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08 - Gran Premio d'Olanda 1975


Andrea Gardenal

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Patrick Depailler, Tyrrell 007/4 - Ford

A diffrenza di Scheckter, Depa rientra nel "ventre molle" dello schieramento dopo l'expoilt svedese. Tredicesimo tempo per lui.

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Alla partenza tampona Brambilla e si deve fermare ai box per sistemare la 007. Conclude la gara 9°, staccato di due giri.

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Ronnie Peterson, Lotus 72/R9 - Ford

Deprimente (ma esaltante per il pubblico) sedicesimo tempo in prova.

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La pista insidiosa esalta le doti di Peterson che nei primi 11 giri recupera 10 posizioni superando Watson, Laffite, Brise, Jarier e Fititpaldi.

Al cambio gomme riparte velocissimo mentre Montezemolo attraversa la corsia box. Il DS ferrarista, non sentendosi chiamare col nome completo, non si gira :asd: e non si accorge della Lotus che lo investe fratturandogli un braccio e una gamba.

Ronnie non si preoccupa più di tanto e rimonta dal 10° al terzo posto, mettendosi alle spalle Mass, Pryce e Reutemann. La rottura della pompa della benzina a 6 giri dalla fine gli nega la soddisfazione di un quarto posto che sapeva di capolavoro.

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Carlos Reutemann, Brabham BT44B/1 - Ford

Quino in qualifica, Lole prova una presa d'aria sdoppiata per l'aspirazione motore. Soluzione presto accantonata.

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Partito con molta circospezione, poorta a casa un quarto posto ma doppiato di un giro.

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Carlos Pace, Brabham BT44B/2 - Ford

Meno brillante di Lole, Pace si qualifica col nono tempo.

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La parternza e i primi giri con la pista bagnata promettono bene ma il passaggio alle slick si rivela particolarmente lungo e brigoso, così il paulista perde tempo e posizioni. Riparte 11° e con una condotta di gara regolare conclude al 5° posto, doppiato.

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Vittorio Brambilla, March 751/3 - Ford

Questa volta Vittorione non va oltre l'11° tempo in prova.

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Brucia la frizione in partenza bloccandosi sullo schieramento dove Depailler lo tampona dandogli il "colpo di grazia".

Comunque rimane sempre al centro delle cronache sportive.

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Clay Regazzoni, Ferrari 312T/021

Autore della pole provvisoria al venerdì, deve accontentarsi del secondo posto sullo schieramento alle spalle del compagno di squadra.

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Sorpreso al via da Scheckter, conduce il GP per un paio di giri nelle fasi del passaggio dalle gomme rain alle slick.

Ripartito sesto, supera Fittipaldi e sale sul terzo gradino del podio per la seconda volta consecutiva, anche se staccato di quasi un minuto.

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Niki Lauda, Ferrari 312T/022

Tredicesima pole in 50 GP per il 26enne viennese.

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Prende subito la testa della corsa e vi rimane fino al cambio gomme che avviene al 13° giro.

Niki riparte alle spalle di Hunt, staccato di una quindicina di secondi, ma viene superato dall'arrembante Jarier che approfitta dei doppiati alla staccata della Panorama. Lauda gli rimane in scia per poi superarlo al 43° giro alla Tarzan, in seguito ad un errore del francese (sempre sotto pressione) alla Variante Panorama.

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Ora il ferrarista è staccato di circa 6" da Hunt. Al 55° giro realizza il giro più veloce della corsa ed è in scia alla Hesketh ma negli ultimi 20 giri Lauda non accenna mai l'attacco e si accontenta dei 6 punti del secondo posto.

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Tom Pryce, Shadow DN5/2A - Ford

Prove travagliate per il gallese che si ferma al 12° posto.

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Perfettamente a suo agio sul bagnato, ingaggia uno splendido duello con Mass nei primi giri.

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Quando la pista si asciuga la sua guida è un po' meno redditizia ma alla fine riesce a portare a casa il sesto posto.

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Jean-Pierre Jarier, Shadow DN5/4A - Ford

Prove non molto positive per Godasse de Plombe che esce di pista nella sessione decisiva e deve accontentarsi del 10° crono.

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Guardingo nelle fasi iuiziali, il francese si scatena con le gomme slick. Scavalca Lauda per il secondo posto e gli resiste caparbiamente per 26 giri prima di andare in crisi con le gomme e commettere un errore.

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Un paio di giri più tardi la gomma posteriore sinistra cede in curva ed esce di pista, fortunatamente senza conseguenze.

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Tony Brise, Hill GH1/1 - Ford

Ormai Brise non è più una sorpresa. Il pilota che continua ad alternare F1 e F.Atlantic mette a segno un altro settimo tempo in qualifica , come a Zolder.

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La corsa è un po' più anonima ma riesce comunque a classificarsi settimo.

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James Hunt, Hesketh 308/2 - Ford

Nonostante le evidenti difficoltà economiche, a Zandvoort la Hesketh ritrova quella competitività che sembrava ormai definitivamente persa e Hunt mette a segno un ottimo terzo tempo in prova,

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Nei primi giri, con la pista bagnata , Hunt si mantiene in quarta posizione contenendo gli attacchi di Mass e Pryce.

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Dopo soli 7 giri il britannico rientra ai box per montare le gomme da asciutto. L'operazione richiede un tempo di 27 secondi, relativamente pochi per l'epoca, ma soprattutto gli consente di recuperarne molti nei confronti di chi invece rimane in pista con le gomme scanalate.

Questa mossa, apparentemente azzardata, lo proietta in prima posizione al 15° giro con una quindicina di secondi di vantaggio su Lauda che invece ha temporeggiato forse troppo nel cambio gomme.

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La rincorsa del ferrarista viene rallentata dall'inserimento dello scatenato Jarier al secondo posto. Quando il pilota della Shadow esce di scena, Lauda raggiunge Hunt ma stranamente non affonda mai l'attacco, malgrado il cronometro gli accrediti almeno mezzo secondo al giro.

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E così, dopo 75 giri, James Hunt vince il suo primo GP mondiale, l'unico per la scuderia di Towcester.

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