Buon 74° compleanno all'eterno e inossidabile Stig Blomqvist.
Otto volte campione nazionale, lo svedese iniziò a correre nel '64 diciottenne, e già nel '71 infilò un prestigioso tris in gare internazionali vincendo i rally di Svezia, Mille Laghi e Rac, portando la SAAB al 2° posto nel Campionato Internazionale (che due anni dopo mutò nome in "Mondiale"). Tuttavia per anni Stig rimase confinato tra la Svezia e l'Europeo, come uomo SAAB, fino al ritiro della Casa nel 1981.
Nel 1982, ormai già 36enne, utilizzò un'Audi. La Casa tedesca, che nel Mondiale aveva rivoluzionato il panorama con la Quattro a trazione integrale, dopo aver visto Stig vincere numerose gare nazionali, gli diede un'auto ufficiale per il Sanremo mondiale. Risultato: vittoria.
Da allora Blomqvist fece parte del team Audi: nel 1983 fu al servizio di Mikkola, aiutandolo a diventare campione del mondo e mettendosi al servizio della squadra anche quando era il più veloce. A fine anno rivinse il Rac (12 anni dopo), antipasto del magico 1984, quando infilò 5 vittorie (nessuno ci era mai riuscito prima in una stagione), in Svezia (in tutto ha infilato 7 vittorie nella gara di casa), Acropolis, Nuova Zelanda, Argentina, Costa d'Avorio: a 38 anni Blomqvist vinse il Campionato del Mondo, grazie anche all'appoggio leale dei compagni Mikkola e Rohrl.
Dopo il ritiro dell'Audi, Stig ha continuato a correre con svariate auto: nel 1987-88 fu alla Ford, dove fece da maestro ai giovani Sainz e Auriol, e partecipò persino al Campionato Italiano '88.
Non si è mai ritirato, nel 2001 fu 5° assoluto nel Mondiale Produzione (Gruppo N) e la sua ultima partecipazione nel WRC fu lo Svezia 2006 con una vettura di Produzione, con cui arrivò 24° assoluto, 4° di categoria.
Ha continuato a correre nei rally storici vincendo moltissimo, e la sua ultima vittoria di prestigio è il Safari Classic nel 2015.
Ha l'età di mio padre (anche lui classe '46), e sono sicuro che ci rimarrei male se venissi a sapere del ritiro di Blomqvist, dopo 55 anni di corse...