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  1. leopnd

    Heinz Harald Frentzen

    Frentzen on fire su Twitter. Contenuti bellissimi, storie interessantissime. Vi suggerisco di dare un occhiata.
  2. Nel 1931, dopo un anno sabbatico, l'Automobile Club di Germania decide di organizzare il Gran Premio di Germania e 108.000 spettatori affluirono ai cancelli del circuito del Nurburgring. La gara si correva sulla distanza di 501,8 km, pari a 22 giri dell'anello di 28.265 km. Il GP prevedeva le regole della formula libera, quindi senza restrizioni di cilindrata e peso. Ai 19 equipaggi del GP si aggiungevano 12 vetturette che correvano sulla distanza limitata di 18 giri. Dai 19 equipaggi del GP spiccavano quattro Mercedes-Benz SSKL, in assetto da GP, quindi prive di parafanghi ed impianto di illuminazione. La casa di Unterturkheim, superando il limitato budget fissato all'inizio della stagione, aveva allestito altre tre SSKL ed al GP di casa si presentava con ben quattro macchine affidate a Caracciola, Merz, Stuck e alla giovane promessa Von Brauchitsch. Anche Bugatti, Alfa Romeo e Maserati erano ufficialmente presenti: la Bugatti con due T 51 affiliata Chiron e Varzi; Nuvolari con una Alfa tipo "Monza" e Fagioli con la nuova veloce ma poco affidabile Maserati 8C 2800. Numerosi erano i piloti indipendenti di vaglio come Bouriat, Wimille, Howe, Lehoux, Williams e Burgaller su Bugatti, Birkin e Dreyfus su Maserati e l’interessante Shafer Special motorizzata Buick di Phil Shafer, venuta da Indianapolis. Prima delle prove Sebastian, il co-pilota di Caracciola, con l'aiuto del meccanico Zimmer, aveva verificato che la SSKL poteva tagliare la lenta curva a ferro di cavallo del karusell, effettuando un fuori strada nella parte interna che accorciava la traiettoria e consentiva una maggiore velocità, con un guadagno di un paio di secondi. Durante le prove, Caracciola confermò il guadagno di tempo, ma ben presto fu imitato dagli altri concorrenti e di conseguenza ufficiali il vantaggio fu annullato. Nelle prime ore del mattino della gara, una fitta nebbia avvolto l'Holtel Eifeler Hof di Adenau, dove Neubauer aveva sistemato il quartiere generale della sua squadra. Quella neb bia si sarebbe presto trasformata in una scrosciante pioggia ... ma a questo punto cediamo la parola all'avvincente racconto dello stesso Caracciola : «Il tempo era già nebbioso sin dalle prime ore del mattino Scendemmo nella hall dell'albergo per fare colazione. Attraverso le finestre potevamo vedere un'infinita fila di automobili, biciclette e motociclette attraversare Adenau. Come minimo erano almeno 4000 automobili. Il cielo diventava sempre più scuro e quando alle 9.30 ci avviammo verso i box, cominciò a cadere una leggera pioggerellina che aumentò gradualmente divenendo in pochi minuti una pioggia battente. Ben presto grossi scrosci d'acqua si abbatterono sull'asfalto e le ruote della nostra macchina fischiavano solcando l'acqua sull'asfalto. Trentuno macchine erano schierate sulla linea di partenza. Io ero in seconda fila accanto a Chiron e dietro Varzi. Fagioli e Stuck. La bandiera si abbassò appesantita dalla pioggia. Le macchine scattarono rombando. Ebbi una buona partenza e solo Fagioli rimase davanti a me. Cercai di passarlo, ma era difficile: la pioggia si abbatteva contro il deflettore e se tentavo di evitarlo il mio viso era sferzato da una fredda e dolorosa pioggia. La macchina di Fagioli lasciava dietro di sé una grossa scia d'acqua, ma in prossimità della curva Swallow’s Tail riuscii ad affiancarmi e a superarlo prendendo il comando della gara. Decisi che dovevo costruirmi un vantaggio che mi consentisse di cambiare gli pneumatici senza perdere la leadership. A primo passaggio dalle tribune con un'occhiata al tabellone mi resi conto della situazione, le Bugatti erano nel gruppo centrale. Mi sembrò strano che fossero ancora intrappolate ma pensai che forse Chiron stava temporeggiando, riservandosi di attaccare negli ultimi giri della gara. Effettivamente temevo lui e Varzi più di tutti, più dello stesso Nuvolari che era al volante di quell'Alfa che l'anno prima aveva deluso. Al terzo passaggio il box mi segnalò: CAR FAG-48 Fagioli era ancora abbastanza vicino. Aumentai la mia velocità. Il più veloce cambio di ruote era avvenuto in 1'10 ", pensai quindi fosse necessario fermarsi al box con un vantaggio almeno pari a quel tempo. Aumentai ancora la mia andatura ed al sesto passaggio il mio vantaggio era salito a 1’2”. A quel punto Nuvolari era il mio diretto inseguitore. Era stupefacente ciò che questo piccolo, duro uomo poteva trarre dalla sua Alfa. Durante l'ottavo giro la pioggia si attenuò e potevo vedere le grigie nuvole allontanarsi verso est attraverso le montagne dell'Eifel. La pista cominciava ad asciugarsi. Era maturato il tempo per l'attacco delle Bugatti. Ed ecco al decimo passaggio materializzarsi Chiron. Il suo nome apparve direttamente sotto il mio. Egli aveva risalito molte posizioni ed era in seconda posizione. Il distacco da lui era di 1'48" ma dal box mi era stato esposto un segnale che ordinava il rientro al box per la sostituzione delle ruote ed il rifornimento. La sosta mi avrebbe portato via tre quarti del vantaggio e il circuito si stava asciugando; la piccola Bugatti poteva andare più veloce. Undicesimo giro.... entriamo al box e ci fermiamo. Io saltai fuori da un lato della macchina e Sebastian dall'altro. Effettuammo il rifornimento, cambiammo le ruote ... Neubauer era vicino cronometro alla mano. Pronti. Eravamo risaliti in macchina ed il nostro assistente avviò il motore. Un minute e nove secondi.. "Tempo da record!" gridò Neubauer. Aggiunse qualche altra cosa, ma venne sovrastata dal rombo del motore. Eravamo di nuovo in pista. Nessuno si era avvicinato a noi, eravamo ancora primi. Dodicesimo giro. Dai box segnalavano che Nuvolari era secondo a un minuto e quattordici secondi. Chiron si era dovuto fermare, probabilmente per fare rifornimento e cambiare le ruote. Grazie a Dio! Quattordicesimo giro. Chiron era di nuovo secondo, ma staccato di due minuti. Aumentai la velocità. Non volevo permettergli di avvicinarsi. La pista si era quasi del tutto asciugata. Solo nei tratti ricoperti dagli alberi l'asfalto era ancora bagnato e scivoloso. Sedicesimo giro . Il distacco di Chiron aumentò... due minuti e otto secondi. Diciottesimo giro, Chiron migliorara. La distanza era di un minuto e quarantacinque secondi. Quattro giri alla fine della corsa. Se Chiron avesse tenuto la stessa velocità si sarebbe avvicinato ma non abbastanza da attaccarmi. Ma cosa poteva accadere se la nuova Bugatti aveva una riserva di potenza e Chiron aumentava ancora la velocità? Il mio contagiri segnava 4000 g/m. Sebastian mi diede una gomitata ed in segno di allarme scosse la testa. Come se niente fosse continuai allo stesso regime. Il giro seguente Chiron chiuse ancora il gap ad un minuto e trenta secondi. Iniziai l'ultimo giro con il distacco immutato. Neubauer agitò la bandiera che significa ridurre la velocità. Ridussi i giri a 3500g/mq. Non volevo rovinare il motore. Se i pneumatici tenevano nessuno poteva portarmi via la vittoria. Ancora una volta affrontai il tornante dietro le tribune, ancora una volta il lungo tortuoso percorso verso le montagne e poi giù per la valle .... Ecco il villaggio di Breischeid ... ecco il gruppo di alberi che segnalano Hedwigshoeche ... ecco brillare nel sole le torri del castello di Nurburg ed ecco l'assembramento delle bandiere delle tribune... la linea del traguardo... Frenai e mi fermai. Un istante dopo la folla mi era addosso come un'improvvisa marea. Mi sollevarono dalla macchina e mi portarono a spalla, centinaia di mani si protendevano verso di me. I meccanici, anche loro artefici della vittoria si erano stretti a me, poi arrivati Neubauer che mi strin se con un forte abbraccio. Poco dopo arrivò Charly piangendo di gioia. "Rudi!" gridò commossa e ci abbracciammo. Arrivò Chiron che si ferma accanto alla mia macchina. Con un elegante balzo superò il cofano della sua Bugatti e corse verso di me con le braccia allargate per stringermi a sé. Al di là della pista la gente sugli spalti delle tribune gridava "Hurrah" agitando cappelli ed ombrelli. La bandiera tedesca venne issata sul pennone e la banda intonò l'inno nazionale. A quel punto mi avviai a ritirare il mio premio. La sera celebrammo la vittoria all'Adenauer Hof. Discorsi , brindisi , telegrammi ... ma più potente di tutti gli onori fu il sentimento della mia intima felicità: avevo vinto , avevo lottato contro i migliori piloti ed avevo meritato il premio! Al mattino, insieme a Neubauer, uscimmo all'aperto per raffreddare le nostre teste appesantite dall'alcol. Ad orientare il cielo cominciava a schiarire ma il sole non era ancora sorto. Fra le valli delle montagne si annidava una mattutina foschia. "Dobbiamo vincere molte altre corse", dissi, "quest'anno e l'anno prossimo" Neubauer mi guardava rimanendo in silenzio. Alla fine disse: "il prossimo anno, mio caro amico, la Mercedes non farà nessuna gara. Siamo a corto di soldi. Dobbiamo ridurre le spese"».
  3. leopnd

    Formula E - Berlin

    until
    2020 Berlin E-Prix www.fiaformulae.com
  4. leopnd

    Blancpain GT - Nürburgring

    until
    Blancpain GT World Challenge Europe Round 4 - Germany www.nuerburgring.de
  5. leopnd

    WRC - Germany

    until
    ADAC Rallye Deutschland www.adac-rallye-deutschland.de
  6. leopnd

    Moto GP - Sachsenring

    until
    HJC Helmets Motorrad Grand Prix Deutschland www.sachsenring-circuit.com
  7. leopnd

    W Series - Norisring

    until
    W Series Norisring norisring.de
  8. leopnd

    DTM - Norisring

    until
    DTM Norisring norisring.de
  9. leopnd

    Formula E - Berlin

    until
    BMW i Berlin E-Prix www.fiaformulae.com
  10. leopnd

    W Series - Hockenheim

    W Series Hockenheimring wseries.com
  11. leopnd

    Avusrennen 1937

    3D per il Gran Premio di Avusrennen del 1937... Con una media di 261,2 kmh, e' diventata la corsa piu' veloce di sempre, battuta dalla 500 miglia di Monza solo nel 1958.!
  12. leopnd

    Schleizer Dreieck

    Apro il 3D per il più antico circuito cittadino in Germania: Schleizer Dreieck. In funzione dal 10. giugno 1923, quando si corse la prima gara...
  13. Nuova vita per le ormai fatiscenti tribune dell'AVUS che verranno trasformate e adibite a luoghi pubblici per evitare di perdere un pezzo di storia https://www.theguardian.com/cities/2018/dec/20/from-autobahn-anomaly-to-motorway-marvel-berlin-roadside-grandstands
  14. leopnd

    Hans Stuck

    Il 27 dicembre del 1900 nasceva a Varsavia Hans Stuck, anche se esiste una certa incertezza sull’anno preciso di nascita che alcuni sostengono essere stato il 1890 o il1895. I suoi genitori erano di origini svizzere, ma si erano trasferiti in Germania prima della sua nascita. Nel 1922 Stuck iniziò la sua carriera di pilota con piccole corse la mattina presto per portare il latte dalla sua fattoria a Monaco, poco dopo il suo primo matrimonio. In prime nozze aveva sposato nel 1922 Ellen Hahndorff, la sorella del comandante di suo fratello, morto durante il primo conflitto mondiale, ma il matrimonio durò poco, dopo avere iniziato la professione di pilota. La carriera iniziò con le gare in salita e nel 1923 vinse la sua prima corsa a Baden-Baden. il giovane Stuck va forte e nel 1927 diventa pilota ufficiale per la Austro-Daimler, correndo sempre nella gare in salita, e ben presto arriva il debutto nel Gran Premio di Germania, sempre lo stesso anno. Nel 1931 la Austro-Daimler abbandonò le corse e Stuck passò alla Mercedes-Benz. La fama era ormai raggiunta e lo stesso anno incontrò la tennista Paula von Reznicek e la sposò nell’anno successivo. Siamo negli anni del nazismo, Stuck, famoso sportivo incontra Adolf Hitler durante una battuta di caccia e la conoscenza tra i due evita problemi che possono sorgere dalle origini ebree del nonno della nuova moglie. Hitler inizia il suo programma sportivo per fare la grande Germania nazista, finanzia Ferdinand Porsche che crea l’Auto Union e Stuck viene coinvolto nel programma come pilota ufficiale della casa degli anelli nel 1933. Con la sua esperienza nelle corse attraverso i passi montani delle Alpi che aveva conseguito negli anni venti, Stuck divenne imbattibile al volante delle Auto Union disegnate da Porsche. Il motore posteriore forniva una trazione superiore rispetto ai motori anteriori montati sulle Mercedes e Alfa Romeo e le potenze di oltre 500 cavalli erano scaricate meglio a terra sulle strade di montagna, spesso in terra battuta. Oltre alle gare in salita Stuck correva nei gran premi. La sua carriera con le monoposto argentate fu piena di successi. Nel 1934 vinse i Gran Premi di Germania, di Svizzera e di Cecoslovacchia, finendo al secondo posto in quello d’Italia e in quello Eifel, oltre a numerose vittorie in gare di velocità in salita che gli valsero il titolo di Campione europeo di montagna, il primo dei tre che avrebbe vinto in totale in carriera. Nel 1935 vinse il Gran premio d’Italia e giunse secondo in quello di Germania, continuò inoltre la serie di vittorie in salita e collezionò il secondo Campionato europeo di montagna. Nel 1936 si piazzò secondo nel Gran Premio di Tripoli ed in quello di Germania, arrivando secondo nel campionato di montagna; dopo che Stuck venne fermato dagli infortuni in seguito ad alcuni incidenti, il titolo andò al compagno di squadra Bernd Rosemeyer. Nel 1937 Stuck ottenne solo due secondi posti nei gran premi di Rio de Janiero e del Belgio. Il 1938 segnò la separazione tra Stuck e la Auto Union. Le fonti sono discordanti: alcune ipotizzano un licenziamento, altre un abbandono spontaneo del pilota. Dopo una serie di incidenti occorsi ad altri piloti o dopo pressioni da parte del governo tedesco (anche qui le fonti sono contrastanti) fu ingaggiato di nuovo e diede prova di sé vincendo il suo terzo Campionato europeo di montagna, il suo ultimo successo prima della seconda guerra mondiale. Nel 1939 aveva conosciuto Christa Thielmann, a quel tempo fidanzata col fratello minore della moglie. Stuck e Paula divorziarono nel 1948 e, nello stesso anno, egli sposò Christa. Da lei ebbe nel1951 il figlio Hans-Joachim che diventerà uno dei più famosi piloti tedeschi negli anni ‘80. Dopo la guerra, sebbene i piloti tedeschi vennero banditi dalle competizioni fino al 1950, Stuck riuscì a gareggiare immediatamente, avendo ottenuto la cittadinanza austriaca. La conoscenza di Alex von Falkenhausen lo portò a correre per la sua squadra in Formula 2, anche se con scarso successo. Guidò nel 1953 una Porsche 550 Spyder sempre senza successo. In seguito iniziò a correre con la BMW nel 1957 e con questa marca vinse il suo ultimo titolo di Campione Tedesco della Montagna a 60 anni. “Bergkönig”, il re delle montagne, decise di chiudere la carriera con questo successo e divenne istruttore di guida al Nürburgring. Morì a Grainau, 9 febbraio 1978.
  15. leopnd

    Eifelrennen 1936

    3D per il Gran Premio del Eifelrennen 1936
  16. leopnd

    WRC - Germania

    until
    ADAC Rallye Deutschland Giovedi', 16.08.2018. 19:08h https://www.adac-rallye-deutschland.de
  17. leopnd

    Formula 1 - Hockenheim

    until
    Emirates Grosser Preis Von Deutschland Domenica, 22.07.2018. 15:10h https://www.hockenheimring.de
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