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Minardi Team


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24 settembre 1989, GP del Portogallo, Estoril, inizio del 41° giro: Gerhard Berger, rientrato 6 giri prima ai box per sostituire le gomme, supera Pierluigi Martini, che non era invece ancora rientrato ai box, riconquistando la vetta della gara. Pochi secondi prima, approfittando del gioco delle strategie, Martini aveva tagliato il traguardo del 40° giro in prima posizione; nella ventennale storia in Formula 1 della Minardi, questa sarà  l'unica volta in cui una sua vettura taglierà  per prima il traguardo in un giro di un Gran Premio.

 

Per la cronaca, Martini chiuderà  il Gran Premio in quinta posizione, dietro a Berger, Prost, Johansson e Nannini, a un giro dal vincitore; il pilota di Lugo ha forse pagato un errore strategico del suo team, che ha deciso di richiamarlo ai box troppo tardi, alla fine del 43° giro (sui 71 previsti); se fosse rientrato ai box qualche giro prima, forse avrebbe potuto insidiare la quarta posizione a Nannini, arrivato una decina di secondi davanti a lui, anche se difficilmente sarebbe riuscito ad acciuffare il podio ai danni della Onyx di Johansson, che riuscì a percorrere l'intera gara senza cambiare le gomme.

 

C'è da dire comunque che con questo risultato, unito agli altri punti conquistati a Silverstone e ad Adelaide, la Minardi riuscì a chiudere all'undicesimo posto nella classifica costruttori, riuscendo così a schivare le prequalifiche per la prima metà  della stagione 1990.

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il pilota di Lugo

 

Piero è nato a Lugo perchè lì c'era il reparto maternità  più vicino a casa sua ma è sempre vissuto a Lavezzola, frazione del comune di Conselice, un paesino della Bassa Romagna dove ha sede anche l'azienda di famiglia.

 

Piero e Ayrton erano molto amici e in più di un'occasione il brasiliano fu ospite a casa sua quando si correva a Imola. Sulla strada che porta a Lavezzola Ayrton vide l'indicazione per Voltana, paesone vicino, e Ayrton (credo fosse il 1989) riconobbe quel luogo perchè ci abitava Roberto Giugni, suo avversario molto forte ai tempi del kart che lo batteva spesso. E lui non se l'era dimenticato.

 

A fine carriera Piero ha cambiato residenza e ora vive a Imola (dove gestisce una gelateria con la moglie Sandra) in una villa sui primi colli, a un paio di km dalla Variante Alta.

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ma durante gli anni in cui correva Martini dove abitava? perchè mi ricordo Zermiani diceva una frase tipo "Esce dai box e va a casa a piedi" non so se era un'esagerazione o meno

 

Non so di preciso in quale anno si sia trasferito nella villa di Imola.

Comunque è probabile, dai box a casa sua sono 2 km (tutti in salita)

 

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24 settembre 1989, GP del Portogallo, Estoril, inizio del 41° giro: Gerhard Berger, rientrato 6 giri prima ai box per sostituire le gomme, supera Pierluigi Martini, che non era invece ancora rientrato ai box, riconquistando la vetta della gara. Pochi secondi prima, approfittando del gioco delle strategie, Martini aveva tagliato il traguardo del 40° giro in prima posizione; nella ventennale storia in Formula 1 della Minardi, questa sarà  l'unica volta in cui una sua vettura taglierà  per prima il traguardo in un giro di un Gran Premio.

 

Per la cronaca, Martini chiuderà  il Gran Premio in quinta posizione, dietro a Berger, Prost, Johansson e Nannini, a un giro dal vincitore; il pilota di Lugo ha forse pagato un errore strategico del suo team, che ha deciso di richiamarlo ai box troppo tardi, alla fine del 43° giro (sui 71 previsti); se fosse rientrato ai box qualche giro prima, forse avrebbe potuto insidiare la quarta posizione a Nannini, arrivato una decina di secondi davanti a lui, anche se difficilmente sarebbe riuscito ad acciuffare il podio ai danni della Onyx di Johansson, che riuscì a percorrere l'intera gara senza cambiare le gomme.

 

C'è da dire comunque che con questo risultato, unito agli altri punti conquistati a Silverstone e ad Adelaide, la Minardi riuscì a chiudere all'undicesimo posto nella classifica costruttori, riuscendo così a schivare le prequalifiche per la prima metà  della stagione 1990.

 

Anche questa dev'essere stata un'impresa mica da poco :o

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Breve intro.

Nel 1972 Giovanni Liverani e il figlio Franco (detto “Stracci”), commercianti di abbigliamento di Lugo, vogliono concretizzare la loro passione per le corse e allestire una scuderia. Loro ci mettono i soldi e l’entusiasmo ma hanno bisogno di qualcuno che abbia un minimo di esperienza e conoscenza del mondo dei motori. Interviene il loro amico Alteo Dolcini, segretario generale del comune di Faenza e fondatore dell’Ente Tutela dei Vini di Romagna, che contatta Gian Carlo Minardi, figlio di Giovanni Minardi, primo concessionario FIAT in Italia. Il giovane Minardi ha anche avuto qualche esperienza come pilota di rally e gare in salita (miglior risultato 3° di classe in una Predappio-Rocca delle Caminate) e partecipa con entusiasmo all’iniziativa.

Dolcini ha appena dato vita alla Società  del Passatore, ramo ludico-sportivo dell’Ente Tutela, e si decide così di fondare la Scuderia del Passatore.

Nello stesso anno nasce la F.Italia, trofeo monomarca antenato dell’attuale F.Abarth e la Scuderia del Passatore affida la sua monoposto al 25 enne lavezzolese Giancarlo Martini.

Già  al primo anno Martini si mette in luce vincendo 3 gare su 10 e concludendo il campionato al posto d’onore, alle spalle di Giorgio Francia.

L’anno successivo Martini trionfa in 10 delle 22 gare in calendario e si aggiudica il titolo battendo, tra gli altri, Piercarlo Ghinzani, Duilio Truffo e Lamberto Leoni.

 

Intro dell'intro.

 

Secondo me l'intelligenza delle persone sta nel riconoscere i propri limiti.

 

Gian Carlo, che è il maggiore dei fratelli, nel 1960 si trova orfano di padre, deceduto dopo una complicazione post operatoria. Ha appena 13 anni e la madre, la signora Elena, è costretta a prendere in mano l'azienda. Nel 1966 si diploma ragioniere ed è anche pilota a tempo perso.

 

Oltre al già  citato 3° posto, Minardi vanta anche un incidente molto spettacolare a Lido degli Estensi quando, dicono le cronache, "riesce a centrare l'unico albero presente in un raggio di diversi Km" e distrugge la Formula 850 Selene costruita dall'"ingegner" Sergio Minardi.

Capisce allora che non è tagliato per fare il pilota ad alti livelli e si dedica alla parte manageriale, con successo.

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Minardi vanta anche un incidente molto spettacolare a Lido degli Estensi quando, dicono le cronache, "riesce a centrare l'unico albero presente in un raggio di diversi Km" e distrugge la Formula 850 Selene costruita dall'"ingegner" Sergio Minardi.

La mitica Selene, alla cui costruzione partecipò anche il buon vecchio Mandrake (quello del roll bar rifatto in autodromo).

I test li facevano sulla via provinciale Madrara che porta da Cotignola a Russi.

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  • 1 month later...

Io non so che tipo di persona sia Giancarlo Minardi, ma io al suo posto, in una giornata come questa, avrei goduto da matti

 

Martini_1991_Imola_02_PHC.jpg

 

Dev'essere stata una soddisfazione non da poco per tutta la squadra Minardi chiudere il Gran Premio di casa in quarta posizione con Martini, mentre entrambe le Ferrari erano uscite di scena dopo appena due giri, a pochi mesi dalla fine della brutta vicenda con la Pioneer,

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