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[Motomondiale] 2014.01 - GP Qatar


R18

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Losail, Libere 3: Aleix Espargaro prenota la pole!

La Forward Yamaha migliora ancora, bene anche le Ducati (Iannone 2°, Dovi 4°). Continua la crisi dei big

 

Passano le sessioni, ma i big continuano a faticare davvero tanto in quel di Losail. Il Gp del Qatar, dunque, rischia seriamente di riservare grandi sorprese con tanti outsider pronti a fare da protagonisti. Nelle Libere 3, quelle che segnavano la prima tagliola nella strada verso la Q2, nomi altisonanti come quelli di Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Valentino Rossi hanno dovuto sudare sette camicie per guadagnarsi l'accesso diretto, mentre davanti a dettare il ritmo è stata ancora una volta la Forward Yamaha "Open" di Aleix Espargaro.

 

Il pilota spagnolo ha ritoccato nuovamente la sua miglior performance, scendendo fino 1'54"773 ed è rimasto ancora l'unico in grado di scendere sotto al muro dell'1'55". Dunque, sembra sempre di più il principale favorito per la prima pole position della stagione, che sarà  in palio nelle qualifiche di domani.

 

Attenzione però anche alle Ducati, che in configurazione "Factory with concessions" hanno fatto davvero bene in questo ultimo turno: la grande sorpresa è senza dubbio Andrea Iannone, che ha portato la sua GP14 del Team Pramac in seconda posizione, staccato di 413 millesimi da Espargaro. Andrea Dovizioso però non è stato tanto da meno, risultando più lento di una manciata di millesimi e chiudendo quarto, alle spalle anche della Honda di Alvaro Bautista, nuovamente il migliore tra i piloti "full Factory" con la RCV213V del Team Gresini.

 

Nonostante non sia ancora al 100% della forma fisica, dopo la frattura del perone rimediata circa un mese e mezzo fa in allenamento, alla fine Marc Marquez è stato il migliore tra i big, chiudendo la FP3 in quinta posizione, anche se distanziato di quasi sette decimi da Espargaro. Dietro di lui stupisce poi anche il fatto che la migliore delle Yamaha sia quella di Bradley Smith, protagonista anche di uno spaventoso highside, nel quale fortunatamente se l'è cavata senza particolari conseguenze. La stessa cosa non si può dire però per la sua M1 del Team Tech 3, andata decisamente in pezzi.

 

Solo settimo Jorge Lorenzo, anche se potremmo quasi dire che lo spagnolo può tirare un sospiro di sollievo, visto che fino a cinque minuti dalla fine non pareva in grado di schiodare la sua M1 dall'undicesima posizione. E' andata anche peggio a Valentino Rossi, che ha eliminato Pol Espargaro per circa un decimo, artigliando proprio in extremis la decima piazza. Le due Yamaha ufficiali, dunque, continuano a patire una grande carenza di grip che rischia di rendere davvero in salita il resto del loro weekend.

 

E non è andata tanto meglio a Dani Pedrosa, che è l'unico tra i primi dieci a non essere riuscito a migliorare il tempo della sessione precedente, piazzando la sua Honda della HRC comunque all'ottavo posto nella cumulativa (decimo nella FP3), davanti all'altra RC213V di Stefan Bradl.

 

Detto dell'esclusione di Pol Espargaro, l'altro eliminato di lusso è senza ombra di dubbio Cal Crutchlow: il nuovo pilota della Ducati è caduto con la sua moto preferita e, una volta salito sull'altra, non è riuscito a sfruttare al meglio la gomma più morbida, chiudendo 12esimo, giusto davanti a Nicky Hayden, che si è confermato il migliore tra i piloti in sella alle Honda RCV1000R "Open".

 

Da segnalare, infine, l'altra caduta senza conseguenze che ha avuto per protagonista Mike Di Meglio ed anche l'arrivo di qualche leggera goccia di pioggia nella fase centrale del turno, che comunque non ha pregiudicato le prestazioni in pista.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35875/motogp-losail-libere-3-aleix-espargaro-prenota-la-pole-e-continua-la-crisi-dei-big

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Le Open sono derivate delle vecchie CRT, le squadre hanno deciso di loro iniziativa a quale categoria iscriversi, ricevendo i conseguenti vantaggi/svantaggi.

   Perché si tratta di un team ufficiale. Hanno fatto due conti, e dato che in versione Factory le prendevano hanno giustamente pensato di passare alla Open. Essendo una squadra che ha maggiore margine di sviluppo rispetto a Forward per esempio, ha queste piccole restrizioni.

Oltre al fatto che un team ufficiale in mezzo ai "poveri" era bruttino, come immagine.

 

 

In origine ogni team aveva tempo fino al 28 febbraio (secondi test a Sepang) per decidere a quale delle due categorie iscriversi.

Ducati ha scelto la Open anche per il team ufficiale.

 

Nei giorni seguenti c'è stata una notevole protesta da parte di Honda (ma anche Yamaha ufficiale non è felicissima) e così hanno ideato prima la Factory 2, però così non sarebbe stato giusto per Ducati che aveva preso la decisione con davanti agli occhi un quadro diverso. Allora per salvare la faccia di fronte al pubblico hanno tenuto formalmente Ducati ufficiale tra le Factory dicendo che i vantaggi concessi alle Open sarebbero stati concessi anche a team che nell'anno precedente non avessero vinto nemmeno una gara sull'asciutto (regola cucita addosso a Ducati e con in mente Suzuki).

 

In sostanza la Factory 2 è stata creata perché chi ha scritto il regolamento s'è messo a capretta davanti alle richieste della Ducati e alle perplessità  di Honda e Yamaha.

 

La Open è stata fatta per dare una spintarella a chi non può spendere più di tanto. Ma purtroppo non sanno quantificare l'efficacia della spintarella e quindi hanno introdotto un sistema per ridurla.

 

Altro che larghe intese, qua mi sa che c'hanno qualcos'altro de largo quelli che han scritto il regolamento...

Modificato da djbill
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In sostanza la Factory 2 è stata creata perché chi ha scritto il regolamento s'è messo a capretta davanti alle richieste della Ducati e alle perplessità  di Honda e Yamaha.

 

La Open è stata fatta per dare una spintarella a chi non può spendere più di tanto. Ma purtroppo non sanno quantificare l'efficacia della spintarella e quindi hanno introdotto un sistema per ridurla.

 

Altro che larghe intese, qua mi sa che c'hanno qualcos'altro de largo quelli che han scritto il regolamento...

No no no, calma...

La scelta di correre come Open o meno era a discrezione dei team. Dopo Sepang, Ducati beccava ancora distacchi abissali da Honda e Yamaha, dunque ha deciso di aderire al regolamento Open. Ducati non ha chiesto nulla, anzi è stata la Dorna a convincerla a passare alla Open, aggiornando (come "ricompensa") il software Open sulla base di quello sviluppato da Ducati. àˆ stata la lamentela di Honda a far porre Ducati in una posizione intermedia tra Factory e Open.

La Open c'è per la questione della centralina unica (come ho detto prima) e anche per smuovere un pochino le carte. Solo che, almeno sul giro secco, le "moto del futuro" sembrano anche troppo avvantaggiate.

Alla fine ci si lamenta dell'assurdità  del regolamento, ma tutto ciò durerà  solo per quest'anno, al massimo anche per l'anno prossimo. Ma non di più. Personalmente, vedo nel 2014 una sorta di rivisitazione di ciò che accadde nel 2002, con il passaggio da 500cc a MotoGP e una convivenza in pista durata appunto un solo anno. Nulla di diverso.

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Io non ci sto capendo niente. Cioè come è possibile che di fatto competitori che gareggiano con regole diverse partecipino allo stesso campionato ambendo a vincere la stessa cosa??? E' una roba fuori dal mondo!

Pur non condividendo il bordello regolamentare uscito dalla FIM, non la vedo una cosa molto diversa dal Balance of Performance presente in tante categorie automobilistiche. I mezzi sono diversi, ma il fine è lo stesso, livellare le prestazioni di moto (o auto) con caratteristiche troppo diverse perchè abbiano prestazioni simili

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Grazie per la spiegazione. Però mi sorge un dubbio.... xke le ufficiali non sono passate subito ad Open pure loro se sono il futuro?

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Perché il modo di concepire le corse da parte della Dorna e delle case è diametralmente opposto.

 

Corrado Cecchinelli, responsabile di Dorna: "Corrado, la situazione regolamentare sembra molto confusa."

“Queste rimostranze faccio fatica a capirle. Il pubblico è interessato a vedere belle gare, lo spettacolo in pista, e l’organizzatore ha il dovere di darglieleâ€.

 

Ai costruttori invece interessa la competizione tecnologica, con Honda in testa ma non credere che Yamaha e Ducati siano da meno.

Il "futuro" è la visione Dorna di una centralina con hardware unico (sensori) e software progressivamente sempre più castrato per gestire lei in prima persona la competitività  dei vari mezzi e manipolare così i risultati in pista.

 

Il punto è che i costruttori non riescono mai ad essere davvero uniti e così Dorna ha avuto gioco facile nel piegarli alla nuova situazione pian piano: le CRT nel 2012 per rimpolpare la griglia, le gomme morbide a loro dedicate l'anno scorso, quest'anno le differenze di capacità  del serbatoio e infine i test illimitati per convincere la più debole delle case a passare la barricata.

Ormai la partita è vinta, anche se non ancora conclusa. Scacco matto.

 

In più Yamaha ha "tradito" perché invece di sviluppare una M1 di produzione, da vendere ai team che ne facessero richiesta (come fatto da Honda) ha dato in leasing una moto 2013 lasciando quindi NGM nella stessa situazione di Tech3: a fine anno il materiale andrà  restituito e i motori non possono essere esaminati da nessun altro che non sia Yamaha stessa.

 

Il futuro è fatto di elettronica comune, consumi uguali per tutti, gomma uguale per tutti. Ricorda vagamente qualcosa?

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Yamaha ha dato in leasing il motore, il telaio Forward è un FTR.

 

No, questo era il piano iniziale ma NGM Forward sta avendo già  un contenzioso con FTR per la Moto2 e il telaio per la MotoGp sarebbe dovuto arrivare dopo alcune gare ma non se ne ha notizia (fonte: Colin Edwards che lo invoca per risolvere i suoi problemi di guida).

Aleix ovviamente si trova benone con quello factory.

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Per riferimento:

 

The present Forward Yamaha package uses not only the planned M1 engines, but also a Yamaha chassis and swingarm. The chassis parts were due to be a temporary measure until FTR could construct its own version. Espargaro - unsurprisingly given his current form - said on Wednesday that he has no intention of switching away from the Yamaha chassis.

However Edwards still plans to test the British-built frame soon.

Having ridden a Kawasaki-powered FTR last season, Edwards feels the FTR's characteristics are more suited to his riding style, rather than the Lorenzo-centric Yamaha version. When asked by Crash.net about the timeframe for trying the FTR chassis and his thoughts on its development of the Forward package, Edwards said:

"They are saying sometime around Jerez [round four]. The whole plan of this project was to combine the Yamaha engine with the FTR chassis so I'm game. I still feel that I've issues turning this bike and when I look at last year's data compared to this year's there are corners I was faster last year because it would turn like I wanted it to.

"I believe that what we have now is a good package but I won't rule out testing the FTR chassis. I think the overall chassis theory - flex, geometry - that they used last year I was OK with and all they have to do is fit this [M1] engine and then we'll go from there."

 

http://www.crash.net/motogp/news/201329/1/edwards-rides-the-rear-talks-ftr-chassis.html

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Perché il modo di concepire le corse da parte della Dorna e delle case è diametralmente opposto.

 

Corrado Cecchinelli, responsabile di Dorna: "Corrado, la situazione regolamentare sembra molto confusa."

“Queste rimostranze faccio fatica a capirle. Il pubblico è interessato a vedere belle gare, lo spettacolo in pista, e l’organizzatore ha il dovere di dargliele”.

 

Ai costruttori invece interessa la competizione tecnologica, con Honda in testa ma non credere che Yamaha e Ducati siano da meno.

Il "futuro" è la visione Dorna di una centralina con hardware unico (sensori) e software progressivamente sempre più castrato per gestire lei in prima persona la competitività  dei vari mezzi e manipolare così i risultati in pista.

 

Il punto è che i costruttori non riescono mai ad essere davvero uniti e così Dorna ha avuto gioco facile nel piegarli alla nuova situazione pian piano: le CRT nel 2012 per rimpolpare la griglia, le gomme morbide a loro dedicate l'anno scorso, quest'anno le differenze di capacità  del serbatoio e infine i test illimitati per convincere la più debole delle case a passare la barricata.

Ormai la partita è vinta, anche se non ancora conclusa. Scacco matto.

 

In più Yamaha ha "tradito" perché invece di sviluppare una M1 di produzione, da vendere ai team che ne facessero richiesta (come fatto da Honda) ha dato in leasing una moto 2013 lasciando quindi NGM nella stessa situazione di Tech3: a fine anno il materiale andrà  restituito e i motori non possono essere esaminati da nessun altro che non sia Yamaha stessa.

 

Il futuro è fatto di elettronica comune, consumi uguali per tutti, gomma uguale per tutti. Ricorda vagamente qualcosa?

Vabbè, è come in Formula 1, anche lì Bernie mira solo al pubblico.

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Fenati ha fatto il diavolo a quattro nelle libere 1, 2 e 3, ora che si tratta di fare sul serio dov'è?

PS

Ma quella roba cervellotica che mi avete spiegato prima vale pure per Moto3 e Moto2?

fortunatamente no o almeno credo

Modificato da Giuseppe92
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