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World Endurance Championship 2013


S. Bellof

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  • 2 weeks later...

Toyota subito davanti sulla pista di casa nelle Libere 1

Al Fuji la TS030 Hybrid di Davidson/Buemi/Sarrazin si è issata davanti alle due Audi

 

 

L'aria di casa sembra aver fatto bene alla Toyota, che si è subito issata davanti a tutti nella prima sessione di prove libere del round di casa del Mondiale Endurance FIA, che questo fine settimana fa tappa al Fuji, in Giappone.

 

Sotto il sole e con la pista asciutta è stata infatti la TS030 Hybrid numero 8 a mettere tutti in fila nei primi 90 minuti di prove a disposizione. Anthony Davidson, Sebastien Buemi e Stephane Sarrazin hanno fermato il cronometro su un tempo di 1'28"325, precedendo rispettivamente di uno e tre decimi le due Audi R18 e-tron quattro.

 

In seconda posizione c'è quella dei campioni del mondo in carica Lotterer/Treluyer/Fassler, tallonata ad un paio di decimi da quella dei leader della classifica iridata, ovvero Kristensen/Duval/McNish, che ha anche provocato una bandiera rossa per un contatto con l'Aston Martin di Kristian Poulsen.

 

Quarto tempo poi per la seconda Toyota, quella di Wurz/Lapierre/Nakajima, che però paga oltre sei decimi nei confronti della vettura gemella. Alle sue spalle c'è poi la Lola-Toyota della Rebellion Racing, che chiude a quasi 2"5 con il tandem Belicchi/Beche.

 

Sesto tempo per la Oreca-Nissan della G-Drive Racing, che quindi ha ottenuto la miglior prestazione di classe LMP2 in 1'33"619, mettendo oltre mezzo secondo tra se e gli inseguitori della KCMG, secondi grazie al crono messo a referto da Richard Bradley con la sua Morgan-Nissan, davanti alla Oreca-Nissan della Pecom Racing.

 

Per quanto riguarda le vetture della classe GTE, si è assistito ad un dominio Aston Martin nel raggruppamento Pro con l'1'39"548 realizzato da Frederic Makowiecki, che da questo appuntamento è stato spostato in equipaggio con Darren Turner e Stefan Mucke. Nella Am invece si è messa in evidenza la Porsche dalla IMSA Performance Matmut grazie a Jean-Karl Vernay.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31766/fia-wec-fuji-libere-1-toyota-subito-davanti-sulla-pista-di-casa

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Doppietta Audi nelle Libere 2 al Fuji

Le R18 e-tron quattro hanno subito risposto all'ottima partenza della Toyota

 

Non ci hanno messo troppo le Audi a rispondere alla partenza a razzo della Toyota al Fuji. Nella seconda sessione di prove libere del round giapponese del Mondiale Endurance FIA sono state infatti le R18 e-tron quattro a saltare in cima alla classifica, realizzando le migliori prestazioni di giornata.

 

A realizzare il miglior crono è stato il francese Loic Duval, che con la vettura numero 2 che divide con Tom Kristensen ed Allan McNish, ha realizzato un 1'27"333 con cui ha distanziato di circa mezzo secondo la vettura gemella di Fassler/Lotterer/Treluyer.

 

Scivola al terzo posto invece la prima delle Toyota TS030 Hybrid, che è ancora quella di Buemi/Davidson/Sarrazin, con il francese che a sua volta ha migliorato il tempo della mattina scendendo sotto all'1'28" e distanziando di circa tre decimi la seconda vettura di Wurz/Lapierre/Nakajima, che quindi si è confermata in quarta posizione.

 

In classe LMP2 prosegue il dominio della Oreca-Nissan della G-Drive Racing, con Mike Conway che ha messo nuovamente circa sei decimi tra se ed i diretti inseguitori, che in questo caso sono i portacolori della Gainer International, ovvero Hibanaka/Ueda/Wirdheim, con quest'ultimo che è stato autore della seconda prestazione con la Zytek-Nissan.

 

Nella GTE-Pro non c'è stato nessuno in grado di migliorare il crono messo a referto nella prima sessione da Frederic Makowiecki (1'39"548). Davanti a tutti comunque c'è una Aston Martin anche nelle Libere 2, con la V8 Vantage di Stanaway/Lamy a capitanare la classifica davanti alla Ferrari di Fisichella/Bruni. Porsche ancora al top in GTE-Am, questa volta grazie all'ottima prova dell'italiano Paolo Ruberti con la vettura della Proton Competition.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/31777/fia-wec-doppietta-audi-nelle-libere-2-al-fuji-con-davanti-duval-kristensen-e-mcnish

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Fuji, qualifica: Audi di un soffio

 

L’aria di casa sembra aver dato un boost alle Toyota TS030, competitive come non mai quest’anno… ma in vetta alla classifica c’è sempre un’Audi. La R18 e-tron di Lotterer-Tréluyer si è imposta di appena un decimo sulla Toyota di Buemi-Davidson al termine di una serrata qualifica, che ha visto l’altra Toyota di Wurz-Nakajima terza ad appena due decimi. Chiude il quartetto di testa l’Audi di Kristensen-Duval, ricostruita dopo il brutto botto nelle libere, conseguenza di un contatto con l’Aston di Poulsen. Quinta, ma a due secondi e mezzo, la Rebellion di Belicchi-Beche. Per Andrea si tratta del rientro agonistico dopo l’incidente a Le Mans.

 

In LMP2, bella battaglia a cinque per la pole, dalla quale è emersa la Morgan Nissan di Baguette-Plowman pervconto dell’OAK Racing. Aston Martin dominatrici assolute in GTE. Fra le Pro, le Vantage si sono assicurate la prima fila con Mà¼cke-Makowiecki e Lamy-Stanaway, lasciando la Ferrari AF di Fisichella-Bruni a mezzo secondo, quarta la Porsche di Bergmeister-Pilet. Vittima, come ieri, di un problema di alimentazione, è rimasta ferma e senza tempo l’altra F458 dell’AF Corse di Vilander-Kobayashi. A Nygaard-Senna il primato fra le Am.

 

 

Lo schieramento di partenza

1. fila

Lotterer/Tréluyer/Fà¤ssler (Audi R8 e-tron quattro) – Audi – 1’26”577

Davidson/Buemi/Sarrazin (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 1’26’’755

2. fila

Wurz/Lapierre/Nakajima (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 1’26’’860

Kristensen/Duval/McNish (Audi R18 e-tron quattro) – Audi – 1’27’’425

3. fila

Belicchi/Beche (Lola B12/60 Toyota) – Rebellion – 1’29’’250

Baguette/Plowman/Gonzà¡lez (Morgan Nissan) – OAK – 1’32’’938

4. fila

Rusinov/Martin/Conway (Oreca 03 Nissan) – G Drive – 1’33’’029

Hirakada/Ueda/Wirdheim (Zytek Z11SN Nissan) – Gainer – 1’33’’073

5. fila

Pla/Hansson/Brundle (Morgan Nissan) – OAK – 1’33’’097

Graves/Walker/Nakano (Oreca 03 Nissan) – Delta ADR – 1’33’’209

6. fila

Bradley/Matuda/Koizumi (Morgan Nissan) – KCMG – 1’33’’512

Companc/Minassian/Kaffer (Oreca 03 Nissan) – Pecom – 1’33’’525

7. fila

Weeda/Rossiter/Liuzzi (Lotus T128) – Lotus – 1’34’’080

Holzer/Kraihamer/Charouz (Lotus T218) – Lotus – 1’34’’246

8. fila

Nicolet/Ihara (Morgan Nissan) – OAK – 1’35’’408

Turner/Mà¼cke/Makowiecki (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 1’39’’114

9. fila

Lamy/Stanaway (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 1’39’’896

Bruni/Fisichella (Ferrari F458) – AF Corse – 1’39’’693

10. fila

Bergmeister/Pilet (Poorsche 911 RSR) – Manthey – 1’39’’736

Lieb/Lietz (Porsche 911 RSR) – Manthey – 1’39’’778

11. fila

Nygaard/Poulsen/Senna (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 1’40’’649

Bornhauser/Canal/Rees (Chevrolet Corvette C6-ZR1) – Larbre – 1’40’’814

12. fila

Hall/Campbell/Adam (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 1’43’’022

Ried/Roda/Ruberti (Porsche 911 RSR) – Proton – 1’41’’311

13. fila

Potolicchio/Aguas/Rigon (Ferrari F458) – 8-Star – 1’41’’369

Gerber/Griffin/Cioci (Ferrari F458) – AF Corse – 1’41’’529

14. fila

Krohn/Jà¶nsson/Mediani (Ferrari F458) – Krohn – 1’41’’625

Narac/Verney/Palttala (Porsche 911 RSR) – IMSA – 1’41’’683

15. fila

Kobayashi/Vilander (Ferrari F458) – AF Corse – s.t. 

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=41990&cat=69

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Punteggi dimezzati per questa gara.

 

Nella LMP1, McNish/Kristensen/Duval salgono a 147 punti contro i 106,25 di Lotterer/Tréluyer/Fà¤ssler. Fuori dai giochi la prima Toyota, staccata di più di 52 punti dai leader.

 

Nella LMP2 aumentano il loro vantaggio Baguette/Plowman/Gonzà¡lez che ora hanno 11,5 di vantaggio su Pérez Companc/Minassian/Kaffer. In lizza per il campionato anche Brundle/Heinemeier-Hansson/Pla (-28) e Martin/Conway/Rusinov (-33,5).

 

Apertissima la lotta nella classe GT, con Fisichella/Bruni che hanno 6 punti su Lieb/Lietz, 8,5 su Mà¼cke/Turner, 32 su Senna, 35 su Vilander/Kobayashi, 35,5 su Makowiecki, 36 su Dumas e 41,5 su Pilet/Bergmeister.

 

Nella classe GTAm, Campbell-Walter/Hall portano ad 8 le loro lunghezze di vantaggio su Vernay/Narac, ma anche qui la battagli è aperta e tutti sono molto vicini.

 

 

Penultimo appuntamento il 9 novembre con la 6 ore di Shanghai.

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  • 2 weeks later...

6HShanghai

 

Il trio Bruno Senna, Richie Stanaway e Pedro Lamy ha conquistato la 2 ° posizione nella classe GTE Pro. Una qualificazione dominata dalla Aston Martin, Bruno Senna è stato più veloce tra i piloti della GT, segnando 2: 04,099 e 2: 04,302. Stanaway neozelandese Richie ha concluso in 2: 04,329 e 2: 04,829. Così la media della # 99 è stata la seconda migliore in 2: 04,389: contro 2: 04,370 della # 97.

 

L'inizio della 6:0 di Shanghai è prevista per sabato alle 1:0 GMT.

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Shanghai, qualifica

Pole per la Toyota di Wurz-Lapierre

 

Un grande Alex Wurz ha regalato alla Toyota la pole position della 6 Ore di Shanghai. Il pilota austriaco è stato infatti l'unico a scendere per due volte sotto il muro dell'1'48" nella sessione di qualifica, compensando i crono leggermente più lenti di Nicolas Lapierre e permettendo alla Toyota TS030 n°7 di realizzare il miglior tempo medio, un 1'48"013 che ha lasciato l'Audi di André Lotterer, Marcel Fassler e Benoit Treluyer staccata di appena un decimo. Toyota apre anche la seconda fila con la n°8 di Davidson-Buemi-Sarrazin, che ha così relegato al quarto posto la R18 e-tron quattro dei leader di campionato, Kristensen-McNish-Duval, alla fine staccati di oltre un secondo dalla pole.

 

In LMP2 dominio del team G-Drive, che ha portato in pole la Oreca-Nissan di Rusinov-Martin-Conway davanti alla Morgan Oak di Pla-Heinemeier Hansson-Brundle. Terza piazza per la Zytek-Nissan del team Greaves, con Bjorn Wirdheim a fare nettamente la differenza nel tempo medio finale rispetto ai compagni Eric Lux e Mark Shulzhitckiy. Grazie alla prestazione dello svedese, la barchetta britannica è riuscita a precedere per appena due centesimi la seconda Morgan schierata dal team Delta ADR, affidata a Graves-Kerr-Dolby. Indietro, in settima e ottava posizione, le due Lotus Praga.

 

In classe GTE, dopo che nelle prove libere Aston Martin e Ferrari si erano divise il primato, è stato dominio assoluto per le Vantage. La pole della Classe PRO è infatti andata a Darren Turner e Stefan Mucke in 2'04"370, seguiti ad appena due centesimi di distacco dalla vettura gemella di Bruno Senna, Pedro Lamy e Richie Stanaway. La prima Ferrari, quella AF Corse di Kamui Kobayashi e Toni Vilander, è in quarta piazza staccata di mezzo secondo, alle spalle anche della Porsche 911 RSR ufficiale di Marc Lieb e Richard Lietz. Ancora più indietro, sesta, la 458 Italia di Gimmi Bruni e Giancarlo Fisichella, penalizzata da una prestazione poco incisiva di quest'ultimo.

 

Aston sugli scudi anche nella GTE Am, con la Vantage di Nygaard-Poulsen-Thiim che ha battuto di appena 1 centesimo la Ferrari AF di Griffin-Cioci-Gerber, seguiti dai compagni di team Aguas-Rigon-Potolicchio. Quarto posto per la Porsche Felbermayr di Ruberti-Roda-Ried.

 

 

Lo schieramento di partenza

1. fila

Wurz/Lapierre (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 1’48"013

Lotterer/Tréluyer/Fà¤ssler (Audi R8 e-tron quattro) – Audi – 1’48”102

2. fila

Davidson/Buemi/Sarrazin (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 1’48"694

Kristensen/Duval/McNish (Audi R18 e-tron quattro) – Audi – 1’49"173

3. fila

Belicchi/Beche/Prost (Lola B12/60 Toyota) – Rebellion – 1’51"204

Rusinov/Martin/Conway (Oreca 03 Nissan) – G Drive – 1’55"423

4. fila

Pla/Hansson/Brundle (Morgan Nissan) – OAK – 1’56"210

Wirdheim/Lux/Shulzhitckiy (Zytek Z11SN Nissan) – Greaves – 1’56"219

5. fila

Baguette/Plowman/Gonzà¡lez (Morgan Nissan) – OAK – 1’56"243

Graves/Kerr/Dolby (Oreca 03 Nissan) – Delta ADR – 1’56"284

6. fila

Companc/Minassian/Kaffer (Oreca 03 Nissan) – Pecom – 1’56"971

Weeda/Bouchut/Liuzzi (Lotus T128) – Lotus – 1’57"531

7. fila

Holzer/Kraihamer/Charouz (Lotus T218) – Lotus – 1’57"639

Nicolet/Ihara/Cheng (Morgan Nissan) – OAK – 1’59"063

8. fila

Turner/Mà¼cke (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 2'04"370

Lamy/Senna/Stanaway (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 2'04"389

9. fila

Lieb/Lietz (Porsche 911 RSR) – Manthey – 2'04"881

Kobayashi/Vilander (Ferrari F458) – AF Corse – 2'04"887

10. fila

Bergmeister/Pilet (Poorsche 911 RSR) – Manthey – 2'05"049

Bruni/Fisichella (Ferrari F458) – AF Corse – 2'05"222

11. fila

Nygaard/Poulsen/Senna (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 2'05"903

Gerber/Griffin/Cioci (Ferrari F458) – AF Corse – 2'05"918

12. fila

Potolicchio/Aguas/Rigon (Ferrari F458) – 8-Star – 2'06"150

Ried/Roda/Ruberti (Porsche 911 RSR) – Proton – 2'06"416

13. fila

Narac/Verney/Palttala (Porsche 911 RSR) – IMSA – 2'06"738

Hall/Campbell-Walter/Adam (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 2'06"943

14. fila

Krohn/Jà¶nsson/Mediani (Ferrari F458) – Krohn – 2'07"584

Bornhauser/Canal/Rees (Chevrolet Corvette C6-ZR1) – Larbre – 2'07"669

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=42309&cat=69

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Shanghai - Gara

Il titolo 2013 a Kristensen-Duval-McNish

 

Poteva essere una giornata di gloria per la Toyota, con le due TS030 che a metà  gara sembravano avviate verso una doppietta perentoria, e invece alla fine la 6 Ore di Shanghai si è trasformata in una festa Audi, con la casa degli anelli in grado di portare a Ingolstadt la vittoria di tappa con André Lotterer, Benoit Treluyer e Marcel Fassler e di mettere contemporaneamente i sigilli sul titolo piloti con Tom Kristensen, Allan McNish e Loic Duval. Un risultato frutto di una gara in pieno stile Endurance, che ha visto gli imprevisti avere la meglio sui valori in campo che per buona parte della corsa avevano visto le due coupé giapponesi decisamente superiori all'armata tedesca.

 

A metterlo in chiaro era stata la prima mezz'ora, che aveva visto Nicolas Lapierre involarsi al comando dalla pole seguito dal compagno di marca Anthony Davidson, bravo a liberarsi di Andrè Lotterer dopo pochi giri. Indiavolato, il britannico è poi passato in testa imprimendo un passo inarrivabile anche per la vettura gemella e accumulando un vantaggio di circa 1' che sembrava il viatico per una vittoria senza patemi. Invece, la sorte ci ha messo lo zampino, prima in modo blando, con una foratura lenta e un problema al sistema ibrido quando al volante c'era Sebastien Buemi, e poi, dopo 4.30' di gara, in modo più deciso con il cedimento della sospensione anteriore destra dopo un contatto di Davidson con un'altra vettura in fase di doppiaggio.

 

Il ritiro della Toyota n°8 ha trasformato l'ultima parte di gara in una lotta all'arma bianca tra la Toyota di Wurz-Lapierre e l'Audi di Lotterer-Treluyer-Fassler, presentatesi all'inizio della sesta ora nell'ordine, staccate di 23" nonostante un ingenuo testacoda di Lapierre. Il vantaggio della Toyota era, però, del tutto virtuale, perché le strategie di rifornimento "spaiate" dalle forature (una per parte) mettevano l'Audi in una posizione migliore per la volata finale. I giapponesi hanno tentato il tutto per tutto trasformando l'ultima sosta di Wurz in un rapidissimo splash senza cambio gomme, che ha effettivamente permesso all'austriaco di rientrare in pista appena davanti all'Audi di Treluyer, ai box pochi giri prima per una sosta completa.

 

Alla fine, però, le gomme fresche della R18 hanno fatto la differenza, permettendo al francese di attaccare Wurz con aggressività , passarlo in una fase di traffico e poi involarsi verso il traguardo, che ha tagliato con un vantaggio di 15". Il ritiro della Toyota che era al comando ha anche regalato la terza piazza a Kristensen-Duval-McNish: mai competitivi per la vittoria, tanto che dopo 2.30' erano già  stati doppiati dalla TS030 di testa, i tre hanno badato più che altro a non commettere errori e a portare a casa il risultato che gli avrebbe permesso di chiudere i giochi per il titolo con una gara di anticipo, obiettivo puntualmente centrato.

 

In LMP2, prova di forza del team G-Drive, che con John Martin, Mike Conway e Roman Rusinov si è portato a casa la vittoria nonostante i due minuti persi in due diverse soste ai box per fissare un cofano motore che di stare al suo posto non ne voleva proprio sapere. Problema alla fine risolto con qualche passata di nastro e una bella rimonta, che ha visto protagonista soprattutto Conway, autore di stint pazzeschi. Alle spalle del team britannico hanno chiuso nell'ordine le Morgan della OAK guidate da Pla-Heinemeier Hansson-Brundle e da Baguette-Gonzales-Plowman. Disastro, invece, per l'Oreca-Nissan della Pecom, che ha perso oltre 2.30' ai box per un grave problema elettrico. Sfortuna anche per Vitantonio Liuzzi visto che la sua Lotus-Praga, mai in corsa per un posto sul podio, ha dovuto alzare bandiera bianca per un guaio al motore.

 

Dominio Aston Martin in GTE-Pro, con la Vantage di Turner-Mucke che ha chiuso davanti alla vettura gemella di Lamy-Senna-Stanaway. A opporre resistenza ci hanno provato il solito magistrale Gimmi Bruni, in grado di passare dal sesto al secondo posto nei primi giri di gara e battagliero in ogni suo stint, e Kobayashi-Vilander, ma i problemi di grip incontrati dalla Ferrari sulla pista cinese (e nel caso di Bruni una prestazione davvero opaca per Giancarlo Fisichella) non hanno permesso alle vetture AF Corse di fare meglio del 4° e 5° posto. Terza piazza per la Porsche ufficiale del team Manthey di Bergmeister-Pilet, più bravi dei compagni Lieb-Lietz a gestire il pesante consumo delle gomme sulla 911 RSR.

 

Ferrari si è rifatta in GTE-Am, dove il ritiro per un problema tecnico dell'Aston Martin di Nygaard-Poulsen-Thiim ha dato via libera a Davide Rigon, Enzo Potolicchio e Rui Aguas. Seconda piazza per la Porsche IMSA di Narac-Vernay-Palttala, che ha chiuso davanti all'Aston di Cambell Walter-Hall-Adam. Momenti di tensione, invece, per la Corvette C6.R di Bornhauser-Canal-Rees all'inizio della sesta ora, quando un principio d'incendio è apparso sulla torre per il rifornimento del team Larbre. Per fortuna le fiamme sono state rapidamente domate con un intervento congiunto dei team in pit-lane.

 

 

Sabato 9 novembre 2013, gara

1 - Lotterer/Tréluyer/Fà¤ssler (Audi R8 e-tron quattro) – Audi – 190 giri in 6.01'33"343

2 - Wurz/Lapierre (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 15"374

3 - Kristensen/Duval/McNish (Audi R18 e-tron quattro) – Audi – 1 giro

4 - Belicchi/Beche/Prost (Lola B12/60-Toyota) – Rebellion – 5 giri

5 - Rusinov/Martin/Conway (Oreca 03-Nissan) – G Drive - 13 giri

6 - Pla/Hansson/Brundle (Morgan-Nissan) – OAK – 13 giri

7 - Baguette/Plowman/Gonzà¡lez (Morgan-Nissan) – OAK – 13 giri

8 - Graves/Kerr/Dolby (Oreca 03-Nissan) – Delta ADR – 14 giri

9 - Wirdheim/Lux/Shulzhitckiy (Zytek Z11SN-Nissan) – Greaves - 15 giri

10 - Nicolet/Ihara/Cheng (Morgan-Nissan) – OAK – 18 giri

11 - Holzer/Kraihamer/Charouz (Lotus T218) – Lotus – 18 giri

12 - Turner/Mà¼cke (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 21 giri

13 - Lamy/Senna/Stanaway (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 21 giri

14 - Bergmeister/Pilet (Poorsche 911 RSR) – Manthey – 22 giri

15 - Bruni/Fisichella (Ferrari F458) – AF Corse – 22 giri

16 - Kobayashi/Vilander (Ferrari F458) – AF Corse – 23 giri

17 - Lieb/Lietz (Porsche 911 RSR) – Manthey – 23 giri

18 - Potolicchio/Aguas/Rigon (Ferrari F458) – 8-Star – 24 giri

19 - Narac/Verney/Palttala (Porsche 911 RSR) – IMSA – 25 giri

20 - Hall/Campbell-Walter/Adam (Aston Martin Vantage V8) – AMR – 25 giri

21 - Ried/Roda/Ruberti (Porsche 911 RSR) – Proton – 25 giri

22 - Bornhauser/Canal/Rees (Chevrolet Corvette C6-ZR1) – Larbre – 26 giri

23 - Gerber/Griffin/Cioci (Ferrari F458) – AF Corse – 26 giri

24 - Davidson/Buemi/Sarrazin (Toyota TS030 Hybrid) – Toyota – 47 giri

 

Ritirati

139° giro Krohn/Jà¶nsson/Mediani

100° giro Nygaard/Poulsen

93° giro Weeda/Bouchut/Liuzzi

54° giro Companc/Minassian/Kaffer

 

http://italiaracing.net/notizia.asp?id=42319&cat=69

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Dominio Aston Martin in GTE-Pro, con la Vantage di Turner-Mucke che ha chiuso davanti alla vettura gemella di Lamy-Senna-Stanaway. A opporre resistenza ci hanno provato il solito magistrale Gimmi Bruni, in grado di passare dal sesto al secondo posto nei primi giri di gara e battagliero in ogni suo stint, e Kobayashi-Vilander, ma i problemi di grip incontrati dalla Ferrari sulla pista cinese (e nel caso di Bruni una prestazione davvero opaca per Giancarlo Fisichella) non hanno permesso alle vetture AF Corse di fare meglio del 4° e 5° posto. Terza piazza per la Porsche ufficiale del team Manthey di Bergmeister-Pilet, più bravi dei compagni Lieb-Lietz a gestire il pesante consumo delle gomme sulla 911 RSR.

 

 

Mi ricorda quel resoconto di sundance su un GP del 2013 scritto sullo stile Ventennio.

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