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The Big Question Surrounding F1 in 2017


sundance76

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F1 2017: is it better?

by Andrew Frankel on 28th March 2017
 

With the opening race in the books, Andrew Frankel asks whether the new rules have done the trick

hamvet.jpg

First the good news: it looks like this year there will be questions other than 'which Mercedes-AMG will win the next Grand Prix?' Ferrari clearly has a competitive package and for once out-thought its German rival to take its first win in far too long. As a bloke who grew up with bedroom walls plastered with red cars and has seen the Scuderia snatch defeat from the jaws of victory far too many times in the intervening years, it was heartening to see.

As were the cars: they really are much better looking than they’ve been in years and I’m not in the least disappointed that, so far, the performance gains have not been what was expected. As packages are optimised for the new rules, the speed will come.

And yet nothing I saw in Australia convinced me that, for fans of racing rather than results, we’re in for anything other than a very boring season, perhaps one of most tedious for years. There’s all sorts of issues that will be interesting to watch this year: can Valtteri Bottas keep Lewis Hamilton honest – his pace appears certainly no worse than that of current world champion Nico Rosberg, will Lewis implode if the Ferraris start to run away, has Kimi finally had his day, and which one of the Red Bull drivers will be dominant by the season’s end?

And that’s just at the sharp end of the grid.

But none of this has anything to do with what we really tune in to see: wheel-to-wheel racing. That’s what I fear is going to be in shorter supply than ever this year.

vettel_verstappen_hamilton.jpg

 

Indeed the great actual effect of rule changes intended to make the cars go faster is to make the actual racing less interesting than ever. In the first part of the race Vettel appears to have had substantially the quicker car but made no attempt to pass Hamilton or even stay close. Similarly in the last half of the race, Lewis reckons he was probably quicker but conceded that even if he’d got close to the Ferrari it would have been ‘impossible to pass.’ He went on to say that overtaking ‘is probably worse now than it’s ever been.’ Others including Nico Hülkenberg and Sergio Pérez voiced similar concerns.

It’s not difficult to see why, nor would it have been hard to predict this was going to happen. Rules designed to allow massive increases in downforce have ensured even shorter braking distances and so much dirty air spilling off the back of cars that those following start to notice the effects when as much as two seconds behind, so just getting within the one second DRS window has become immeasurably harder.

It’s true that overtaking is difficult in Australia and it should be easier in Shanghai and elsewhere, but wherever the circus goes, overtaking will be more difficult now than in the past. This means less real racing and more victories decided not by who has the fastest car or the bravest driver, but who has the best strategists and algorithms on the pit wall and thousands of miles away back at base. To me that’s not racing. These rule changes are a retrograde step offset only in very small part by the fact the cars are faster and better looking.

The truth is that downforce wrecks real racing and we’ve known it since it first did so almost 40 years ago at the dawn of the ground effect era. Providing more of it is as nonsensical as prescribing a bottle of whisky to a recovering alcoholic. When the two most exciting words you’re likely to hear during the course of a Grand Prix are ‘overcut’ and ‘undercut’, something has gone badly wrong.

Sadly that’s where we are and where we are likely to remain for some time to come.

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RIP dark skin users :asd:

Articolo condivisibile ma non dice molto più dell'ovvio, non capisco la sorpresa di molti nell'apprendere che le nuove regole avrebbero affossato ulteriormente i duelli in pista.

Se Mercedes avesse avuto i soliti due secondi di vantaggio probabilmente I nuovi padroni avrebbero già cambiato qualcosa per ravvivare il prodotto, ma per ora c'è una possibile battaglia tra team diversi, quindi va bene così. 

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32 minuti fa, Malefix ha scritto:

RIP dark skin users :asd:

Articolo condivisibile ma non dice molto più dell'ovvio, non capisco la sorpresa di molti nell'apprendere che le nuove regole avrebbero affossato ulteriormente i duelli in pista.

Se Mercedes avesse avuto i soliti due secondi di vantaggio probabilmente I nuovi padroni avrebbero già cambiato qualcosa per ravvivare il prodotto, ma per ora c'è una possibile battaglia tra team diversi, quindi va bene così. 

E però se leggi i commenti nei mesi e nei giorni precedenti la prima gara, si diceva quasi sempre: "Beh, ma non è detto che andrà così, non fasciamoci la testa prima che sia rotta, aspettiamo di vedere in gara cosa succederà, non giudichiamo le nuove regole prima di vederle messe in pratica", quasi che i principi della fisica fossero modificabili.

Quindi tanto ovvio non è.

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46 minuti fa, sundance76 ha scritto:

E però se leggi i commenti nei mesi e nei giorni precedenti la prima gara, si diceva quasi sempre: "Beh, ma non è detto che andrà così, non fasciamoci la testa prima che sia rotta, aspettiamo di vedere in gara cosa succederà, non giudichiamo le nuove regole prima di vederle messe in pratica", quasi che i principi della fisica fossero modificabili.

Quindi tanto ovvio non è.

 

Io ugualmente, adesso, vedo una frenesia nel voler trarre conclusioni dopo una sola gara su una pista che non ha praticamente mai offerto gare spettacolari e sorpassoni in ogni dove...

Modificato da Schumy81
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5 ore fa, sundance76 ha scritto:

E però se leggi i commenti nei mesi e nei giorni precedenti la prima gara, si diceva quasi sempre: "Beh, ma non è detto che andrà così, non fasciamoci la testa prima che sia rotta, aspettiamo di vedere in gara cosa succederà, non giudichiamo le nuove regole prima di vederle messe in pratica", quasi che i principi della fisica fossero modificabili.

 

Ma infatti, secondo me questa follia globale si basava sul non voler vedere l'ovvio pur di poter godere di queste macchine 5 secondi (forse :asd: ) piu' veloci delle 2016

Volendo si potrebbero risolvere facilmente con un p2p da 500CV :asd: 

Fortuna che ora arrivano gli schifodromi con 2km di rettilneo

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  • 3 weeks later...

Il mio bilancio dopo la 3a gara:

la buona notizia è che l'insieme pinne/drs/schifodromi, funziona restituendo per la prima volta un buon equilibrio fra difficoltà di sorpasso e possibilità di battaglia, onestamente pensavo peggio.

 

la cattiva notizia è che l'insieme pinne/drs/schifodromi, funziona restituendo un buon equilibrio fra difficoltà di sorpasso e possibilità di battaglia.

 

temo che vedremo belle gare in circuiti brutti e brutte gare in circuiti belli.

 

questo darà ragione a Tilke e al DRS, il che rende buono lo spettacolo nell'immediato ma riduce le possibilità di cambio di rotta per il futuro.

 

Dopo la prima gara dissi fra il serio ed il faceto che non sapevo se gioire o dispiacermi della riduzione di efficacia del drs, se da una parte c'è da essere contenti, dall'altra diventa difficile lamentarsi e chiedere l'abolizione di un artifizio  che tutto sommato funziona bene. Il solo principio sportivo rischia di diventare un argomento piuttosto debole per soli inguaribili romantici.

Modificato da MauroC
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  • 4 weeks later...

Cercando tutt'altro mi sono imbattuto in questo articolo dell'ex addetto stampa Ferrari, ma è riferito al 2010.

Quindi non c'era ancora il Drs.

Vale più che altro come curiosità.

http://www.iltempo.it/sport/2010/03/16/news/giancarlo-baccini-br-br-la-doppietta-della-ferrari-ha-fatto-bene-alla-formula-1-almeno-qui-in-italia-737102/

Giancarlo Baccini

La doppietta della Ferrari ha fatto bene alla Formula 1, almeno qui in Italia.

 
 
"Questo eccellente risultato potrebbe inoltre rappresentare un semplice punto di partenza, specie se, come tutto lascia credere, la Ferrari sarà in grado di ripetersi nelle prossime gare. Sulla popolarità futura della più importante competizione motoristica del mondo continua però a pesare come un macigno la quasi totale assenza di spettacolo.
Dunque la Ferrari potrà pure invertire il declinante trend della F1 in Italia ma non è detto che lo stesso accada negli altri Paesi. Il problema non è nuovo ma il fatto che si sia riproposto a dispetto del drastico cambio del formato dei gran premi, con l'agognato ritorno alla formula «via col pieno» al posto dei vituperati rifornimenti in corsa, dimostra che la fonte del male non erano le strategie di gara che trasformavano i piloti in ragionieri ma bensì la natura stessa della competizione. A trasformare in Formula Noia la gloriosa, eroica Formula 1 di un tempo, quella in cui le macchine consentivano agli uomini di affrontarsi corpo a corpo all'insegna dell'ardimento e della tecnica di guida, sono in realtà stati gli ingegneri.
Il processo è iniziato negli anni '80, quando gli inglesi hanno pensato bene di tramutare le monoposto in aerei rovesciati e pertanto imposto l'abbandono della tradizionale cultura meccanica in favore di quella aerospaziale, tutta basata sui materiali speciali, sulla fluidodinamica, sull'elettronica. Di anno in anno le vetture di F1 sono diventate, sì, più veloci, ma allo stesso tempo costosissime e sofisticate come astronavi, dotate di freni così potenti da permettere anche al guidatore più scarso di rallentare soltanto a pochi metri dalle curve, e soprattutto quasi inguidabili se non c'è la pressione dell'aria a tenerle incollate sull'asfalto. Col risultato che i piloti non riescono più sorpassare chi gli sta davanti: un po' perché non possono avvicinarsi altrimenti la loro macchina non sta più per terra e un po' perché per quanto ritardino la staccata è comunque difficile infilare chi può a sua volta frenare all'ultimo.
Complici le nuove piste prive di trabocchetti, i sorpassi sono così praticamente spariti e le corse – al netto di errori o di rotture - si decidono nelle poche centinaia di metri che separano il semaforo del via dalla prima curva. Tutto ciò perché la Formula 1 è diventato il gigantesco e assurdamente costoso giocattolo degli ingegneri, ai quali non frega niente né del pubblico né dei piloti in sangue ed ossa (che, anzi, fosse per loro avrebbero già fatto fuori in favore di qualche sistema di guida dai box stile videogame). A loro interessa soltanto di dimostrare di essere più bravi degli altri ingegneri. E finché i veri padroni della F1 – la Federazione, i costruttori, i proprietari dei team – non rinunceranno ai loro miopi egoismi e si metteranno d'accordo per tornare a correre su vere automobili (oltretutto risparmiando un sacco di soldi), noi appassionati dovremo rassegnarci a sbadigliare davanti alla tv. Con o senza i pit stop".

 

P.S. Baccini non sono io :asd:

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