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Showing content with the highest reputation on 12/02/20 in messaggi

  1. Spero Russell si metta in luce. Che vinca la vedo difficile anche perché poi Bottas deve andare dallo psicologo sul serio.
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  2. Beh, vedere un israeliano all'esordio in F1 su una pista araba sarebbe stato croccante...
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  3. Mick Schumacher ufficiale in Haas nella prossima stagione.
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  4. E due https://www.p300.it/formula-e-anche-bmw-lascera-la-categoria-a-fine-2021/
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  5. Tornando seri (ma solo per un attimo) non so bene come funzioni la cosa. Fittipaldi si è preso il 51, che è uno dei due numeri di riserva della Haas, ma al contrario sembra che Aitken utilizzerà l'89; lo stesso Aitken nelle libere del GP della Stiria ha utilizzato il 40, che invece è uno dei numeri riservati alla Williams per i terzi piloti...
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  6. il tre volte campione del mondo di F1 Jackie Stewart prova la Ford Escort RS a Snetterton nel 1978, auto che l'anno successivo vincerà il Mondiale rally:
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  7. In quei casi, c'è anche il '56, era coinvolta la scuderia Belga Francorchamp, per questo caso non ho trovato nulla che possa far pensare alla Nart, ad esempio, eppure la vettura è anche priva del solito scudetto....
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  8. Su, su, venite a dire che sono americanate! Ma ben vengano! Spettacolo!
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  9. Ecco la 126p Gruppo A dell'equipaggio Katsibaros-Apostolidis al rally dell'Acropolis 1990: nel giorno della prima vittoria mondiale di Carlos Sainz sr., il duo greco deve ritirarsi alla settima prova speciale sulle 48 in programma (613 km cronometrati in totale, compiuti dal vincitore in oltre 7 ore e mezza).
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  10. Per carità, piuttosto vado a sabotare di persona la seconda macchina Comunque sì, forse sono stato un po’ duro su Aitken. Diciamo che quest’anno doveva essere il salto di qualità e l’ha mancato (probabilmente per un livello medio in F2 più alto di quello dell’anno scorso). Penso sia abbastanza oggettivo che Aitken -Latifi sia la line up più scarsa mai messa in pista dalla Williams (per colpa del secondo più che del primo eh). A livello personale però sono contento per lui, sarà probabilmente la sua unica chance e vista la gara atipica magari si toglierà anche qualche soddisfazione.
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  11. Un trattorino taglia erba dove l'erba non esiste aggiornamento sbagliato, tipico Ferrari.
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  12. 51 Fittipaldi, 89 Aitken. Almeno, così mi pare di aver capito....
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  13. Correrà con l'1 del campione del mondo in carica Poi l'anno prossimo tornerà al 20, a meno che la Williams non riesca a recuperare una posizione nel Costruttori e allora passerebbe al 18
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  14. Fittipaldi eredita il #19 da Grosjean, Aitken il #20 da Russell
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  15. DATI GENERALI Scuderia Brabham Racing Organisation Anno di produzione 1964 Motore Coventry Climax FWMW V8 1495 cc Telaio Traliccio tubolare in acciaio Carburante e lubrificanti Esso Pneumatici Dunlop (1964) Goodyear (1965 e 1966) Luogo di produzione Addlestone (GB) Google Maps Progettista Ron Tauranac Impiegata nel 1964, 1965 e 1966 Piloti Jack Brabham, Dan Gurney e Denny Hulme STATISTICHE GP Disputati 14 (+8 fuori campionato) Miglior risultato Vittorie 0 (+1 fuori campionato) Podi 7 (+2 fuori campionato) Pole Position Giri Più Veloci 1 BT11 Incoraggiati dal buon successo della "BT7" ed interessati all'esperimento Lotus 24 ideato da Colin Chapman, anche Jack Brabham e Ron Tauranac concepirono per il 1964 una vettura che doveva essere destinata alle "scuderie-clienti" ed in particolare a quelle di Rob Walker e del pilota svizzero Jo Siffert che ne commissionarono presto un esemplare. La nuova "BT11" era una diretta evoluzione della precedente BT7 ed era disponibile sia nel tradizionale motore Climax, sia dotata del BRM P56 anche in questo caso sulle orme di quanto fatto dalla Lotus. La buona competitività della BT11 – era senza dubbio la migliore vettura disponibile per i privati in quel periodo – dimostrata nella prima parte del Mondiale '64, convinse Jack e Ron a "promuoverla" anche a vettura utilizzata per il team ufficiale anche nella seconda parte di quel Campionato e nel '65. Oltre a quelle preparate per la F.1, la Brabham produsse anche cinque esemplari di "BT11" siglata "A" e dotate di un motore Climax maggiorato di 2,5 litri da utilizzare nelle serie "open" Tasman.
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  16. Russell in Mercedes, ufficiale. Alla Williams Aitken.
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  17. A Snetterton nel 1978 Jackie prova la Ford Escort RS, macchina che l'anno successivo vinse il Mondiale rally:
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  18. Sfida sicuramente più interessante del campionato 2020 e del campionato 2021
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  19. 1 point
  20. “[..] Finalmente, nel pomeriggio di mercoledì 19 aprile, la corsa prende l’attesissimo via. Il rally si snoda secondo un canovaccio prevedibile: in gara ci sono tanti campioni e si sprecano le vetture da assoluto. In testa cambiano continuamente i leader mano a mano che la selezione si fa feroce. I guasti meccanici si moltiplicano e tolgono di mezzo Therier, Darniche, Munari, Röhrl, Vatanen e Waldegard. Tutta gente che ha puntato alla testa della gara o vi è stata per brevi momenti. Giganti per tutto il tempo, però, sono stati sempre Alen e Mikkola. Si potrebbe anche dire i soliti due di tante battaglie. Al via dell’ultima notte di quel Portogallo 1978, dopo oltre 600 km di prove speciali affrontate nelle più difficili condizioni, dalla pioggia battente alla nebbia, dalle nuvole di polvere al fango, Alen precede Mikkola di 11” mentre terzo, su un’altra Escort è Nicolas, il vincitore di Montecarlo e del Safari, staccato di oltre 10 minuti... Ormai è chiaro: sarà una tappa finale di fuoco, una delle più combattute di tutti i tempi. Nel pomeriggio Markku non riesce a dormire, Mikkola invece sembra molto sicuro di sé: la sua Ford ha un vantaggio di una quarantina di cavalli e le ultime prove sono tutte su asfalto. La sera il Portogallo praticamente si ferma. Radio Commerciale e Radio Rinascenza, rispettivamente la rete di Stato e quella privata, trasmettono in diretta tutta la gara. Sulle tre prove, da percorrersi quattro volte, si è ammassata una folla incontenibile. Nell’aria c’è molta elettricità ed è lo stesso alle assistenze, sistemate in punti fissi collegati via radio, diventati ora veri e propri box sparsi sul circuito di questo… “Grand Prix del Portogallo”. Sulla prova d‘apertura il più veloce è Mikkola e guadagna un secondo, ma Alen recupera subito affibbiandone 4 al rivale nella speciale successiva. La gente comincia a scommettere. Quanti sono 10”? Poco più di un attimo, di norma. Lunghi come un’intera carriera per Alen che sulla terza speciale va in testacoda su un tornante e li getta via in un colpo solo. Daniele Audetto, commette uno dei pochi errori noti della sua carriera: si fa scappare una considerazione infelice. Esclama intatti che «questo a Rohrl non sarebbe mai successo!». La battuta corre subito di bocca in bocca e arriva al servizio della Ford che la rilancia via radio. «The second time! This would never have happened with Rohrl!». La sente anche Mikkola e appena incontra Markku gliela riporta. L’effetto sul morale di Alen è devastante. L’agitazione sale alle stelle. Ben Bartoletti è costretto a praticare al finlandese un’iniezione per rallentarne i battiti cardiaci. Poi si riparte per il secondo giro con soli 4” a separare i due sfidanti. Mikkola attacca ancora; il ritardo scende a 2”, Markku risponde e lo aumenta a 3” poi, quando si tratta di ripassare sul... luogo del delitto, non si impressiona e si riporta a 9”. Il terzo passaggio sulle tre prove ormai familiari, vede il vantaggio di Alen scemare inesorabile: 9”, 8”, 4”, 3”. Alla Fiat, invece, c’è un silenzio di tomba. Anzi c’è addirittura un gelo diffuso. Markku se ne accorge subito. È sudato, tirato in volto, ha perso già tre chili di peso per la fatica e lo stress. Sembra persino confuso e sperduto. Chissà come, caracolla verso quelli della Ford. «Tratta la resa!» malignano via radio i cronisti portoghesi. Peter Aschroft, il diesse inglese, gli offre un caffè caldo, ma Markku non riesce a berlo perché di corsa arriva Audetto e glielo strappa di mano. «Sei matto, non farlo! Tu bevi solo la nostra roba». Alen sembra un ragazzino messo in castigo. Alla Ford sono sbigottiti. Di forza Markku è ricacciato in macchina mentre il dottor Bartoletti gli porge un paio di pastiglie bianche da inghiottire. «Dagliele tutte» grida Audetto «Tutte!». Bartoletti esita. Markku sgrana gli occhi. Nessuno vede più nulla. Gliele avrà date tutte? O no? E di cosa si tratta? Domande senza risposta. L’unica cosa che uno riesce a percepire è una raccomandazione di Bartoletti: «Markku attento, tu adesso vedrai la strada larghissima ma non ti scordare che è sempre quella di prima». L’ultimo giro non promette niente di buono. I 3” si riducono subito a 1” dopo il quarto passaggio da Lagoa Azul, poi c’è il crollo a Peninha, una speciale stretta tra i pini dove Mikkola è più veloce di 5” e va in testa alla gara di 4”. Manca ormai una sola prova. Di tutti il solo a non perdere molto la calma è Kivimaki. Vorrebbe ricordare al suo pilota che nulla è ancora perduto, che negli ultimi 10 km può ribaltarsi qualsiasi situazione, ma non ci prova nemmeno. Jean Pierre Nicola, staccatissimo al terzo posto dopo aver condotto persino il rally per due prove, non si è nemmeno messo la tuta, per l’ultima notte di gara. Proprio per non farsi prendere da illusioni di vittoria è partito in maglione e jeans. Al momento è in testa alla Coppa Fia Piloti, ma affianca la Fiat 131 Abarth di Alen e gli grida: «Markku, stringi i denti. Se vinci stanotte sarai campione del mondo!». Markku non gli bada, non bada più a nessuno. Ha spento anche la radio a bordo. Non vuole consigli, non vuole incitamenti, teme le commiserazioni. Si butta nel budello di Sintra con tutte le forze rimaste. Sfida le leggi della cinematica, pretende che le ruote stiano proprio dove lui vuole metterle. E lo stesso fa Mikkola, ma le sue ruote divagano un attimo e una tocca una roccia, straccia la gomma, piega il cerchione, apre la sospensione. L’Escort procede arrancando. I segnalatori sparsi sulla prova danno la notizia via radio. Ma Markku ha spento tutto, non riesce a saperlo e continua ad attaccare. La sua è una sfida tutta personale. Contro Mikkola adesso, ma anche contro chi non lo considera il team-leader, contro chi nel mondo non lo considera il più bravo. ll più bravo di sempre. Arriva in fondo con un tempo strepitoso nonostante sia a fine gara, nonostante la vettura ormai stremata. I tre passaggi precedenti erano stati compiuti in 7’16”, 7’05”, 7’06”. La sua ultima fatica Markku l’ha conclusa in 7’01”. (Carlo Cavicchi, “ALEN”, Conti Editore, Bologna 1988)
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  21. Mentre andava a fare benzina, nei pressi di Ginevra, Jackie Stewart ha slittato sulla neve con la sua vettura e ne ha urtata un'altra sospingendola sul piazzale per una ventina di metri. Il campione del mondo è subito sceso per scusarsi, ma quando l'inserviente l'ha chiamato per nome l'altro automobilista ha detto che non occorrevano scuse, lo riteneva un onore essere stato urtato da Jackie Stewart. La stessa sera ha telefonato per invitare a pranzo i coniugi Stewart. Raccontando la storia, Jackie ha detto: «Il fatto di essere campione del mondo offre dei vantaggi. Questo è stato il seguito più inatteso a un mio incidente. Negli altri mi sono rotto costole e una gamba». AS, pag.35 n.5/1972
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  22. Tazio col figlio Giorgio, che ha ottenuto dal padre il permesso di indossare una tuta da corsa, sempre durante le prove del Gran Premio di Germania 1935:
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  23. Straordinaria immagine di Tazio Nuvolari durante le prove (in prova sempre con la tuta, mentre in gara aveva la maglietta gialla) del Gran Premio di Germania 1935. L'effetto che mi fa il vedere il muso della P3 è lo stesso del vedere una Ferrari F 2012, una McLaren '90, una Mercedes di Schumacher o una Ferrari di Raikkonen. Voglio dire che la cosa più bella che mi ha regalato la mia passione automobilistica è quella di avermi fatto "sentire" nel profondo la bellezza di ogni singolo periodo storico delle corse. Quell'Alfa nella foto è rossa, il cielo è blu, e io le vedo così. La P3 era la Red Bull di allora, Tazio è l'Alonso di allora (ultravittorioso nel 1932 e 1933, costretto in difesa dall'anno dopo contro le imbattibili Mercedes e Auto Union). Vabbè, basta, godetevi l'immagine.
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  24. Volkswagen chiude con le competizioni: https://it.motorsport.com/rally/news/volkswagen-chiude-la-sezione-motorsport-a-fine-2020/4919476/?ic_source=home-page-widget&ic_medium=widget&ic_campaign=widget-1
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