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Showing content with the highest reputation on 11/23/20 in messaggi

  1. DATI GENERALI Scuderia: Porsche System Engineering Anno di produzione: 1960 Motore: Porsche 547/3 F4 1498cc Telaio: Traliccio in acciaio con rinforzi tubolari Carburante e lubrificanti: Benzina speciale Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Stoccarda (GER) Progettista: Ferdinand Anton Porsche, Wilhelm Hild Impiegata nel: 1961, 1962 Piloti: Joakim Bonnier, Dan Gurney, Edgar Barth STATISTICHE GP Disputati: 4 (+ 1 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: D.Gurney, 10° posto nel GP d'Olanda 1961 787 Se la 718/2 era semplicemente l'adattamento a ruote scoperte della 718 Spyder per la Formula 2, la "787" del 1960 è stata la prima Porsche nata espressamente come monoposto da competizione. In realtà da un punto di vista "visivo" era assai simile alla 718 e racchiudeva soprattutto al suo interno le novità, a partire dal nuovo cambio a 6 marce. Il risultato però non fu efficace e ben presto i piloti Porsche preferirono continuare con la vecchia vettura. Massimo Piciotti
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  2. DATI GENERALI Scuderia: Porsche System Engineering Anno di produzione: 1962 Motore: Porsche 753 F8 1494cc Telaio: Traliccio in acciaio con rinforzi tubolari Carburante e lubrificanti: Benzina speciale Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Stoccarda (GER) Progettista: Ferdinand Porsche, Hans Honich Impiegata nel: 1962 Piloti: Dan Gurney, Joakim Bonnier, Edgar Barth STATISTICHE GP Disputati: 7 (+ 2 extra Campionato) Vittorie: 1 (+ 1 extra Campionato) Podi: 1 (+ 2 extra Campionato) Pole Position: 1 Giri Più Veloci: 0 (+ 1 extra Campionato) Miglior risultato: 5° posto nel Campionato Costruttori 1962 Note: Gurney riportò in Francia l'unica vittoria alla Porsche come costruttore (telaio-motore-cambio) 804 La Porsche si era trovata in F.1 quasi per caso con la "718", derivata dalla omonima spider, nonostante lo scetticismo di Ferry Porsche che prediligeva per motivi commerciali e di immagine le competizioni sportcar. Ma quando nel 1962 Hans Honich progettò il nuovo motore Boxer 8 cilindri destinato ad equipaggiare la 904 sport, Ferry decise di utilizzato anche per la F.1 nella “804”, continuando "a sorpresa" l'avventura anche nelle ruote scoperte. Il risultato fu un successo: la vettura nelle mani di Dan Gurney regalò alla casa di Stoccarda l’unica vittoria da costruttore in F.1 della sua storia, al Gran premio di Francia del 1962.Tutto lasciava presagire ad una ulteriore ascesa della casa tedesca anche in F.1, ma l'ennesimo cambio di regolamenti annunciato dalla Federazione per il 1963, portò Ferry Porsche ad una repentina decisione di ritiro dalla F.1, per concentrarsi sulle competizioni sport. La “804” rimase così l’ultima F.1 mai costruita in casa Porsche. Nel 1981 la casa di Stoccarda rientrò nel circus come fornitore di motori sfruttando la propria antica conoscenza della tecnologia turbo e, in connubio con la McLaren, conquistò 25 vittorie, due titoli Mondiali Costruttori e tre Titoli piloti fino al nuovo ritiro nel 1987. Massimo Piciotti
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  3. Ecurie Maasbergen Scuderia: Ecurie Maarsbergen Piloti: Ben Pon GP Disputati: 1
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  4. DATI GENERALI Scuderia: Porsche K.G. Anno di produzione: 1959 Motore: Porsche 547/3 F4 1498cc Telaio: Traliccio in acciaio con rinforzi tubolari Carburante e lubrificanti: Benzina speciale Pneumatici: Dunlop Luogo di Produzione: Modena (ITA), presso la Colotti Progettista: Ferdinand Porsche, Valerio Colotti Impiegata nel: 1959-1960 Piloti: Maria Teresa DeFilippis, Jean Behra STATISTICHE GP Disputati: 2 Miglior risultato: Non qualificata nel GP di Monaco 1959 Note: J.Behra partecipò alle prove del GP di Germania 1959, ma morì in una gara di contorno. Jean Behra, uno dei maggiori campioni automobilistici francesi degli anni ’50, cullava da tempo il sogno di costruire una vettura da competizione che portasse il suo nome. Nel corso del 1959, partendo dai componenti di una Porsche RSK, Behra costruì nell'atelier di Modena di Valerio Colotti una monoposto di F.2. La vettura fu pronta per il GP di Montecarlo di quell'anno, ma Maria Teresa De Filippis, al tempo legata a Behra anche sentimentalmente, non riuscì a qualificarsi. In quell’anno Behra, dopo diverse stagioni alla BRM, era entrato nella Scuderia Ferrari, ma fu licenziato in tronco dopo un pesante litigio con il direttore sportivo Romolo Tavoni e così pianificò di presentarsi con la propria vettura al GP di Germania sul pericoloso circuito dell’Avus. Purtroppo ebbe un grave incidente durante una gara di contorno a quell'evento, perdendo la vita. La sua Behra fu rilevata dalla scuderia Colotti – per questo si trova a volte indicata come Porsche-Colotti – e successivamente venduta alla Scuderia Camoradi di Lucky Casner. Massimo Piciotti
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  5. Camoradi International Camoradi International Piloti: Masten Gregory, Fred Gamble GP Disputati: 2 (+ 1 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: F.Gamble, 11° posto nel GP d'Italia 1960
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  6. Questa ce l'avevo come quelli di Mansell,Patrese,Stewart,Gilles,Lauda bellissime per me che avevo 7 anni all'epoca
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  7. Contento per il ritorno della Shiffrin, è stato un periodo particolarmente duro per lei... curioso di vedere quanto tempo ci mette per tornare a essere la dominatrice delle nevi
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  8. Se nasci negli anni '40 a Clermont Ferrand in Francia hai una possibilità su tre di finire a lavorare alla Michelin (30mila addetti in città su circa 100mila abitanti negli anni 60), la seconda è quella di diventare un rispettabilissimo "signorqualunque" come in tanti altri posti, mentre la terza te la puoi giocare sulla terribile Charade, conosciuta anche come il Nurburgring dell'Auvergne, 8km di tormento alle pendici del vulcano Puy-de-Dome, 800m sul livello del mare, Patrick Depailler, classe 1944, ha deciso di giocarsi la possibilità n.3. Il demone della velocità lo cattura da giovane e lo scaraventa sulla pista di casa con le due ruote. Il passaggio alle quattro è rapido, se a convincerti è uno come Beltoise, così come veloce è la firma sul contratto con l'Alpine, una grande scuola da corsa dove ti insegnano a guidare di tutto (monoposto, endurance, rally, turismo...). Grazie a questa fantastico training, ai soldi della ELF che investe sui giovani transalpini e ad un talento non comune, ben presto Depailler comincia vincere. Tra il ’70 e il ’74 conquista un Tour de France Auto navigato da un tale Jean Todt (uno che avrebbe fatto carriera), il campionato francese di Formula 3 e l’europeo di Formula 2 che gli apre le porte della massima categoria. Patrick è veloce, terribilmente spettacolare e sa mettere a punto le macchine. E’ certamente un po' matto, ma con un piede pesantissimo. Va forte Depailler, molto forte. Il problema è che lo fa con tutto: auto, moto (pista o fuoristrada che sia), deltaplano... Depailler entra stabilmente nel Circus dal '74 (rinuncia alle ultime gare del ‘73 per le fratture rimediate con la moto da fuoristrada) e corre in tutto 95 GP. Fino al ’78 anni si cala nell’abitacolo del boscaiolo Ken Tyrrell (orfano del divino Stewart e del povero suo erede designato Cevert). Passa poi con Guy Ligier in un team tutto francese (i due avevano già corso assieme a Le Mans). Il palmares di Depailler non è ricco considerando i soli numeri, ma lo spettacolo offerto alla guida è di primissimo livello. 19 podi in totale con 2 vittorie: la danza di Monaco ‘78 con la Tyrrell 008 e poi Spagna ’79 a Jarama con la Ligier Js11. L’anno buono per il mondiale sembra essere il 1979. La Ligier va forte e Depailler con il compagno Lafitte vola. Il problema del trentacinquenne di Clermont è proprio il volo, ma quello con il deltaplano. La sua grande passione (assieme al motocross) gli costa uno schianto tremendo contro una parete rocciosa e mesi di ospedale per le fratture multiple alle gambe. Ovviamente il mondiale del ‘79 è perso (saranno Scheckter e Gilles a giocarselo) e come se non bastasse Guy Ligier lo licenzia per giusta causa: i suoi piloti da contratto non possono praticare sport pericolosi (come se la F1, negli anni 70 per giunta, fosse il Burraco). Un sedile per il 1980 al claudicante Depailler lo offre l’ing. Chiti che ha bisogno di un pilota forte e che sappia collaudare una macchina, tutta da sviluppare, come l’Alfa Romeo 179 con la quale la casa del Portello spera di ritornare ai fasti delle Alfetta bi-campioni del mondo nel 50/51. La 179 ha del potenziale ma sembra pericolosamente incline alle rotture meccaniche e con l’effettuo suolo non si scherza. Il 1° agosto 1980 il team si presenta ai test privati sul velocissimo (allora) Hockenheimring. L’Autodelta deve far progredire la macchina. Alle 11:53 però qualcosa va storto, forse cede una sospensione o una minigonna. L’Alfa 179 vola fuori alla Ostkurve a oltre 250. La vettura si accartoccia sul rail tranciandosi in due. Nulla da fare per Depailler, troppo gravi le ferite riportate. Questa volta il deltaplanista di Clermont non ce la fa.
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  9. Apro questo thread dedicato a GT Legends perché per me ha rappresentato uno dei pilastri della mia carriera (?) da gamer (??) GT Legends, sviluppato dalla SimBin (la stessa di GTR, Race e RaceRoom) esce nell'ormai lontanissimo 2005 per Windows 2000 ed XP e da allora non è mai uscito di moda, al punto che lo si trova ancora oggi su Steam e lo gioco ancora oggi. Il perno centrale del gioco come si può capire sono le vetture d'epoca (riunite nelle tre categoria FIA TC, GTC e GTC-TC) nel classico carosello teorico di gavetta, campionati da vincere e vetture da sbloccare. Però non è questo il problema (si può benissimo sbloccare tutto e subito cercando in internet), bensì due cose fantastiche. Parto da come ho scoperto il gioco. Credo che fosse appunto il 2005-6 e allegato a Quattroruote trovo (così come in seguito il gioco delle Supercars - quelle italiane - e anche Race 07) la demo di GT Legends. Credo di averla consumata malgrado a disposizione ci fossero solo due piste (Digione, corto e lungo) e tre auto (Chevrolet Corvette, Jaguar E-Type e Lotus Elan 26R, quest'ultima la mia preferita). Poi il CD nel corso degli anni andò perso e al cambio di PC anche il gioco, fino alla riscoperta grazie a Steam negli anni scorsi. Il bello però è che il gioco è praticamente infinitamente moddabile! Ci sono ancora molti siti attivi da cui si possono scaricare varie auto e piste ed il divertimento è garantito. Fare la lista di quante cose ho scaricato sarebbe troppo, però ancora oggi mi diverto con un gioco di 15 anni fa Chi di voi ci ha mai giocato o ci gioca ancora come me?
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  10. https://www.racedepartment.com/downloads/gt-legends-hq-anniversary-patch.26203/ @Gabriele Dri
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  11. Alla fine ha vinto Medvedev! Come speravo, il livello di gioco dalle semifinali in poi è salito molto, regalandoci tre belle partita: peccato che Nadal non ha vinto, stavolta ero convinto ce la potesse fare Speriamo che il prossimo anno non sia influenzato dalla pandemia, questa è stata davvero una stagione tribolata per il tennis (e il mondo intero )
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  12. Ibra il bollito, finito, sta per vincere un altro scudetto, con padre pioli allenatore.
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  13. Questo breve documentario era contenuto in una delle Vhs della collana "Fuorigiri" uscita nell'inverno 1992-93, ricordo che la consumai a forza di rivederla (insieme alle altre videocassette). Un gran bel ricordo:
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  14. e intanto ci sono già le prime defezioni
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