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01 - Gran Premio del Brasile 1984


Andrea Gardenal

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Il 13/5/2016 at 22:03 , irron3 ha scritto:

Il testacoda di Alboreto, quando era in testa

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Così scriveva Michele di questo episodio in un suo libro...."Per undici giri si prosegue così: io davanti, a far da lepre, e Lauda dietro. Poi, via via, gli altri. Al dodicesimo giro, affrontando una curva, do un colpo di freno e sento che il pedale cede. La macchina va in testa-coda. Mentre, girando su me stesso, esco di pista, innesto già la prima per ripartire poi dal prato. Mi dico che i freni al carbonio devono aver surriscaldato il liquido, mandandolo in ebollizione.
Riparto, augurandomi che i freni abbiano potuto raffreddarsi un poco. Rientrando in pista mi ritrovo alle spalle di una Lotus. Devo essere finito al terzo o al quarto posto, quindi non tutto è stato compromesso e avrò modo di rimontare.
Ma alla curva che segue, quando tocco il freno, si ripete la stessa scena: il pedale cede fino in fondo, e finisco nuovamente in testa-coda.
Non mi rimane che rientrare lentamente ai box. L'ingegner Forghieri si precipita, dà un'occhiata ed emette subito il verdetto: per me la corsa è finita. È stata la pinza di un freno anteriore che, aprendosi, ha fatto uscire il liquido in pressione, determinando il guasto. Un inconveniente che, durante le prove, non si era mai verificato"...





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Una curiosità sulla Lotus: in Brasile erano presenti ben quattro telai. I primi tre erano delle 95T (il n.1 svolgeva i compiti di vettura di riserva e, in realtà, in tutta la stagione, fu impiegata in gara solo a Imola da Mansell), poi c'era un'altra T-car, una 94T. In particolare, si trattava del secondo telaio della 94T: la macchina era stata portata a Rio per le prove collettive di inizio anno ed era stata parcheggiata lì fino alla fine di marzo. Durante tutto questo lasso temporale servì alla Souza Cruz, smerciante il tabacco della JPS nel paese sudamericano, come da vettura da esposizione.

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