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  1. ... Lasciato il centro di Gueux , dopo la relativa curva la pista è in salita per poi riprendere a scendere, attraversando una moderna rotonda e uscendo dal centro abitato arrivando quindi alla VIRAGE DE HOVETTE Nella prima configurazione del circuito era una velocissima piega, ora c'è una precedenza e nell'immagine si nota provenire la Bretelle Sud che all'epoca era ancora assente Grand Prix de France, all'Hovette Nuvolari su Auto Union Type D inseguito da Von Brauchitsch su Mercedes W163 In quest'immagine leggermente più aperta si nota meglio la pista arrivare dalla discesa di Gueux, e a sinistra la "futura" Bretelle Sud all'uscita dell' Hovette troviamo un salitone che ci porta alla VIRAGE...SANS NOM (?) in effetti da tutte le fonti non risultano denominazioni per questa curva che appunto, si limitano a chiamarla così. Ma sicuramente aveva una sua spettacolarità. Caracciola su Merc W154 al Grand Prix de France 1938. Curiosamente come in quell'immagine comincia una pioggia battente. Breve rettilineo che condurrebbe alla VIRAGE DE LA GARENNE che dopo il raddoppio della N31 non esiste più, e al suo posto esiste lo svincolo per Gueux ci si immette sul RETTILINEO DELLA N31 GARENNE e là in fondo si intravvede la rotonda che un tempo era la VIRAGE DE THILLOIS nella sua configurazione originale era una curva molto secca, che si spingeva fin sotto il Restaurant Garenne oggi troviamo un'altra rotonda, ma almeno il ristorante è ancora lì (e ci avrei mangiato volentieri dato che viene descritto molto positivamente, ma era chiuso per ferie) mentre è sparito l'edificio all'interno della curva. eccoci quindi di ritorno sul rettilineo di partenza (a seguire)
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  2. PS2 a Neuville che passa in testa al rally con 7 decimi su Tanak e 3.2 secondi su Ogier. Subito ritiro per Suninen a causa di un guasto.
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  3. CIRCUIT REIMS-GUEUX 1926-1951 Costruito nel 1926 Alcune immagini d'epoca sono tratte dal sito Forgotten Circuits Ovviamente si comincia dal RETTILINEO DI PARTENZA/ARRIVO, inizialmente negli anni '20 e '30 all'altezza della tribuna centrale di fronte ai box cliccate sulle immagini Nel 1938 sarà spostato all'altezza della tribuna stampa, che all'epoca non era ancora presente così come la tribuna centrale mancava della parte più sinistra (quella che verrà poi denominata Raymond Sommer) la pista proseguiva attraversando esattamente al centro questa rotonda (posta in prossimità della futura curva del Calvaire) per proseguire verso il centro di Gueux VIRAGE GUEUX Scena di molte immagini conosciute, il panorama è cambiato pochissimo e praticamente tutto è riconoscibile Von Brauchitsch Mercedes W163 1939 (prove?) Grand Prix de France 1939, primo giro e H. Paul Muller (che vincerà) su Auto Union Type D è davanti a Caracciola, Mercedes w163: tra poco la Mercedes sbanderà e Caracciola sarà costretto al ritiro. il ritiro di Caracciola Gran Prix de la Marne, anno?, una Bugatti Grand Prix de France 1938, Mercedes W154 n°26 Von Brauchitsch (vittoria) e n°24 Caracciola (secondo) Grand Prix de la Marne 1932, Nuvolari su Alfa Romeo P3, vincitore Grand Prix de France 1939, Caracciola (prove? credo proprio) (a seguire)
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  4. DATI GENERALI Scuderia John Player Team Lotus Anno di produzione 1975 Motore Ford Cosworth DFV V8 2993 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Duckhams Pneumatici Goodyear Luogo di produzione Hethel (GB) google.it Progettista Colin Chapman, Geoff Aldridge e Martin Ogilvie Impiegata nel 1976 Piloti 5 Ronnie Peterson, 5 Bob Evans, 6 Mario Andretti, 6 Gunnar Nilsson STATISTICHE GP Disputati 3 (+2 fuori campionato) Miglior risultato Vittorie 0
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  5. DATI GENERALI Scuderia: Red Bull Racing Anno di produzione: 2010 Motore: Renault RS27-2010 V8 2400cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio e materiali compositi Carburante e lubrificanti: Total Pneumatici: Bridgestone Luogo di Produzione: Milton Keynes (GBR) Progettista: Adrian Newey, Rob Marshall, Peter Prodromou Impiegata nel: 2010 Piloti: 5 Sebastian Vettel, 6 Mark Webber STATISTICHE GP Disputati: 19 Vittorie: 9 Podi: 11 Pole Position: 15 Giri Più Veloci: 6 Miglior risultato: RedBull, 1° posto nel Campionato Costruttori 2010 Vettel, 1° posto nel Campionato Piloti 2010
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  6. DATI GENERALI Scuderia John Player Team Lotus Anno di produzione 1976 Motore Ford Cosworth DFV V8 2993 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Duckhams Pneumatici Goodyear Luogo di produzione Hethel (GB) google.maps Progettista Colin Chapman, Geoff Aldridge e Martin Ogilvie Impiegata nel 1976 Piloti 5 Mario Andretti, 6 Gunnar Nilsson STATISTICHE GP Disputati 13 Vittorie 1 Podi 5 Pole Position 1 Giri Più Veloci 1
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  7. La corsa ebbe un avvio velocissimo: Piero Taruffi sulla sua Maserati n. 6 a sedici cilindri (stesso telaio su cui trovò la morte a Monthlery Amedeo Ruggeri nel '32, ma Taruffi questo non lo sapeva...) si portò decisamente in testa. Al primo passaggio davanti alle tribune Taruffi aveva un centinaio di metri di vantaggio su Chiron e circa duecento metri su Varzi. Gli altri erano già staccati. Il romano sfruttava abilmente la maggior velocità massima della Maserati che aveva un motore di ben 5 litri di cilindrata, ma la pesantezza della vettura e l'instabilità nelle sei, pur veloci, curve del circuito cominciarono a farsi sentire. Chiron con la sua Alfa P3 lo incalzava da vicino, e superò Taruffi al 4° giro. Nella stessa tornata, col tempo di 3'55"4 Chiron stabilì il giro più veloce della corsa, alla media record di 200,339 km all'ora. Anche l'altra Alfa, quella del favorito Achille Varzi, cominciò ad attaccare Taruffi, ma il sorpasso non ebbe luogo: alla curva dell'Aeroporto la pesante Maserati del romano volò fuori pista. Era il 7° giro. Ecco l'incidente nelle parole di Taruffi stesso: "Dopo pochi giri, la frenata della mia macchina divenne irregolare e quindi i freni si bloccarono all'improvviso. Ho ancora davanti agli occhi lo spettacolo delle ruote anteriori immobili e il fumo prodotto dalle gomme che fondevano per il tremendo attrito sul terreno. Ebbi la percezione che la macchina non si sarebbe fermata; era come se scivolasse su di una macchia d'olio. Era una sensazione penosa... La curva si avvicinava rapidamente. In tutto non passarono più di sei, sette secondi nei quali il mio cervello lavorava rapidamente. Finalmente le ruote si sbloccarono e riuscii a controllare la direzione della macchina, ma non osai spingere di nuovo il pedale del freno; così pensai di rallentare l'andatura contro alcune dune di sabbia ai bordi della pista. Bisognava decidersi, stavo arrivando alla curva. Decisi di uscire di pista dritto, per non rischiare di capovolgermi, sperando di fermarmi sul terreno sabbioso che intravedevo a circa un metro più in basso della pista. Presi la mira tra due paracarri e mi affidai a Dio: decollai, ebbi la sensazione di essere uno di quei sassi piatti che da ragazzo lanciavo sul pelo dell'acqua immobile dell'Adriatico. Spiattellai due o tre volte, poi di colpo la vettura si impennò mettendosi in verticale. Il mio corpo, per inerzia, venne proiettato fuori. Per aria, ricordo di aver portato istintivamente il braccio sinistro a protezione della testa; presi contatto col terreno vedendo, prima di avvertirla, la mia macchina che mi cadeva addosso. Ma non avvenne nulla, la macchina restò dritta, come sospesa in aria, miracolosamente. Dal serbatoio della macchina cominciò a cadere la benzina che pensai che di lì a poco avrebbe preso fuoco. Cercai di far forza con le braccia per allontanarmi, ma solo allora mi accorsi che il braccio sinistro cedeva, era fratturato. Alcune robuste braccia mi aiutarono; fui messo in barella e portato sotto la tenda della Croce Rossa. Da qui, con una autolettiga traballante, arrivai alla sala operatoria dell'ospedale. I particolari dell'incidente li ebbi da mia sorella e da un amico che si erano sistemati proprio in quella curva per farmi delle segnalazioni. La mia macchina si era fermata per aver urtato il cartellone pubblicitario di una fabbrica di birra. La conferma di ciò la ebbi dopo qualche giorno, con una garbata lettera della Ditta che, nel compiacimento dei dirigenti per aver io avuta salva la vita per il loro provvidenziale cartello.. si avanzava garbatamente richiesta di indennizzo".
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  8. Un Maldonado in meno e un da Costa in più al suo posto. Direi che il WEC ci guadagna solo.
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  9. Tanak chiude la giornata in testa, ma con solo 2,5'' di vantaggio su Neuville. Per adesso una gara molto combattuta, domani sarà cruciale. Ogier più in difficoltà di quel che pensassi. 22'' non sono un distacco abissale, circa 0,2''/km, però ci sta mettendo tanto del suo. La C3 è sottosterzante tanto quanto in Corsica
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  10. Giornata di prove completamente bagnata. Alla fine il più veloce è stato Marciello in 2:12,954 con la Mercedes #999 durante la sessione in notturna. Secondo Werner con la Porsche #912, terzo Kovalainen con la Ferrari #27.
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  11. 1 point
  12. Foto-documento a dir poco fantastico!!!
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