Segnalo, visto che qualcuno mi pare avesse seguito la carriera dei Tears For Fears nel corso dei decenni, essere in procinto di uscire il loro nuovo album a fine febbraio. L'ultimo prima di questo è datato 2004, e avrebbe dovuto essere, i diretti interessati, perlomeno, dissero così a quei tempi, il loro ultimo definitivo. Lo stile di questa canzone mi pare si attesti sulla falsariga dei brani contenuti negli album, in genere oggetto di ampia sottovalutazione, successivi al 1992, "Elemental", "Raoul and the Kings of Spain" (opere a cui prese parte il solo Roland Orzabal assieme un artista che negli anni Ottanta era un loro "turnista") ed "Everybody Loves a Happy Ending", lavoro utile a sancire la riappacificazione tra Curt Smith e Orzabal. Devo dire che sono curioso di vedere come andrà a finire con il resto delle canzoni inedite, perché la prima che ho sentito qualche giorno fa, quella che dà il titolo all'intero lavoro, dalle loro tipiche sonorità di metà anni Ottanta, dall'elettronica vibrante e dalla melodia molto cadenzata, mi aveva fatto pensare a un processo di scadimento quanto all'ottima voce, graffiante e potente, di Orzabal e al livello qualitativo dei testi.