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Showing content with the highest reputation on 07/29/19 in messaggi

  1. Aggiungo che il problema del peso aggiuntivo della vernice si presenterà altre volte nella storia delle corse, e saranno tentati diversi escamotages (fino ai recentissimi discutibili bianchi che danno decimi al giro..) Ad esempio nel 1954 durante la nascita della Lancia D50. Riporto uno stralcio tratto da un brano di Guido Rosani dalla monografia AISA dedicata alla vettura: La carrozzeria non doveva essere verniciata, ma anodizzata presso la ditta Lattes, che era vicina allo stabilimento Lancia e aveva vasche di anodizzazione sufficienti ad accogliere i lavorati della carrozzeria. Ne era risultato un rosso cardinalizio veramente orribile, che per di più segnava tutte le saldature. Si è così deciso di verniciare come al solito.
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  2. Thank you all! They say that the nerve cells are not restored, especially for me this season. It seems to me that the main episode of the race is Charles’s mistake, but maybe I’m wrong. Of course, thanks to Vettel from the 20th to the 2nd. Well, Max ... just great!
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  3. Altri 10 punti pesanti per la McLaren: bene così.
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  4. Mi sa che in questo momento il pilota inglese è già stato portato via dall'ambulanza con entrambe le caviglie fratturate. Di Ian Ashley qui si vede solo il casco privo della visiera.
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  5. Preziosissimo filmato sulle prove del GP :
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  6. ti assicuro che interessa pure a molti altri... fai un giro per forum esteri (autosport, ad esempio... ma pure f1thec...net) e lo scopri anche tu. Dai, non ti è ancora chiaro che in questa F1 tele-radio-pilotata l'interesse ad avere un motorista illustre che - finalmente! dopo 5 anni vince vale la chiusura non solo dell'occhi sano di Mr Marko ma anche di quella di tutta la federazione... e poi... c'è un nuovo Senna da lanciare in orbita. Unisci questi due aspetti e vedrai che alla fine si riuscirà a battere il record di 4 vittorie dell'anno scorso. PS a scanso di equivoci a me piace Max... fin dall'esordio, quando tutti parlavano di azzardo, montatura o creavano simpatici soprannomi ("Versbatten" ) postai la convinzione che si trattasse, realmente, della più forte promessa F1... solo la pressione del "clan" e del babbo lo avrebbe limitato... ed infatti a Jos han chiesto un passo e mezzo indietro.
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  7. Per una gara buona tutta questa rivalutazione? Uno che è perennemente dietro al compagno di squadra in qualifica? Ha sfruttato bene l'occasione ma sarebbe bene non dimenticare tutte le altre 48 gare della sua carriera...
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  8. Come parrebbe anche dalle foto sul sito ufficiale Mercedes che riporto sotto in link, alla presentazione la vettura era senza vernice, con carrozzeria alluminio. Un'idea che mi viene leggendo quanto riportato, e per dare un minimo di fiducia al grosso direttore sportivo, è che effettivamente sia stato tentato di colorare prima dell'Eifel una carrozzeria di bianco, ma la macchina era talmente tirata di peso che Neubauer, pensando alle gare iridate, rinunciò alla colorazione nazionale, seguendo l'esempio di Brauchitsch e dell'Auto Union (e prendendosi il merito dell'idea, inventandosi un mito..inesistente!) https://www.mercedesamgf1.com/en/mercedes-amg-f1/heritage-1934-silver-arrows-80-year-anniversary-w25/
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  9. Cioè Stroll sarebbe meglio? Ma lo sanno pure i sassi che se non fosse per i miliardi del padre quello neanche le corse con i tagliaerba potrebbe fare.
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  10. Insomma il solito ”si vince e si perde insieme ma...”
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  11. Povero Russell, una volta che arriva dietro a kubica...
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  12. Come ben sapete tutti, nel 1934 entrava in vigore la nuova Formula Internazionale per i Gran Premi, che prevedeva un peso massimo di 750 kg, lasciando libera la cilindrata. Contemporaneamente, Mercedes e Auto Union (cioè la Germania) con la strapotenza dei loro marchi-oro e della loro tecnologia scendevano in pista a sfidare il dominio Alfa Romeo. Le macchine tedesche si presentarono all'AVUS a fine maggio 1934, ma solo l'Auto Union partecipò alla gara ( arrivò terza con Momberger nel giorno della vittoria di Guy Moll con l'Alfa P3 Aerodinamica), mentre la Mercedes si ritirò subito dopo le prove. Quindi la successiva gara dell'Eifel, a inizio giugno ‘34, fu il vero debutto della Mercedes, che vinse la corsa con Manfred von Brauchitsch, mentre Stuck su Auto Union giunse secondo. Questa gara (l'Eifel si disputava al 'Ring, una sorta di anteprima primaverile rispetto al GP di Germania che si correva a luglio sulla stessa pista) rappresenta anche la sede di un episodio ormai avvolto nei fumi della leggenda. La Mercedes, secondo le parole del non sempre attendibile Neubauer (ds Mercedes), risultò essere oltre i limiti del peso nelle prove, e quindi per evitare l’inglorioso ritiro del team prima della gara, si decise di lavorare tutta la notte per grattare via la vernice bianca (colore nazionale tedesco fino ad allora) risparmiando 5 chili e rientrando così nel peso consentito e, sempre secondo la leggenda, da quel giorno le macchine tedesche (quindi anche l'Auto Union? ) sono sempre state di colore argento, cioè il colore della carrozzeria grezza senza la vernice bianca grattata via. Eppure, foto alla mano, sappiamo che da parte sua l’altra squadra tedesca, l'Auto Union, già nella gara precedente, cioé all'AVUS (dove la Mercedes non partecipò) aveva già la carrozzeria argento. Dunque è già anomalo pensare all’episodio dello “sgrattamento” al Ring come origine dell’argento eletto a colore nazionale tedesco. Inoltre, questa “storia” a livello documentale viene citata per la prima volta nel libro autobiografico che Neubauer scrisse insieme al giornalista Harvey T. Rowe nel 1959 e che da allora è regolarmente ristampato in Germania (“Manner, frauen und motoren”, cioè “Uomini, donne e motori”, esistente anche in inglese, francese e spagnolo, ma non in italiano). Un’altra anomalia è che i piloti Mercedes come Caracciola, Lang e Brauchitsch abbiano iniziato a parlare di questa storia soltanto dopo il 1959, mentre nelle loro autobiografie, scritte in anni precedenti, non c’era traccia di questo episodio della vernice. In sostanza, sembra che solo a partire dalle interviste successive al 1958 anche i piloti (Brauchitsch è morto nel 2003, Lang nel 1987, mentre Caracciola scomparve già nel ’59) abbiano “introiettato” la versione resa celebre dalle memorie di Neubauer, e l’abbiano a loro volta diffusa. Ma un giornalista tedesco, Eberhard Reuss, in un servizio giornalistico teso a smontare la versione-Neubaer, portò la testimonianza raccolta nel 1999 dall’anziano Eugen Reichle, che nel 1934 era meccanico del team Mercedes, il quale fu categorico: “Le macchine non erano mai state dipinte di bianco”. Eppure, dopo il libro di Neubauer nel ’59, anche la seconda edizione del libro di Brauchitsch (’64) e un’intervista a Lang nell’80, riportano sempre la storiella della vernice grattata. Certo, anche l’ingegner Uhlenhaut (quello che nei test andava talvolta più veloce dei piloti titolari, ricordate?), negli anni della pensione ripeteva quella versione, ma, come faceva notare il giornalista Reuss, l’ingegner Uhlenhaut prima del 1936 non era mai presente in pista. Inoltre, alcune foto dell’Avus ’34 (la gara dove la Mercedes partecipò solo alle prove) dimostrano che la Mercedes era già argento, senza dover attendere la settimana successiva al ‘Ring. Altra anomalia: ben due anni prima, all’Avus ’32, Manfred von Brauchitsch vinse la gara al volante di una Mercedes privata a cui aveva fatto costruire un’apposita carrozzeria, che nelle cronache viene descritta come un “pesce d’argento” e che dalle foto (in b/n) sembra appunto d’argento. Sembra dunque vacillare pesantemente la storia di Neubauer. E il “colpo di grazia”, se così si può dire, viene da un dato tanto semplice quanto ignorato per decenni: l’Eifel ’34 era una gara di Formula libera, dunque non rispondeva alle regole della Formula internazionale dei Gran Premi, e non c’era quindi nessun limite di peso da rispettare… Eppure, la leggenda resiste ancora, e comunque non è ancora detta la parola definitiva. Un giornalista dell’epoca in un report del venerdì primo giugno ’34 definisce la vettura “bianca”, quindi in accordo con la versione di Neubauer e con una foto d’archivio dell’azienda in cui la vettura appare bianca, anche se taluni esperti ritengono che la foto sia stata modificata a posteriori per avvalorare la leggenda. Inoltre, la Mercedes avanza l’ipotesi che la storia non fu mai raccontata fino al dopoguerra perché sotto il regime nazista la cosa sarebbe stata interpretata negativamente, come testimonianza di una carenza di progetto o di preparazione delle vetture… Insomma, probabilmente ci sono ancora indizi da vagliare, e altrettanto probabilmente la parola definitiva non verrà mai scritta, ma anche questo fa parte del fascino della storia delle Frecce d’Argento. Di seguito, la versione "Neubauer" nelle tavole dell'artista olandese "Marvano" nel primo volume della trilogia "Grand Prix":
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  13. DATI GENERALI Scuderia Owen Racing Organisation Yardley BRM Anno di produzione 1970 Motore BRM P142 V12 2998 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Shell Pneumatici Dunlop (1970) Firestone (1971 e 1972) Luogo di produzione Bourne (GBR) google maps Progettista Tony Southgate Impiegata nel 1970, 1971 e 1972 Piloti Jackie Oliver, Pedro Rodriguez, George Eaton, Peter Westbury, Jo Siffert, Howden Ganley, Helmut Marko, John Cannon, Reine Wisell, John Miles, Alex Soler-Roig e Vern Schuppan STATISTICHE GP Disputati 27 (+10 fuori campionato) Vittorie 1 Podi 2 (+2 fuori campionato) Pole Position 0 Giri Più Veloci 0
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  14. Un appassionato romeno con cui sono da anni in contatto mi faceva notare altri elementi importanti. Il primo, a cui non avevo mai pensato, è che la gara dell'Eifel si disputò il 3 giugno, mentre il 1 luglio c'era l'importantissimo Gran Premio di Francia a Montlhéry. Per questa gara, tradizionalmente la più prestigiosa della stagione, i test iniziarono due settimane prima, quindi tra l'Eifel e i test in Francia ci furono circa due settimane. Ed è strano che in Francia le Mercedes pesassero 737-739 kg, mentre due settimane prima faticavano a rientrare nei 750 kg.... Come avrebbero fatto a perdere oltre 10 kg in pochi giorni? Un secondo elemento, che ricordavo anche io, rende ancor più strana la faccenda. Neubauer in un libro del 1951 (quindi prima della sua più nota autobiografia del 1959) ricorda alcuni fatti accaduti durante l'edizione 1904 della Coppa Gordon-Bennett, in cui un famoso pilota dell'epoca Jenatzy (che qualche anno prima fu il primo uomo a superare i 100 kh/h, a bordo di un'auto elettrica) grattò via la vernice dalla sua Benz prima delle prove della competizione.
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  15. Esiste qualche immagine aziendale della vettura ferma, dipinta di bianco, ma alcune di queste foto, anche in casi diversi da questo, venivano spesso modificate. Non so con certezza se i test iniziali si svolsero con vetture bianche.
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  16. a mio parere le gare di stroll e vettel non sono state niente di speciale anzi. entrambi girando piano hanno approfittato dei problemi altrui e della lotteria SC/cambi gomme. stroll, parole sue, si è girato 2 volte da solo. a memoria prima dell'ultima SC era ultimo dietro alle williams o quasi. e tutte le SC hanno annullato il ritardo abissale che aveva dai primi (idem per vettel). la fortuna di mettere le slick al momento giusto l'ha portato da ultimo a 2'. gara lotteria per entrambi, niente di cui vantarsi. p.s. fra l'altro per me stroll non è sto gran scandalo. classico pilota con la valigia che cmq -con fatica e risorse finaziarie-ha pur sempre poi vinto campionati nelle categorie minori. .... ho molta più stima di stroll che di mick schumacher per capirci
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  17. CLASSIFICA FINALE GERMANIA Giro più veloce: Verstappen Discriminanti: Ferrari F1-R18-Paolo93 121-121-97 CLASSIFICA GENERALE
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  18. Possono sempre mandarli in Ferrari come punizione
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  19. pensa che c'è gente che da del pagante a Norris senza guardare le sue qualità da pilota
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  20. Mille grazie a tutti voi, per me è molto importante e interessante !!! Fantascienza per una persona che ha vissuto in URSS e non ha avuto l'opportunità di conoscere molte cose accadute nella formula 1 nel 1975 e non solo (tranne che per i rapporti a secco). Scusate il cattivo italiano.
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  21. Disegno due viste della BRM P115. Disegno di Max Millar
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  22. Louis Stanley presenta la P160...
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  23. DATI GENERALI Scuderia Owen Racing Organisation Anno di produzione 1969 Motore BRM P142 V12 2998 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Shell Pneumatici Dunlop Luogo di produzione Bourne (GBR) google maps Progettista Len Terry Impiegata nel 1969 Piloti John Surtees, Jackie Oliver e John Eaton STATISTICHE GP Disputati 7 Vittorie 0 Podi 1 Pole Position 0 Giri Più Veloci 0 BRM P139 La "P139" preparata dalla BRM in vista della stagione 1969 è in realtà una rivisitazione ad opera di Alec Osborne della P138 del 1968 di Len Terry, a sua volta "figlia" di procedenti progetti P126 e P133. Una vettura quindi non certo innovativa che infatti non si rivelò competitiva nonostante fosse stata affidata a piloti di grande livello come John Surtees e Jack Oliver. Lo sviluppo della P139 fu presto abbandonato anche perché il nuovo staff tecnico voluto nel corso della stagione dal boss Tony Rudd e da sir Alfred Owen si dedicò da subito allo sviluppo della nuova "P153". ( Massimo Piciotti )
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  24. DATI GENERALI Scuderia Owen Racing Organisation Anno di produzione 1968 Motore BRM P142 V12 2998 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Shell Pneumatici Goodyear (1968) Dunlop (1969) Luogo di produzione Bourne (GB) google maps Progettista Len Terry Impiegata nel 1968 e 1969 Piloti Pedro Rodriguez e Jackie Oliver STATISTICHE GP Disputati 15 (+3 fuori campionato) Vittorie 0 Podi 3 (+1 fuori campionato) Pole Position Giri Più Veloci 1
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  25. DATI GENERALI Scuderia Owen Racing Organisation Anno di produzione 1968 Motore BRM P142 V12 2998 cc Telaio Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti Shell Pneumatici Goodyear Luogo di produzione Bourne (GBR) google maps Progettista Len Terry Impiegata nel 1968 Piloti Pedro Rodriguez, Dick Attwood e Mike Spence STATISTICHE GP Disputati 9 (+2 fuori campionato) Vittorie 0 Podi 1 Pole Position 0 Giri Più Veloci 0
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