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Giulio

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Contenuti inviati da Giulio

  1. Giulio

    Spa Francorchamps

    Avete proprio ragione. Con il "mitico" gioco Sierra GPL pilotare, nonostante i tempi preistorici della tecnologia dell'epoca, dava i brividi. Io riuscii a percorrere con il massimo impegno un giro vicino ai 3' 20'', non immagino cosa fosse realmente girarci dentro con le vetture dell'epoca, spaziale!
  2. Vi racconto questa. Mio padre era presente a quel gran premio, sostava nella tribuna all'uscita dalla Parabolica nel lato box, in quanto era andato con un viaggio organizzato dalla SIP (quella dei telefoni...) della quale alcuni suoi amici erano dipendenti. Mi dice che oltre al gran caldo e alla calca mostruosa, dopo la partenza e la prima parte di gara ricca di lotta e di sorpassi, la corsa si fece meno intensa con Regazzoni che prese del margine sugli inseguitori; lui si ruppe un po' le palle! (pensare che io sbaverei al solo fatto di poter vedere passare una vettura dell'epoca, ma i tempi cambiano...) e visto che aveva sete e il sole picchiava, si era andato a rinfrescare in una delle bancarelle dietro la tribuna (faccio notare che mio padre è un tipo un po' "particolare"). Visto il gran daffare che aveva il gestore del chiosco, mio padre gli diede una mano a mettere le bottiglie nelle casse, erano tutte di vetro sia per l'acqua che per le bibite, in cambio di un "rimborso" che in pratica coprì il prezzo del biglietto di entrata (cose oggi impossibili!). Vinta la gara da Regazzoni ci fu un delirio totale per il trionfo della Ferrari, in pratica in mio padre torno a casa a Bologna verso le 3 della mattina dopo!
  3. Johansson fu molto fortunato, come si vede nella foto con gli orribili resti del povero animale, la McLaren centro il capriolo con le ruote di sinistra che vennero divelte dall'impatto, se lo avesse centrato frontalmente lo svedese sarebbe morto sul colpo come lo sfortunato Tom Pryce a Kyalami quando investì il commissario con l'estintore.
  4. Che tristezza vedere sulle livree delle Osella tanti sponsor italiani, sintomo che allora la nostra economia girava (anche se il "nero" spopolava) mentre oggi siamo con le pezze al....
  5. L'incidente di David Piper avvenne durante le riprese del film "Le Mans" con lo stesso Steve McQueen. Il povero inglese ci perse una gamba, anche se continuò a correre in seguito.
  6. Io riconosco: 32 Steve Baker vincitore, 2 Kenny Roberts, 305 Warren Willing recentemente scomparso, 303 Patrick Pons, 305 Johnny Cecotto, 3 Dave Aldana quello che correva con la tuta disegnata a scheletro, 29 Christina Sarron, 204 Marco Lucchinelli seminascosto
  7. Certo che a Imola tutti gli anni beccavi la pioggia! Sarà stato il discusso personaggio di Ighina, che abitava all'interno dell'autodromo, e con le sue mirabolanti macchine diceva che poteva far piovere a piacimento...
  8. Una foglia, come facesse a domare le 500 2 tempi dell'epoca delle vere bestie, valorizza ciò che ha ottenuto.
  9. Fu l'ultima colta con il circuito lungo di 14 km? Perché nel '79 ci fu la polemica con gli ufficiali che non corsero, forse correvano già sul tracciato odierno.
  10. L'ultimo con il casco Nolan e il codone della Honda NS in vista era il compianto olandese "Jumping" Jack Middelburg.
  11. Giulio

    Jochen Rindt

    Non so se fosse vera la storia che non sopportava le cinghie tra le cosce, ma questa fu una delle cause della morte durante l'incidente di Monza. Il corpo non trattenuto scivolò in avanti e rimase esposto quasi completamente al forte impatto con il rail e il palo di sostegno, causandogli le ferite letali.
  12. Purtroppo! Si era parlato che Baiocco dovesse portare la cifra di 50.000 euri per poter correre con il preparatore Perlini. Vista la situazione economica, è stato impossibile accordarsi.
  13. Sicure anche due nuove Yamaha R1 per il team ungherese di Imre Toth. Dovrebbero esserci anche una Ducati privata per Matteo Baiocco e un'Aprilia semi-privata per Lorenzo Savadori.
  14. 26 Woddley Suzuki, 4 Cecotto Yamaha, 2 Baker Suzuki, 7 Sheene Suzuki, 1 Roberts Yamaha, dietro a Roberts Lucchinelli, Van Dulmen e il casco di Graziano Rossi tutti Suzuki, 10 Lansivuori Suzuki, 8 Katayama Yamaha, 14 Rougerie Suzuki, 15 Ferrari Suzuki, dietro Parrish Suzuki, 11 Hartog Suzuki poi vincitore, 28 Ireland Suzuki, 39 Steiner Suzuki.
  15. 1 Roberts Yamaha, 10 Mamola Suzuki, 8 Middelburg Yamaha poi vincitore, 4 Cecotto Yamaha, 9 Graziano Rossi Suzuki, 6 Van Dulmen Yamaha, 2 Lucchinelli Suzuki.
  16. Il "ghost rider" era il belga Stephane Mertens, che si schiantò anch'egli sul muretto dei box, per fortuna senza tanti danni.
  17. Questa foto fu scattata da mio suocero Alberto, me l'ha fatta vedere alcune volte (una delle poche che gli sono rimaste)
  18. Si narrava all'epoca che Nuvolari, oltra all'orologio, si porto a casa un premio in dollari immenso.
  19. Che meraviglia meccanica il 12 cilindri 1.500cc. trasversale!
  20. E quello sulla sinistra mezzo tagliato è mio suocero Alberto, che all'epoca si faceva qualche garetta a Monza, Imola e Mugello stradale, da fotografo in appoggio a Franco Zagari. Durante le prove stava ai box, mentre durante la gara si metteva di solito all'entrata della Parabolica. Mi ha raccontato che alle volte si faceva la partenza dal tetto della tribuna centrale; per una 1000 km, quando correvano anche nell'anello ad alta velocità, provò a fare foto da una delle torrette al bordo superiore delle sopraelevate, dopo due vetture passate a 300 all'ora, si ritirò dalla paura, perché passando con le gomme sopra alle imperfezioni tra i lastroni di cemento, sembravano delle mitragliatrici!
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