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Minardi Team


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Apro questo thread sull'onda dell'incontro di ieri sera.

 

Gian Carlo era in formissima e ci ha tenuto compagnia per più di 2 ore, con tanto di bis.

 

Devo dire che ho potuto apprezzare un Minardi diverso da quello che parla in TV o viene descritto sulla stampa.

Molto schietto, moderatamente polemico ma comunque pungente, un uomo che sembrava volersi togliere alcuni sassolini dalle scarpe, seppur davanti a una platea limitatissima (saremo stati una trentina).

 

Scriverò più diffusamente stasera (adesso devo andare a fare dei trucioli) ma intanto vi dò una dritta suggerita da lui (magari la sapete già  ma io no): Porsche e Toyota hanno un motore turbo da F1 al banco.

 

Seguiranno aneddoti vari (sperando di ricordarmeli tutti) su Ferrari, Minardi, ecc.

 

A stasera.

 

Motori-Minardi.jpg

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Fu Paolo Barilla, all'epoca pilota Minardi in F2, che nel 1981 consigliò a Gian Carlo di andare a visionare un giovane brasiliano che correva in F.Ford e che aveva le stimmate del Campione.

Minardi lo andò a vedere prima a Thruxton e poi a Hockenheim dove, dopo l'ennesima vittoria, gli propose di correre x lui in F2 l'anno seguente, offrendogli 50 milioni di lire.

Ayrton lo ringraziò e gli espresse riconoscenza ("sei il primo che mi offre dei soldi x correre, non lo dimenticherò" ) ma declinò:

"Mi dispiace ma devo seguire il programma che mi sono imposto facendo un passo alla volta perché il mio obiettivo è di diventare campione del mondo di F1 nel 1988"

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Ayrton disse che avrebbe vinto 5 mondiali e poi si sarebbe ritirato dopo una stagione in Minardi.

 

Se solo SENNA avesse vinto quei famosi 5 mondiali,magari anche Minardi ne avrebbe beneficiato....insomma....sponsor,motoristi,tecnici ed altro avrebbero fatto la coda pur di associare il proprio nome a SENNA alla guida di una MInardi.

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Se solo SENNA avesse vinto quei famosi 5 mondiali,magari anche Minardi ne avrebbe beneficiato....insomma....sponsor,motoristi,tecnici ed altro avrebbero fatto la coda pur di associare il proprio nome a SENNA alla guida di una MInardi.

Ci si andò vicini nell'inverno 92/93, quando Ayrton arrivò ai ferri corti con Ron Dennis e aveva espresso a Minardi il desiderio di prendersi un anno sabbatico. Minardi gli disse che sarebbe stato controproducente anche x uno come lui e allora Ayrton gli disse che avrebbe corso x lui in attesa di tempi migliori.

Alla fine Senna raggiunse un accordo definitivo con Dennis prima di Imola per il quale, grazie anche alla "carboneria" con Minardi, riuscì a strappare un ingaggio rendimento che prevedeva un premio di circa 2 milioni di dollari x la vittoria e circa 200.000 x ogni punto conquistato.

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Ci si andò vicini nell'inverno 92/93, quando Ayrton arrivò ai ferri corti con Ron Dennis e aveva espresso a Minardi il desiderio di prendersi un anno sabbatico. Minardi gli disse che sarebbe stato controproducente anche x uno come lui e allora Ayrton gli disse che avrebbe corso x lui in attesa di tempi migliori.

Alla fine Senna raggiunse un accordo definitivo con Dennis prima di Imola per il quale, grazie anche alla "carboneria" con Minardi, riuscì a strappare un ingaggio rendimento che prevedeva un premio di circa 2 milioni di dollari x la vittoria e circa 200.000 x ogni punto conquistato.

 

 

Come andò il 93,forse a Dennis conveniva fare un "normale" contratto a SENNA....strano che uno tirchio come Dennis non lo avesse preventivato.

Modificato da RoccoL
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Come andò il 93,forse a Dennis conveniva fare un "normale" contratto a SENNA....strano che uno tirchio come Dennis non lo avesse preventivato.

 

a dire la verità  fu tutto un disegno di Senna, quell'uomo era un genio...

 

Cmq il fatto dell'82 che sapevo, fa capire quanto "talento" avesse Minardi capì subito che quel Da Silva sarebbe diventato il miglior pilota del mondo...

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Ultima cosa....io ho un dubbio....quanto Minardi venne "boicottato" dalla Ferrari?....o meglio....non ebbe un aiuto?.

Ma allora c'eri anche tu ieri sera :asd:

Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi.

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Ma allora c'eri anche tu ieri sera :asd:

Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi.

 

e poi qualcuno mi chiede perché non mi piace la Ferrari da un po' di tempo...

Modificato da Muresan80
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Ma allora c'eri anche tu ieri sera :asd:

Discorso un po' articolato, lo scrivo stasera. Ti posso anticipare che il suo rapporto con Maranello ha vissuto tre epoche distinte: prima e dopo la morte di Ferrari e dopo l'arrivo di Todt. A occhio è rimasto fregato in tutti e 3 i casi.

 

 

Magari....è che leggendo all'epoca Rombo,ricordo di qualche articolo piuttosto "pesante" sui rapporti Ferrari/Minardi.

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Bellissimo! Grazie mille!!

 

 Per Gio, romagnolo, queste vicende sono in pratica fatterelli di paese, avvenuti sotto casa :asd:

 

Più o meno :asd:

 

PS Minardi ha poi raccontato che, quando nel 1984 apparve la decal Marlboro sul cofano motore della 126C4, chiese a Ferrari se avesse cambiato idea ma non ottenne risposta :asd:

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Un altro bell'aneddoto di quell'epoca riguarda le turbine del Motori Moderni.

Minardi ha spiegato le vicissitudini del suo debutto in F1, con l'impegno preso da Massaccesi per la fornitura del V8 turbo, poi rimangiato in seguito ad avvenimenti politici che coinvolsero il presidente dell'Alfa.

Sta di fatto che si dovette ripiegare sul MM di Chiti, progettato e costruito in fretta e furia, nato bene ma progredito malissimo (Piquet 1300 HP a Monza, il record del MM è stato di 760 HP). Uno dei problemi principali erano le turbine Garrett che saltavano via come pulci, ma le più affidabili KKK erano inarrivabili per Minardi.

Durante una sua visita a Maranello ne parlò col Drake. In quegli anni la Ferrari usava le KKK e spesso le dismetteva dopo pochi km di test, raccogliendole nel cassone dello scarto. Ferrari autorizzò Minardi a prendere le turbine dismesse e portarle a Faenza "però le scegli tu e nessun altro. Adesso".

E così, Gian Carlo Minardi, ragioniere diplomato e senza alcuna preparazione tecnica (tantomeno sulle turbine) cominciò a selezionare lo sfrido della Ferrari, cercando di capire al tatto se una turbina aveva troppo gioco o se era ancora utilizzabile...

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Quando arrivo a casa leggo con calma. Una cosa che però a volte mi chiedo è cosa sarebbe successo se nel '95 la Mugen Honda non avesse piantato in asso la Minardi passando alla Ligier poche settimane prima dell'inizio del mondiale, costringendo la squadra faentina a correre col meno potente Ford Cosworth, per giunta non ufficiale, e a riprogettare da zero la vettura per il '95, visto che naturalmente il modello originale era costruito per ospitare il motore giapponese e non era adatto per il vecchio Cosworth. Ho l'impressione che se la Mugen avesse rispettato i suoi impegni la storia della Minardi sarebbe stata molto diversa

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Quando arrivo a casa leggo con calma. Una cosa che però a volte mi chiedo è cosa sarebbe successo se nel '95 la Mugen Honda non avesse piantato in asso la Minardi passando alla Ligier poche settimane prima dell'inizio del mondiale, costringendo la squadra faentina a correre col meno potente Ford Cosworth, per giunta non ufficiale, e a riprogettare da zero la vettura per il '95, visto che naturalmente il modello originale era costruito per ospitare il motore giapponese e non era adatto per il vecchio Cosworth. Ho l'impressione che se la Mugen avesse rispettato i suoi impegni la storia della Minardi sarebbe stata molto diversa

 

Acc... questo mi sono dimenticato di chiederlo.

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Mi sbaglio,oppure corse in formula 2 una Chevron motorizzata Ferrari del team Everest?.....c'entra per caso Minardi?.

1977, Ralt col motore Dino V6. Piloti Elio De Angelis, Gianfranco Brancatelli e un terzo che ora non ricordo, credo Leoni. (Elio se ne andò a stagione in corso). E queste erano della Scuderia Everest, cioè Minardi, ed è quella che ha mammamia in garage.

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Poi c'era anche una Chevron, sempre col Dino 206, che vinse a Misano con Leoni, ma era di Trivellato, team che peraltro era in ottimi rapporti con Minardi.

Qui c'è De Angelis al volante.

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In questo caso lo sponsor Everest era personale di Elio, per cui il Comm. Gallignani stravedeva. Tanto che il figlio di Gallignani, a sua volta imprenditore della gomma sull'appennino tosco-romagnolo, é ancora oggi in stretti rapporti con la famiglia De Angelis.

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