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Best Race

  1. R18

    MotoGP - Mugello

    until
    Gran Premio d'Italia
  2. R18

    MotoGP - Le Mans

    until
    Gran Premio di Francia
  3. R18

    MotoGP - Jerez

    until
    Gran Premio di Spagna
  4. R18

    MotoGP - Austin

    until
    Gran Premio delle Americhe
  5. R18

    MotoGP - Termas de Río Hondo

    until
    Gran Premio d'Argentina
  6. R18

    MotoGP - Losail

    until
    Gran Premio del Qatar
  7. La stagione 2016 giunge finalmente alla conclusione, grande attesa per il debutto della KTM: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-comunita-valenciana-anteprima/
  8. R18

    Motomondiale 2016

    Dopo una stagione incredibile, da domani si penserà già al 2016 con i primi test di Valencia. Stagione che segnerà il ritorno di Michelin dopo sette anni di monogomma Bridgestone, la quale ha chiuso il contratto con Dorna proprio con la gara di domenica. Inoltre, sparirà la distinzione tra moto Factory e Open in quanto anche i team ufficiali dovranno adottare il software unico della Magneti Marelli. Sul fronte del mercato piloti, rimangono invariati tutti i piloti dei team ufficiali. Ci sarà il debutto del campione 2014 della Moto2, Esteve Rabat, con la Honda del team Marc VDS al fianco di Jack Miller (in uscita da Cecchinello), Martínez passerà alle Ducati con Hernández e il confermato Laverty mentre al posto del colombiano in Pramac andrà Scott Redding, mentre Loris Baz sostituirà Mike di Meglio nel team Avintia. Escono i team Forward (che si concentrerà sulla Moto2 e sulla MV Agusta in Superbike) e Cardion (anch'esso indirizzato verso le derivate di serie, dovrebbe gestire le Aprilia semiufficiali). Il calendario vedrà l'uscita di Indianapolis e il ritorno, dopo 19 anni, del Gran Premio d'Austria al Red Bull-Ring. L'Argentina sarà la seconda prova, prima del Texas e l'Austria si va ad inserire proprio dove prima vi era Indianapolis, tra Germania e Repubblica Ceca, risparmiando un notevole viaggio a tutto il Circus. 20 marzo Losail 3 aprile Termas de Río Hondo 10 aprile Austin 24 aprile Jerez 8 maggio Le Mans 22 maggio Mugello 5 giugno Barcellona 26 giugno Assen 17 luglio Sachsenring 14 agosto Red Bull-Ring 21 agosto Brno 4 settembre Silverstone 11 settembre Misano 25 settembre Alcañiz 16 ottobre Motegi 23 ottobre Phillip Island 30 ottobre Sepang 13 novembre Valencia
  9. Il bellissimo scenario di Phillip Island ospita quella che spero possa essere una gara divertente, perché il campionato non ha (come sappiamo) già più nulla da dire: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-australia-anteprima/
  10. Un Motomondiale che ormai ha poco da dire inizia a Motegi il suo trittico extraeuropeo: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-giappone-anteprima/
  11. Nuovo capitolo del Motomondiale con il terzo Gran Premio ispanico della stagione. Si va in Aragona: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-aragona-anteprima/
  12. Forse l'appuntamento più atteso della stagione da parte degli appassionati italiani, si va a Misano: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-san-marino-anteprima/
  13. Subito a Brno dopo il trionfo Ducati in Austria: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-repubblica-ceca-anteprima/
  14. Dopo 19 anni si torna in Austria, punto su una vittoria Ducati http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-austria-anteprima/
  15. Giro di boa del campionato, si va al Sachsenring: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-germania-anteprima/
  16. Dopo la tragica Barcellona, si riparte da Assen: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-olanda-anteprima
  17. Gran Premio d'Italia questo weekend, a mio avviso abbiamo piloti italiani in grado di vincere in ogni classe: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-italia-anteprima/
  18. Appuntamento divenuto ormai un classico, la MotoGP sbarca a Barcellona per il Gran Premio di Catalunya: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-catalunya-anteprima/
  19. Si corre questo weekend il Gran Premio di Francia a Le Mans: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-francia-anteprima/
  20. Prima gara europea della stagione 2016 a Jerez, subito dopo l'annuncio di Lorenzo in Ducati a partire dall'anno prossimo: http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-spagna-anteprima/
  21. Via un Gran Premio e sotto un altro: questo weekend si va negli USA, ad Austin. http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-americas-anteprima/
  22. Seconda prova del Motomondiale questo fine settimana. Ci si sposta in Argentina per il primo di due round consecutivi nelle Americhe. http://www.passionea300allora.it/motomondiale-gp-argentina-anteprima/
  23. R18

    Motomondiale 2015

    Conclusasi oggi la stagione 2014, con i due giorni di test a Valencia inizierà già domani quella del 2015. Sarà l'ultima annata di monogomma Bridgestone, che nel 2016 lascerà spazio al ritorno della Michelin, ma nulla cambierà dal punto di vista tecnico. Rimarrà la distinzione tra moto Factory ed Open, destinata anch'essa a cadere tra due anni, con Ducati e Suzuki che usufruiranno nuovamente del regolamento "Factory 2". Il fervido mercato ha portato la Ducati e Cal Crutchlow a separarsi dopo una sola stagione, priva peraltro di particolari soddisfazioni. Il britannico tornerà per la prima volta dai tempi della Superbike inglese su una Honda, quella gestita dal team di Lucio Cecchinello; la Casa bolognese invece punterà su Andrea Iannone, reduce da un buonissimo 2014 in cui ha dimostrato (parere mio) solo parte del suo valore come pilota. Iannone affiancherà il confermatissimo Andrea Dovizioso, mentre Crutchlow dividerà il box con il vice-campione della Moto3, Jack Miller. L'australiano disporrà di una Honda in versione Open. Nulla cambia in casa Honda e Yamaha ufficiale. La prima ha confermato l'uomo dei record, Marc Mà¡rquez, e un Daniel Pedrosa giunto probabilmente all'ultima chance per restare nel giro che conta; la seconda punterà ancora su Jorge Lorenzo, voglioso di rivincite dopo un 2014 nero, e sul rinato Valentino Rossi, che ha apertamente dichiarato di puntare al decimo iride. Grandi ritorni in MotoGP per Suzuki e Aprilia. I giapponesi si affidano ad una coppia tutta spagnola, composta dal re della categoria Open, Aleix Espargarà³, e sul debuttante dell'anno in Moto2, Maverick Vià±ales. La prima uscita in gara della nuova GSX-RR non ha convinto appieno, dimostrandosi decisamente fragile, ma il margine di miglioramento è molto. Il marchio di Noale invece si è legato al team di Fausto Gresini, da sempre associato (nella classe regina) alla Honda: confermato Bautista, a guidare la seconda Aprilia (probabilmente in versione "Factory 2") sarà Marco Melandri, di ritorno nel Motomondiale dopo quattro stagioni in Superbike. Tra le moto Factory, Pol Espargarà³ e Bradley Smith si divideranno nuovamente il box del team Tech 3 Yamaha, Scott Redding ritornerà al team Marc VDS su una Honda e Ducati Pramac schiererà Danilo Petrucci insieme al confermato Yonny Hernà¡ndez. Perso il proprio "campione", il team Forward ha ingaggiato Stefan Bradl, proveniente dal team LCR, e Loris Baz, ex pilota Kawasaki Superbike spinto dalla Dorna per avere un francese anche nella categoria regina del motociclismo. Avintia Racing schiererà due Ducati "full Open" per i confermati Héctor Barberà¡ e Mike di Meglio, il team Aspar rimpiazzerà Hiroshi Aoyama con Eugene Laverty, insieme a Nicky Hayden, Cardion ovviamente metterà a disposizione una Honda per Karel Abraham e, infine, Ioda Racing porterà in pista Alex de Angelis con un'Aprilia. Ecco la entry list: Repsol Honda Team, Honda RC213V: Marc Mà¡rquez, Daniel Pedrosa Movistar Yamaha Team, Yamaha YZR M1: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo Ducati Team, Ducati Desmosedici GP15: Andrea Dovizioso, Andrea Iannone Monster Yamaha Tech 3, Yamaha YZR M1: Pol Espargarà³, Bradley Smith Go&Fun Aprilia Gresini, Aprilia ?: àlvaro Bautista, Marco Melandri Pramac Racing, Ducati Desmosedici GP14.2: Yonny Hernà¡ndez, Danilo Petrucci NGM Forward Racing, Forward-Yamaha YZR M1: Stefan Bradl, Loris Baz Honda LCR, Honda RC213V/RC213V-RS: Cal Crutchlow - Jack Miller Drive M7 Aspar Team, Honda RC213V-RS: Nicky Hayden, Eugene Laverty Avintia Racing, Ducati Desmosedici GP14.2: Héctor Barberà¡, Mike di Meglio Cardion AB Motoracing, Honda RC213V-RS: Karel Abraham Ioda Racing Project, Aprilia ?: Alex de Angelis Suzuki MotoGP Team, Suzuki GSX-RR: Aleix Espargarà³, Maverick Vià±ales Marc VDS Racing Team, Honda RC213V: Scott Redding L'unica novità del calendario è rappresentata dal ritorno, dopo cinque stagioni a Silverstone, del Gran Premio di Gran Bretagna a Donington Park, in attesa che venga approntato il nuovo Circuit of Wales che debutterà nel 2016. Nuovamente rinviato il ritorno in calendario del Brasile, ma dal 2016 si dovrebbe andare in Cile. 29 marzo Losail 12 aprile Austin 19 aprile Termas de Rà­o Hondo 3 maggio Jerez 17 maggio Le Mans 31 maggio Mugello 14 giugno Barcellona 27 giugno Assen 12 luglio Sachsenring 9 agosto Indianapolis 16 agosto Brno 30 agosto Donington 13 settembre Misano 27 settembre Alcaà±iz 11 ottobre Motegi 18 ottobre Phillip Island 25 ottobre Sepang 8 novembre Valencia
  24. Ayrton4ever

    Soichiro Honda

    Questa è una biografia diversa, più informativa e narrativa, meno numerica e statistica. Raccogliendo le informazioni, confrontandole, sono stato affascinato più dalla personalità e dall’originalità dell’uomo che non dai meri risultati raggiunti, comunque notevolissimi. Credetemi, è stato molto interessante e affascinante, occuparsi della vita di un vero e proprio numero uno, Soichiro Honda. Non venendomi in mente niente di più originale, vi informo che Soichiro Honda nasce il 17 novembre 1906 a Komyo, un villaggio vicino ad Hamamatsu, nella prefettura di Shizuoka, vicino al Monte Fuji. àˆ il primo di nove figli, suo padre Gihei è un fabbro che ha anche una piccola officina che ripara biciclette mentre sua madre Mika è una tessitrice. La sua famiglia è povera ma trasmette ai figli l’educazione, l’etica e il rispetto per gli altri, compresa la puntualità estrema negli appuntamenti. Il padre ha aperto la sua bottega di riparazioni di biciclette dopo aver visto la crescente popolarità del mezzo di trasporto. Aggiusta e rivende le biciclette a prezzi competitivi dopo aver recuperato i pezzi da veri mezzi e averli riassemblati. Gihei coinvolge il figlio nella sua bottega, portandolo con sé e spiegandogli il funzionamento della meccanica, di ogni pezzo, la ragione per cui sta effettuando una determinata operazione. Come conseguenza, Soichiro svilupperà da subito una curiosità non solo per la meccanica degli oggetti, arrivando a progettarne e realizzarne di nuovi, ma anche per le nuove soluzioni. Un giorno poi il suo villaggio è attraversato da una Ford modello “T” e lui è affascinato dall’odore che lasciano olio e benzina e dal suono del motore. Sfrutta poi una delle biciclette del padre per andare a vedere il passaggio di un aereo durante una dimostrazione perché è affascinato dal mondo delle invenzioni. Ha una fervente immaginazione e inventiva che lo tradisce durante il suo percorso di studi (non brillantissimo perché ama trascorrere il suo tempo nell’officina del padre): il sistema scolastico giapponese prevede che i voti siano affidati allo studente, che questi debba far siglare la pagella dai suoi genitori mediante l’apposizione del sigillo di famiglia e Soichiro pensa di creare un sigillo falso per “rendersi autonomo”. La marachella viene scoperta perché Soichiro, in uno slancio di generosità , decide di “aiutare” anche i propri compagni e se il proprio sigillo è perfetto perché prevede solo due caratteri uno sopra l’altro, quello di alcuni compagni vede due ideogrammi posti uno accanto all’altro che riprodotti “a specchio” vanno però invertiti. Il Giovane Honda La carriera da studente termina con il diploma alla Futamata Senior Elementary School e nel 1922 Honda decide di trasferirsi a Tokyo per cercare lavoro, dopo il periodo da apprendista nell’officina del padre. Essendo “circondato” e appassionato di biciclette, legge una rivista chiamata “Il mondo della bicicletta”, qui trova un inserto pubblicitario dell’officina “Art Shokai” di Tokyo e decide di scrivere una lettera, proponendosi come apprendista. La risposta è positiva, così Soichiro parte per rimanere sei anni nell’attuale capitale, imparando a riparare auto, moto, bici e motori in genere. Honda lavora nell’area Yushima di Hongo presso Tokyo ed è un apprendista volontario più che un dipendente retribuito: riceve vitto, alloggio e un piccolo rimborso spese ma è contento perché apprende esperienza che sarà fondamentale come lui stesso ricorderà più volte. Viene subito notato come un giovane volenteroso che si entusiasma per il duro lavoro, la capacità di improvvisare e l’abilità di proporre nuove soluzioni realizzative. Il titolare Yuzo Sakakibara, che è un ingegnere oltre che uomo di affari, nota subito le sue qualità , così brillanti in un ragazzo ancora giovanissimo, lo fa crescere, insegnandogli non solo i segreti della meccanica ma anche il comportamento corretto da tenere con i clienti. Dal primo settembre 1923 può essere seguito meglio dal suo principale a seguito di una tragedia nazionale. Un violento terremoto colpisce anche Tokyo e provoca 140.000 morti; il paese è nel caos, si stabilisce la legge marziale e si ipotizza di spostare la capitale altrove vista la devastazione di numerosi edifici pubblici. Tutti i colleghi di Honda vengono lasciati liberi di tornare ai loro paesi per contribuire alla ricostruzione mentre Soichiro rimane e può completare la sua formazione. Passa da compiti secondari e subalterni a impieghi di maggiore responsabilità , diventando sempre più “uomo di fiducia” del titolare, in virtù dei netti miglioramenti che lo hanno visto non solo eccellere nelle riparazioni ma anche progredire in processi molto complessi come la costruzione dei pistoni. Lo stesso principale diventa un vero e proprio mentore per Honda che lo ricorderà per tutta la vita insieme con la “Art Shokai”, officina ma vera e propria scuola a causa delle sue peculiarità : era infatti un’officina che riparava sia auto che moto e, a causa dell’estrema esclusività di questi mezzi che convogliava i pochi mezzi nelle rare officine, era possibile ammirare vari modelli esteri, importati da tutto il mondo, che spaziavano da quelli più popolari a quelli più ricercati di maggiore qualità , a quelli sportivi o da collezione. Fu un periodo fondamentale perché l’avida curiosità di Honda permise di apprendere una marea di nozioni e osservare una miriade di soluzioni possibili nel variopinto mondo di Art Shokai: diventerà talmente bravo che, unendo le sue nozioni teoriche all’esperienza acquisita, metterà in difficoltà i suoi futuri collaboratori, gli ingegneri delle sue aziende. Sakakibara era inoltre un grande appassionato di motorsport e attraverso le riviste si informava di ciò che succedeva in Europa, leggendo di Grand Prix, di 24 ore di Le Mans e di 500 miglia di Indianapolis e per quanto riguarda le due ruote di Tourist Trophy, la leggendaria corsa dell’Isola di Mans. Questa passione lo porta nel 1923 a decidere di buttarsi nella costruzione di auto da corsa col fratello minore Shinichi. Nel 1924 Sakakibara avvicina alle gare motoristiche anche Soichiro, invitandolo a lavorare su un complesso progetto per la macchina da corsa Art Daimler, che vede il motore da aereo Curtis, un V-8 da 8 Litri, su di un telaio americano Mitchell del 1916. Questa esperienza vede il giovane Honda che costruisce personalmente gran parte dei pezzi, scolpendo in particolare i raggi delle ruote in legno. Pur essendo quasi digiuno di corse, riuscirà a trovare le soluzioni meccaniche ai problemi che si presenteranno, creando macchine con motori fuori centro per le gare su ovali con curve rialzate, testando personalmente la sovralimentazione, aggiungendo radiatori di raffreddamento supplementari o rafforzando valvole. Aumenterà così la sua esperienza, la sua ambizione e la sua capacità di sognare quel “power of dreams” così ricorrente nella vita di Honda. Ah, per informazione il risultato che arriva nel novembre del 1924 è la vittoria nella “Fifth Japan Automobile Competition”con Shinichi Sakikabara come pilota e Soichiro Honda come ingegnere di pista tuttofare… Soichiro a fine 1924 al centro della foto La carriera di apprendistato prosegue ininterrotta e in crescita, favorita anche dal fatto che, a causa della daltonìa, Soichiro viene riformato alla leva militare nel 1926. Nell’aprile 1928 un’altra svolta: Soichiro Honda viene incaricato di aprire una filiale di Art Shokai ad Hamamatsu. Compie i 250 Km a ritroso che aveva percorso sei anni prima e si avvicina al suo paese natale. Con il consueto entusiasmo si butta nel lavoro e comincia nel tempo libero la costruzione di un’auto da corsa che chiama “Art Shokai Auto”, è di questi tempi infatti la passione che ha per le corse automobilistiche e motociclistiche, non più nella veste di tecnico ma in quella di pilota. L’apertura di questa filiale indipendente è l’emblema della fiducia di Sakakibara nei suoi confronti, visto che a nessuno era mai stata concessa tanta fiducia. Questa fu però pienamente ripagata da Soichiro che non viene solo ammirato dai suoi concittadini come meccanico ma anche come inventore, tanto da essere soprannominato “Edison di Hamamatsu”, per le continue idee e nuove soluzioni proposte. L’officina, che vedeva inizialmente il solo Soichiro come lavoratore, cresce fino a raggiungere le trenta unità di personale, compresa Sachi, che dall’ottobre del 1928 stesso era diventata la moglie di Honda, impiegata come cuoca per il pranzo e aiuto contabile. La mente di Soichiro è già oltre: ripara e costruisce ma immagina e sogna un futuro sempre più grande; il sogno però si scontra con l’opposizione delle persone che hanno dato una mano economicamente a Honda e che non vedono ragione di cambiare una realtà che va già bene per una incerta. I sogni e le idee però non si possono fermare e Soichiro comincia a studiare un nuovo progetto di fasce elastiche per pistoni, dedicandosi nei pochi momenti liberi e pensando di vendere il proprio progetto a Toyota. Nel 1931 deposita un brevetto per una ruota in metallo per automobili. ad Hamamatsu nel 1935, Honda è a sinistra con gli occhiali da sole Nel 1936, il 7 giugno, Honda rischia grosso, dilettandosi come pilota nell’All Japan Speed Rally, sul circuito Tamagawa Speedway: entra in collisione con un avversario che sta rientrando in pista dopo una sosta e vola fuori, riportando la slogatura della spalla, la rottura di un polso e svariate cicatrici per le escoriazioni al viso. In quell’anno in una successiva gara, corre ad una velocità media di 120 Km/h, stabilendo un record che durerà per quasi venti anni in Giappone; questa però sarà l’ultima corsa della sua breve carriera. Nel 1937 c’è l’ennesima svolta: fonda la Tokai Seiki Heavy Industry a Yamashita per la produzione di fasce elastiche per pistoni e altre componenti. Non è stato semplice trasformare la filiale di Hamamatsu in un’azienda indipendente e ha dovuto cercare altri finanziatori, ne ha trovato un fondamentale, Shichiro Kato che è formalmente il presidente della nuova società . Come al solito, si dedica completamente al lavoro e non abbandona l’Art Shokai per cui lavora la mattina, occupandosi di pistoni in tarda serata… Prova a vendere i progetti alla Toyota ma riceve una delusione cocente perché i suoi progetti non collimano con gli standard qualitativi dell’azienda e solo tre su cinquanta possono essere accettati. Non accettando una simile bocciatura, Soichiro… torna a scuola! Decide infatti di iscriversi come studente part-time all’Istituto Industriale di Hamamatsu (ora facoltà di ingegneria dell’Università di Shizuoka) per migliorare le sue conoscenze di metallurgia. Sono due anni intensi e Honda, diviso tra lavoro e studio, si impegna così duramente da cadere vittima dello stress che fa sì che perfino i suoi lineamenti risultino alterati. Oltre a questo, continua girare per le aziende metallurgiche per affinare la sua preparazione, aumentare le sue conoscenze e completarsi. Il lavoro paga e Soichiro, oltre a non aver più problemi con Toyota, comincia a fornire veri e propri giganti industriali come la Nakajima Aircraft ampliando la sua creatura che arriverà , nei momenti di massimo sviluppo, fino a duemila dipendenti. Soichiro Honda si trova però ad operare in un paese come il Giappone che ha appena intrapreso un triste capitolo militarista che ha appena portato allo scoppio della guerra contro la Cina. Per la seconda guerra sino-giapponese il paese del Sol Levante subirà l’embargo petrolifero degli Stati Uniti, la Gran Bretagna e i Paesi Bassi. Viene dichiarata l’”Emergenza nazionale” e passatempi come le corse automobilistiche vengono bandite e tutte le aziende vengono reinquadrate sotto la guida dei ministeri perché la produzione sia convogliata agli scopi del Paese. Le condizioni di vita della popolazione, come facilmente prevedibile, peggiorano rapidamente, le merci scarseggiano e l’intero paese deve far fronte in pochi anni non solo alla guerra sino-giapponese ma dal 1941 in poi alla seconda Guerra Mondiale dopo l’attacco aereo di Pearl Harbour. Il 7 dicembre 1941 è appunto la data dell’attacco per i giapponesi o il “giorno dell’infamia” per gli americani. La Tokai Seiki viene posta sotto il controllo del Ministero degli armamenti, la Toyota subentra con il 40% e Soichiro viene degradato da Presidente a “Senior Managing director”. I lavoratori maschi vengono via via mandati al fronte e le lavoratrici e le studentesse vengono impiegate in fabbrica come “volontarie”. Honda capisce che non può mantenere inalterate le condizioni di lavoro per delle lavoratrici così inesperte e calibra i macchinari in modo da rendere sicuro e più semplice possibile il processo produttivo. Di questi tempi è l’automazione nella produzione le fasce elastiche da mettere alla testa dei pistoni. La guerra non ferma l’ingegnosità di Honda: quando Kaichi Kawakami, presidente della Nippon Gakki (poi Yamaha), chiede una fresatrice automatica per le eliche di legno degli aerei, Soichiro elabora un sistema per passare dalla settimana di produzione a mano a trenta minuti per coppia di eliche. Il conflitto non si mette bene, soprattutto dopo la battaglia di Midway, ed è sempre più chiaro che il Giappone perderà , anche perché i raid aerei americani proseguono senza sosta. Nel 1944, dopo l’occupazione della base di Saipan, i nuovi aerei bombardieri statunitensi, più nuovi e superiori a quelli giapponesi, possono raggiungere e colpire il Giappone. Durante uno di questi raid un B-29 distrugge l’impianto della Tokai Seiki e l’intera città è colpita fino alle macerie. Honda è provato ma trova la forza di studiare e inventare un nuovo modo per produrre il calcestruzzo e, recuperando i bidoni di benzina abbandonati, di reperire le materie prime di cui aveva bisogno per il processo di produzione. Nel gennaio 1945 invece l’altro impianto di Honda viene distrutto dal terremoto di Mikawa che causerà oltre duemilatrecento morti; ad agosto il Giappone si arrende e Soichiro prova a ripartire nonostante sia finanziariamente in grossa difficoltà . Soichiro non ha mai avuto grandi mezzi a disposizione e ora è in grossa crisi; intelligentemente ribalta il proprio punto di vista per ottenere ciò che vuole. Non si chiede quindi come poter ottenere i mezzi che desidera ma come utilizzare i mezzi a sua disposizione per arrivare dove si prefigge. Intuisce che la scarsità di benzina a disposizione richiederà soluzioni di minore costo e ridotti consumi, comincia a pensare così un’azienda di telai e motori per motociclette. Fine prima parte
  25. R18

    MotoGP - Valencia

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    MotoGP - Gran Premio de la Comunitat Valenciana
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