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Nuvolari-Caracciola: quella stagione tra.. "maschi Alfa"


sundance76

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Tazio Nuvolari e Rudolf Caracciola sono due tra i migliori piloti di sempre. Difficile riassumere in poche parole i loro rispettivi palmares, scaturiti da  carriere trentennali: 1920-1950 per Tazio, 1922-1952 per Rudolf. Andavano fortissimo non soltanto in pista, ma anche su strada: entrambi vittoriosi alla Mille Miglia, Tazio vinse anche la 24 ore di Le Mans e Caracciola ci andò vicino.

I loro nomi sono legati a due grandi Case automobilistiche: Alfa Romeo per Nuvolari, e Mercedes per Caracciola.

Tuttavia l’italiano “litigò” spesso con la marca del Portello, e nella sua carriera guidò anche varie altre auto: Bugatti, Maserati, Auto Union, Cisitalia e sul finire della carriera anche le prime Ferrari.

Invece Caracciola ha praticamente guidato sempre per la Mercedes, tranne che per una stagione, il 1932.

La grande crisi economica del 1929 mise in difficoltà la Mercedes, che ridusse progressivamente il suo impegno sportivo nei due anni successivi, fino a decidere un momentaneo stop alle corse per il biennio 1932-33 in vista del rientro previsto per il ’34 con il varo della nuova Formula regolamentare per i Gran Premi.

Quindi Caracciola per il 1932 si trovò momentaneamente “disoccupato” e accettò l’ingaggio da parte dell’Alfa Romeo, dove il tedesco trovò Nuvolari, Campari e Borzacchini. Al di là delle varie vicende “personali” (all’inizio Caracciola venne accolto freddamente dagli altri componenti della squadra), si può quindi tentare un confronto (non si sa di quale valore) tra Nuvolari e Caracciola a macchine pari, o quasi.

Le statistiche le conosciamo: Nuvolari nel ’32 vinse il Campionato Europeo GP  e il Campionato Italiano, una doppietta resa possibile dalle vittorie nel GP di Monaco, Italia, Francia, poi la Targa Florio, la Coppa Ciano, la Coppa Acerbo e il Circuito di Avellino.

Vittorie che hanno fatto passare alla storia il 1932 come l’anno di Nuvolari.

Da parte sua Caracciola in quell’anno da “alfista” vinse il Campionato Europeo delle cronoscalate, e il Campionato internazionale delle Alpi, con le affermazioni all’Eifelrennen, al GP di Germania (entrambi al Nürburgring) al GP di Monza (gara diversa dal GP d’Italia) e al GP di Lwow (gara minore in Polonia), più le vittorie nelle cronoscalate del Kesselberg, Gaisberg, Klausen, Friburgo, Mont Ventoux (dove Nuvolari spesso non partecipava).

Tuttavia analizzando il confronto diretto tra i due il responso non è affatto scontato. Analizziamo quindi soltanto le gare dove entrambi erano presenti.

Al GP di Monaco Nuvolari vince, ma ci riesce anche grazie al fatto che Caracciola accetta di non attaccarlo quando l’italiano è in difficoltà coi comandi del serbatoio di riserva (l’episodio però è controverso e andrà approfondito).

Al GP d’Italia a Monza vince ancora Nuvolari, ma Caracciola è 2° con la vecchia Alfa modello “Monza”.

Al GP di Francia a Reims, vince Nuvolari disobbedendo agli ordini di scuderia che volevano una vittoria di Caracciola, che da parte sua arrivò 3° anche dietro a Borzacchini.

Al GP di Germania Caracciola vince, mentre Nuvolari viene penalizzato da una prolungata sosta ai box voluta dai vertici Alfa per evitare che disobbedisse agli ordini come in Francia (per la rabbia, Tazio arrivò a gettare addosso ai meccanici una scatola di candele).

Al Klausen Pass (corsa in salita), Caracciola vince, mentre Nuvolari è sesto, ma con la vecchia 8C 2300.

Allo Stelvio (corsa in salita), Caracciola è 3° e Nuvolari 4°.

Alla Coppa Acerbo a Pescara grande lotta tra i due, vince Nuvolari e Caracciola è 2° (ma anche qui ci sarebbe una questione da dirimere, stavolta circa presunti favoritismi vista la diversa gommatura delle due auto).

Al GP di Monza (diverso dal GP d’Italia, disputato mesi prima) vince Caracciola, mentre Nuvolari è 3° ma attardato da guai all’alimentazione mentre era in testa.

Fin qui i risultati. Darne una valutazione concludente, è tutt’altro discorso. Nel suo libro del 2015, il primo in italiano dedicato al pilota tedesco (dal titolo “Rudolf Caracciola, una vita per le corse”), l’autore Rino Rao prova a fare un bilancio: “Non considerando i risultati del GP di Monaco, GP d’Italia, GP di Francia, GP di Germania, possiamo dare lo stesso valore ai rispettivi successi del GP di Monza e della Coppa Acerbo, ma rimane un merito maggiore per Caracciola nelle vittoriose cronoscalate del Klausen e dello Stelvio (ma nella seconda non vinse, n.d.F.) alle quali, però, non si può attribuire lo stesso peso delle corse in circuito”.

Nella foto sotto, Nuvolari e Caracciola al traguardo del G.P. di Monaco)

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  • 2 weeks later...
Il 10/2/2019 at 20:29 , sundance76 ha scritto:

Nei giorni scorsi, c'è chi ha pensato a un episodio di quell'anno:

http://yaf1blog.blogspot.com/2019/02/un-tedesco-milano.html

Ho letto da altra fonte che, a quel tempo, i piloti Alfa erano soliti spartirsi i premi di fine gara. Il pilota contrario all'entrata di Caracciola nella squadra ufficiale era Campari in quanto non convinto che il nuovo pilota avesse potuto fornre delle prestazioni sufficienti a far aumentare i premi. Evidentemente alla fine del GP di Monaco si dovette ampiamente ricredere circa il valore del tedesco.... 

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