Però poi nel Motorsport si autocensura la diffusione anche di un incedente magari andato a buon fine.
Questa è una società voyeuristica (in realtà è l'essere umano di suo ad essere "guardone", ed avrà avuto anche i suoi vantaggi evolutivi). Ma sia quando si vieta di documentare un fatto che in uno sport è tutto sommato contemplato e fa parte delle dinamiche previste dal gioco, sia quando si fa il primo piano di gente svenuta o in lacrime in un contesto in cui queste scene sono un accadimenti del tutto imprevisti, le scelte mi suonano sempre artefatte, spregevoli, ideologiche o disgustose, ecc ecc.
Rispetto per chi, sul campo, nella momento reale, nella vita reale, fuori dai media, ieri sera ha fatto la cosa giusta.