo parla quel pazzo?

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Boh, forse in partenza,  o nella bagarre con Rossi,   è stato praticamente tutta la  gara da solo XD

Comunque l'ha notato solo lui...

 

Rossi ha forse individuato il vero problema... Anche se dolorosa la separazione da Burgess sta dando i suoi frutti. Servivano idee nuove per risolvere i soliti problemi.

 

Ha fatto una gara perfetta, e tiratissima.  Ha ancora qualcosa da dare... Diversamente da come pensavo.

 

Marquez è un alieno...

 

Fenati, facci sognare! ;)

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In prospettiva futura, oltre all'Italia anche gli USA sono messi male (Edwards si ritirerà  alla fine di questa stagione, Hayden sarà  ormai in parabola discendente inevitabile ed Herrin in Moto2 mi sembra una meteora) mentre vedo in ascesa la Germania (in Moto2 ci sono Folger, Schrotter e Cortese) e qualche discreto pilota inglese e francese.

Certo di fenomeni non sembra essercene nessuno del livello di Marc Marquez nelle due classi minori, ad oggi, quale che sia la nazionalità  presa in esame.

Cortese, campione del mondo Moto3 sta imparando alla svelta, è italiano/tedesco ha una bella manetta, speriamo bene

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Devo dire che i due nuovi talenti più veloci sembrano proprio essere Fenati e Miller, che finalmente quest'anno guidano moto competitive. Và¡zquez mi pare stia lì più che altro per l'esperienza (ha debuttato nel 2007) e gli altri non sembrano avere ancora la costanza necessaria. Bagnaia e Antonelli sembrano interessanti e corrono in team preparati, vedremo da qui a Valencia.

Ciò che ho sempre denunciato della Moto2 è il suo essere poco selettiva. Non tolgo nulla a Rabat, ci mancherebbe, ma mi sembra un pilota comparso un po' dal nulla, e lo stesso discorso vale per Aegerter (chi lo ha mai visto competitivo in 125cc?) e altri. In Moto2, parere mio, di potenziali campioni ci sono Vià±ales (che però deve abbassare molto la cresta) e Lowes (anche se lo vedrei meglio in Superbike), poco altro. Del resto ieri ha vinto Kallio che vedo buono per giocarsi un Mondiale Superbike tra un paio di anni e che il suo in MotoGP lo ha già  fatto. Di certo dalla Moto2 attuale non uscirà  il campione italiano del futuro.

Io continuo a ritenere Iannone migliore di Dovizioso. Non da giocarsi un campionato ovviamente, ma su una moto migliore dell'attuale diventerebbe protagonista. Deve imparare a stendersi di meno però, altrimenti non finirà  da nessuna parte.

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Il rischio è che Iannone sia uno di quei (tanti) piloti che il manico l'avrebbero anche ma che non hanno la costanza e la tigna per emergere davvero. Dovizioso è un pilota costante, ma ha ampiamente dimostrato in HRC di non essere al livello di quelli forti sul serio (prendeva paga tutte le domenica sia da Stoner che da Pedrosa, senza appello), quindi se Iannone vale gli deve arrivare sempre o quasi sempre davanti.

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Test Jerez: Marc Marquez precede le due Yamaha

Solo Lorenzo e Rossi sono riusciti ad avvicinarsi alla Honda del leader del Mondiale nel finale di giornata

 

Marc Marquez non lascia neanche le briciole ai suoi avversari e continua a surclassarli anche quando in palio non ci sono punti per la classifica iridata. E' questo quello che è accaduto oggi a Jerez de la Frontera, dove all'indomani del Gp di Spagna si sono fermate diverse squadre della MotoGp per una giornata di test.

 

Il leader del Mondiale ha messo la sua Honda davanti a tutti fin dalle primissime fasi della mattinata, realizzando nella seconda ora un crono di 1'38"737 che la concorrenza è riuscita ad avvicinare solamente pochi minuti prima della bandiera a scacchi, quando la temperatura ha ricominciato ad abbassarsi sul rovente tracciato andaluso.

 

"El Cabronsito" comunque si è dato parecchio da fare anche nel pomeriggio, arrivando a mettere insieme ben 55 giri e riuscendo a migliorare il comportamento della sua RC213V nelle curve più veloci, grazie ad alcune modifiche azzeccate sulle sospensioni posteriori.

 

L'unico a scendere sotto all'1'39" oltre a lui è stato Jorge Lorenzo, che proprio in extremis è riuscito a realizzare un 1'38"999. Ci è andato solo vicino invece Valentino Rossi, che si è fermato a 1'39"063. In casa Yamaha hanno iniziato a girare solamente poco prima di mezzogiorno, ma le due M1 hanno sommato ben 120 giri. Il "Dottore" ha portato avanti il lavoro con il telaio nuovo introdotto nel weekend, concentrandosi sull'elettronica e sul bilanciamento generale, mentre lo spagnolo ha provato anche un nuovo forcellone, sembra con buone indicazioni.

 

Alla fine scivola quindi al quarto posto Dani Pedrosa, che anche lui si è migliorato di poco nell'ultima ora, precedendo le altre due Honda RC213V di Alvaro Bautista e Stefan Bradl. Con i suoi 73 giri, il portacolori del Team Gresini è stato il più attivo di giornata, ma è anche vero che lo spagnolo aveva diverse novità  da testare portate dalla Showa e dalla Nissin. Il tedesco invece si è concentrato sulla messa a punto di sospensioni e geometrie, cercando di migliorare la gestione delle gomme nei long run.

 

A seguire, Pol Espargaro ha vinto il derby di famiglia con il fratello Aleix. Il campione in carica della Moto2, reduce da una gara non particolarmente esaltante, oggi è riuscito a mettersi dietro anche il compagno di squadra Bradley Smith, che è stato protagonista di una caduta senza conseguenze. Tornando ad Aleix invece, quest'ultimo è stato ancora una volta il più veloce tra le "Open" con la sua Forward Yamaha, anche se la Honda RCV100R di Hiroshi Aoyama si è avvicinata a poco meno di un decimo. Assente invece l'altra moto del Team Aspar, in quanto Nicky Hayden questa mattina si è svegliato con il polso destro gonfio ed ha preferito rimanere a riposo.

 

Veniamo ora al capitolo Ducati: assenti Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, che gireranno all'inizio della settimana prossima al Mugello, il lavoro è stato tutto sulle spalle di Andrea Iannone e del collaudatore Michele Pirro. La giornata del pilota della Ducati Pramac è durata appena 15 giri prima che una caduta lo forzasse allo stop. Questi pochi chilometri però gli sono bastati per risolvere i problemi che lo hanno tormentato nel weekend: semplicemente sono svaniti utilizzando la stessa mappa scelta da "Dovipower" per il Gp.

 

Per quanto riguarda i protagonisti delle retrovie, tanto lavoro anche in casa Avintia, dove Hector Barbera ha avuto modo di provare una nuova configurazione del motore Kawasaki, mentre in casa PBM, non avendo particolari novità  sulla moto, si sono concentrati sulla messa a punto dell'elettronica Magneti Marelli.

 

Infine, bisogna ricordare che oggi ha fatto il suo esordio in MotoGp Simone Corsi, che ha avuto l'opportunità  di salire sulla Forward Yamaha "Open" di Colin Edwards: l'italiano, già  portacolori della squadra di Giovannni Cuzari in Moto2, ha completato 45 giri con un miglior crono di 1'42"333, chiudendo quindi a circa 2"5 da Aleix Esparagaro. Tutto sommato un risultato discreto se si considera che non aveva mai guidato una 1000 in precedenza.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/37498/motogp-test-jerez-marc-marquez-precede-le-due-yamaha

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