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130R

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messaggi inviate da 130R

  1. Non immaginavo Vettel e la Red Bull così forti sul passo gara; l'unico che avrebbe potuto impensierirlo, Alonso, è scomparso in pochi giri e credo che difficilmente avrebbe potuto mantenere lo stesso ritmo del tedeschino: sicuramente, avrebbe concluso la gara al secondo posto se il drs avesse mantenuto il suo funzionamento. 

     

    Notevoli le gare di Raikkonen, Grosjean e Di Resta; dietro di loro, mi sono piaciute molto le bagarre che si sono susseguite tra le Mercedes, le McLaren, Webber e dulcis in fundo anche Nando; un po' sopra le righe il duello tra i compagni di squadra McLaren ma ci sta: siamo in F1, non sulla pista di pattinaggio. 

  2. Raikkonen sarà  un problema solo se parte alla grande o se si libera delle Force India nello spazio di 2 giri, perchè non credo che farà  una strategia diversa da Alonso. 

     

    Alonso ha dalla sua la partenza dal lato pulito (che in questa pista piena di merda qualcosa vorrà  dire) e il sistema di partenza migliore di tutti: se non sbaglia, alla prima curva può essere già  primo. A quel punto gli basta mettere in pratica quel suo solito ritmo martellante e salutare tutti, con gli avversari che si spartiscono le briciole.

    Oggi la partenza conta molto, almeno quanto le qualifiche. Perchè rimanere dietro Rosberg nel primo stint, significherà  tenere in gara un po' tutti quanti. 

    Beh, era sottinteso: sottolineavo solo come anche nella terra dei canguri Kimi partisse settimo per poi sbaragliare tutti. Vero anche che Al Sakhir non è Melbourne e che le strategie potrebbero essere molto più livellate ma solo per la posizione di partenza non mi sento di escludere Raikkonen dalla lotta, anche se la sua percentuale è scesa in maniera drastica. 

  3. La partenza sarà  fondamentale: a seguito delle qualifiche, oserei dire che lo spagnolo ha la possibilità  di metterla in saccoccia nei primi giri; ovviamente, per fare ciò, è necessaria una buona partenza, approfittando del fatto che Vettel parte dalla parte sporca. La gara va giocata sul tedesco e su Raikkonen, che parte più staccato: in Australia, però, il finlandese partiva settimo e abbiamo visto tutti com'è andata a finire. 

  4. Sono curioso di vedere le moto su questo circuito, una delle poche, anzi, pochissime "tilkate" a non essere inserita nella categoria "porcate", anche in ragione dell'assenza di grip lamentata dai piloti della F1 nello scorso novembre. 

     

    Come pronostico secco, dovrei dire Lorenzo ma non sono granché sicuro visto la maggior quantità  di dati a disposizione della Honda e la maggior conoscenza della pista da parte dei suoi piloti. 

  5. Non saprei dirti precisamente, ma mi figuravo una tensione, o meglio il formarsi di una illusione che poteva sfociare in immane delusione, e allora ho spento.

    Anch'io provai la stessa sensazione ma tenni duro e continuai a guardare. Le bestemmie che tirai dopo l'aver visto Hamilton davanti a una macchina biancorossa alla Junà§ao rimbombano ancora adesso. 

  6. La "mia seconda stagione", prima al completo. Mi ricordo la grandissima delusione per il risultato finale della stagione ma fu giusto così: la McLaren sembrava fare tutto ciò quanto in suo potere per perdere quel mondiale mentre Irvine sparì nel momento clou prendendole anche da Salo a Hockenheim e Monza, sottolineando la sua poca idoneità  a rivestire il ruolo di pilota campione del mondo. 

     

    Chiaramente, anche lo spavento per l'incidente del Kaiser: non piansi ma poco ci mancò. Nel mezzo, tante gare stranissime: l'esordio in Australia, il G.P. del Canada dove il Wall of Champions fece un numero assurdo di vittime, l'infinito G.P. di Francia, il G.P. d'Inghilterra col surreale ritiro di Hakkinen, il Nurburgring, di cui ricorderò sempre il pianto disperato di Badoer a bordo pista, ritiratosi quand'era quarto, e Malesia, col Kaiser nell'assurdo ruolo di seconda guida.  :)

  7. M.Schumacher.

     

    1) Perché è uno dei migliori piloti di sempre: nessun pilota della sua generazione ha retto al suo confronto e i duelli con Hakkinen sono di gran lunga i migliori che abbia mai visto da quando seguo la F1.

     

    2) Perché ha ridato lustro e splendore alla Ferrari, portandola dal livello "vorrei ma non posso" a essere stabilmente nelle prime file e a vincere, vincere, vincere.

     

    3) Perché ha sempre avuto determinazione e grinta, ha avuto le palle a rimettersi in gioco a quarant'anni suonati senza un motivo apparente se non far vedere che lui c'era ancora. 

     

    Gara: Montecarlo 2006. Perché nella F1 del sorpasso impossibile, un 37enne è partito dal ventiduesimo posto ed è arrivato quinto. Anche Suzuka 1998 sarebbe meritevole di menzione, tanto per parlare di rimonte non proprio facili. 

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