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leopnd

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Ora Loeb è ottavo nella generale ad oltre un'ora di distacco.

Nei camion c'è un nuovo leader ed è Gérard de Rooy, che proprio ieri si lamentava del fatto che il percorso della prima settimana fosse troppo facile. 2'35" a Nikolaev, 5'23" a Karginov con i Man e gli Iveco sprofondati dai 14 minuti in su. Nella generale, de Rooy ha 7'58" su Nikolaev, 13'29" su Versluis e 20'46" su Stacey.

Domani iniziano il deserto e le dune, c'è tanto da vedere ancora.

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Fra le moto vittoria per Price, che ha completato la tappa (all’interno della quale era previsto un tratto di neutralizzazione) in 4 ore e 33 minuti. 2° Goncalves che ha pagato 5 minuti dall’australiano diretto rivale, al momento, nella lotta per la vittoria. 3° Quintanilla, staccato di 6 minuti e mezzo, 4° Svitko, 5° Benavides, staccati di otto minuti. 6° Rodrigues con la prima Yamaha, poi le KTM di Farres e Meo, Pedrer garcia con la Sherco e van Beveren con la seconda Yamaha, a 15 minuti da Price. 11° Brabec, 13° Duclos, 18° la Sanz. Problemi elettrici per Metge, che è comunque riuscito a raggiungere il traguardo e oggi dovrebbe essere in grado di ripartire. 14° Botturi, 20° Cerutti che è caduto danneggiando leggermente la moto, 27° Ceci, 43° Lucchese, 48° Metellli, 63° Toia, mentre Catanese non è giunto al bivacco. 

Nella generale Price (KTM) si prende la prima posizione con 2 minuto di vantaggio su Gonzales (Honda). 3° Svitko (KTM) a 14 minuti. Poi Quintanilla (Husqvarna) a 21 minuti, Benavides (Honda) a 25 minuti, Meo (KTM) a 28 minuti. 6° Rodrigues con la Yamaha, staccato di 31 minuti, seguito da Farres, Pedrero Garcia e Duclos, entro i 45 minuti da Price. 14° la Sanz. 13° Botturi, 23° Cerutti, 50° Ceci, 52° Metelli, 55° Toia, 57° Lucchese.


Fra i quad doppietta Patronelli con Marcos che in 5 ore e 43 minuti ha preceduto il fratello di quasi sei minuti. 3° Hernandez, 4° Bonetto entro i dieci minuti. 5° Kariyakin che ha pagato 16 minuti, poi Baragwanath che ha ricevuto una penalità di 15 minuti, Copetti, Gonzalez Ferioli, Domaszewski e Koolen. 16° Carignani, 20° Picco.

Anche nella generale ci sono i Patronelli davanti a tutti, con Marcos che ha due minuti di vantaggio su Alejandro. 3°, staccato di 33 minuti, c’è Hernandez. Poi Kariyakin a 44 minuti, Gonzalez Ferioli a 46 minuti, Copetti a 1 ora e 26 minuti, Koolen a 1 ora e 31 minuti, Sanabria Galeano a 1 ora e 39 minuti, Baragwanath a 1 ora e 39 minuti e mezzo, e 10° Nosiglia a 1 ora e 55 minuti. 17° carignani, 24° Picco.


Fra le auto vittoria Mini con Al-Attiyah che, in 4 ore e 12 minuti, ha preceduto, però, le Peugeot di Sainz e di Peterhansel (per il quale si vocifera una penalità per un rifornimento in una zona non autorizzata) di soli 12 e 31 secondi. 4° Despres, staccato di quattro minuti. Quindi Hirvonen, poi Roma e Terranova. 8° la prima Toyota, quella di Poulter, che ha pagato 12 minuti da Al-Attiyah. 9° Alrajhi sulla seconda Toyota, 10° l’olandese van Loon su Mini. 11° Vasilyev, 15° De Villiers, 16° Prokop, 24° Dumas, 33° Loeb che ha capottato a pochi chilometri dall’arrivo, ma è riuscito a ripartire nonostante i danni alla vettura dopo qualche breve riparazione. Problemi pure per Gordon, 60°, e Tim Coronel, 65°. 53° Cinotto/Dominella, 57° Amos/Cordoba, 61° Rodi/Thompson.

Nella generale Peterhansel ha 2 minuti di vantaggio su Sainz. 3° Al-Attiyah staccato di 14 minuti, 4° Hirvonen, a 36 minuti dalla vetta. 5° Poulter con la prima Toyota a 49 minuti, poi le vetture gemelle di Allaghi e De Villiers (entrambi a 54 minuti). 8° Loeb scivolato oltre l’ora di ritardo, poi Vasilyev (a 1 ora e 8 minuti) e Roma (a 1 ora e 28 minuti). 11° van Loon, 14° Despres, 16° Terranova, 17° Prokop, 20° Dumas, 37° Gordon. 51° Cinotto/Dominella, 58° Amos/Cordoba, 65° Rodi/Thompson.


Fra i camion vince De Rooy in 4 ore e 42 minuti. Dietro di lui i Kamaz di Nikolaev (a 2 minuti e mezzo) e Karginov (a 5 minuti e mezzo). 4° Versluis col Man, che ha pagato 12 minuti da De Rooy. 5° Valtr col Tatra, poi Sotnikov, Villagra, Stacey, Mardeev e van Genugten, tutti entro i venti minuti di ritardo.

Anche nella generale De Rooy (Iveco) si prende la prima posizione, con sei minuti di vantaggio su Versluis (Man) e otto su Nikolaev (Kamaz). 4° Stacey (Man) staccato di quasi 21 minuti, poi Mardeev (Kamaz) a 22 minuti, Villagra (Iveco) a 24 minuti, van Genugten (Iveco) a 41 minuti, Karginov (Kamaz) a 1 ora e 25 minuti, Sotnikov (kamaz) a 1 ora e 40 minuti, e, 10°, Vila Roca (Iveco) a 1 ora e 50 minuti.


Viladoms, Cervantes, M. Patronelli, Peterhansel, la vettura di Loeb dopo l'incidente, Al-Attiyah, Tim Coronel, Karginov, van Genugten, Villagra

#11 KTM: Jordi Viladoms

#52 KTM: Ivan Cervantes

#252 Yamaha: Marcos Patronelli

#302 Peugeot: Stèphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

#314 Peugeot: Sèbastien Loeb, Daniel Elena after their crash

#300 Mini: Nasser Al-Attiyah and Matthieu Baumel

#347 Suzuki: Tim Coronel

#504 Kamaz: Andrey Karginov, Andrey Mokeev, Igor Leonov

#516 Iveco: Ton van Genugten, Anton van Limpt, Peter van Eerd

#514 Iveco: Federico Villagra, Jorge-Perez Companc, Andres Memi

 

Modificato da stefff
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Sembra che la tappa in corso si sia rivelata un macello per moto e quad, poiché più di 50 piloti sono rimasti insabbiati nelle dune. Per queste due categorie, la prova è stata sospesa e l'organizzazione dovrà decidere cosa fare con chi non è arrivato al traguardo (tra questi Gonçalves che ha distrutto la sua Honda contro un albero).

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La classifica delle moto riporta Price vincitore con 7'10" su Benavides e 10'33" su Svitko. Penso che abbiano tolto l'ultimo tratto di speciale, quello che ha messo in difficoltà un gran numero di concorrenti. Gonçalves tuttavia si era schiantato prima, e non figura in classifica, penso sia stato costretto addirittura al ritiro (anche perché questa è una marathon e se ha distrutto la sua moto non sarebbe potuto ripartire lo stesso). Price mette un sigillo importante su questa Dakar, avendo ora 24'47" di vantaggio su Svitko e 32'14" su Quintanilla.

Tra i quad ha vinto Copetti, ma non penso siano risultati ufficiali in quanto il tempo finale è più alto di oltre un'ora rispetto a quello delle moto, per cui abbastanza implausibile. Ad ogni modo, ha staccato Alejandro Patronelli di 35" e Marcos Patronelli di 1'28". Quest'ultimo comanda ancora la generale con 1'13" sul fratello e 40'09" su Hernández.

Tappa e maglia, come si direbbe in gergo ciclistico, per Carlos Sainz. Il Matador ha preceduto van Loon di 10" e Hirvonen di 17". Anche qui tappa decisamente accorciata, ma di quanto basta per far perdere 9'12" a Peterhansel, mentre Al-Attiyah ha limitato i danni a 2'04". Loeb penso debba ancora arrivare, perché ovviamente partiva molto indietro per il risultato di ieri. Nella generale Sainz ha 7'03" su Peterhansel e 14'38" su Al-Attiyah. Grandissima rimonta dell'ispanico.

 

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Tra i camion domina ancora de Rooy, che stacca van Genugten di 3'59" e Karginov di ben 16'04", quinto Nikolaev a 19'14". Attardato Versluis a 37'31", Stacey invece perde più di un'ora. De Rooy incrementa il vantaggio a 27'12" su Nikolaev, segue Villagra a 41'24".

Dakar che con due tappe difficili si è completamente rovesciata in tre categorie su quattro, e nella quarta (quad) è comunque cambiato il leader.

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La tappa delle moto (così come tutte le altre categorie) è stata interrotta al secondo check point dagli organizzatori che non hanno voluto correre rischi visto che molte moto si erano fermate per problemi dovuti alle alte temperature. Questo ha fatto il gioco di Goncalves che, nonostante l’arbusto nel radiatore, è riuscito a rimanere in gara. La tappa accorciata l’ha vinta Price in 3 ore e 26 minuti, decisamente in giornata e penalizzato dalla scelta della sospensione, perchè era già giunto al traguardo quando hanno bloccato gli altri sul percorso. 2° Brabec a 12 minuti e mezzo, 3° Meo a 13 minuti e mezzo, 4° Svitko a 15 minuti, 6° van Beveren a 16 minuti. Seguono Quintanilla, Rodrigues, lo spagnolo Monleon, Benavides, De Soultrait, Botturi (12°) e Goncalves (a 32 minuti). 14° la Sanz, 24° Duclos. 21° Cerutti, 27° Ceci, 47° Lucchese, 50° Metelli, 53° Toia.

Nella generale Price (KTM) ha ora 29 minuti di vantaggio su Svitko, sempre su KTM (ma privata). 3° Goncalves (Honda) a 34 minuti, poi Quintanilla (Husqvarna) a 38 minuti, Meo (KTM) a 42 minuti, Benavides (Honda) a 48 minuti, Rodrigues (Yamaha) a 48 minuti, Farres (KTM) a 54 minuti, Brabec (Honda) a 1 ora e 4 minuti, van Beveren (Yamaha) a 1 ora e 9 minuti. 14° la Sanz, 15° Duclos. 11° Botturi, 22° Cerutti, 42° Ceci, 49° Metelli, 54° Toia, 55° Lucchese.

 

Fra i quad il più rapido è stato Copetti in 5 ore e 39 minuti, precedendo A. Patronelli di 54 secondi. 3° l’altro Patronelli a 2 minuti, poi Baragwanath a 4 minuti, Koolen a 6 minuti, sul primo Honda. 6° Gonzalez Ferioli, 7° Hernandez, 8° Giordana, 9° Sanabria Galeano penalizzato di 15 minuti, 10° Kariyakin, che ha però pagato 36 minuti dalla vetta. 24° Carignani, 31° Picco, penalizzato di 4 ore.

Nella generale rimane a condurre M. Patronelli, per soli più 44 secondi sul fratello. In 3° posizione c’è Hernandez staccato però di 44 minuti. 4° Gonzalez Ferioli a 53 minuti, poi Kariyakin (a 1 ora e 18 minuti), Copetti (a 1 ora e 23 minuti), Koolen, su Honda, (a 1 ora e 35 minuti), Baragwanath (a 1 ora e 42 minuti) e Sanabria Galeano (a a 1 ora e 56 minuti). Tutti gli altri sono sopra le due ore di ritardo. 19° Carignani, 29° Picco.


Nella auto la tappa è andata a Sainz su Peugeot  in 2 ore e 35 minuti, appena 10 secondi più rapido di van Loon, 17 di Hirvonen, e 38 di De Villiers. 5° Al-Attiyah a due minuti, poi le Peugeot di Despres e Peterhansel, vittima di due forature, (a 6 e 9 minuti). 8° Alrajhi sulla seconda Toyota, poi Terranova e il sudafricano Corbett. 11° Poulter, 12° Roma, 14° Dumas, 17° Tim Coronel, 18° Vasilyev, 18° Prokop, 23° Loeb, 25° Gordon. 37° Cinotto/Dominella, 66° Rodi/Thompson, problemi per Amos/Cordoba, che dovrebbero comunque essere in grado di ripartire oggi.

Nella generale Sainz ha 7 minuti di vantaggio su Peterhansel. Dietro le due Peugeot c’è sempre Al-Attiyah con la prima Mini a 14 minuti e mezzo, seguito da un’altra Mini, quella di Hirvonen staccato di 35 minuti. 5° De Vlliers con la prima Toyota con un ritardo di 53 minuti, poi il mezzo gemello di Poulter a 1 ora e 3 minuti. 8° van Loon (Mini) a 1 ora e 28 minuti, 9° Roma (Mini) a 1 ora e 43 minuti, 10° Despres (Peugeot) a 1 ora e 51 minuti e mezzo, 11° Vasilyev (Toyota) a 1 ora e 52 minuti). Oltre le due ore di ritardo tutti gli altri. 12° il britannico Hunt, 13° Loeb, 14° Terranova, 15° Prokop, 18° Dumas, 20° Corbett, 30° Gordon, 51° Coronel. 45° Cinotto/Dominella, 69° Rodi/Thompson.


Fra i camion vince De Rooy in 2 ore e 41 minuti, quattro minuti più rapido del compagno di squadra van Genugten, a siglare una doppietta Iveco. 3° Karginov a 16 minuti col primo Kamaz, poi Villagra (ancora su Iveco) e l’atro Kamaz di Nikolaev. 6° - 7° - 8° i Tatra dei cechi Vratny e Valtr e del giapponese Sugawara. 10° Mardeev col terzo Kamaz che ha pagato 29 minuti e mezzo. 11° de Baar, 12° Versluis, 20° Stacey (a oltre 1 ora), 23° Vila Roca, 31° Sotnikov (a oltre 2 ore), 33° Kolomy.

Nella generale quindi De Rooy allunga e ora ha 27 minuti di vantaggio su Nikolaev. Poi i due Iveco di Villagra e van Genugten a 41 e 45 minuti. 5° Versluis col Man staccato di 49 minuti, poi il Kamaz di Mardeev a 51 minuti. Più staccati gli altri, con Stacey (Man) a 1 ora e 24 minuti, Karginov (Kamaz) a 1 ora e 41 minuti, Valtr (Tatra) a 2 ore e 48 minuti, de Baar (Renault) a 2 ore e 40 minuti. 17° Sotnikov, 22° Kolomy.

 

Ci sono piloti che si sono detti contenti dello stop imposto dalla direzione gara, come De Rooy (che ha ricordato la morte di Eric Palante due anni fa), mentre altri si sono lamentati, come Price (che al fondo ci era arrivato) e De Villiers ("Drivers must be prepared for this - of course, if you don't, then it's unsafe").

 

La direzione gara, inoltre, ha deciso di non punire Peterhansel per il rifornimento fuori dalla zona autorizzata, ma il team X-Raid (Mini) ha deciso di fare ricorso contro la decisione dei commissari.

 

Rodrigues, Meo, Quintanilla, Liparoti, Al-Attiyah, Hunt, Loeb, Silva, Vasilevski, Kolomy, Ardavichus

#49 KTM: Antoine Meo

#49 KTM: Antoine Meo

#4 Husqvarna: Pablo Quintanilla

#259 Yamaha: Camelia Liparoti

#300 Mini: Nasser Al-Attiyah and Matthieu Baumel

#323 Mini: Harry Hunt, Andreas Schulz

#314 Peugeot: Sèbastien Loeb, Daniel Elena

#339 Mercedes: Juan Silva, Tomislav Glavic

#512 Maz: Aleksandr Vasilevski, Valery Kazlouski, Anton Zaparoshchanka

#505 Tatra: Martin Kolomy, David Kilian, Rene Kilian

#515 Tatra: Artur Ardavichus, Ignat Falkov, Filip Skrobanek

 

Modificato da stefff
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Svitko vince la decima tappa delle moto, che si è snodata tra le dune di Fiambalá. Lo slovacco ha rifilato 2'54" a Benavides (davvero incredibile la Dakar di questo ragazzo, su una moto privatissima e per giunta all'esordio) e 5'47" a Price, che ormai non ha più nulla da attaccare con il grande vantaggio che si ritrova dopo ieri. Il vantaggio ora del pilota KTM è di 23'12" su Svitko e di 34'15" sul recuperato Gonçalves, che è riuscito a rimettere a posto da solo (tappa marathon) la sua Honda nella notte chiudendo poi quarto la tappa odierna.

Vittoria al fulmicotone per Baragwanath nei quad, 29" su Marcos Patronelli e 1'17" su Alejandro Patronelli. Sempre risicato il distacco tra i due fratelli, 1'32" a vantaggio di Marcos.

Detto del ritiro di Sainz, che per la rottura del cambio vede sfumare in pochi secondi una rimonta di più di dieci minuti durata una settimana, Peterhansel ha vinto recuperando la leadership generale. Grandioso il secondo posto di Despres, a 5'40" da "Monsieur Dakar". Con la tappa di oggi, Peterhansel mette un sigillo sulla dodicesima vittoria assoluta, poiché anche Nasser Al-Attiyah ha avuto i suoi problemi, dopo essersi rovesciato su una duna: 52'25" persi dal principe del Qatar, che comunque non gli impediscono di mantenere almeno il secondo posto generale, seppur con un'ora spaccata di ritardo. Vicino all'ennesimo podio anche Giniel de Villiers, che ha recuperato la terza piazza.

Tra i truck, tempo mostruoso di Gérard de Rooy, ma sono arrivati appena in tre quindi aspettiamo.

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Successo per Svitko fra le due ruote che ha chiuso la tappa di ieri fatta tutta di navigazione in mezzo al deserto, e interrotta per l’esondazione di un fiume nei chilometri finali del percorso, in 3 ore e 47 minuti. In 2° posizione c’è Benavides, tre minuti più lento dello slovacco, 3° il leader della generale Price, che ha pagato poco meno di sei minuti. 4° Goncalves a sei minuti, quindi Meo a quasi otto. 6° Quintanilla con la Husqvarna, staccato di dieci minuti. 7° Rodrigues con la prima Yamaha, staccato di dodici minuti. Seguono Brabec, van Beveren e Farres a chiudere la top ten. 39° la Sanz, 62° Duclos. Non è partito Metge che ha dato alcuni pezzi della sua moto a Goncalves per permettere al portoghese di rimanere in gara. 13° primo italiano stavolta è Cerutti, a 31 minuti da Svitko. 24° Ceci, 36° Lucchese, 49° Metelli, 51° Toia, si è invece ritirato Botturi, bloccato una prima volta a metà speciale e ripartito grazie ai pezzi di ricambio presi dalla moto di De Soultrait (costretto al ritiro), e poi definitivamente negli ultimi chilometri.

Nella generale Price (KTM) tiene la leadership con 23 minuti di vantaggio su Svitko (KTM). 3° Quintanilla con la Husqvarna a quasi 43 minuti, seguito a breve distanza da Meo (KTM), a 44 minuti, e da Benavides (Honda) a 45 minuti. 6° Rodrigues con la prima Yamaha a 56 minuti, poi Brabec (Honda) a 1 ora e 12 minuti, Goncalves (Honda) a poco meno di 1 ora e 15 minuti, Farres (KTM) a 1 ora e 15 minuti, e van Beveren (Yamaha) a 1 ora e 21 minuti. 17° la Sanz. 14° Cerutti, a 3 ore e 12 minuti, 36° Ceci, 45° Metelli, 46° Lucchese, 49° Toia.


Fra i quad vince Baragwanath di appena 29 secondi su M. Patronelli. 3° l’altro Patronelli a poco più di un minuto. 4°, più staccato, Kariyakin a 17 minuti, poi Bonetto a 22 minuti, Domaszewski a 23 minuti, Nosiglia a 35 e mezzo, Sanabria Galeano a 36 minuti, Gonzalez Ferioli a 42 minuti, e Copetti a quasi 43 minuti. 16° Carignani, 23° Picco.

La generale rimane un affare di famiglia con Marcos Patronelli che precede Alejandro per 1 minuto e 34 secondi. 3° e 4° sono Gonzalez Ferioli e Karyakin staccati di 1 ora e 34 minuti. 5° Baragwanath a 1 ora e 41 minuti. Poi Copetti e Sanabria Galeano oltre le due ore, e Nosiglia oltre le tre ore. Per tutti gli altri il ritardo è superiore alle cinque ore. 18° Carignani, 25° Picco.


Nelle auto doppietta Peugeot con Peterhansel che in 3 ore e 58 minuti ha preceduto Despres di quasi sei minuti. 3° Vasilyev con la Toyota a quasi 13 minuti, poi 4° Roma con la prima Mini a 14 minuti e mezzo. 5° Loeb con la terza Peugeot a 17 minuti, poi De Villiers con la seconda Toyota a 26 minuti. Seguono il ceco Zapletal su Hummer, Hunt su Mini e Spataro su Renault. 10° Poulter con la Toyota. 14° Al-Attiyah a 52 minuti dalla vetta dopo essersi prima capottato e poi insabbiato. 16° Hirvonen che si è perso, come moltissimi altri, alla ricerca del primo waypoint, 22° Prokop, 24° Tim Coronel. Problemi anche per Terranova, 33°, van Loon, 43°, Alrajhi, 44°, Dumas, 46°, e Sainz che alla fine ha visto il traguardo in 61° posizione a causa di una rottura meccanica che lo ha costretto a restare fermo a lungo. 42° Cinotto/Dominella, 52° Amos/Cordoba, 70° Rodi/Thompson. 

Nella generale quindi delle tre Peugeot indenne è rimasto solo più Peterhansel che ha 1 ora esatta di vantaggio su Al-Attiyah con la Mini. 3° De Villiers con la Toyota a 1 ora e 12 minuti. Poi Hirvonen (Mini) a 1 ora e 24 minuti, Poulter (Toyota) a 1 ora e 34 minuti, Despres con la seconda Peugeot a 1 ora e 50 minuti, Roma (Mini) a 1 ora 50 minuti e mezzo, e Vasilyev con la Toyota a 1 ora e 58 minuti. 9° Loeb paga 2 ore e 27 minuti dal compagno di squadra in vetta. 10° Hunt, 11° Spataro, 12° Alrajhi, poi Zapletal, van Loon, e Terranova. 16° Prokop, 19° Sainz, 21° Dumas, 28° Gordon, 42° Coronel. 44° Cinotto/Dominella, 61° Amos/Cordoba, mentre Rodi/Thompson non sono indicati nella classifica.


Fra i camion vittoria per l’olandese de Baar che ha portato il suo Renault all’arrivo in 4 ore e 51 minuti. De Rooy si accontenta così della 2° posizione, attardato di circa 2 minuti e mezzo. 3°, ma più lontano, Mardeev col primo Kamaz, con un ritardo di 26 minuti dalla coppia olandese. 4° Kolomy su Tatra a pochi secondi dal russo che lo ha preceduto. 5° Stacey col Man a 27 minuti, poi Ardavichus col Tatra a 31 minuti, Sotnikov a 46 minuti, Vasilevski (Maz) a 52 minuti, Villagra a 54 minuti. 10° van Heuvel su Scania. Indietro van Genugten, 16°, Versluis, 18°, Nikolaev, 29°, e Karginov, 30°.

Nella generale De Rooy allunga su Mardeev, ora staccato di 1 ora e 15 minuti. 3° Villagra col secondo Iveco a 1 ora e 32 minuti, poi Stacey col Man a 1 ora e 48 minuti. 5° van Genugten a 2 ore e 17 minuti, 6° de Baar a 2 ore e 37, 7° Versluis a 2 ore e 55. Oltre le tre ore di ritardo van Heuvel, Valtr e Nikolaev. 12° Sotnikov, 16° Karginov, 21° Kolomy, 26° Vasilevski.

 

Price, Goncalves, Brabec, M. Patronelli, De Villiers, Dumas, Pons, Sainz, Al-Attiyah, van Genugten, de Baar, Vratny

#3 KTM: Toby Price

#2 Honda: Paulo Goncalves

#48 Honda: Ricky Brabec

#252 Yamaha: Marcos Patronelli

#301 Toyota: Giniel de Villiers, Dirk Von Zitzewitz

#328 Peugeot: Romain Dumas, François Borsotto

#320 Ford: Xavier Pons, Ricardo Torlaschi

#303 Peugeot: Carlos Sainz, Lucas Cruz

#300 Mini: Nasser Al-Attiyah and Matthieu Baumel

#516 Iveco: Ton van Genugten, Anton van Limpt, Peter van Eerd

#529 Renault Trucks: Pascal de Baar, Martin Roesink, Wouter de Graaff

#513 Tatra: Tomas Vratny, Milan Holan, Jaroslav Miskolci

 

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  • leopnd changed the title to Dakar

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