04 - Gran Premio di Spagna 1975

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Troppo Piedone

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Emerson Fittipaldi, McLaren M23/9 - Ford

Campione del mondo in carica, in testa alla classifica iridata, è il primo a sollevare il problema della sicurezza del tracciato fin dalla vigilia.

Coerentemente, effettua un giro di qualifica simbolico (46" più lento della pole) e non partecipa al GP.

Fischiatissimo dal pubblico.

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Jochen Mass, McLaren M23/8 - Ford

Prima ed unica vittoria (dimezzata) in un GP per il tedesco.

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Jody Scheckter, Tyrrell 007/2 - Ford.

Le modifiche aerodinamiche e telaistiche non utilizzate a Kyalami per l'incidente vengono apportate anche sulla vecchia 007/2.

 

Rompe il motore dopo tre giri spargendo molto olio in pista.

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Patrick Depailler, Tyrrell 007/4 - Ford

Ritirato al 1° giro con una sospensione piegata in un contatto.

 

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Ronnie Peterson, Lotus 72/R9 - Ford

Da questo GP la Lotus ha un nuovo ingegnere di pista, Nigel Bennett, che svolgeva lo stesso ruolo alla Hesketh.

La corsa di Peterson si conclude al 23° giro per un incidente con il doppiato Migault.

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Jackie Ickx, Lotus 72/R5-2 - Ford

Il belga non si fa troppi scrupoli e, insieme a Brambilla, è uno dei più attivi in pista.

Il secondo posto finale permette alla Lotus di incamerare i primi punti del campionato.

Sullo sfondo, chino sulla posteriore destra, Nigel Bennett.

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Carlos Reutemann, Brabham BT44B/1 - Ford

Al terzo giro va in testacoda sull'olio perso da Scheckter ma sotto alla bandiera a scacchi si ritova incredibilmente terzo.

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Carlos Pace, Brabham BT44B/2 - Ford

Riesce miracolosamente a evitare la vettura impazzita di Stommelen, striscia contro il guardrail e si ritira.

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Vittorio Brambilla, March 751/3 - Ford

Nuovo telaio per il Gorilla e strepitoso quinto miglior tempo in qualifica.

 

In gara deve fermarsi a sostituire una gomma spiattellata. Conclude quinto.

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Lella Lombardi, March 751/2 - Ford

Monoposto nuova anche per la Lombardi, con la livrea Lavazza (la moglie del Conte Zanon di Valgiurata è una delle eredi dell'industria del caffè).

Pur senza avere un passo molto veloce, le vicende del GP la portano a risalire fino al sesto posto al momento in cui viene sventolata la bandiera a scacchi e a ottenere un risultato storico.

Maria Grazia "Lella" Lombardi è la prima donna ad andare a punti (mezzo, per la precisione) in un GP valido per il campionato del mondo.

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Clay Regazzoni, Ferrari 312T/021

Con il secondo tempo in qualifica Regazzoni torna in prima fila dopo 8 mesi.

 

La sua corsa viene compromessa poche centinaia di metri dopo la partenza dalla carambola innescata da Andretti. Clay riesce a raggiungere i box per le riparazioni del caso ma perde quattro giri.

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Niki Lauda, Ferrari 312T/022

Telaio nuovo per l'austriaco che mette a segno la sua decima pole, la prima dell'anno.

 

Le soddisfazioni per lui si concludono alla prima frenata per "merito" di Andretti.

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Bob Evans, BRM P201/05

Anche la BRM porta un telaio nuovo con una nuova veste aerodinamica ma la situazione non cambia dal punto di vista delle prestazioni.

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Tom Pryce, Shadow DN5/2A - Ford

Il gallese è reduce dalla vittoria nella Race of Champions ottenuta a Brands Hatch due settimane prima.

 

Partito con l'ottavo tempo, al terzo giro precipita al diciottesimo per evitare la BRM di Evans in testacoda.

Al 19° giro tampona il debuttante Brise e pochi giri dopo si ritira per i danni riportati.

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Jean-Pierre Jarier, Shadow DN5/1A - Ford

Dopo 7 giri subisce una foratura che lo fa precipitare in 15ma posizione.

In pista è poi velocissimo, raggiunge Reutemann e lo supera al momento dell'incidente di Stommelen ma in regime di bandiere gialle. Passa terzo sotto la bandiera a scacchi ma i commissari lo penalizzano di un giro per il sorpasso vietato e si deve accontentare del quarto posto.

Primi punti dell'anno per la Shadow.

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John Watson, Surtees TS16/04 - Ford

Wason è l'altra grande sorpresa delle prove, nelle quali riesce a piazzare la TS16 in sesta posizione.

 

Uscito indenne dalla fagiolata della prima frenata, Wattie sale prima al terzo e poi al secondo posto dopo l'uscita di pista di Hunt. Al dodicesimo rientra improvvisamente ai box a causa di forti vibrazioni. I meccanici riescono a capirne l'origine (un freno bloccato) dopo parecchio tempo e lo rimnadano in pista ma ormai lontanissimo da tutti.

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Arturo Merzario, Williams FW04/1 - Ford

Debutta la nuova monoposto di Frank Williams, che altro non è che la vecchia FW03 di John Clarke riveduta e corretta da Ray Stokoe.

 

Anche Merzario, come Fittipaldi, effettua una qualifica al rallentatore in segno di protesta. La domenica si schiera (mentre Fittipaldi è già ripartito per la Svizzera con la moglie) e compie il primo giro a velocità turistica per poi ritirarsi subito.

Fischi anche per lui.

 

E Frank Williams non la prenderà per niente bene.

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Tony Brise, Williams FW03 - Ford

Jacques Laffite preferisce concentrarsi sul campionato di F2, che lo vede al comando della classifica con 2 vittorie in tre gare, e salta l'appuntamento catalano.

Il suo abitacolo viene quindi assegnato per questa gara al 23enne debuttante londinese Tony Brise che sta dimostrando doti notevoli nel campionato britannico di F.Atlantic insieme con lo svedese Gunnar Nilsson.

Notare il portafogli in bella evidenza.

 

Esordire su un circuito così ostico non è semplice ma Brise si qualifica 18°, migliore fra i tre deb.

In gara risale fino al 6° posto prima di essere tamponato da Pryce che lo manda in testacoda e poi lo costringe a una sosta ai box. Chiude al 7° posto.

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Rolf Stommelen, Hill GH1/2 - Ford

Nono in qualifica, Stommelen si divincola benissimo nel caos della prima curva. Poi approfitta dei problemi di Watson, Hunt e Andretti e si ritrova incredibilmente al comando e ingaggiando un entusiasmante duello con Carlos Pace.

 

Poi, la tragedia.

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François Migault, Hill GH1/1 - Ford

Graham Hill, nonostante i proclami, decide di prendersi un GP di riposo. Si rivede così Migault, appiedato senza tanti complimenti dalla BRM sul finire della passata stagione.

Il francese commette un errore in gara che gli costa una riparazione lunghissima ai box. Non classificato.

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James Hunt, Hesketh 308/2 - Ford

Terzo in qualifica, si trova la strada spianata dalla doppia eliminazione delle Ferrari, ma al settimo giro sbanda (come molti) sull'olio perso da Scheckter e sbatte violentemente contro il rail.

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Alan Jones, Hesketh 308/1 - Ford

Lord Alexander Hesketh deve prendere atto che la F1 è un giochino parecchio costoso.

 

L'eccentrico nobile decide così di fare cassa vendendo la sua prima monoposto alla scuderia di Harry Stiller, uno degli ex dirigenti del team di Rob Walker, che la affida al suo pupillo: Alan Jones.

 

Il 29enne debuttante australiano è figlio di Stan, uno dei più famosi piloti del Nuovissimo Continente degli anni '50, e si sta mettendo in luce con la stessa scuderia nei campionati britannici di F3 e F.Atlantic.

Anch'egli rimane coinvolto nell'incidente di Scheckter e inonda a sua volta la pista d'olio.

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Mario Andretti, Parnelli VPJ4/2 - Ford

Telaio nuovo per il Marione che ottiene uno strepitoso quarto miglior crono.

 

Al via mette fuori causa entrambe le Ferrari in un colpo solo e dopo il ritiro di Hunt passa a condurre la corsa. Purtroppo per lui e per PJ, la sospensione posteriore sinistra cede e la sua gara si conclude dopo 16 giri. Gli rimane la soddisfazione del giro più veloce, il primo ed unico per il team USA.