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Motomondiale 2014


R18

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Sepang, Day 1: Bautista davanti ai due Espargaro

Tempi alti e classifica atipica, ma stupisce il quarto tempo di Dovizioso, davanti a Lorenzo, Pedrosa e Rossi

 

E' stato al comando per la maggior parte della prima giornata dei test collettivi di Sepang e con una bella zampata nel finale Alvaro Bautista si è piazzato davanti a tutti anche al calare della bandiera a scacchi. Il pilota del Team Gresini è stato uno dei pochi capaci di infrangere la barriera del 2'01", anche se va detto che il suo 2'00"848 è un tempo decisamente alto rispetto ai riferimenti realizzati da Marc Marquez, oggi assente per infortunio, nei test di inizio mese.

 

Del resto, nel weekend sono stati in pista i protagonisti del Ferrari Challenge ed è risaputo che le MotoGp fanno fatica a trovare il giusto grip dove hanno girato le auto da poco. Non è un caso, infatti, che nelle prime tre posizioni non ci sia nessuno dei big più attesi: alle spalle della Honda dello spagnolo troviamo infatti i due fratelli Espargaro, con il più esperto Aleix che ha piazzato al secondo posto la sua FTR-Yamaha "Open".

 

Un'ennesima riprova di quanto possono essere competitive le moto realizzate in base al nuovo regolamento che concede 4 litri in più di carburante ed una gomma più morbida (ma anche più motori per completare la stagione, per di più senza freezing), imponendo però l'uso del software unico Magneti Marelli per la centralina. Espargaro era già  stato velocissimo nel primo test di Sepang ed oggi ha preceduto il fratello Pol, campione del mondo in carica della Moto2, che ha fatto passi avanti da gigante in sella alla sua Yamaha del Team Tech 3.

 

Così come si può parlare di virtuale miglioramento anche per Andrea Dovizioso, che ha portato la sua Ducati Desmosedici GP14 al quarto posto nelle fasi conclusive, con un crono di 2'01"029. E' vero che qualche settimana fa il romagnolo era stato più veloce di sette decimi, ma è altrettanto vero che gli altri sono peggiorati di oltre 1". Dunque, anche questo potrebbe essere letto come un altro piccolo passo avanti.

 

La top five si completa poi con Jorge Lorenzo, sceso a 2'01"158 nel finale e saltato davanti alla Honda di un Dani Pedrosa non particolarmente in forma per appena 2 millesimi. Dopo una giornata complicata, alla fine il maiorchino ha chiuso davanti a Valentino Rossi. Il "Dottore" è arretrato solo nel finale, ma va detto che stava effettuando dei run un po' più lunghi, come certificato anche dai suoi 65 giri, che lo hanno reso uno dei piloti più attivi di giornata con la sua M1.

 

Il quadro delle prime dieci posizioni si completa poi con la Honda di Stefan Bradl, la Yamaha di Bradley Smith e la Honda "Open" di Nicky Hayden: la RCV1000R, dunque, continua a rimanere distante dalla FTR-Yamaha, con il pilota americano che ha pagato oltre 1"3 su Espargaro. Indietro anche il secondo pilota Ducati, Cal Crutchlow, che nel finale è riuscito almeno a balzare davanti all'altra GP14 di Andrea Iannone.

 

13esimo crono per Hiroshi Aoyama, che è stato l'unico a finire ruote all'aria oggi con la sua Honda RCV1000R del Team Aspar. Continua ad avere difficoltà  invece la Suzuki, 17esima con Randy De Puniet che comunque avrà  consentito ai tecnici di Hamamatsu di raccogliere tantissimi dati, mettendo a referto ben 73 giri (ai quali vanno aggiunti anche i 10 di Nobuatsu Aoki).

 

MOTOGP, Sepang, 26/02/2014

Prima giornata di test collettivi

1. Alvaro Bautista - Honda - 2'00"848 - 61 giri

2. Aleix Espargaro - FTR-Yamaha (Open) - 2'00"900 - 31

3. Pol Espargaro - Yamaha - 2'00"999 - 57

4. Andrea Dovizioso - Ducati - 2'01"029 - 47

5. Jorge Lorenzo - Yamaha - 2'01"158 - 56

6. Dani Pedrosa - Honda - 2'01"160 - 47

7. Valentino Rossi - Yamaha - 2'01"349 - 65

8. Stefan Bradl - Honda - 2'01"491 - 50

9. Bradley Smith - Yamaha - 2'02"080 - 41

10. Nicky Hayden - Honda (Open) - 2'02"227 - 55

11. Cal Crutchlow - Ducati - 2'02"319 - 48

12. Andrea Iannone - Ducati - 2'02"334 - 51

13. Hiroshi Aoyama - Honda (Open) - 2'02"709 - 59

14. Colin Edwards - FTR-Yamaha (Open) - 2'02"743 - 47

15. Yonny Hernandez - Ducati (Open) - 2'02"823 - 50

16. Hector Barbera - FTR-Kawasaki (Open) - 2'02"975 - 47

17. Randy De Puniet - Suzuki - 2'03"341 - 73

18. Scott Redding - Honda (Open) - 2'03"553 - 51

19. Michele Pirro - Ducati - 2'03"991 - 40

20. Katsuyuki Nakasuga - Yamaha - 2'04"165 - 45

21. Mike Di Meglio - FTR-Kawasaki (Open) - 2'04"885 - 59

22. Karel Abraham - Honda (Open) - 2'05"638 - 36

23. Nobuatsu Aoki - Suzuki - 2'07"302 - 10

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35098/motogp-test-sepang-day-1-bautista-davanti-ai-due-espargaro-con-la-ducati-quarta

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Sepang, Day 2: Pedrosa precede Aleix Esparagaro

Continua a stupire la FTR-Yamaha "Open". Rossi e Dovi quarto e quinto, mentre Lorenzo resta in difficoltà 

 

La seconda giornata dei test collettivi di Sepang della MotoGp si è chiusa con la Honda di Dani Pedrosa davanti a tutti. Dopo aver vissuto in ombra per tutta la sessione di ieri, ma anche per parte di quella di oggi, "Camomillo" è venuto fuori nelle ultime due ore, scendendo fino a 2'00"039, miglior tempo assoluto di questo secondo test stagionale.

 

Il riferimento realizzato ad inizio mese dal suo compagno di squadra Marc Marquez, assente per infortunio, è ancora piuttosto lontano, ma non bisogna sottovalutare anche il fatto che oggi sul tracciato malese la temperatura era davvero infernale. Dunque, il ritmo trovato nel finale di giornata dallo spagnolo e dalla sua RC213V è tutto sommato interessante.

 

Alle sue spalle Aleix Espargaro e la sua FTR-Yamaha "Open" continuano a confermarsi la grande rivelazione di questo primo scorcio di stagione. Il nuovo pilota del Forward Racing è stato saldamente al comando per buona parte della giornata e nel finale è riuscito anche lui a migliorarsi con un crono di 2'00"320, con cui è risaltato davanti ad Alvaro Bautista, che era riuscito a portarsi in seconda posizione nell'ultima ora.

 

Anche quella dello spagnolo del Team Gresini, autore del miglior tempo ieri, è quindi una bella conferma, anche se oggi si è tornati a valori più normali, visto che ha pagato quasi mezzo secondo nei confronti della RC213V di Pedrosa. A deludere per il momento sono le Yamaha ufficiali di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, in difficoltà  con la nuova gomma posteriore della Bridgestone. Il "Dottore" si è dimostrato nuovamente più a suo agio del maiorchino sulla M1 2014, chiudendo quarto a mezzo secondo. Solo nono invece il vice-campione del mondo in carica, il cui distacco dalla vetta però è doppio rispetto a quello del pesarese.

 

Continuano invece i segnali incoraggianti in casa Ducati: Andrea Dovizioso ha chiuso con la quinta prestazione di giornata con la sua GP14, staccato di poco meno di otto decimi da Pedrosa, ma ad appena un paio di decimi da Rossi. Oggi poi si è visto un passo avanti importante anche da parte di Cal Crutchlow, salito al settimo posto a solo poco più di un decimo da "Dovipower". Da segnalare anche che il collaudatore Michele Pirro ha fatto delle prove comparative, valutando il software unico Magneti Marelli sulla GP14. Il passaggio alla "Open" delle rosse, dunque, sembra sempre più probabile e un annuncio in merito potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Progressi, infine, anche per la GP13 "Open" di Yonny Hernandez, 12esima a poco più di 1"5.

 

Tra le due Desmosedici ufficiali si è inserita la Honda di Stefan Bradl, mentre subito dietro troviamo il campione del mondo della Moto2 Pol Espargaro. Una prestazione che va ritenuta interessante soprattutto se si considera che il nuovo pilota del Team Tech 3 sembra essersi adattato meglio di Lorenzo alle gomme Bridgestone. Lui però ha in un certo senso il vantaggio di non avere riferimenti precedenti.

 

Ancora in difficoltà  le Honda RCV1000R "Open": per trovare la prima bisogna scorrere la classifica fino alla 14esima posizione, occupata da Nicky Hayden. L'ex campione del mondo resta ancora a circa 2" dalla vetta, ma soprattutto ad 1"8 dalla miglior "Open" di Aleix Espargaro. Evidentemente manca ancora un po' di potenza alla nuova moto della Casa giapponese, che comunque se la passa meglio della Suzuki, che con il collaudatore Randy De Puniet non è riuscita a fare meglio della 15esima prestazione.

 

MOTOGP, Sepang, 27/02/2014

Seconda giornata di test collettivi

1. Dani Pedrosa - Honda - 2'00"039 - 57 giri

2. Aleix Espargaro - FTR-Yamaha (Open) - 2'00"320 - 41

3. Alvaro Bautista - Honda - 2'00"500 - 55

4. Valentino Rossi - Yamaha - 2'00"605 - 60

5. Andrea Dovizioso - Ducati - 2'00"787 - 48

6. Stefan Bradl - Honda - 2'00"902 - 52

7. Cal Crutchlow - Ducati - 2'00"952 - 52

8. Pol Espargaro - Yamaha - 2'01"027 - 47

9. Jorge Lorenzo - Yamaha - 2'01"049 - 57

10. Bradley Smith - Yamaha - 2'01"098 - 60

11. Andrea Iannone - Ducati - 2'01"173 - 49

12. Yonny Hernandez - Ducati "Open" - 2'01"658 - 50

13. Colin Edwards - FTR-Yamaha "Open" - 2'01"996 - 45

14. Nicky Hayden - Honda "Open" - 2'02"088 - 59

15. Randy De Puniet - Suzuki - 2'02"139 - 60

16. Hector Barbera - FTR-Kawasaki "Open" - 2'02"149 - 45

17. Scott Redding - Honda "Open" - 2'02"652 - 54

18. Hiroshi Aoyama - Honda "Open" - 2'02"786 - 72

19. Michele Pirro - Ducati - 2'02"799 - 45

20. Katsuyuki Nakasuga - Yamaha - 2'02"802 - 48

21. Mike Di Meglio - FTR-Kawasaki "Open" - 2'03"946 - 51

22. Karel Abraham - Honda "Open" - 2'05"198 - 25

23. Nobuatsu Aoki - Suzuki - 2'07"462 - 20

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35145/moto-gp-test-sepang-day-2-pedrosa-precede-aleix-esparagaro-ancora-in-crisi-lorenzo

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10 Gp esclusiva Sky, 8 anche su Cielo: ecco l'elenco

Oggi l'emittente satellitare ha presentato ufficialmente la sua programmazione per il 2014

 

Sarà  l'annata dello spettacolo senza soste: dopo il punto di non ritorno raggiunto con la F1 grazie ai cambiamenti introdotti da Sky, anche il Motomondiale (MotoGp, Moto2, Moto3) sarà  tutto in diretta e in Alta Definizione solo sulla pay tv italiana, che trasmetterà  anche in esclusiva live i 10 Gran Premi più appassionanti della classe regina.

 

Solo su Sky, infatti, correranno in diretta – tra le altre - le emozioni del primo GP europeo della stagione a Jerez, in Spagna, le tappe decisive del Mondiale dall’altra parte del globo – Giappone, Australia e Malesia - e i ricordi argentini ripristinati al "Termas de Rio Hondo", il nuovo circuito chiamato a ospitare una gara che manca da 15 anni.

 

LA VETRINA CIELO E dopo la strada aperta dalle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, per la prima volta il "tocco Sky" si estenderà  al free to air anche per la MotoGP: sarà  Cielo, la grande vetrina in chiaro di Sky, a garantire la diretta degli altri 8 Gran Premi del campionato.

 

OLTRE 30 ORE LIVE PER OGNI WEEKEND Come per la F1, il Motomondiale su Sky godrà  di oltre 30 ore live per ogni weekend di gara, del mosaico interattivo in HD e di un canale dedicato, il primo in Italia acceso h24 sul mondo delle moto: Sky Sport MotoGP HD, in onda dal prossimo 10 marzo sul 208. Per ogni classe - dalle prove libere alla gara, passando per le qualifiche -, Sky racconterà  ogni singola curva di una stagione che si preannuncia stellare, con i grandi della MotoGP a caccia di Marquez e lo Sky Racing Team by VR46 alla sua prima avventura in Moto3.

 

UN TEAM DI CAMPIONI Per prepararsi a un'annata così, la rivoluzione di Sky passerà  anche dal racconto: Zoran Filicic sarà  la nuova voce guida della MotoGP (e della Moto3), mentre il commento tecnico sarà  affidato agli ex campioni Loris Capirossi e Mauro Sanchini.

 

LO SKY RACING TEAM Quest'anno per Sky il Motomondiale avrà  anche un obiettivo in pista: dare un futuro al motociclismo italiano attraverso lo Sky Racing Team by VR46. Dopo i primi test ufficiali della stagione, la squadra nata da un’idea di Sky e Valentino Rossi svela le sue KTM, le moto che porteranno Romano Fenati e Francesco Bagnaia a cercare un posto nella storia sui circuiti più importanti del mondo.

 

COPERTURA TOTALE I canali informativi Sky garantiranno una copertura totale del Motomondiale. Rubriche, notizie, servizi, anticipazioni e commenti saranno una costante di Sky Sport24 HD, il primo canale all news di sport in Italia. Molti altri appuntamenti con l’informazione sul mondo delle moto saranno garantiti da Sky TG24 HD.

 

SOCIAL MOTOGP L'emozione di tutti i weekend di gara di Formula 1, MotoGP, Moto2 e Moto3 sarà  live anche su Twitter con l'hashtag #SkyMotori, attraverso cui sarà  anche possibile interagire direttamente con i giornalisti e i talent Sky durante prove, qualifiche e gare.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35169/motogp-10-gp-esclusiva-sky-8-anche-su-cielo-ecco-l-elenco

 

 

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Ovviamente non lo può dire esplicitamente ma, se leggi bene tra le righe della sua dichiarazione, qualcosa si intuisce.

 

"Infine la Dorna, che è a capo di questo mondo, mi ha promesso che continuerà  a proteggere questa mia creatura"

 

oddio da questa frase non è che si capisca quello che dici tu

Avrà  parlato sicuramente con la dorna per sapere del futuro della sua creazione ma non per forza dev'essere che siano loro che abbiano deciso di prendere in mano la clinica e gestirla dandogli il benservito

rileggerò con calma l'articolo

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IMGP: Badioli condannato a 3 anni per evasione fiscale, era il manager di Rossi

Autore: Flavio Felsina

Data: 2014-02-28

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Fonte: Il Resto del Carlino

Tags : badioli condannato a tre anni per evasione fiscale - gibo badioli - Motogp - problemi per gibo badioli - valentino rossi

Luigino "Gibo" Badioli è stato condannato a tre anni di reclusione per aver evaso il fisco. L'ex manager di Rossi, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, avrebbe nascosto alle casse dello Stato 10 milioni di euro.

Badioli e Rossi hanno incrociato le loro attività  nei primi anni di carriera in 500 e MotoGP di Valentino Rossi, il quale, per le spregiudicate manovre fatte dal suo manager, ha avuto anche lui i suoi bravi problemi con la guardia di finanza.

Per nascondere i suoi guadagni al Fisco, si legge sul sito del Resto del Carlino, Badioli aveva preso la residenza in Inghilterra ma per il tribunale, lo stesso che ha scoperto Valentino Rossi, era un meccanismo collaudato per sottrarre i guadagni.

Prendendo in esame gli anni 2001 e 2006, la Finanza gli ha calcolato un imponibile di circa 10 milioni di euro, di cui 7 reinvestiti in Italia tramite numerose società  fiduciarie dietro le quali secondo l’accusa l'ex venditore di sedie, nato a Cattolica, ma residente per anni a Gabicce celava il suo nome.

La Finanza ha sostenuto che la stragrande maggioranza di quei guadagni li aveva fatti in Italia, e che i contratti per le sponsorizzazioni di Valentino li firmava in Italia, anche se a un certo punto, nel 2000, «Gibo» ha estinto la sua partita Iva come team manager di Valentino e sposta la residenza a Londra.

Proprio insieme a Rossi, Badioli fonda la Great White London, la società  di management che ha causato al campione di Tavullia i problemi con il fisco che ha rivoluto circa 7 milioni di euro per gli oltre 60 evasi in quel periodo.

http://www.infomotogp.com/2014/02/imgp-badioli-condannato-a-3-anni-per-evasione-fiscale-era-il-manager-di-rossi/

Modificato da Muresan80
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HOMEPAGE > Pesaro > Evasione fiscale per 'Gibo' Badioli, condannato l’ex manager di Valentino Rossi.

Evasione fiscale per 'Gibo' Badioli, condannato l’ex manager di Valentino Rossi

Sentenza: tre anni di reclusione. Nascose al fisco 10 milioni

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Pesaro, 27 febbraio 2014 - Tre annI di reclusione per Luigino 'Gibo' Badioli, 56 anni, ex manager di Valentino Rossi. Ieri, il giudice monocratico Gasparini lo ha ritenuto colpevole di evasione fiscale per 10 milioni di euro. Per nasconderli al Fisco, 'Bibo' aveva preso la residenza in Inghilterra ma per il tribunale era un meccanismo collaudato per sottrarre i guadagni.

Prendendo in esame gli anni 2001 e 2006, la Finanza gli ha calcolato un imponibile di circa 10 milioni di euro, di cui 7 reinvestiti in Italia tramite numerose società  fiduciarie dietro le quali secondo l’accusa Luigino, ex venditore di sedie, nato a Cattolica, ma residente per anni a Gabicce in via Baracca, celava il suo nome. La Finanza sosteneva che la stragrande maggioranza di quei guadagni li aveva fatti in Italia, e che i contratti per le sponsorizzazioni di Valentino li firmava in Italia, anche se a un certo punto, nel 2000, «Gibo» estingue la sua partita Iva come team manager di Valentino e sposta la residenza a Londra, proprio insieme a Valentino: si scelgono l’appartamento insieme, prima a St James’s park, poi un altro vicino a Piccadilly.

Per questo il pm aveva chiamato in una precedente udienza una serie di artigiani, elettricisti che hanno fatto il lavori al suo ristorante a Casteldimezzo, il Circolino, intermediari che hanno fatto contratti di compravendita per proprietà  immobiliari di Badioli, geometri ecc... - con un unico scopo: dimostrare che i contatti e i guadagni Badioli li faceva in Italia, che il centro della sua attività  era in Italia, e che quindi col fisco italiano non può cavarsela «presentando - come certificò l’Agenzia delle entrate - per gli anni 2001-2006 — dichiarazioni quasi inesistenti, portando a tassazione solo redditi di natura fondiaria», cioè la casa di Gabicce. E Gibo Badioli, a differenza di Valentino, non ha fatto l’accordo con l’Agenzia dell’entrate, anzi ha provato a fare ricorso davanti alla commissione tributaria ma l’ha perso.

La difesa, rappresentata dal professor Filippo Sgubbi ha cercato di mettere in luce che mancava la prova della sua residenza fittizia all’estero e che da quell’imponibile di 10 milioni andavano scontate le spese. Per il tribunale, non ci sono dubbi: Badioli ha evaso le tasse. Il pm aveva chiesto poco più di due anni, il tribunale ha alzato l’asticella a 3.

http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2014/02/27/1031763-badioli-valentino-rossi-evasione.shtml

Modificato da Muresan80
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oddio da questa frase non è che si capisca quello che dici tu

Avrà  parlato sicuramente con la dorna per sapere del futuro della sua creazione ma non per forza dev'essere che siano loro che abbiano deciso di prendere in mano la clinica e gestirla dandogli il benservito

rileggerò con calma l'articolo

 

E' chiaro che io e mammamia (e tutta Imola) sappiamo alcune cosette di più da fonte diretta (e comunque abbiamo sentito solo una campana) e sappiamo interpretare il tutto.

 

Posso aggiungere che la Clinica Mobile aveva il contratto in scadenza e che, grazie al passo indietro del dottore, ha rinnovato per altri 10 anni con "il capo di questo mondo".

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ecco, così dicendo stai dando ragione a me sul fatto che dall'articolo non si capiSSSe poi tanto di questa questione  :D

vabbè sia chiaro è solo per parlare e non per polemica, 

anche se piacerebbe (parlo in generale) sapere i vari risvolti delle cose al netto di quello riportato dai media ma non sempre è possibile

 

mica tutti conosciamo di persona un Mammamia o un Gio66  :asd:

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Sepang, Day 3: stesso tempo per Valentino e Pedrosa

Solo loro scendono sotto ai 2', ma Dovizioso è a pochi millesimi con la Ducati. Ancora in crisi Lorenzo

 

I test collettivi di Sepang si sono conclusi con una Yamaha ed una Honda appaiate in prima posizione con lo stesso identico tempo. Quando mancavano circa otto minuti alla bandiera a scacchi dell'ultima giornata, Dani Pedrosa è riuscito infatti a copiare al millesimo l'1'59"999 con cui Valentino Rossi ha guidato la classifica fin dalle prime ore del mattino.

 

Il pesarese e lo spagnolo sono stati quindi gli unici a riuscire a scendere sotto al muro dei due minuti in questa tre giorni caratterizzata da una pista in condizioni peggiori rispetto ai test di inizio mese, nei quali l'assente Marc Marquez, fermato dalla frattura del perone destro rimediata in allenamento, fu sensibilmente più veloce.

 

Tornando al "Dottore", la performance di oggi sembra dire che almeno per quanto riguarda il giro secco il pesarese sembra aver trovato una soluzione ai problemi della sua M1 con la nuova gomma posteriore Bridgestone. L'altro lato della medaglia però è che non è riuscito a portare a termine la simulazione di gara, completando solo dei run piuttosto brevi ed interrompendo il suo lavoro con largo anticipo (intorno alle 14).

 

Diverso invece il discorso per Pedrosa, che non ha sfoderato solo una buona prestazione nel "time attack", ma ha anche completato una simulazione di gara di 19 giri con un passo decisamente interessante: "Camomillo" ha girato costantemente sotto al muro del 2'02", con un miglior crono di 2'00"9 in questa sequenza. Dunque, le quotazioni della Honda sembrano davvero buone in vista dell'apertura stagionale in Qatar.

 

Sono decisamente in crescita quelle della Ducati, con Andrea Dovizioso che oggi ha piazzato la GP14 in terza posizione a soli 68 millesimi dai battistrada. Il 2'00"067 (in configurazione "Factory", più alti i tempi con la "Open") del pilota forlivese è il suo miglior tempo in tutti i sei giorni di test disputati in Malesia ed anche Cal Crutchlow oggi ha fatto progressi, chiudendo ottavo, ma a soli sette decimi dalla vetta. Nel box di Borgo Panigale oggi dovrà  essere presa poi una scelta definitiva riguardo alla possibilità  di correre in configurazione "Open": uno scenario che al momento appare molto probabile.

 

E parlando di "Open" non si può non citare il grande lavoro di Aleix Espargaro, anche oggi quarto con la sua FTR-Yamaha e distanziato di solo un decimo dai migliori, confermando che in Qatar dovrà  essere tenuto d'occhio anche lui, almeno quando si dovrà  lottare contro il cronometro per la pole position. Alle sue spalle ci sono le Honda di Stefan Bradl ed Alvaro Bautista, con lo spagnolo del Team Gresini che oggi ha faticato un pizzico di più, pur confermandosi tra i migliori.

 

Continuano le grandi difficoltà  di Jorge Lorenzo. Il vice-campione del mondo sembra averle provate davvero tutte per risolvere i problemi che la nuova gomma posteriore Bridgestone crea alla sua Yamaha M1, come testimoniato dai ben 70 giri messi insieme oggi, ma non sembra essere riuscito a sbrogliare la matassa, visto che si è dovuto accontentare della settima prestazione a sei decimi.

 

Detto dell'ottavo tempo di Crutchlow, dietro di lui ci sono le due Yamaha del Team Tech 3, con Bradley Smith che nel finale è riuscito ad avere la meglio su Pol Espargaro. In crescita la Suzuki, che con Randy De Puniet si è arrampicata fino alla 12esima posizione, mentre tornando a parlare di "Open" va detto che la seconda moto di questa classe è la Ducati GP13 di Yonny Hernandez, che oggi si è migliorato ancora, chiudendo 13esimo.

 

Non convincono ancora invece le Honda RCV1000R: la migliore è quella di Nicky Hayden, ma l'americano occupa solamente la 15esima posizione, ma soprattutto paga un distacco di poco meno di due secondi. Simili i tempi realizzati da Hiroshi Aoyama e dal rookie Scott Redding, mentre fanno poco testo quelli di Karel Abraham, ancora alle prese con una spalla malconcia. Inspiegabili, infine, i pesantissimi distacchi che Colin Edwards vede sempre rifilarsi dal compagno Aleix Espargaro.

 

MOTOGP, Sepang, 28/02/2014

Terza giornata di test collettivi

1. Valentino Rossi - Yamaha - 1'59"999 - 41 giri

2. Dani Pedrosa - Honda - 1'59"999 - 50

3. Andrea Dovizioso - Ducati - 2'00"067 - 42

4. Aleix Espargaro - FTR-Yamaha (Open) - 2'00"101 - 43

5. Stefan Bradl - Honda - 2'00"164 - 48

6. Alvaro Bautista - Honda - 2'00"506 - 60

7. Jorge Lorenzo - Yamaha - 2'00"619 - 70

8. Cal Crutchlow - Ducati - 2'00"790 - 62

9. Bradley Smith - Yamaha - 2'00"804 - 71

9. Pol Espargaro - Yamaha - 2'01"032 - 54

11. Andrea Iannone - Ducati - 2'01"198 - 47

12. Randy De Puniet - Suzuki - 2'01"430 - 55

13. Yonny Hernandez - Ducati (Open) - 2'01"497 - 56

14. Colin Edwards - FTR-Yamaha (Open) - 2'01"748 - 35

15. Nicky Hayden - Honda (Open) - 2'01"924 - 59

16. Michele Pirro - Ducati - 2'02"029 - 48

17. Hiroshi Aoyama - Honda (Open) - 2'02"070 - 61

18. Scott Redding - Honda (Open) - 2'02"228 - 50

19. Hector Barbera - FTR-Kawasaki (Open) - 2'02"341 - 54

20. Katsuyuki Nakasuga - Yamaha - 2'03"115 - 30

21. Mike Di Meglio - FTR-Kawasaki (Open) - 2'03"499 - 52

22. Karel Abraham - Honda (Open) - 2'04"304 - 29

23. Nobuatsu Aoki - Suzuki - 2'06"482 - 14

 

http://www.omnicorse.it/magazine/35203/motogp-test-sepang-day-3-valentino-e-pedrosa-con-lo-stesso-tempo-vicinissimo-dovizioso

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Phillip Island, Day 1: Lorenzo ritrova la vetta

Tanto lavoro sulle gomme e run molto brevi, con il pilota della Yamaha che ha preceduto un buon Crutchlow

La prima giornata dei test di MotoGp voluti dalla Bridgestone a Phillip Island si è conclusa con la prima zampata del 2014 di Jorge Lorenzo. Dopo le grandi difficoltà  vissute in Malesia, dovute alle difficoltà  di adattamento della sua Yamaha M1 alle gomma posteriore realizzata dall'azienda giapponese per il 2014, il vice-campione del mondo ha immediatamente brillato in Australia.

Va detto però che oggi sono state fatte tantissime prove legate soprattutto alle gomme, proprio perchè lo scopo di questo test è evitare che si possa ripetere quanto accaduto lo scorso anno, quando la Bridgestone non ha potuto garantire la durata di gara alle squadre, perchè i suoi prodotti non erano adatti al nuovo asfalto di Phillip Island. Un problema che aveva imposto una sensibile riduzione della distanza di gara, con tanto di cambio gomme obbligatorio nel mezzo.

Dunque, oggi i piloti sono stati chiamati a lavorare tantissimo sulle gomme, provando sei differenti soluzioni nuove, sia a livello di mescole che di costruzione, ed hanno effettuato solamente dei run piuttosto brevi (massimo 7 giri). La classifica quindi ha un valore assolutamente relativo, anche se al pilota della Yamaha farà  sicuramente piacere aver ritrovato la vetta dopo un avvio di 2014 al di sotto delle aspettative.

Il maiorchino ha completato 68 tornate con un miglior crono di 1'29"213, lontano comunque dai migliori riferimenti realizzati qui un anno fa (nonostante tutti i guai, si era scesi sotto all'1'28"). Alle sue spalle bisogna registrara la prima performance interessante da ducatista di Cal Crutchlow: il pilota britannico ha piazzato la sua GP14, recentemente iscritta al campionato "Open", ma ancora sprovvista della gomma più morbida, a soli tre decimi dal maiorchino, che in un certo senso si è invertito le parti con Valentino Rossi rispetto a Sepang: questa volta è il "Dottore" a pagare mezzo secondo, anche se con ben 85 giri all'attivo.

Dani Pedrosa invece ha dato un po' la sensazione di essersi nascosto ed ha chiuso con un gap di ben 748 millesimi. Lo spagnolo, solo nel box della Honda HRC complice l'assenza dell'infortunato Marc Marquez, è stato però il più attivo con 88 giri. Chiude il gruppo Andrea Dovizioso, non al top della forma dopo essere stato poco bene nel corso della notte. Tuttavia, va detto che il gruppo alla alla fine è rimasto racchiuso nello spazio di appena 752 millesimi.

http://www.omnicorse.it/magazine/35315/motogp-test-phillip-island-day-1-lorenzo-ritrova-la-vetta

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