Vai al contenuto

330tr

Appassionati
  • Numero messaggi

    597
  • Registrato

  • Ultima Visita

  • Days Won

    1

Contenuti inviati da 330tr

  1. 330tr

    Ditemi voi...

    Io dico solo che la Haas non sta brillando per decisioni prese e relazioni pubbliche..
  2. Ma converrai con me che è del tutto nuovo l'approccio alla regolamentazione? Nel 1947 scrivevi un regolamento fregandotene altamente dell'aspetto. Davi dimensioni, pesi, cilindrate. Via via si tende a limitare sia la libertà di progetto sia a uniformare l'aspetto delle monoposto, per arrivare ad oggi in cui c'è L'OBBLIGO di avere inutili ali a freccia e paratie "fighe" inclinate..
  3. E proprio qui sta il punto!! Perché mai: 1) Ci si dovrebbe aspettare un risultato "estetico" da un regolamento? 2) Perché mai si doveva vietare quel coso là sopra? Detto questo io sono STRAFELICE siano spariti i vari obbrobri.Ma il punto è un altro, ovvero il riconoscimento che una delle questioni FONDANTI l'attuale regolamento è l'estetica delle vetture monoposto, cosa mai accaduta in passato. Diciamocelo chiaramente: dipinta di rosso quella roba verde somiglierebbe non poco alla T4..eppure nessuno mai avrebbe lontanamente pensato di modificare il regolamento per vietare soluzioni adottate dalla 312 T4 perché giudicate sgradevoli!! Le questioni estetiche prendevano altre vie, non certo quella regolamentare (ciabatta, brutta ma vincente ecc. Detto questo a me..piaceva!)
  4. Tutto giusto, ma di nuovo: la ventola qualcuno l'ha trovata "brutta"? Oggi si ragionerebbe ANCHE così. Vedo che il mio concetto non passa. Una volta non si ragionava con criteri estetici per regolamentare le corse..questa è una cosa DEL TUTTO NUOVA, bisogna prenderne atto! Il ventolone è stato vietato (ufficialmente e giustamente) per motivi di sicurezza, in quanto sparava sassi contro la vettura che seguiva. Rifacendosi alla normativa esistente che vietava apparati aerodinamici mobili (quindi non era regolare...quanto le minigonne!!!) Stessa cosa per le ali alte..nessuno si scandalizzò (forse solo Ferrari!) quando vide quegli orrendi trampoli sulle vetture, davanti e dietro. Solo dopo che si furono quasi ammazzati diversi piloti dovette intervenire la federazione a Monaco.
  5. Non tutti sono laureati in fisica quantistica astratta multidimensionale con specializzazione in regolamenti tecnici di F1 (io non lo sono.). Non condivido. Ribadisco, sottolineo e calco: SE tizio trova la scappatoia del doppio pisello o dello scalino o altro obbrobrio, PERCHÈ MAI DEVE INTERVENIRE UN REGOLAMENTATORE DICENDO È BRUTTO, LO TOLGO???????? Ma quando mai negli anni d'oro si modificava il regolamento per vietare la "padella" della March perché brutta?? Ma scherziamo?? Oggi si interviene, lo ripeto, NON SOLO per normare forme AFFINCHÉ RISULTINO GRADEVOLI/GRINTOSE, ma per vietare TROVATE GIUDICATE ESTETICAMENTE NON PIACEVOLI!! È un concetto ABERRANTE e del tutto avulso dallo sport, ma perfettamente in linea con le attuali richieste del MERCATO, che chiede uno spettacolo con vetture performanti, belle e....rumorose! ( E qui son c**i, i nostri eroi stan provando con trombe e trombette ma non ce la fanno..)
  6. Lo scalino inutile o dannoso? Perché mai? Newey &Co fanno vetture tentando di sfruttare zone grigie di regolamenti sempre più restrittivi, che oggi contemplano non solo sicurezza e limitazione di prestazioni, ma anche ESTETICA. Che qualcuno mi spieghi perché si è tornati alla carreggiata larga e ruotone. Lo ammettono in primis coloro che l'hanno voluto e redatto: per dar maggior grinta all'aspetto. Pura ESTETICA REGOLAMENTARE.
  7. Ebbene..no! Oggi non funziona più così. Altrimenti gobbe, piselli e altre amenità ci sarebbero ancora. Evidentemente c'è un pudore estetico, un bisogno di connotare le vetture di elementi riconoscibili , gradevoli e connotanti. Non c'era alcun bisogno di imporre le ali a freccia o le paratie alettone inclinate, eppure PER REGOLAMENTO debbono rispettare criteri ESTETICI. Piaccia o non piaccia.
  8. Io condivido, la roba qua sopra era norma nel '48, ma nel 2018 è aberrante. Di una povertà e tristezza assoluta. Già le F1 strette erano bruttissime, ma questa mette malinconia. Con tutte le metodologie contemporanee di verniciatura e applicazione decalcs, presentare una cosa così equivale a dimostrare povertà immaginativa (e perché no economica). A chi dice che "mi piace perché è semplice, mi ricorda le macchine anni '90" rispondo che ogni epoca ha la sua caratterizzazione, il suo spirito. Questa è un'epoca, piaccia o meno, neobarocca.
  9. Giallo e blu. Colori dell'Argentina da corsa
  10. Bisogna capire che si vuole. Mostri mostruosi mostruosamente veloci in ogni dove? (tipo Red Bull Xqualcosa?) Inutile correrci con esseri umani, diventano missili su rotaie in cui è impossibile infilarci il tocco "artistico" tutto umano dell'improvvisazione, del sorpasso. Tanto varrebbe affidare tutto all'intelligenza artificiale (cosa che sta già avvenendo..). Ma sarebbero solo trenini iperveloci.Trenini di cosa, poi? Lasciamo totale, completa libertà. Che salterebbe fuori? Temo che l'autovettura diventi solo ricordo astratto...magari salterebbero fuori oggetti esotici, non inquadrabili, aberranti..mezzi mutanti con due ruote in rettilineo e otto in curva, sferoidi, lame su ruote.. Bello, ma del tutto fine a sé stesso! Puntare tutto sull'uomo imponendo mezzi identici, instabili, imperfetti? Sarebbe la soluzione ideale, la sfida vera per i piloti, ma i fattori fondanti l'automobile (tecnologia, sviluppo, ricerca) sparirebbero; il marchio, spesso "emozionale" non avrebbe più alcun senso, cesserebbe gran parte dell'interesse del tifoso, spesso legato alla "maglia" storica più che al pilota, "passeggero" in tutti i sensi... Si tratta di un equilibrio precario.
  11. 330tr

    Ferrari 126 C2

    Appena tre vittorie.. Una macchina che poteva segnare l'inizio di un lungo ciclo vincente per la Ferrari..fu invece la fine di tutto. Dei sogni di Villeneuve, Pironi, pure di Paletti..segnò la fine per le minigonne, per i condotti Venturi, per le scocche in alluminio, segnò la cesura definitiva con l'età dell'oro Ferrari degli anni '70, la fine (ma si saprà poi) per le ambizioni di Forghieri, l'ultima iridata vista da Enzo..voci apocalittiche narravano che dopo la conclusione di quell'amarissimo '82 le vetture finissero distrutte, seppellite per volontà del capo.. La verità è meno drammatica, ma la macchina che riusciva a ottenere una downforce di 2 tonnellate e mezzo (la più grande di tutti i tempi), il gioiello nato dalla fusione del potentissimo motore italiano e dal telaio modernissimo di scuola inglese rimase come triste emblema della fine di un'epoca..
  12. Se Nurburgring dev'essere allora scelgo (nonostante i Titani e der Teufel..) il 1957. Se nel '35 da spettatori si dovette assistere ad una interminabile sfilata di terrificanti e sibilanti mostri d'argento, roboanti litanie in tedesco da altoparlanti gracchianti, croci uncinate, sfilate di gerarchi nazisti e saluti al Furher messi a tacere incredibilmente all'ultimo da un ometto in giallo su un "cassone" squadrato rosso, nel '57 dovette essere soltanto vero e puro spettacolo da pista e "cronometrico" per il pubblico. Fangio che batte infinite volte il record della pista giro dopo giro affrontando le curve come un invasato per mangiarsi all'ultimo le Ferrari dev'essere stato qualcosa di epico, mai visto né prima né dopo..
  13. Monza 1954. Ascari (e Moss) contro Fangio col mostro argentato Mercedes. La pazzia di Ascari che corre come un disperato per battere il prototipo carenato venuto dal futuro. Il più grande campione italiano del dopoguerra contro il suo solo rivale all'altezza, Fangio, e contro il campionissimo (senza corona) del futuro, Moss. La Monza anni '50, il tempio della velocità pura senza chicanes. Pensavo anche al vecchio Nurburgring, ma è una pista, da spettatore "antico", piuttosto avara. Pochi giri, troppi minuti tra un passaggio e un altro. Inverto il concetto. Vorrei NON essere mai stato a un evento motoristico: Imola 1994.
  14. 330tr

    McLaren Mp4/1

    Bella. La prima monoposto con telaio in plastica fibrorinforzata. Fece scalpore proprio perché l'assenza di metallo dal telaio pareva qualcosa di inconcepibile, e parlare di "materia plastica" per la cellula di sicurezza faceva rizzare i capelli a più d'uno. Ci volle il crash di Watson a Monza per dimostrare che il telaio in compositi era sufficientemente robusto in caso di incidente, e non soltanto rigido e leggero.
  15. 330tr

    Louis Wagner

    Innanzitutto grazie, Sun (ed Elio e Leo), sappi che le incursioni nel passato remoto sono sempre apprezzatissime (e scommetto anche molto lette ma...prive di feedback, per ovvia mancanza di argomenti di confronto sul tema) nonostante i mezzucci del titolo...(scherzo!!) Molto interessante, non sapevo che Wagner, per me solo ombra confusa di un passato oscuro ed eroico, fosse stato precedentemente atleta del nuovo popolare giuoco del football.. Mi vengono in mente campioni di altri sport (vedi Stewart nel tiro al piattello), chissà se Wagner è stato un unicum o altri ex calciatori hanno calcato la pista con successo..
  16. Standard Oil Company of New Jersey! Caspita, quante cose si imparano! (Anche perché all'epoca la parola sarebbe stata probabilmente italianizzata in "convenzionale" o simile..)
  17. Interessante il concetto di carburante "standard speciale"... (mi ricorda vagamente le "convergenze parallele") 1932: erano ancora "benzine" o i compressori pretendevano già miscugli di alcoli eteri ecc?
  18. Lloyd Ruby non vinse mai pur andandoci spesso vicino. Era sempre incisivo sul catino. Un anno, in particolare, avrebbe potuto trionfare ma partì troppo presto dai box trascinando il bocchettone e spaccando così irrimediabilmente parte del tubo di immissione al serbatoio, dal quale cominciarono ad uscire fiotti di metanolo..e addio gara!
  19. Ricordo che Hurtubise ebbe un gravissimo incidente in cui rimase fortemente ustionato agli arti superiori. Chiese che gli "bloccassero" la mano più malconcia in modo che potesse stringere il volante. Mi pare che la sua ultima apparizione con la motore anteriore si concluse con uno scontro con un'altra vettura (forse il prova? Mi pare non riuscisse a qualificarsi)..i testacoda rendevano evidente il baricentro spostato molto in avanti della macchina!
  20. Aspetta..Lancia...Lancia... No, non mi dice niente. (da: frasi celebri di Sergio M.)
  21. Io una primissima la esplicito: ribaltamento della realtà. Negli anni '30 un organizzatore prendeva le redini di una casa costruttrice dandogli il proprio nome: Scuderia Ferrari - Alfa. Oggi una casa costruttrice interviene prestando il proprio nome ad un uomo che costruisce auto (Sauber). In ogni caso fosse un primo passo verso la "scalata" e acquisizione in toto della scuderia potrebbe essere una mossa molto intelligente. Il problema è che non sarà "Marchionne-Ferrari" ma Alfa Romeo. Ma poteva essere Lancia, Autobianchi, Abarth o Pinco Pallo,, il nocciolo è che il marchio è totalmente indifferente. È un'operazione nominale, fittizia, non di sostanza. Altro grosso "bug". Perché svilire un simile marchio per un' operazione simile? Per creare uno junior team? Sarebbe ammissibile che Volkswagen con Audi in F1 comprasse un team scalcagnato per farlo diventare di proposito un team secondario d'appoggio e sperimentazione chiamandolo Porsche? Non sarebbe più intelligente una diversificazione dei marchi? Eppure il manager canadese numeri alla mano ha ragione. Oggi esiste solo la F1. Un quinto posto in F1 fa più notizia di una vittoria coi prototipi (per non parlare della Indy), presso i media.
  22. Aggiungo che il film "Grand Prix" del '66 si chiama...Grand Prix, non Formula1! A tutti gli effetti dal '47 la F.A -subito dopo F.1- era una delle possibili formulazioni regolamentari per auto da pista..il Campionato del Mondo per monoposto da circuito era basato su eventi, i Grand Prix, da cui prendeva il nome. Mi pare che dall'81 il campionato venga ridenominato in "F1", adattando quindi il nome di una delle possibili soluzioni regolamentari per corse d'auto facendolo coincidere indissolubilmente con la categoria medesima. Oggi sarebbe persino assurdo chiamare vetture o campionato Grand Prix la F1. I megaeventi "Gran Premio" sono declassati e inflazionati a mere tappe di una sorta di giro automobilistico del mondo, con 20 e oltre appuntamenti di cui si perde memoria la settimana successiva..
  23. @aleabr per quanto riguarda i campionati statunitensi ed europei, vero che c'erano alcuni terreni comuni, ma c'era un abisso in mezzo...chiamato Oceano. E le due specie, le auto da corsa, si sono sviluppate in maniera differente, un po' come gli animali di due continenti che si diversificano per la deriva dei continenti.. In particolare negli USA fino in tempi relativamente recenti...non c'era il differenziale! Le corse avvenivano in "track", ovali. Tant'è vero che chi tentò ibridi trovò inadeguate queste o quelle vetture. Penso in primis alla Vanderbilt, tracciato in circuito con parte "ovale" in cui le americane vennero stritolate dalle meno specializzate europee, per via di freni più efficaci e differenziale sulle ruote motrici. O più tardi a Monzanapolis, dove le iperspecializzate schiacciarono le europee. In ogni caso, tolti i primi anni in cui le vetture avevano radici comuni e potevano affrontarsi ad armi pari su circuiti di qua e di là, si è assistito ad un'evoluzione diversificata e alla creazione di due mondi, uno più versatile e con tendenze espansionistiche, l'altro radicato nel territorio e spesso "territorio di conquista" da parte dell'altro. Per quanto riguarda le denominazioni, non mi è mai parso corretto chiamare "F1" il campionato europeo GP: aveva un suo nome! Ed estremamente conosciuto e radicato, tant'è vero che anche negli anni '50 (almeno) si parla di campionato per vetture GP, mondiale conduttori Grand Prix ecc. Il marchio F1® è roba relativamente recente. È facile ricordare che Ascari non ha mai vinto un campionato di formulauno, ha vinto il Campionato Conduttori per vetture da Gran Premio, corso incidentalmente con vetture rispondenti al regolamento formula 2. Domani si svegliassero gli americani possessori del marchio e lo rinominassero "Pippo", per dire, troverei altrettanto sbagliato chiamare Campionato Pippo quello corso nel '25..
  24. Non esageriamo! Il V12 è "brevetto" Ferrari. "Gli altri" han vasta gamma e ampia scelta: V16, V10, V8, 4, 6, 8 in linea, 5 cilindri, perchè no W12 o 16 ecc ecc. W la fantasia e la varietà!! (del mondo dei sogni...)
×
×
  • Crea nuovo...