Io sono sempre rimasto folgorato dal coraggio e dall'istinto necessari per correre un Super-G nel minor tempo possibile. Zero prove, solo una ricognizione alla mattina, poi giù a velocità folle con i curvoni che ti arrivano addosso. Poi è chiaro che ci sono Super-G e Super-G e qui si parla soprattutto di tracciature, perché in questa specialità c'è un confine sottilissimo tra vittoria e uscita di pista e uno altrettanto risicato tra una gara meravigliosa e una orrida.