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Clipper

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messaggi inviate da Clipper

  1. Non sono un fuoco di paglia, e non avere tra i piedi Leclerc che in qualifica poteva partirgli davanti è un ulteriore assist.

    Senza conoscere le mappature e i quantitativi di benzina, azzarderei che Alpine è più vicina a Mercedes di quanto Mercedes non lo sia a Ferrari ed Aston Martin.

    Red Bull anche qui sembra fare gara a parte, anche se nelle dichiarazioni si tengono piuttosto abbottonatI

     

  2. Tracciato molto diverso dal Bahrain, il degrado gomme sarà più contenuto e questo dovrebbe attenuare la supremazia Red Bull, che proprio su quel versante ha impressionato riuscendo a completare con le Soft gli stessi stint che gli altri completavano con la Hard.

    Ad ogni modo, Verstappen è chiaramente il favorito. Leclerc è già in penalità, mentre Mercedes deve limitare i danni da qui ad Imola, quando arriverà una versione profondamente rivisitata della W14.

    Curioso di vedere se Aston Martin riuscirà a confermarsi.

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    Esattamente 23 anni fa scattava la prima gara ufficiale della coppia Schumacher-Barrichello.
    Fu subito doppietta in una mattinata da dramma sportivo per la McLaren-Mercedes che, dopo aver monopolizzato la prima fila, nel giro di una ventina di giri vide Hakkinen e Coulthard KO per problemi d'affidabilità.
    Sarebbero stati punti pesantissimi per il risultato di quel Mondiale.

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  4. Arrivo tardi, ma sempre meglio che non arrivare proprio.

    Vedo che avete già detto più o meno tutto, ma ci tenevo a spezzare una lancia a favore di Stroll. Sinceramente non ero affatto convinto del via libera a gareggiare, soprattutto dopo aver visto gli onboard nelle prove libere, ma gli va sicuramente dato atto della prestazione. Nella sfida con Russell è emerso proprio sulla distanza di gara, proprio quando ci si aspettava che dovesse pagare la stanchezza. Per un pilota nelle sue condizioni, che tra l'altro aveva saltato i test, e che si trovava un metro di paragone così scomodo come l'Alonso che tutti abbiamo ammirato, penso che anche per il canadese sia stata una gran bella prova.

    Ci tenevo a sottolinearlo perchè ho sempre l'impressione che su di lui, all'interno della community degli appassionati, ci sia sempre il pregiudizio del pilota pagante, che porta a sminuirlo anche quando gli capita di fare qualcosa di importante. Non sarà Nuvolari, ma io penso che sia migliorato tanto rispetto agli esordi e che in questa Formula 1 può benissimo starci.

    Colgo l'occasione per augurare a tutti gli utenti un buon Mondiale. Le premesse non sembrano delle migliori quanto a contendibilità del risultato finale, ma mai dire mai. Qualche sorpresa può sempre scappare fuori. 

    A presto!

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  5. Sono cominciati questi surreali Mondiali invernali in Qatar.

    Poco l'interesse, vuoi per la mancanza dell'Italia, vuoi (soprattutto) per tutto il marcio che si insinua nell'organizzazione dell'evento.

    Cercando di restare all'aspetto sportivo, le mie simpatie andranno ad Argentina, Olanda, Serbia e Uruguay.

  6. Non la più divertente delle stagioni, ma qualche spunto è arrivato.

    Con i nuovi regolamenti si è ammirato il capolavoro definitivo di Newey, capace di abbinare alla solita efficienza aerodinamica una velocità velocità in rettilineo che la Red Bull non aveva mai avuto. Praticamente una vettura senza punti deboli (tolto qualche magagna di affidabilità nei primissimi appuntamenti), con i quali Verstappen ha fatto il bello e il cattivo tempo. Onore a loro.

    Ferrari chiude al secondo posto, sicuramente un progresso significativo visti i piazzamenti delle ultime annate, ma non si può negare che per come si era partiti le aspettative erano diverse. In fin dei conti si è ripetuto il solito film: sviluppi poco convincenti, strategie rivedibili, gerarchie poco chiare. Per vincere, o anche solo per arrivare a giocarsela fino alla fine, serve un ulteriore salto di qualità. Sul lato piloti, Leclerc ha confermato le grandi doti velocistiche. 9 pole position non sono cosa da poco, per raggiungere il platonico titolo di vicecampione del mondo ci ha messo tanto del suo, e può sicuramente ritenersi soddisfatto del suo rendimento. Fa ancora qualche errore, ma su così tante gare è praticamente impossibile essere perfetti.

    Mercedes ha semplicemente sbagliato il progetto, prima o poi doveva capitare pure a loro. Eppure, con la solita tenacia, qualche soddisfazione sono riusciti a togliersela. All'inizio la W13 era una vettura che pagava distacchi siderali da Red Bull e Ferrari e alla fine, anche se solo per una gara (Interlagos), è stata addirittura in grado di mettersele alle spalle. Un gran segnale per il futuro. Anche perchè la coppia dei piloti è di una solidità impressionante. Russell non ha pagato il passaggio ad un top team ed Hamilton, anche se in un'annata difficile, qualche lampo lo ha comunque tirato fuori. Classifica bugiarda la sua, perchè in diverse circostanze la dea bendata gli ha voltato le spalle.

    Sugli altri, grande stagione di Norris, pilota sempre più costante e che meriterebbe una McLaren all'altezza della sua storia. Fa riflettere che Alpine in una stagione imbarazzante dal punto di vista dell'affidabilità sia comunque riuscita a finire davanti nel Costruttori. Menzione finale per Vettel, che chiude una carriera di primissimo livello con 4 titoli iridati e diversi record che portano la sua firma. Spero che sia felice.

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  7. Il mio desiderio più grande, da appassionato, è quello di vedere finalmente Marquez lontano da problemi fisici e in grado di lottare per tutta la durata della stagione.

    Sia per restituire al campionato un protagonista di primaria importanza, sia per "pesare" in un duello serrato con il campionissimo tutti i vari big che si sono affacciati in questi ultimi due o tre anni.

    Staremo a vedere, anch'io ho molta curiosità. Ricordo che Quartararo, dopo i test di Misano, si era detto molto ottimista sui progressi fatti dal motore Yamaha e si dice inoltre che sulla KTM stanno mettendo le mani diversi tecnici della Red Bull per curare la parte aerodinamica. Sulla carta, ci sono tutti gli ingredienti per un'altra annata all'insegna dell'equilibrio.

     

  8. Nel guardare la entry list del 2023 si ripropone un'annosa problematica del motomondiale degli ultimi anni: su 22 piloti ben 16 sono italiani o spagnoli, un bel guaio per l'internazionalità del campionato. Due sono i francesi, uno a testa per Giappone, Sud Africa, Australia e Portogallo.

    motogp-line_up-2023-web-augusto_0.big.jpg

    Con l'addio di Suzuki la griglia di partenza perde un costruttore e due moto. 
    Si riparte con il binomio iridato Ducati-Bagnaia, che avrà al suo fianco Bastianini, promosso nel team ufficiale dopo una grande stagione con il team Gresini. Stagione importante per Honda e Yamaha, chiamati a reagire dal punto di vista tecnico per dare a Marquez e Quartararo un mezzo per poter competere. Aprilia cerca di confermarsi dopo l'exploit avuto con Espargaro e punta sulla crescita di Vinales, che adesso non ha più scuse. Tanta attesa per KTM, che ha mostrato sprazzi di crescita significativa e andrà a puntare sull'esperienza di Miller per affiancare Binder.

    Augusto Fernandez, fresco campione Moto2, unico rookie dell'anno. Yamaha perde il suo team clienti e lo guadagna invece Aprilia. 

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  9. Con i test di Valencia previsti per domani, il Motomondiale si prepara ad entrare subito in orbita 2023. Questo il calendario della prossima stagione, che vedrà 21 appuntamenti con l'esordio in Kazakistan e India.

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    Dopo la giornata di domani ci sarà la pausa invernale. Si riprende il 5-7 febbraio con i test di Sepang seguiti da quelli di Portimao dell'11-12 marzo.

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  10. Gara intelligente di Bagnaia che non si prende rischi, chiude nono ed è campione del mondo

    Le ha provate tutte Quartararo, molto aggressivo, andato anche oggi oltre i limiti di una Yamaha non abbastanza veloce per permettergli di giocarsi la vittoria.

    La gara va a Rins, che domina dal primo all'ultimo giro e permette alla Suzuki di chiiudere con il sorriso. Vanno a podio Binder con la KTM e Martin con la Ducati Pramac.

    Out Miller e Marquez

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  11. Domenica gran finale a Valencia con il titolo ancora in ballo tra Bagnaia e Quartararo.

    C'è poco da guardare le combinazioni perchè Bagnaia ha 23 punti di vantaggio, in pratica Quartararo per ribaltare la situazione può soltanto vincere e sperare che il ducatista non faccia meglio di quindicesimo.

    Qualche appunto statistico:
    - Un italiano non vince il Mondiale dal 2009 con Valentino Rossi;
    - La Ducati non vince il Mondiale dal magico 2007 con Casey Stoner;
    - Il binomio "pilota italiano + moto italiana" non vince il titolo addirittura dal 1972, con il mitico Giacomo Agostini e la sua MV Augusta

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