Popular Post emsi Posted February 6, 2014 at 08:52 PM Popular Post Share Posted February 6, 2014 at 08:52 PM Qualche giorno fa, su moto.it è apparso un articolo, firmato da Nico Cereghini, su un pilota giapponese, scomparso il 19 dicembre 2013 : Hideo Kanaya. Francamente non ne avevo mai sentito parlare; a dir la verità non ho grande conoscenza del motociclismo degli anni '60 e '70, l'ho cominciato a seguire piuttosto tardi, verso la fine degli anni '80 Ma questa storia mi ha colpito molto. Vi riporto l'articolo di Cereghini; qualcuno di voi può aggiungere altre notizie circa questo "fenomeno" ai più sconosciuto ? Buona lettura Ciao a tutti! La scomparsa recente di Hideo Kanaya, pilota giapponese degli anni Settanta, mi fa pensare a quanto poteva essere freddo e spietato, a volte, anche il motociclismo dei tempi mitici. Si sente dire spesso che la MotoGP di oggi lascia poco spazio alla passione e ai sentimenti, e invece io credo che sia sempre stato così. Perché a noi piacciono anche quelli del centro classifica, ma la logica dello sport purtroppo è diversa: conta soltanto chi vince. Questo Kanaya è stato il primo giapponese capace di conquistare un Gran Premio della classe 500, nel 1975 in Austria. Era stato un buon pilota nei campionati nazionali, e nel 1970, venticinque anni e fresco vincitore della duemmezzo, fu assunto dalla Yamaha come pilota-collaudatore. Hideo venne coinvolto in un progetto grandioso: Yamaha, che dalla 125 alla 350 era quasi imbattibile nel mondiale, aveva deciso di affrontare la sfida della 500; e non con le bicilindriche maggiorate a 351 cc come facevano all’epoca tanti piloti privati o assistiti, ma con una vera 500, un’inedita quattro cilindri in linea. Il lavoro, nel reparto corse e in pista, chiese quasi tre anni, la 500 avrebbe fatto il suo esordio soltanto nella stagione 1973. Kanaya però si presentò sulle piste europee un anno prima, per aiutare Saarinen in 250 e 350; e nel ’72, al Nurburgring, eccolo subito davanti a tutti in 250. Sei giri sui micidiali 22 chilometri e ottocento metri, alla media di quasi 140 all’ora e nettamente davanti all’idolo locale Dieter Braun e a Jarno Saarinen. E Hideo andò sul terzo gradino del podio anche nella 350. Capito, che classe ? Non si era mai visto un pilota giapponese così veloce, e quella fu un’impresa tanto strepitosa che Kanaya fu richiamato all’ordine: il suo ruolo, qui, era quello del gregario e non del protagonista. Nel ’73 fu prima l’apoteosi e poi la tragedia. Delle prime tre prove del mondiale (Francia, Austria e Germania) Jarno ne vinse cinque, Hideo fece quattro secondi posti e un terzo. Poi arrivò il Nazioni a Monza, 20 maggio, Saarinen e Pasolini morirono, la Yamaha ritirò la squadra in segno di lutto. Kanaya si sarebbe rivisto due anni dopo, questa volta per aiutare Giacomo Agostini. Fu allora che lo conobbi, quando al Castellet fece tutta la corsa alle spalle di Ago, i due mi doppiarono in tromba a un giro dalla fine, e il giapponese chiuse a 50 millesimi dal suo caposquadra. La gara dopo, al Salzburgring, vittoria in 500 e pure in 350. Poi, sparito. Hideo Kanaya. Un talento meraviglioso, un pilota che sarebbe potuto arrivare dove nessun giapponese è mai arrivato: al titolo della top class. L’avevano in casa, l’hanno sacrificato. E’ morto per malattia prima di Natale, mai una parola fuori posto, una vita dedicata alla Yamaha. Nico Cereghini 28/01/2014 http://www.moto.it/sport/nico-cereghini-hideo-kanaya-talento-zittito.html 5 Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted February 6, 2014 at 09:15 PM Share Posted February 6, 2014 at 09:15 PM All'epoca ero un bambino non ho vissuto direttamente quelle stagioni del mondiale.. Ricordo il suo nome perchè veniva utilizzato come sfottò tra gli appassionati romagnoli in un gioco di parole, associandolo a Phil di Ferro: "Read Read Kanà ya" in dialetto significa "ridi ridi, canaglia". Come dice Cereghini, allora i giapponesi erano più che altro collaudatori. Poi arrivò Takazumi Katayama che diede più di un grattacapo ad europei e americani. RIP 4 Link to comment Share on other sites More sharing options...
emsi Posted February 6, 2014 at 09:23 PM Author Share Posted February 6, 2014 at 09:23 PM Link to comment Share on other sites More sharing options...
R18 Posted February 6, 2014 at 10:53 PM Share Posted February 6, 2014 at 10:53 PM Ma il motivo per cui sparì è noto? Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted February 7, 2014 at 06:43 AM Share Posted February 7, 2014 at 06:43 AM Ma il motivo per cui sparì è noto? Nel weekend chiedo a chi ha cominciato ad andare a Imola 15 anni prima di me. Inviato dal mio LT25i utilizzando Tapatalk 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
emsi Posted February 7, 2014 at 07:31 AM Author Share Posted February 7, 2014 at 07:31 AM Da altri articoli letti, mi sono fatto l'idea che, da buon dipendente giapponese rispettoso dei "diktat" aziendali, sia rientrato in yamaha come sviluppatore e collaudatore delle moto da corsa e testimonial; probabilmente molto più presente e visibile in Giappone piuttosto che nel resto del mondo. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted February 7, 2014 at 08:37 AM Share Posted February 7, 2014 at 08:37 AM Grazie per il 3D. Veramente bello... Qui Jarno e Soili Saarinen con Hideo Kanaya ad Imola nel 1973: 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
61066 Posted May 23, 2014 at 06:08 PM Share Posted May 23, 2014 at 06:08 PM 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted January 27, 2016 at 06:00 PM Share Posted January 27, 2016 at 06:00 PM Link to comment Share on other sites More sharing options...
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