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Superbike World Championship 2013


R18

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Aragon, Q1: Laverty soffia la pole a Davies in extremis
Bella zampata nel finale del leader del Mondiale dell'Aprilia. Occhio però al passo di Melandri

Eugene Laverty era parso un pochino in difficoltà  nelle prove libere di questa mattina del round di Motorland Aragon del Mondiale Superbike, ma evidentemente il pilota dell'Aprilia stava solamente giocando al gatto con il topo: nella Q1 ha aspettato proprio l'ultimo istante per piazzare la sua zampata e portare la sua RSV4 in cima alla lista dei tempi in 1'58"548, un tempo di poco più alto rispetto a quello realizzato stamani da Marco Melandri.

 

Il leader della classifica iridata, che divide questo primato in coabitazione con il compagno di box Sylvain Guintoli, ha beffato proprio in extremis Chaz Davies, che stava già  pregustando il sapore della sua prima pole provvisoria per i colori della BMW, dopo essersi portato al comando quando mancavano circa 5 minuti alla bandiera a scacchi.


Il pilota britannico ha dato comunque un importante segnale di crescita rispetto alla prima uscita di Phillip Island, ma non bisogna dimenticare che lo scorso anno qui fu molto competitivo anche quando correva con l'Aprilia RSV4 del Team ParkinGo. Il suo distacco da Laverty comunque è di solo poco più di un decimo.

 

In terza piazza si conferma in un buono stato di forma Tom Sykes, che con la sua Kawasaki si è migliorato sensibilmente rispetto a questa mattina, ma che si ritrova a pagare tre decimi sul poleman, precedendo a sua volta la BMW di Melandri per appena 57 millesimi. Il ravennate non è riuscito a ripetere il tempone delle libere, ma ha lavorato sul passo di gara, apparentemente con ottimo profitto.


La top five si completa poi con la Honda di Jonathan Rea, che ha ridotto molto il gap rispetto ai primi, seguita dalla RSV4 di Guintoli e dalle due Suzuki GSX-R1000 di Leon Camier e Jules Cluzel. Il britannico è anche finito ruote all'aria provocando l'esposizione di una bandiera rossa. I dottori lo hanno voluto portare al centro medico dell'autodromo per accertamenti, ma sembra che per lui sia tutto in regola.

 

Proseguono, infine, le difficoltà  delle Ducati 1199 Panigale R: Carlos Checa ed Ayrton Badovini si sono dovuti accontentare rispettivamente del 12esimo e del 14esimo posto, quindi sono potenzialmente a rischio eliminazione in vista della Superpole di domani, alla quale accederanno solo i primi 15. Un cambio di prospettiva piuttosto radicale, se si pensa che a Phillip Island era stato proprio Checa a conquistare la Superpole.


Così come sembra cambiata parecchio la prospettiva di Michel Fabrizio, costantemente tra i più veloci in Australia e qui per ora confinato al ruolo di comprimario con il 13esimo tempo a 1"6 dalla vetta.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26433/world-superbike-aragon-q1-laverty-soffia-la-pole-a-davies-in-extremis

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Aragon, Q2: Sykes si porta in vetta con la Kawasaki
Il britannico salta davanti a Laverty. Importante la crescita di Rea, faticano tantissimo invece le Ducati

Sono scesi di oltre 1" i tempi nella seconda sessione di prove ufficiali del secondo round del Mondiale Superbike, a Motorland Aragon, e c'è stato anche un cambio della guardia in vetta alla classifica, con Tom Sykes e la sua Kawasaki che hanno confermato quanto di buono avevano fatto vedere nei test della scorsa settimana.

 

Il vice-campione del mondo in carica ha fermato il cronometro su un tempo di 1'57"785, risultando l'unico capace di scendere sotto al muro dell'1'58" e distanziando di poco più di due decimi il poleman provvisorio Eugene Laverty, che a sua volta ha comunque migliorato di circa mezzo secondo il crono della sua Aprilia RSV4 rispetto a ieri.


Sorprendono i grandi progressi della Honda CBR1000RR di Jonathan Rea, salito addirittura al terzo posto e in grado di girare con una certa costanza sull'1'58"5. Evidentemente il lavoro sull'elettronica fatto dai tecnici Honda arrivati direttamente dal Giappone comincia a dare i suoi frutti. Purtroppo non ne ha potuto approfittare anche Leon Haslam, caduto nei primissimi minuti della sessione, danneggiando davvero tanto la sua moto: il britannico comunque è 12esimo, quindi anche lui sarà  della partita in Superpole.

 

Tornando a scorrere la classifica, dopo l'ottimo secondo tempo di ieri, Chaz Davies oggi è arretrato al quarto posto, riuscendo comunque anche lui a limare circa mezzo secondo con la sua BMW S1000RR e confermandosi davanti a Marco Melandri. Il ravennato infatti è rimasto un po' plafonato sui tempi di ieri ed è sceso in settima posizione, alle spalle anche delle due Aprilia di Davide Giugliano e Sylvain Guintoli.


All'ottavo posto troviamo poi la Kawasaki di Loris Baz, seguita dalla Suzuki di Leon Camier, il cui weekend però si è già  concluso a causa delle conseguenze della caduta di ieri, che lo ha costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico ad un ginocchio. Nello stesso punto oggi è scivolato anche Michel Fabrizio, 11esimo dietro a Jules Cluzel, ma il pilota italiano dell'Aprilia se l'è cavata senza un graffio.

 

Il quadro dei piloti che accedono alla Superpole si completa con le Ducati 1199 Panigale R, che sembrano particolarmente in difficoltà  sul saliscendi spagnolo nonostante l'arrivo di un nuovo scarico. Carlos Checa ed Ayrton Badovini, infatti, non sono riusciti a fare tanto meglio rispetto alla moto privata di Max Neukirchner.

Gli eliminati, dunque, sono quelli un po' attesi, con il tandem delle Kawasaki del Team Pedercini, le due BMW private di Ivan Clementi e Vittorio Iannuzzo e la datata Ducati 1098R di Mark Aitchison, che in questo fine settimana torna in pista con il Liberty Racing.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26463/world-superbike-aragon-q2-sykes-si-porta-in-vetta-con-la-kawasaki

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ULTIM'ORA Sykes in pole, precede Laverty e Davies

 

Aragon – FIM Superbike World Championship – Superpole 3

1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’56.339
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’56.638
3. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1’56.845
4. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’57.486
5. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1’57.540
6. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’57.869
7. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1’57.975
8. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1’58.268
9. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 2’01.613
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1’58.326
11. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1’58.329
12. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 1’59.993
13. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1’59.475
14. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 1’59.478
15. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2’01.029
16. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1’59.379
17. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2’00.979
18. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 2’02.140
19. Mark Aitchison (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 2’02.554
20. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 2’03.201

 

http://www.derapate.it/articolo/sbk-aragon-2013-la-superpole-di-nuovo-a-sykes-foto/45993/

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Sykes come sempre strepitoso in Superpole, peccato per Davies che dopo essersi scannato per non prendere la bandiera ha sbagliato nell'ultimo giro buono, poteva essere almeno secondo.

 

Ducati molto indietro, stanno soffrendo tantissimo, anche Melandri e Fabrizio non mi sono piaciuti tanto.

 

Concordo con chi ha promosso Biaggi come commentatore, molto preciso e competente :)

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Aragon: Sykes regala la Superpole alla Kawasaki
Il britannico si conferma un mago in qualifica precedendo Laverty e Davies. Indietro Melandri e le Ducati

Ora lo possiamo dire con certezza: Tom Sykes è tornato! Dopo aver faticato a Phillip Island a causa dell'infortunio che aveva rimediato nei test collettivi, il pilota della Kawasaki ha conquistato la sua prima Superpole stagionale a Motorland Aragon, dove era già  stato velocissimo nei test della scorsa settimana.

 

Il vice-campione del mondo se l'è giocata con Eugene Laverty nei primi due segmenti della Superpole, ma quando è arrivato il momento di giocarsi la gomma da tempo non c'è stato più niente da fare per gli altri: "The Grinner" ha confermato ancora una volta di avere una marcia in più quando si tratta di lottare contro il cronometro, sfoderando un 1'56"339 che gli vale anche la best pole del tracciato spagnolo.


Il britannico, inoltre, non ha neanche utilizzato la sua seconda gomma da tempo, accontentandosi della sua prestazione. E in questo c'è stato anche un tocco da maestro dal punto di vista tattico probabilmente, perchè Tom si è rialzato proprio poco prima di lanciarsi per evitare di dare una scia alla BMW di Chaz Davies, che tentava un ultimo assalto alla Superpole.

 

Con il suo gran giro comunque ha preceduto di circa tre decimi l'Aprilia RSV4 di Eugene Laverty. Un bel colpo comunque per il leader del Mondiale, che sembra avere un passo di gara migliore rispetto al rivale della Kawasaki. Alla fine si è dovuto accontentare del terzo tempo invece Davies, che ha commesso un errore nel suo ultimo giro, proprio quando sembrava in grado di piazzare la sua S1000RR almeno davanti a Laverty.


Aprirà  la seconda fila un Sylvain Guintoli parso in crescita rispetto a quanto mostrato nei turni precedenti, pur pagando oltre 1" con la sua Aprilia RSV4. Accanto a lui completeranno una seconda fila tutta francese Jules Cluzel e Loris Baz. In particolare stupisce la prestazione del pilota della Suzuki, che non bisogna dimenticare che è un rookie.

 

Molta Italia invece in terza fila, con l'Aprilia di Davide Giugliano in ottava posizione davanti alla BMW di un Marco Melandri piuttosto deluso, che ha pagato a caro prezzo l'eccessivo chattering della sua BMW. La terza fila si completa poi con la Honda CBR1000RR di Jonathan Rea, calata in Superpole dopo aver fatto abbastanza bene in qualifica.


Ennesima sessione negativa per le Ducati: Carlos Checa e Max Neukirchner sono riusciti a passare la tagliola della Superpole 1, ma poi si sono dovuti arrendere nel secondo segmento di fronte alla carenza di performance delle loro 1199 Panigale R. E' andato addirittura fuori in Q1 Ayrton Badovini, ma lo ha fatto in buona compagnia, con l'ex compagno di squadra Michel Fabrizio, decisamente poco a suo agio sulla sua Aprilia su questa pista.

 

Da segnalare, infine, i problemi tecnici (a giudicare dal fumo si direbbe una rottura di motore) della Kawasaki di Alexander Lundh, che era stato ripescato complice l'indisponibilità  di Leon Camier.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26481/world-superbike-aragon-tom-sykes-regala-la-superpole-alla-kawasaki

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Bella vittoria di Davies, anche un po' fortunosa dati i problemi di Laverty e Sykes, ma comunque meritata. Melandri combattivo conquista il terzo posto, dopo un bel duello con Guintoli, Rea e Giugliano che finisce la benzina a tre curve dalla fine. Parecchio indietro le Ducati, Checa settimo e Badovini decimo, la situazione sembra pure peggiore di quella dell'anno scorso con la vecchia 1098. Anche Haslam molto indietro con la Honda, che appare anch'essa poco competitiva, con Rea che deve metterci tanto del suo per lottare per il podio.

Modificato da Fede
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Aragon, Gara 1: Davies firma la prima della BMW
L'inglese sfutta i ko di Laverty e Sykes e si impone davanti a Guintoli e Melandri

Ne sono successe davvero di tutti i colori nella prima gara del round di Motorland Aragon del Mondiale Superbike, nella quale si registra la prima vittoria stagionale della BMW. E qui c'è la prima sorpresa, perchè a regalarla alla Casa tedesca non è stato Marco Melandri, ma il suo compagno Chaz Davies, autore veramente di una prova senza la minima sbavatura.

 

Va detto però che il britannico è stato anche bravo a sfruttare le disavventure altrui: scattato bene dalla prima fila, si era infatti accodato ad Eugene Laverty e Tom Sykes, entrambi finiti ko però nell'arco dei primissimi passaggi della corsa per problemi di natura tecnica.


Il pilota dell'Aprilia ha alzato bandiera bianca al quarto giro (poi però, una volta risolto il guasto della sua RSV4, è tornato in pista staccato di diversi giri per verificare che fosse tutto ok), mentre il vice-campione del mondo della Kawasaki si è arreso due giri più tardi e a quel punto Davies si è ritrovato in fuga solitaria e non ha dovuto fare altro che gestire la sua leadership fino alla bandiera a scacchi.

 

Alle sue spalle porta a casa dei punti pesanti in ottica campionato l'altra RSV4 di Sylvain Guintoli, che gli hanno consentito di prendere la leadership in solitaria, favorito anche da un errore commesso da Marco Melandri nella parte conclusiva della corsa: il ravennate è riuscito a risolvere i problemi di chattering della sua BMW ed è risalito con grinta, poi però ha pagato una "sfollata" che gli ha fatto commettere un "dritto" arrivata a sei giri dal termine.


In quel frangente Melandri ha rischiato addirittura di perdere anche il gradino più basso del podio, ritrovandosi alle spalle della Honda di Jonathan Rea e all'Aprilia di Davide Giugliano, che però non ha avuto troppi problemi a riscavalcare. Il portacolori del Team Althea è stato poi sfortunatissimo, perchè la sua RSV4 lo ha lasciato a piedi a poche curve dal traguardo (probabilmente rimasta senza carburante), quando sembrava aver messo in cassaforte il quarto posto.

 

Ne hanno approfittato quindi Rea e la Kawasaki di Loris Baz per andare a completare la top five, davanti alla Suzuki del rookie Jules Cluzel, che può essere tutto sommato soddisfatto del suo sesto posto. Solo settima invece la Ducati 1199 Panigale R di Carlos Checa, che ha tagliato il traguardo davanti a Michel Fabrizio, ma con un ritardo di oltre 24" rispetto al vincitore, confermando le difficoltà  della sua bicilindrica sul saliscendi spagnolo.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26512/world-superbike-aragon-gara-1-chaz-davies-firma-la-prima-della-bmw

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Ed è ancora uno strepitoso Davies nella seconda manche di Aragà³n, al comando dall'inizio alla fine. Altra caduta per Laverty, dopo pochissime curve, un weekend assolutamente da dimenticare. Altra piazza d'onore per Sylvain Guintoli, che guida la classifica generale, Tom Sykes conquista il primo podio con la terza posizione, bene anche Giugliano che termina quarto. Melandri solo quinto, non al 100% della condizione forse ma oggi il compagno di squadra non l'ha visto neanche col binocolo. Ancora una volta indietro le Ducati ufficiali, con Checa ottavo e Badovini decimo davanti ad un Fabrizio ridimensionato dopo il grande fine settimana australiano.

 

Classifica piloti:

1. Sylvain Guintoli 85

2. Chaz Davies 63

3. Eugene Laverty 45

4. Marco Melandri 43

5. Michel Fabrizio 42

6. Tom Sykes 38

7. Jules Cluzel 33

8. Loris Baz 31

9. Jonathan Rea 30

10. Leon Haslam 29

 

Classifica costruttori:

1. Aprilia 90

2. BMW 79

3. Kawasaki 49

4. Honda 37

5. Suzuki 35

6. Ducati 28

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Aragon, Gara 2: Davies completa la doppietta!
Il pilota della BMW domina gara 2 davanti a Guintoli e Sykes. Subito out Laverty

Tom Sykes, Eugene Laverty, Marco Melandri: erano tanti i nomi attesi per il weekend di Motorland Aragon del Mondiale Superbike, ma probabilmente nessuno avrebbe scommesso su quello che alla fine è stato il grande mattatore, ovvero Chaz Davies. Dopo essersi imposto un po' a sorpresa in gara 1, il pilota della BMW ha concesso il bis in maniera davvero perentoria nella seconda frazione, comandando praticamente dall'inizio alla fine.

 

Basta pensare che la gara di Laverty è durata appena un paio di curve, poi la sua Aprilia RSV4 è finita ruote all'aria con un violento highside che non gli ha provocato conseguenze dal punto di vista fisico, ma ne ha portate pesanti in ottica campionato, perchè dopo l'ottimo esordio in Australia oggi lascia la Spagna con un doppio zero.


Come se non bastasse, dopo appena un paio di giri anche Sykes ha fatto un "dritto" nella parte mista della pista, lasciando appunto via libera a Davies, che però poi è stato davvero bravissimo ad impostare un ritmo di gara davvero insostenibile per il resto del gruppo, involandosi meritatamente verso la sua prima doppietta in carriera in SBK.

 

Una doppietta che gli vale il secondo posto in campionato, alle spalle di un Sylvain Guintoli che ha ottenuto un'altra preziosissima piazza d'onore su una pista che non ha mai gradito particolarmente, ma sulla quale è riuscito a rendere veramente ogni più rosea previsione nelle due gare di oggi con la sua Aprilia RSV4, portandosi a +22 in classifica.


Dopo l'errore iniziale, Sykes è scivolato fino al quinto posto in classifica, ma ha saputo risalire almeno al terzo posto, scavalcando prima Marco Melandri e poi Davide Giugliano. Proprio il portacolori del Team Althea si è rivelato un osso veramente duro, provando a contendere fino alla fine il podio al pilota della Kawasaki, dovendo però accontentarsi di tagliare il traguardo in quarta posizione con la sua Aprilia.

 

Decisamente anonima la prova di Melandri, frenato forse dalla scelta di una gomma troppo dura all'anteriore e che ha rapidamente perso contatto dal tandem citato poco fa, chiudendo la corsa al quinto posto in solitaria, davanti ai due francesi Loris Baz e Jules Cluzel, autori di una bellissima rimonta dopo aver preso il via rispettivamente in coda al gruppo e dalla pit lane per aver ritardato la procedura di partenza spegnendo le loro moto.


Ottavo questa volta Carlos Checa, che ha visto addirittura aumentare il distacco della sua Ducati 1199 Panigale R ad oltre mezzo minuto. Segno evidente che la sua bicilindrica non era per niente a suo agio sul saliscendi spagnolo. Bisognerà  forse attendere la gara di Assen per avere un'ulteriore controprova del potenziale della bicilindrica di Borgo Panigale che invece aveva ben impressionato in Australia.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26536/world-superbike-aragon-gara-2-chaz-davies-completa-la-doppietta-per-la-bmw

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Biaggi pensa ad un clamoroso ritorno in SBK?
La voce ha iniziato a circolare ad Aragon e si parla di Kawasaki o Aprilia. Inoltre i "tweet" di Max sono allusivi

Tra voci e "tweet" nelle ultime ore sta iniziando a balenare una pazza idea tra gli addetti ai lavori del Mondiale Superbike: e se Max Biaggi tornasse ad indossare tuta e casco appena sei mesi dopo l'annuncio del suo ritiro dalle corse?

 

Per il momento non ci sono conferme ufficiali, ma durante il weekend di Motorland Aragon si è parlato con una certa insistenza di contatti tra il sei volte campione del mondo (4 in 250, 2 in SBK) e la Kawasaki, che già  in passato aveva provato senza successo a garantirsi i suoi servigi. Inoltre Max sarebbe stato avvistato durante dei colloqui molto fitti con Gigi Dall'Igna dell'Aprilia.


A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato poi proprio il "Corsaro" nella giornata di ieri, con uno scambio di battute con l'amico Flavio Briatore su Twitter. Max ha cominciato descrivendo il suo allenamento e l'ex manager di Formula 1 gli ha replicato: "Ti alleni di più di quando correvi...". Ed ecco però la parte curiosa, ovvero la risposta di Biaggi: "Vuoi dire che bolle in pentola qualcosa Dear Flavio?".

 

Quando poi alcuni dei quasi 160.000 follower hanno provato a chiedere spiegazioni, Max si è eclissato, ma bisogna ammettere che ora il dubbio lo ha fatto venire un po' a tutti, anche perchè non ha mai smesso di allenarsi, inoltre il regolamento tecnico della SBK è rimasto praticamente identico ad un anno fa, quindi non avrebbe bisogno di lungo periodo di adattamento per tornare ad essere competitivo.


Analizzando le possibili alternative, per quanto il suo legame con l'Aprilia sia un qualcosa di quasi indissolubile, al momento nel caso sembrerebbe più percorribile la pista Kawasaki. La Casa di Noale, infatti, può già  contare sul leader della classifica iridata Sylvain Guintoli e, nonostante il doppio zero di Aragon, Eugene Laverty sembra aver raggiunto un livello di maturità  tale da essere indicato come uno dei favoriti, se non il favorito assoluto al titolo.

 

Di contro, per le "verdone" la stagione è iniziata decisamente al di sotto delle aspettative. La ZX-10R aveva dato la sensazione di essere la moto da battere per tutto l'inverno, poi l'infortunio di Tom Sykes a pochi giorni dal weekend di Phillip Island ed il guasto patito dal britannico in gara 1 in Spagna ha già  complicato la situazione di classifica del vice-campione del mondo in carica. Inoltre, i vertici della Casa di Akashi si aspettavano forse un maggiore salto di qualità  da parte del confermato Loris Baz, che invece ancora non riesce a lottare ad armi pari con i big.


In ogni caso la sensazione è che tutto dipenda più da Max che da qualsiasi altra cosa, anche se c'è un altro fattore da prendere in considerazione: non bisogna dimenticare che il romano ha un impegno con Mediaset come telecronista proprio per il Mondiale Superbike. E' anche vero però che la stagione non è iniziata benissimo per le realtà  che interessano di più agli italiani, come Marco Melandri e la Ducati, quindi il ritorno del "Corsaro" potrebbe giovare anche all'emittente televisiva.

 

Come detto, al momento sono solo gossip, quindi non resta che attendere le prossime settimane per capire se effettivamente si smuoverà  qualcosa o meno. Del resto, con già  due weekend saltati, difficilmente Max potrà  reinserirsi nella caccia al titolo, quindi non parrebbe esserci neanche un'eccessiva fretta.

 

http://www.omnicorse.it/magazine/26614/world-sbk-max-biaggi-starebbe-pensando-ad-un-clamoroso-ritorno-con-kawasaki-o-aprilia

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E' stato lo stesso Rea a spiegargli la pronuncia del suo cognome quando l'anno scorso sostituì Stoner in HRC.

 

Quindi finora quelli di La7 avevano sempre scazzato? :huh:

 

Ad ogni modo Meda tutto fa meno che pronunciarlo sempre nello stesso modo, anzi tra "rey", "ria" e "rea" non riesce a decidersi manco per sbaglio :asd:

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L'ho ascoltato sabato (di solito guardo Eurosport ma non mandavano in diretta la Superpole) e non mi è sembrato male, nessuna parola fuori posto e molto preciso nel commento tecnico. Prima di dire che commenta come guida, però, ce ne passa :asd:

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A giudicare da domenica scorsa mi pare proprio di sì, ma c'è anche da dire che Marco con quella spalla del cacchio non è ancora al 100%.

 

Davies comunque è molto bravo, sei anni fa c'era chi si chiedeva perché il team Pramac lo avesse chiamato in MotoGP licenziando Hofmann :asd:

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